Pubblicazioni : Cambiamenti climatici ed equilibrio termico

Cambiamenti climatici ed equilibrio termico della terra

Il punto di vista di un grande pioniere dell'energia solare degli anni sessanta e settanta del novecento, il Prof. Giovanni Francia (1911-1980)

di Cesare Silvi
Scienza e tecnica

Nel 1974 il Prof. Giovanni Francia condusse una dettagliata analisi fisico matematica sull’equilibrio termico della terra dal titolo "Il sole ed i limiti dell’energia sulla terra", del quale pubblicò una breve sintesi in francese. Lo studio completo ritengo invece che non sia mai stato pubblicato.

Nel suo studio Francia concentra l’attenzione sulla temperatura sulla superficie della terra che è la temperatura di equilibrio tra l’energia irraggiata dalla terra nello spazio e l’energia ricevuta dal sole.

Per Francia, dai tempi storici, la produzione di energia termica sulla terra, dovuta ai fenomeni naturali, è praticamente rimasta sempre costante, a parte le fluttuazioni derivanti dalle oscillazioni undecennali della potenza solare.

Negli ultimi due secoli alle produzioni di energia termica naturale si è aggiunta quella prodotta dall'uomo artificialmente con la combustione soprattutto delle fonti energetiche fossili.

Poiché la quantità di energia termica solare che raggiunge la terra è alcune migliaia di volte la somma delle energie non solari e l’incertezze sulla sua stima sono dell’ordine di grandezza di quest'ultime, a prima vista, secondo Francia, la modesta quantità di energia termica prodotta artificialmente dall’uomo potrebbe condurre alla conclusione che essa non ha nessun effetto sull’equilibrio termico della terra.

Al contrario, Francia dimostra, con una serie di ragionamenti relativi al modo in cui le varie superficie acqua, neve e terreno assorbono e riflettono la radiazione solare, nei vari periodi dell'anno, estivi e invernali, e alle varie latitudini, che non è così.

Anzi, questa modesta quantità di energia termica prodotta artificialmente dall’uomo, e continuamente, se dovesse, nell'ordine di un secolo, raggiungere valori di alcune decine di volte superiori a quelli del 1974, produrrebbe secondo Francia fenomeni di instabilità termica della terra con la nascita di una catena di eventi a retroazione positiva che potrebbero portare il nostro pianeta ad un equilibrio molto lontano da quello di partenza, con velocità assai grandi rispetto alle capacità di adattamento degli esseri viventi.

Pertanto il Prof. Francia conclude: "sembrerebbe che la produzione di quantità, anche modeste, di energia sulla superficie della terra alteri il clima in modo drammatico e che si ponga fin d'ora la necessità di ricorrere all’energia solare che è l’unica che non comporti inquinamento termico."

Nota: Lo studio di Francia l’ho trovato nel suo archivio personale custodito presso l’abitazione degli eredi e da me consultato per loro gentile concessione nel febbraio 2005. Le molteplici attività del Prof. Francia e, in particolare, quelle nel settore dell’energia solare, le ho descritte nella relazione “THE WORK OF THE ITALIAN SOLAR ENERGY PIONEER GIOVANNI FRANCIA (1911-1980), pubblicata dall’ASES/ISES negli atti del Congresso mondiale sull’energia solare tenuto a Orlando (Florida) dal 6 al 12 agosto 2005.

 

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