Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno IX – N.3 Marzo 2002
Newsletter mensile di ISES ITALIA
con INSERTO N.1 DE ILSOLEA360GRADICOMPATIBILITÀ AMBIENTALE DEGLI IMPIANTI EOLICI
Sviluppo del mercato e inserimento nel territorio italiano
Nell’inserto sono riportati i contenuti del convegno organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e da ISES ITALIA su “Compatibilità ambientale delle fonti rinnovabili. Il caso dell’eolico”, svoltosi a Roma il 21 febbraio 2002.
In questo numero:
- LE FONTI RINNOVABILI E IL PAESAGGIO ITALIANO
Si moltiplicano gli esempi di tecnologie solari e rinnovabili integrate nel nostro ambiente naturale e costruito. La sfida tecnologica e culturale per un loro uso corretto, ordinato ed efficiente. - RICERCA DI MERCATO SUL SOLARE TERMICO IN ITALIA: CONSIDERAZIONI FINALI, STRATEGIE E PROSPETTIVE DEL SETTORE (2)
- CONVEGNO E FIERA SUL “FOTOVOLTAICO IN EUROPA” A ROMA PER IL PROSSIMO OTTOBRE
- NEWS
- ENERGIA EOLICA PER L’ANTARTIDE
- ENEL-CAMFIN: ALLEANZA STRATEGICA PER LE RINNOVABILI
- SHELL ACQUISTA SIEMENS SOLAR
- SVIZZERA: EOLICO AD ALTA QUOTA E PERCORSI TURISTICI
- DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
TUTTE LE INIZIATIVE ATTIVATE PER LO SVILUPPO DEL SOLARE TERMICO IN ITALIA
ATTIVATO IL PRIMO TAVOLO TEMATICO PER IL SOLARE TERMICO - NOTIZIE DA ISES ITALIA
- EVENTI
LE FONTI RINNOVABILI E IL PAESAGGIO ITALIANO
Tecnologia e cultura hanno cambiato e cambieranno il nostro paesaggio. Come potrebbero modificarlo le moderne tecnologie che utilizzano le energie rinnovabili? Spunti di riflessione anche nell’inserto speciale di questo mese dedicato all’energia eolica.
All’interno di questo numero della newsletter pubblichiamo un inserto sull’energia eolica che riporta i contenuti del convegno organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e da ISES ITALIA su “Compatibilità ambientale delle fonti rinnovabili. Il caso dell’eolico”, tenuto a Roma il 21 febbraio scorso. L’incontro ha offerto l’occasione per un confronto tra esperti dopo alcune polemiche sorte sull’impatto paesaggistico delle installazioni eoliche presenti nell’Appennino apulo-campano. Ad oggi il dibattito sull’impatto visivo delle fonti rinnovabili, ed in particolare dell’eolico, non si è certamente esaurito, ma abbiamo ritenuto importante dare un nostro contributo con la pubblicazione di questo inserto, perché crediamo che la valorizzazione e lo sviluppo di queste fonti energetiche sia da collocare in un discorso ambientale ed energetico complessivo e di lungo periodo.
Negli anni ’50, quando l’Italia iniziò a muovere i primi passi verso la motorizzazione di massa nessuno si rese veramente conto di quello che sarebbero diventate, a pochi anni di distanza, le nostre città e il nostro territorio: centinaia di migliaia di automobili nei centri urbani e campagne tagliate da una fitta rete di rumorose strade ed autostrade. Un’occupazione del nostro paesaggio prodotta anche da infrastrutture energetiche a volte molto vistose, come le centrali termoelettriche, le reti di trasmissione ed i gasdotti. Più recentemente, la telefonia mobile ha utilizzato tetti di abitazioni ed alture per installare migliaia di antenne. Alcuni mutamenti sul paesaggio sono avvenuti anche con enormi saccheggi ambientali e sprechi economici, come nel caso dell’edilizia abusiva. Gli esempi potrebbero proseguire. Parallelamente ai cambiamenti di un paesaggio sempre più antropizzato e con grandi infrastrutture energetiche, si sono verificate altre importanti trasformazioni, comprese quelle di natura socio-economica, come l’urbanizzazione, che hanno condizionato molti aspetti della nostra vita quotidiana e della nostra cultura.
Un dato ci segnala questi mutamenti: in 50 anni la superficie forestale italiana è raddoppiata, passando dai 5,5 milioni di ettari del 1950 ai 10 milioni di ettari del 2000. Ciò è spiegato dallo spopolamento delle zone agricole e montane e lo spostamento di parte della popolazione verso le aree urbane e metropolitane. Questa trasformazione è stata dunque resa possibile dal crescente uso dei combustibili fossili che hanno non solo sostituito l’uso della biomassa forestale, ma anche consentito, attraverso grandi centrali di trasformazione e reti capillari di trasporto e distribuzione dell’energia, lo sviluppo di una società dei consumi di massa.
Tuttavia sappiamo che l’attuale sistema energetico ha un impatto non più sostenibile. Inoltre, il nostro paese si trova a dipendere per l’80% dalle risorse estere di energia primaria. La situazione è ancora più critica se si riflette sul fatto che la domanda mondiale di energia è destinata a crescere in modo vertiginoso, mentre le fonti fossili sono risorse limitate, come il petrolio che potrebbe esaurirsi già entro i prossimi 100 anni.
Ecco il quadro in cui situare, nel 21° secolo, la diffusione di impianti energetici da rinnovabili, che per loro caratteristica sono sparsi sul territorio e per questo ripropongono in termini pressanti gli argomenti legati alla trasformazione del paesaggio. Però siamo certi che in futuro lo sviluppo di queste tecnologie sarà inevitabile e, quindi, sulle nostre colline vedremo impianti eolici, i tetti solari daranno ai nostri edifici un aspetto sicuramente particolare rispetto a quello prodotto dalla copertura in laterizi, nei centri urbani i nuovi edifici bioclimatici e solari si differenzieranno sicuramente da quelli tradizionali, i grandi impianti solari, da migliaia di metri quadrati di superficie, potrebbero coprire assolate aree di territori inutilizzati oppure essere integrati in importanti infrastrutture energetiche urbane. Le campagne abbandonate e i terreni marginali potranno tornare ad essere utilizzati per la raccolta delle biomasse con cui alimentare moderni impianti per la produzione di elettricità e calore.
In ogni paese il problema da risolvere sarà il modo in cui questi nuovi sistemi ed impianti energetici verranno integrati nell’ambiente naturale e costruito. La qualità di questa integrazione dipenderà da come si progetterà, controllerà e guiderà questo processo. È una sfida tecnologica e culturale che è appena agli inizi e per la quale dobbiamo impegnarci a costruire una nuova infrastruttura energetica, con quote maggiori di energia pulita, prodotte a livello domestico ed in armonia con il paesaggio, un’energia che altrimenti saremmo costretti ancora a procurarci all’estero, che è inquinante e a costi sempre più elevati.
RICERCA DI MERCATO SUL SOLARE TERMICO IN ITALIA: CONSIDERAZIONI FINALI, STRATEGIE E PROSPETTIVE DEL SETTORE (2)
Riportiamo in questo numero la seconda parte dell’analisi relativa allo studio commissionato dall’ENEA sul mercato del solare termico. Dopo aver illustrato la metodologia utilizzata e analizzato i principali risultati della ricerca sulla domanda e l’offerta (Ilsolea360gradi, febbraio 2002), diamo alcune indicazioni sulle strategie considerate più idonee per lo sviluppo del settore. Una prima valutazione riguarda il prezzo dei prodotti. Si ritiene che una riduzione dei prezzi nel medio e lungo periodo sia condizione necessaria affinché la competitività dei prodotti italiani divenga costante nel tempo, sia rispetto ai prodotti stranieri del settore, sia rispetto alle tecnologie tradizionali utilizzate per scaldare l’acqua. Per far scendere i prezzi in maniera significativa è necessaria un’evoluzione del mercato, simile a quella sperimentata da altri paesi europei durante gli anni ’90, quando l’aumento della domanda ed i sussidi pubblici concessi hanno aumentato l’attrattività del mercato, facendo crescere la competizione. Le aziende sono state costrette a migliorare i propri prodotti ed a ridurne i costi, obiettivi ottenuti principalmente attraverso una crescita delle dimensioni delle aziende ed una razionalizzazione dei processi produttivi e nella distribuzione.
Una crescita della dimensione media delle imprese italiane del settore porterebbe anche a sviluppare una maggiore professionalità e competenza, aumentando la capacità delle aziende di cogliere le opportunità del mercato e di reagire all’aumento della concorrenza nel settore energetico prevista per i prossimi anni. La chiave di innesto del processo di sviluppo è l’incremento costante della domanda verso le imprese: una politica di incentivazione del settore discontinua nel tempo darebbe luogo a brusche accelerazioni e a successivi rallentamenti, che non permetterebbero agli imprenditori strategie di razionalizzazione dei processi produttivi e commerciali; l’intervento pubblico si troverebbe principalmente a finanziare le inefficienze del settore senza promuovere interventi mirati al miglioramento delle capacità competitive delle imprese. Una campagna informativa di vaste dimensioni risulterebbe, invece, di maggiore utilità per avviare la maturazione del settore. Ricordiamo, infatti, come la ricerca dell’ENEA abbia mostrato che la conoscenza superficiale del prodotto sia uno dei maggiori ostacoli alla sua diffusione.
Nello strutturare una campagna informativa è necessaria un’attenta valutazione che porti ad individuare:
i segmenti di mercato a cui rivolgersi
i benefici-base che devono essere evidenziati nel prodotto
Una campagna che si rivolga indistintamente a tutti i soggetti del mercato potenziale, basata solo sulla convenienza economica, non avrebbe al momento grandi possibilità di successo. Il risparmio conseguente all’installazione di un sistema solare termico non è infatti così evidente, dato che i tempi di recupero dell’investimento sono di diversi anni. Vanno poi considerati come ostacoli alla diffusione i costi immateriali di passaggio ai nuovi sistemi, secondo quanto è emerso in maniera più o meno esplicita dagli intervistati. Inoltre, i sistemi tradizionali di produzione di acqua calda sanitaria più diffusi non presentano, in genere, difetti di funzionamento o inconvenienti che spingano gli utenti al cambiamento. Dallo studio risulta anche evidente che la domanda di pannelli solari è sensibile al costo di altre forme di energia (si è valutato che se, per esempio, l’aumento medio della spesa da sostenere per riscaldare l’acqua ad uso sanitario con l’utilizzo di altre forme energetiche fosse del 15%, la domanda di pannelli solari aumenterebbe di circa il 9%; se tale aumento fosse del 30%, la domanda di pannelli solari aumenterebbe di quasi il 16%).
La campagna pubblicitaria dovrebbe invece rivolgersi, con maggiori possibilità di successo, a segmenti del mercato sensibili a precisi benefici del prodotto. In particolare i target che possono essere individuati sono: gli ecologisti, i sostenitori del progresso scientifico, i pionieri del cambiamento, coloro che vorrebbero svincolarsi dalla dipendenza italiana dall’estero per il rifornimento energetico, determinati settori industriali per i quali, anche ai livelli attuali di prezzi, l’investimento in pannelli solari risulterebbe economicamente conveniente, coloro che sono mal serviti dai sistemi tradizionali, ad esempio alcuni utenti del gas in bombola. Tali segmenti, contemporaneamente o in tempi diversi, dovrebbero essere oggetto di campagne informative mirate. Un importante risultato della ricerca riguarda la determinazione della potenzialità del prodotto: infatti, riportando il dato campionario all’universo delle famiglie italiane, in base all’analisi condotta, si può affermare che circa 3,5 milioni di queste ultime acquisterebbero un sistema solare termico. La penetrazione in uno o alcuni dei segmenti considerati, che per dimensioni rappresentano comunque ampie aree del mercato potenziale, costituirebbe l’avvio di un processo di diffusione e di riduzione dei costi dei pannelli solari. Ricordiamo due elementi fondamentali emersi nella ricerca:
le aspettative degli utenti sono ampiamente soddisfatte dai prodotti del settore
il mezzo più utilizzato per la diffusione dell’informazione è il “passaparola” e l’osservazione diretta dei prodotti installati.
In una terza sezione della ricerca (analisi desk) è stata elaborata, tra l’altro, un’analisi della relazione tra il settore del solare termico e il mercato delle costruzioni.
Il grafico dell’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili (2001) illustra come sia distribuita la diffusione dei pannelli solari nei diversi settori dell’edilizia.
In questo caso la leva da muovere risulta strettamente correlata con la “cultura delle costruzioni”. L’associazione di categoria dei costruttori, già da tempo, sta tentando di far capire alle società costruttrici che è importante applicare tecniche, materiali di costruzioni ed impianti di servizio che “rispettino l’ambiente”, soprattutto nel settore energetico. Si tratta di attuare un’importante e necessaria inversione di tendenza che potrebbe aprire ampie fasce di mercato ai sistemi solari termici determinando un definitivo decollo del settore.
Per informazioni: Ing. Pietro Tarquini
e-mail: tarquini@casaccia.enea.it
CONVEGNO E FIERA SUL “FOTOVOLTAICO IN EUROPA” A ROMA PER IL PROSSIMO OTTOBRE
Si svolgerà a Roma (7-11 ottobre al Palazzo dei Congressi) il principale evento scientifico e commerciale del settore fotovoltaico europeo per il 2002: la conferenza e fiera tecnologica internazionale “Il Fotovoltaico in Europa – Dalla tecnologia fotovoltaica alle soluzioni energetiche”, organizzata con il supporto della Commissione Europea e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. La conferenza sarà presieduta da Jean-Louis Bal (Ademe, France); Roberto Vigotti di Enel Green Power sarà il Vicepresidente oltre che Direttore del Programma e Gianni Silvestrini, Direttore del Servizio IAR del Ministero Ambiente e Tutela del Territorio, presiederà il Comitato Nazionale.
La conferenza affronterà i principali temi relativi allo stato dell’arte e agli sviluppi della tecnologia e del mercato nel settore FV europeo, dell’area mediterranea e dei paesi in via di sviluppo. Una particolare attenzione ed una giornata specifica saranno dedicate al mercato italiano, alle strategie di sviluppo nazionali e agli obiettivi attesi nel nostro paese sul medio e lungo termine. Il programma degli interventi prevede presentazioni riguardanti progetti specifici di ricerca, di sviluppo e dimostrazione e particolari soluzioni energetiche, nonché una panoramica sullo sviluppo nei mercati europei e mediterranei dell’energia fotovoltaica. Sono previsti anche workshop, forum ed altre manifestazioni nel corso delle quali i partecipanti potranno confrontare le proprie esperienze.
Parallelamente alla Conferenza si terrà una fiera espositiva, dedicata ai prodotti e servizi presentati dalle principali aziende europee del settore FV. Gli organizzatori hanno già diffuso un invito a presentare proposte di interventi per la Conferenza, chiedendo di inviare gli estratti all’indirizzo e-mail: abstracts@photovoltaic-conference.net
Per informazioni: WIP – Munich Renewable Energies www.wip-munich.de/conferences/pv/rome_2002/index.html Organizzatore per l’Italia è ETA – Energie Rinnovabili: www.etaflorence.it
NEWS
ENERGIA EOLICA PER L’ANTARTIDE
Negli ultimi mesi sono stati avviati i lavori per la realizzazione del primo impianto eolico di grande taglia nel continente più ventoso del mondo, l’Antartide, dove sono attualmente operative oltre 40 postazioni scientifiche di 17 nazionalità diverse. Già dal 1993 l’Australian Antarctic Division (AAD) aveva avviato studi di fattibilità relativi all’utilizzo di fonti rinnovabili per coprire il fabbisogno delle proprie stazioni di ricerca antartiche. Questa estate è stato avviato il primo progetto teso a dotare di un impianto eolico la stazione di Mawson, che attualmente consuma oltre 800.000 litri/anno di una speciale miscela “antartica” di combustibile diesel per produrre elettricità e calore. Il nuovo impianto eolico, della potenza di quasi 1 MW, coprirà l’80% del fabbisogno energetico di Mawson postazione per arrivare al 100% con un successivo ampliamento. Verranno impiegati tre generatori eolici da 300 kWp, appositamente progettati dalla società tedesca Enercon, in grado di operare in situazioni climatiche estreme e di produrre energia sfruttando venti fino ai 130 km/h, condizione in cui anche le più moderne turbine di ultima generazione “staccano” per motivi di sicurezza. Sulla costa orientale del continente antartico, dove è situata la stazione di Mawson, i cosiddetti “venti catabatici” soffiano infatti ad una velocità media annua di 43 km/h, ma possono raggiungere i 250 km/h.
Il progetto è stato sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, condotta dal Governo australiano e presentata all’approvazione internazionale prevista dai meccanismi del Trattato Atlantico. Progetti analoghi sono stati avviati anche per le stazioni australiane di Casey, Davis e delle isole Macquarie ed entro il 2007 l’AAD prevede di produrre da fonte eolica la maggior parte dell’energia necessaria alle proprie stazioni di ricerca scientifica sul continente.
Per informazioni: Australian Antarctic Division (AAD) – www.aad.gov.au
ENEL-CAMFIN: ALLEANZA STRATEGICA PER LE RINNOVABILI
Il gruppo Camfin e l’Enel Capital hanno siglato alla fine di febbraio un’alleanza strategica per lo sviluppo di iniziative nel settore delle tecnologie per l’ambiente e delle energie rinnovabili. In base a questo accordo, il Gruppo Enel entra nell’azionariato di Cam Tecnologie S.p.A., controllata di Camfin S.p.A., con un investimento di 6,015 milioni di euro, a seguito del quale Enel Capital deterrà una quota pari al 10% del capitale sociale di Cam Tecnologie S.p.A. I due Gruppi daranno vita ad una joint venture paritetica fra Enel Green Power e Cam Tecnologie, per la quale verranno deliberati investimenti per 50 milioni di euro. La joint venture avrà come obiettivo lo sviluppo di attività per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e delle tecnologie ad esse correlate. In particolare, nel settore eolico la joint venture si occuperà dello sviluppo e dell’avvio, tra il 2003 e il 2004, di due parchi eolici da oltre 42 MW, da installare in Molise e Basilicata, che saranno conferiti alla joint venture da Enel GreenPower.
Nel settore fotovoltaico, la joint venture avvierà una fabbrica di moduli FV in silicio amorfo con due linee di produzione e una capacità complessiva annua di 5 MW. La nuova fabbrica sarà situata presso il Polo tecnologico di Catania (dove Enel Green Power è già attiva con la società Conphoebus). La produzione industriale sarà affiancata da attività di sviluppo di nuovi dispositivi avanzati, con particolare attenzione all’integrazione del FV nelle costruzioni, e da una collaborazione con il Gruppo Pirelli per il settore della ricerca. Con la Pirelli Labs, il centro di ricerca avanzata della Pirelli, la Cam Tecnologie proseguirà infatti l’attività di ricerca sul processo di deposizione del silicio amorfo e sulla realizzazione di celle solari con materiali innovativi. Infine, la joint venture si occuperà di attività nei settori mini-eolico e minihydro con l’installazione di piccoli impianti off-grid.
Fonte: Comunicato Stampa Enel-Camfin
SHELL ACQUISTA SIEMENS SOLAR
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha approvato il maxiaccordo tedesco nel settore delle rinnovabili secondo il quale la Shell acquista l’intero settore fotovoltaico della Siemens. La Shell e la Siemens avevano già formato nel febbraio del 2001 una joint-venture per il settore FV nella quale partecipavano in modo paritario Siemens A.G. (34%), E.ON Energie AG (33%) e Shell (33%). A seguito di questa nuova operazione, conclusasi all’inizio di marzo 2002, la Shell Solar possiederà il 15% del mercato mondiale del FV. La Shell Solar ha il suo centro direzionale ad Amsterdam e produce celle e moduli FV negli impianti di Helmond (Olanda) e di Gelsenkirchen (Germania), dove è prevista l’attivazione di una seconda linea produttiva. I prodotti vengono commercializzati sui mercati europei, asiatici e nordamericani.
Con l’integrazione della Siemens, Shell Solar acquisisce anche le linee produttive della società tedesca negli USA, in Olanda, in Germania, Portogallo, India e Giappone per una capacità produttiva annua di 60 MW diversificata per tecnologia tra le celle in silicio mono e policristallino e quelle a film sottile, per le quali è operativo lo specifico impianto produttivo di Camarillo, in California. La Siemens Solar aveva sviluppato anche il settore delle celle multistrato in materiali conduttori alternativi al silicio, arrivando a realizzare nel 1998 le prime celle del tipo CIS ottenendo efficienze superiori all’11%.
Per informazioni: Shell Renewables – www.shell.com
SVIZZERA: EOLICO AD ALTA QUOTA E PERCORSI TURISTICI
Il sito eolico più “alto” del mondo si trova sulle Alpi svizzere, presso Andermatt, dove questo inverno è stata installata una turbina eolica da 800 kWp ad un’altitudine di 2.350 metri sul livello del mare. Si tratta di un generatore imponente, le cui pale misurano 50,5 m di diametro e che produrrà annualmente 1,5 milioni di kWh elettrici per soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 400 abitazioni. L’impianto è stato realizzato dalla multinazionale ABB per conto della società elettrica locale Elektrizitaetswerke Ursern.
Attualmente in Svizzera vengono prodotti ogni anno circa 5 GWh elettrici da fonte eolica e il governo ha stabilito l’obiettivo di raggiungere una produzione di 100 GWh annui entro la prossima decade. Il più grande impianto eolico del paese, costituito da 6 turbine che producono 3,8 milioni di kWh/anno, è stato inaugurato nel 1996 sempre in un’area montana, sul Mont-Crosin presso le Alpi della Giura Bernese. Il sito eolico si trova a pochi chilometri dalla centrale FV realizzata su un monte ribattezzato “Mont-Soleil”. I due impianti sono collegati da un sentiero naturalistico informativo che attira centinaia di migliaia di visitatori ogni anno. Lungo il sentiero è possibile visitare postazioni informative sui temi energetici, in particolare sul solare e l’eolico, meteorologici, geologici, paesaggistici e naturalistici con la guida di esperti a disposizione di gruppi e scolaresche. In occasione della Expo nazionale svizzera del 2002 il sentiero sarà arricchito con una nuova attrazione, un moderno osservatorio solare che verrà inaugurato nel mese di maggio.
Per informazioni: ABB – www.abb.com
Centrale eolica Mont-Crosin, Juvent SA – www.juvent.ch
DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
Nell’ambito di una Convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (Servizio IAR – Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) e ISES ITALIA, questa rubrica de “Ilsoleatrecentosessantagradi” è dedicata alle informazioni sui programmi e le iniziative per le fonti energetiche rinnovabili del Ministero dell’Ambiente. La pagina è redatta in collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente (Servizio IAR) ed ISES ITALIA.
TUTTE LE INIZIATIVE ATTIVATE PER LO SVILUPPO DEL SOLARE TERMICO IN ITALIA
in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Servizio IAR
Negli ultimi anni il mercato italiano del solare termico ha registrato una positiva inversione di tendenza rispetto alla crisi degli anni ’80. Nel 2000 sono stati installati quasi 40.000 m2 e con una crescita media annua, negli ultimi 5 anni, di circa il 15% è stato raggiunto un parco installato complessivo di poco superiore ai 350.000 m2. Nonostante ciò, agli attuali ritmi non sembra possibile raggiungere l’obiettivo fissato dal Libro Bianco delle fonti rinnovabili per l’Italia di 3.000.000 m2 al 2010. Il Ministero ha quindi avviato una serie di progetti, stanziando complessivamente risorse pubbliche pari a 35 milioni di euro per il periodo 2002-2003, che dovrebbero attivare oltre 100 milioni euro di investimenti complessivi e consentire l’installazione di circa 200.000 m2 collettori, gettando le basi per un reale rilancio del solare termico e per la creazione di un’avanzata industria del settore nel nostro Paese.
SETTORE PUBBLICO
Per potenziare la domanda il Ministero ha avviato una campagna di incentivazione degli impianti solari termici rivolta ad amministrazioni pubbliche, considerando anche che la legge 10/91, in larga misura disattesa, impone la realizzazione di impianti solari termici nella edilizia pubblica.
Per il settore pubblico nel corso del 2001 sono stati avviati:
un programma di finanziamenti rivolto a tutti i soggetti pubblici, che prevede la realizzazione di circa 25.000 m2 di impianti;
il Protocollo d’Intesa con il Ministero del Lavoro e l’ENEA per il Programma “Comune Solarizzato”, che prevede l’installazione di 20.000 m2 di collettori solari nel biennio 2002-2003 con l’ausilio di lavoratori di pubblica utilità ed il coinvolgimento di 11 Enti locali del centro-sud;
un bando specifico riservato alle aziende distributrici del gas che, sulla base dei decreti sull’efficienza energetica dell’aprile del 2001, devono conseguire, nel periodo 2002-2006, obiettivi crescenti di risparmio energetico anche mediante la diffusione di impianti ibridi gas-solare.
Diversi programmi sono stati avviati in collaborazione con altri Ministeri:
un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Giustizia ha varato il Programma di solarizzazione degli Istituti Penitenziari italiani: le carceri rappresentano una occasione importante di applicazione del solare, essendo strutture ad uso continuativo e quindi particolarmente adatte all’integrazione del solare termico. Un primo intervento è in corso di realizzazione presso il carcere di Rebibbia, con il coinvolgimento attivo e la formazione di 20 detenuti;
un Protocollo d’Intesa con il Ministero delle Infrastrutture avvia il Programma di solarizzazione degli Istituti Autonomi Case Popolari, finanziato con risorse provenienti dalla “carbon tax”;
un Protocollo d’Intesa è stato infine siglato nel 1999 anche con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, allo scopo di definire delle linee-guida per la Pubbliche Amministrazioni per il corretto inserimento delle tecnologie solari nell’ambiente costruito ed indicare un iter autorizzativo chiaro, uniforme e semplificato.
SETTORE PRIVATO
Per il settore privato sono stati stanziati 18 milioni euro (al 50% messi a disposizione dalle Regioni) per incentivare l’installazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura presso tutti i soggetti (privati cittadini, Enti locali, imprese) attraverso bandi emanati dalle Regioni. I bandi, che verranno pubblicati tra il mese di giugno e il mese di ottobre (la Lombardia lo ha già pubblicato), prevedono un incentivo del 30% e consentiranno di installare oltre 100.000 m2 di collettori. Altri filoni d’incentivazione verranno attivati nel corso del 2002-2003 per le piccole e medie imprese nell’ambito dei fondi nazionali della carbon tax e per le piccole isole e le aree protette nell’ambito di specifici programmi di diffusione delle fonti rinnovabili.
STRUMENTI DI SUPPORTO
Al fine di rendere più efficace e più vasta possibile la partecipazione ai meccanismi di incentivazione avviati, il Ministero Ambiente ha avviato numerosi strumenti di supporto ai programmi che dovrebbero determinare una maggiore risposta degli utenti e una accelerazione del settore:
nell’ambito dell’Accordo di Programma tra il Ministero e l’ENEA è stato costituito un gruppo di lavoro sul solare termico che sta predisponendo linee-guida tecniche alla realizzazione degli impianti e sta sostenendo il Ministero e le Regioni nella predisposizione dei futuri bandi;
è stata avviata una convenzione con ISES ITALIA per potenziare e migliorare l’informazione sui programmi di incentivazione in particolare attivando dei tavoli tematici sulle singole tecnologie tra i quali il solare termico (vedi in basso);
è stata avviata una convenzione con RENAEL (la Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali) al fine di stimolare a livello locale la partecipazione ai bandi nazionali e regionali avviati dal Ministero dell’Ambiente;
è stato potenziato il sito internet del Ministero, in particolare per le pagine dedicate alle rinnovabili;
sono stati programmati, in collaborazione con l’ENEA e il CNA, corsi di formazione per installatori, sulla scia della buona esperienza dei corsi già avviati nel 2001 per il FV ed organizzati anche da ISES ITALIA per i progettisti.
ATTIVATO IL PRIMO TAVOLO TEMATICO PER IL SOLARE TERMICO
Il 20 marzo si è tenuto a Roma, presso la sede del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il primo di una serie di incontri tra il Ministero e gli operatori del settore delle rinnovabili organizzati in collaborazione con ISES ITALIA. L’obiettivo è di creare una maggiore sinergia tra le aziende del settore ed il Ministero stesso in modo da incrementare l’efficacia delle azioni di promozione e sviluppo del mercato attivate a livello nazionale. Ogni singolo incontro sarà dedicato ad un settore, con particolare attenzione al solare termico e al fotovoltaico, per mettere a fuoco ed affrontare in modo specifico e congiunto le problematiche emerse dai programmi attuati o in via di attuazione.
Il Ministero invita quindi tutti gli operatori del solare termico e del FV ad aderire a questa iniziativa, partecipando agli incontri e contribuendo con idee, proposte e spunti di discussione, facendo riferimento all’indirizzo di posta elettronica dei coordinatori dei tavoli tematici: Ing. Mario Gamberale per il Ministero Ambiente (mario.gamberale@minambiente.it) e Arch. Valeria Roviglioni per ISES ITALIA.
Periodicamente in queste pagine saranno richiamati i principali argomenti trattati durante gli incontri e le conclusioni cui i tavoli tematici giungeranno.
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (SIAR)
Numero verde per informazioni sul Programma “Tetti Fotovoltaici”: 800 466 366
Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 17.
Gli operatori forniscono informazioni sulla tecnologia fotovoltaica e in particolare sugli impianti FV integrati negli edifici e collegati alla rete elettrica; sulle possibilità offerte dai programmi di incentivazione governativi; sulle modalità di accesso ai finanziamenti; aggiornamenti sui bandi regionali del programma Tetti FV.
NOTIZIE DA ISES ITALIA
CAMPAGNA SOCI 2002
Sono aperte le iscrizioni ad ISES ITALIA per l’anno 2002
Nuovi servizi per tutti i Soci di ISES ITALIA e interessanti opportunità per le Società
Sulle nostre pagine internet le informazioni sui vantaggi di essere Socio di ISES ITALIA
Per le modalità di iscrizione:
Segreteria di ISES ITALIA o sito internet: www.isesitalia.it
E’ ON LINE IL SITO DI EUROSUN 2002: www.isesitalia.it/eurosun2002.htm
Per essere sempre aggiornati sul Congresso tecnico-scientifico e sul Policy Forum visitate il sito di EuroSun 2002
CORSI DI ISES ITALIA SUL FOTOVOLTAICO
I SISTEMI FOTOVOLTAICI: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Palermo, 3, 4, 10 e 11 maggio 2002
c/o Sede ENEA
Per informazioni ed iscrizioni:
MA.R.E.A. srl
tel. 0922 857533 (dalle ore 16.30 alle 19.30) e-mail: info@mareasrl.it
I SISTEMI FOTOVOLTAICI COLLEGATI IN RETE: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Forlì, 14, 15 e 16 maggio 2002
c/o Collegio dei Periti Industriali di Forlì-Cesena
Per informazioni ed iscrizioni: AGESS
tel. 0543 66044 e-mail: info@agenziaagess.com
I SISTEMI FOTOVOLTAICI: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Fiera di Verona, 23, 24, 25 e 26 maggio 2002
in occasione della Solarexpo 2002
Per informazioni ed iscrizioni: ISES ITALIA
tel: +39 06 77073610-11 fax: +39 06 77073612
www.isesitalia.it
e-mail: ferro@isesitalia.it
Aperte le iscrizioni per la 1a “Summer Academy for Mediterranean Solar Architecture” dell’International Solar Energy Society
Roma, 29 luglio – 10 agosto 2002
Per informazioni ed iscrizioni: International Solar Energy Society www.ises.org/samsa
Maryke Van Standen – e-mail: mvanstaden@ises.org
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ISES ITALIA ADERISCE AL COORDINAMENTO DELL’AGENDA 21 LOCALE ITALIANA
Il primo impegno di collaborazione nell’ambito di EuroSun 2002
Nel marzo 2002 ISES ITALIA ha deciso di aderire al Coordinamento Italiano Agenda 21 Locale, organizzazione che, in forma associativa, riunisce oltre 300 Amministrazioni locali e altri Enti impegnati nell’applicazione dell’Agenda 21 Locale. L’Agenda 21 è il piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, sottoscritto da 179 capi di Stato e di Governo in occasione della Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo, tenuta a Rio de Janeiro, in Brasile, nel 1992 (Earth Summit). Si tratta di un documento programmatico di 700 pagine che sintetizza le azioni specifiche e le strategie che i paesi firmatari si impegnarono, con la firma di Rio, ad attuare per favorire lo sviluppo sostenibile (www.un.org/esa/sustdev/agenda21text.htm).
Poiché molte delle esigenze e delle strategie di sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale delineate nell’Agenda 21 possono essere meglio percepite e realizzate a livello locale nasce Agenda 21 Locale (A21L). L’A21L intende realizzare un processo di costruzione dei piani d’azione per lo sviluppo sostenibile attraverso la concertazione di tutti i portatori di interessi presenti nella società. Nel mondo ci sono oltre 2000 Amministrazioni, dalle più grandi metropoli alle piccole città, che hanno adottato piani in linea con gli indirizzi dell’A21L.
Un primo appuntamento, per il quale il suddetto Coordinamento ed ISES ITALIA collaboreranno, è EuroSun 2002 (Bologna, 23-26 giugno), dedicato al tema delle “Energie rinnovabili per le Comunità Locali d’Europa”. La collaborazione riguarderà anche la preparazione di “Rio+10”, il nuovo Earth Summit promosso dalle Nazioni Unite, che si terrà a Johannesbourg nel prossimo settembre, per fare il punto su quanto è stato fatto e che cosa potrà essere fatto per l’ambiente e lo sviluppo socio-economico a 10 anni di distanza dal vertice di Rio del ’92. Questo nuovo vertice mondiale rivestirà una grande importanza, perché cade in un momento di rinnovata preoccupazione per lo stato dell’ambiente e per le condizioni di sviluppo e di sicurezza nel mondo.
Per ulteriori informazioni: www.a21italy.it
SunDay 2002: Domenica 23 giugno 2002
Domenica 23 giugno, in prossimità del solstizio d’estate, si celebrerà in tutta Europa la nona edizione del SunDay, il giorno del Sole, una manifestazione organizzata da ISES Europe in collaborazione con le Sezioni europee dell’International Solar Energy Society.
In ogni Comune si potrà organizzare un evento per promuovere l’energia solare.
Per informazioni: www.isesitalia.it
Hanno collaborato a questo numero:
Pietro Tarquini
Numero chiuso il 17 aprile 2002