N. 9 OTTOBRE 2002

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno IX – N.9 Ottobre 2002

Newsletter mensile di ISES ITALIA

In questo numero:

  • IN MOSTRA A ROMA IL SETTORE DEL FOTOVOLTAICO
    Da 57 paesi 300 espositori e 700 delegati al Convegno “PV in Europe”. L’evento, dopo 14 anni in Italia, si è svolto ad un anno dal lancio del programma “Tetti FV”, in un momento di incertezza sul futuro delle rinnovabili nel nostro paese.
  • RISULTATI ED INVESTIMENTI DEI DUE PAESI LEADER NEL FOTOVOLTAICO: GERMANIA E GIAPPONE
  • OPINIONI SULLE POLITICHE NECESSARIE ALLO SVILUPPO FUTURO DEL SOLARE E DELLE RINNOVABILI IN ITALIA
    Riportiamo un contributo dell’Ing. Gianni Silvestrini, già Direttore del servizio IAR del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, sulle politiche da adottare per un concreto sviluppo delle rinnovabili ed un estratto dell’intervento nel convegno “PV in Europe” dell’attuale Sottosegretario dello stesso Ministero, On. Antonio Martusciello (con delega alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica), sul ruolo che potrebbe giocare il fotovoltaico nel nostro paese.
  • LO SVILUPPO DEL FOTOVOLTAICO A CONCENTRAZIONE NEL PROGETTO “PHOCUS” DELL’ENEA
    Un prototipo da 25 kW verrà realizzato entro il giugno 2004 al centro ENEA di Manfredonia. L’efficienza di ogni singolo modulo è prevista intorno al 20%.
  • RALLENTA L’EOLICO IN ITALIA NEL 2002. QUALI LE CAUSE?
  • UN PROGRAMMA DINAMICO DI SIMULAZIONE PER DIMENSIONARE ED OTTIMIZZARE GLI IMPIANTI SOLARI TERMICI
  • COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE
    DUE INNOVATIVI PROGETTI FINANZIATI DALLA REGIONE UMBRIA
    L’Università di Perugia propone la realizzazione di un impianto per la termovalorizzazione di biomasse mediante pirolisi. Una società di Terni realizzerà concentratori solari per la produzione su piccola scala di elettricità.
    BANDI NELLA REGIONE LAZIO PER ABITAZIONI AD EMISSIONI ZERO E PER LA DIFFUSIONE DELLE RINNOVABILI IN AREE DEPRESSE
  • NEWS
  • A GIANNI SILVESTRINI ASSEGNATO IL PREMIO SPECIALE DELLA CONFERENZA “PV IN EUROPE”
  • CORSO GRATUITO SU ENERGIA DA BIOMASSE ALL’ISMA
  • IL PROGETTO DELLA CITTÀ ELIOTERMICA IN SPAGNA
  • LA NUOVA SEDE “SOLARE” DI LEGAMBIENTE A MILANO
  • RETE TEMATICA SULL’ENERGIA DEGLI OCEANI
  • COLLETTORI SOLARI AD ARIA: COME FUNZIONANO, I RISPARMI, LE APPLICAZIONI
  • DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
    NUOVE RISORSE PER IL SOLARE TERMICO ED EDUCAZIONE AL SOLARE NELLE SCUOLE
    Definita la ripartizione delle risorse regionali per il Programma nazionale “Solare termico”. Inoltre, una speciale iniziativa sul solare termico nel carcere di Rebibbia a Roma. Conclusi gli stage per i docenti nell’ambito del progetto “Il Sole a Scuola”.
  • FOCUS TECNOLOGIA
    IL FOTOVOLTAICO INTEGRATO IN EDILIZIA: PROGETTAZIONE E POTENZIALITÀ ESPRESSIVE
    Le potenzialità progettuali del fotovoltaico integrato in strutture edili. Integrare i moduli FV nelle architetture e trasformarli in componenti edili ha notevolmente ampliato gli orizzonti del FV e quelli dell’architettura.
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA
  • EVENTI

IN MOSTRA A ROMA IL SETTORE DEL FOTOVOLTAICO

Da 57 paesi 300 espositori e 700 delegati al Convegno “PV in Europe”. L’evento, dopo 14 anni in Italia, si è svolto ad un anno dal lancio del programma “Tetti FV”, in un momento di incertezza sul futuro delle rinnovabili nel nostro paese.

Dal 7 all’11 ottobre ha avuto luogo a Roma – ribattezzata per l’occasione capitale solare d’Europa – la più grande conferenza europea del 2002 sul fotovoltaico: “Il Fotovoltaico in Europa – Soluzioni energetiche dalla tecnologia fotovoltaica”, mirata soprattutto a fare il punto sullo sviluppo del settore in Europa, nell’area Mediterranea e nei paesi in via di sviluppo. Un’intera giornata è stata dedicata anche agli sviluppi in Italia con la partecipazione di circa 250 persone. La manifestazione ha avuto luogo in un momento di rinnovato interesse per le fonti rinnovabili, per il moltiplicarsi degli allarmi a livello internazionale sull’ambiente, sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici e sul crescente divario nord-sud, tutti temi riportati alla ribalta anche dal recente vertice di Johannesburg.

Negli ultimi anni il mercato mondiale del FV è cresciuto dai 45 MWp del 1990 ai 290 MWp del 2000 ai 430 MWp di oggi (nel mondo sono installati impianti per oltre 3.000 GW), con una crescita media annua del 25% e una riduzione del costo del kWh da 1 a 0,50 euro. Con ulteriori innovazioni tecnologiche si potrebbe facilmente arrivare ad un costo di 0,20 euro/kWh, soglia che renderebbe la tecnologia competitiva almeno rispetto al valore dell’energia elettrica prodotta nelle ore di punta. I sistemi FV integrati negli edifici e collegati alla rete elettrica costituiscono attualmente il 60% del mercato, con la leadership di Germania e Giappone (vedi articolo successivo), che, grazie ad adeguate politiche di incentivazione, hanno installato nel 2001 rispettivamente 22.000 e 25.000 sistemi in edifici residenziali, commerciali e industriali e su strutture pubbliche, quali le scuole. In Germania, negli ultimi 10 anni, sono stati installati sistemi FV in circa 1000 scuole. I tedeschi, forti dei successi ottenuti, propongono incrementare il programma FV, con l’installazione di 1.000.000 di sistemi entro il 2010. I giapponesi hanno mostrato come l’elemento vincente del loro programma, anche dal punto di vista economico, sia stato l’inserimento dei sistemi solari già nella fase di progettazione dei nuovi edifici. I grandi costruttori immobiliari hanno infatti brevettato e messo a catalogo edifici dotati di impianti FV “di serie”. Per quanto riguarda l’Italia il programma “Tetti fotovoltaici” ha finanziato 450 progetti nel 2001 e dovrebbe consentire l’installazione di sistemi per un totale di 20 MW alla fine del 2003. Purtroppo anche la lentezza nelle procedure burocratiche (definizioni dei bandi e delle graduatorie) da parte delle Regioni sta ritardando la realizzazione degli impianti e mettendo in crisi diverse aziende del settore.

Dai prodotti esposti e dalle relazioni presentate è stato confermato l’enorme potenziale del FV integrato negli edifici; questa soluzione applicativa consentirebbe di proporre il prodotto FV, ancora ritenuto costoso, specializzato e di élite, come prodotto di massa, analogo ai tanti altri utilizzati in edilizia e pertanto con un forte carattere strategico per le ricadute sul settore delle costruzioni e sui relativi impianti energetici. Il costo del modulo come componente edile di alta qualità estetica per edifici di prestigio (banche o sedi istituzionali) è di circa 400 euro/m2, già oggi confrontabile con il costo di altri materiali per il rivestimento di tetti e facciate, quali graniti (300 euro/m2) e vetri isolanti (250 euro/m2). I progressi tecnologici consentono inoltre di realizzare sistemi FV sempre più affidabili e sicuri, semplici da installare e mantenere, come il sistema “senza cavi” (proposto da una società danese) realizzato con moduli FV montati su barre di alluminio con funzioni allo stesso tempo di sostegno ed elettriche, standardizzato dalla fabbricazione fino al riciclaggio di tutti i sui componenti.

Nel corso della manifestazione di Roma, l’argomento della progettazione degli edifici solari è stato oggetto anche di un workshop parallelo nel quale famosi architetti, quali il tedesco Thomas Herzog e l’italiano Manfredi Nicoletti, hanno illustrato opere architettoniche di grande bellezza e funzionalità dal punto di vista dei risparmi e dell’efficienza energetica. Attraverso un approccio per l’integrazione di tecnologie per il risparmio e l’efficienza energetica e di sistemi solari è possibile realizzare edifici con nuove caratteristiche estetiche e a bassi consumi (intorno ai 35 kWh/m2 contro gli attuali 150-200 kWh/m2), in grado, addirittura, di produrre con il sole più energia di quella che consumano.

Le applicazioni per i paesi in via di sviluppo costituiscono un’altra importante prospettiva per il settore del FV e delle rinnovabili in generale. Grazie anche agli accordi scaturiti dal vertice di Johannesburg, tra cui il lancio dell'”Iniziativa dell’Unione Europea”, sono ora finalizzati progetti di cooperazione internazionale per l’uso delle rinnovabili in comunità isolate per dissalare l’acqua di mare e dei pozzi salmastri, per la refrigerazione di prodotti di pesca e agricoltura, per alimentare attività artigianali o commerciali necessarie a migliorare le condizioni economiche. Il contributo italiano alla citata iniziativa europea, in particolare per i paesi dell’area mediterranea, è previsto che si concretizzi nei prossimi mesi in accordi e progetti con il coinvolgimento delle istituzioni, delle grandi aziende energetiche e del settore privato.

Per ulteriori informazioni: www.etaflorence.it

RISULTATI ED INVESTIMENTI DEI DUE PAESI LEADER NEL FOTOVOLTAICO: GERMANIA E GIAPPONE

Nel corso della conferenza “PV in Europe” svoltasi a Roma ad ottobre sono stati analizzati gli andamenti dei mercati nazionali del fotovoltaico (FV), con particolare attenzione a quelli attualmente più significativi, cioè il mercato tedesco e giapponese.

In Germania, a seguito delle recenti elezioni, è stata confermata la coalizione che negli anni passati si era fatta promotrice dello sviluppo del settore, superando alcune incertezze che si stavano percependo sul suo futuro; il governo ha immediatamente confermato ed anzi rilanciato il suo impegno proponendo 1 milioni di tetti FV entro il 2010. Cosa è stato fatto in questi anni in Germania nel FV? Innanzitutto bisogna sottolineare l’impressionante crescita delle installazioni nel 2001: 78 MW di impianti connessi alla rete e 2,9 MW di impianti isolati.

Questi numeri rappresentano un incremento dell’86% e del 26%, rispettivamente in questi due segmenti di mercato rispetto all’anno precedente. Se andiamo indietro negli anni ci rendiamo conto di come il programma di incentivazione tedesco, che valorizza il kWh fotovoltaico prodotto in sistemi grid-connected (incentivo in conto esercizio), sia stato da stimolo per la creazione di un importante mercato e di un’industria sempre più forte e competitiva; infatti gli impianti connessi alla rete sono passati da 9,5 MW nel ’98, a 13,3 MW nel ’99, a 44,3 MW nel 2000, per arrivare infine ai 78 MW del 2001. Va rilevato che, sebbene la produzione nazionale di moduli FV abbia registrato un incremento dell’81% rispetto al 2000 (29 MW), le importazioni sono più che raddoppiate (pari ad oltre 80 MW) per soddisfare la tumultuosa domanda del 2001 (vedi tabella).

(in MW)

1999

2000

2001

Produzione totale

8,8

16,1

29,0

Capacità produttiva

27,0

33,4

56,0

Esportazioni

nd

1,7

2,7

Importazioni

nd

37,4

> 80,0

Secondo alcune ricerche, la potenza totale cumulata installata nel paese è di circa 194 MW (in Italia siamo intorno sotto i 20 MW). Un altro dato importante è il livello dell’occupazione creata in Germania dall’industria del FV. Attualmente si registrano almeno 6.000 posti di lavoro a tempo pieno nel settore, con un incremento del 57% rispetto al 2000. Se pensiamo che gli addetti alla produzione dei vari componenti FV sono stimati in 2.200 e che, come detto, la maggior parte dei moduli sono stati importati, si deve ritenere che l’espansione del mercato tedesco abbia favorito la crescita dell’occupazione anche in altri paesi. Oltre agli occupati nell’industria, in Germania risultano almeno 2.500 addetti impegnati in società di distribuzione ed installazione dei sistemi e circa 460 sono coloro che svolgono attività di ricerca e sviluppo (istituti di ricerca e università).

Anche in Giappone il mercato FV ha registrato nel 2001 un tasso di crescita: 115 MW di installazioni aggiuntive per un incremento annuale pari al 54% rispetto al 2000. Secondo i dati della New Energy Foundation, nel paese asiatico sono stati installati finora 334 MW, ma gli obiettivi sono molto ambiziosi; infatti il governo giapponese, anche rivedendo al ribasso il sistema di incentivazione in corso, ha confermato il suo impegno di raggiungere 4.820 MW di FV installato al 2010.

La strada per ottenere questi risultati è tracciata anche dal Ministero dell’Economia, Commercio ed Industria, che per l’anno fiscale 2003 ha impegnato fondi per circa 230 milioni di euro esclusivamente dedicati allo sviluppo del FV (di cui circa 88 milioni di euro per sussidi al programma di diffusione del FV nell’edilizia residenziale ed oltre 45 milioni di euro in R&S). Anche se la cifre in gioco per il programma “Tetti FV” giapponese sono ridotte rispetto al 2002, bisogna considerare che i sussidi erogati negli anni precedenti hanno permesso di ridurre di circa il 42% i costi per un tipico impianto residenziale da 3 kW: dai 7.300 euro per kWp del 2000 si è passati ai 4.500 euro/kWp nel 2002. Anche i sussidi però sono diminuiti nel corso degli anni e si sono attestati a circa 850 euro per kW installato. L’industria giapponese indica come un obiettivo fattibile il raggiungimento, al 2030, di circa 82.800 MW fotovoltaici installati, con un costo del kWp ridotto a 1.690 euro.

OPINIONI SULLE POLITICHE NECESSARIE ALLO SVILUPPO FUTURO DEL SOLARE E DELLE RINNOVABILI IN ITALIA

Riportiamo un contributo dell’Ing. Gianni Silvestrini, già Direttore del servizio IAR del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, sulle politiche da adottare per un concreto sviluppo delle rinnovabili ed un estratto dell’intervento nel convegno “PV in Europe” dell’attuale Sottosegretario dello stesso Ministero, On. Antonio Martusciello (con delega alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica), sul ruolo che potrebbe giocare il fotovoltaico nel nostro paese.

Contro i rischi di crisi, creare un fronte politico ampio per un rilancio delle fonti rinnovabili

di Gianni Silvestrini (Direttore scientifico del Kyotoclub)

La conferma del governo rosso-verde in Germania dovrebbe garantire la continuazione fino al 2006 del ruolo di locomotiva mondiale delle fonti rinnovabili conquistato negli ultimi anni dal paese centro-europeo (basta ricordare i dati aggiornati all’estate 2002: 10.000 MW eolici, 4 milioni di metri quadrati di collettori solari, 200 MW fotovoltaici). Un segnale del clima creatosi dopo le recenti elezioni viene dalla proposta di passare dall’obiettivo di 100.000 a quello di 1 milione di tetti fotovoltaici. Il dinamismo tedesco bilancia le cattive notizie che vengono dalla Danimarca e dall’Olanda dove i nuovi governi di centro-destra hanno fortemente rallentato l’impegno sulle rinnovabili, in particolare nel comparto eolico. Per altro, un paese governato dal centro-destra, la Spagna, continua invece a mietere successi nell’impiego delle energie pulite.

E in Italia? La tendenza degli ultimi anni a recuperare il tempo perso sembra scontare una battuta d’arresto. Il settore eolico, che raggiunti i 700 MW nel 2001 poteva quest’anno superare i 1000 MW, segna il passo (l’incremento sarà di poco superiore ai 100 MW). L’attivismo del movimento contrario alla diffusione degli aerogeneratori ha contribuito a generare confusione e paralisi nelle Regioni. Non ha poi certo aiutato la posizione di esponenti del Governo che si sono pronunciati criticamente nei confronti di questa tecnologia. Nel campo del fotovoltaico gli ultimi segnali non entusiasmanti provenienti dal Ministero dell’Ambiente hanno destato allarme nell’industria del settore. Gli effetti di questa situazione di incertezza si manifestano con un rallentamento del mercato che si riflette anche a livello occupazionale, come dimostra la messa in cassa integrazione di dipendenti dalle principali imprese impegnate nella produzione di tecnologie solari ed eoliche, Eurosolare e IWT.

Preoccupante anche il disegno di legge governativo di riordino del mercato energetico approvato nel mese di settembre, che prevede tra il 2006 e il 2012 un incremento annuo della quota di elettricità verde pari allo 0,35% dell’elettricità prodotta dalle centrali termoelettriche (oltre al 2% già fissato per il 2002). L’elettricità addizionale che si otterrebbe nel 2010 con i tassi di crescita proposti (11 TWh) è inferiore di due terzi rispetto al valore indicato per l’Italia dalla Direttiva europea sulle fonti rinnovabili nel settembre 2001. Inoltre, il disegno di legge che contiene la provocazione di inserire la miscela acqua-carbone tra le fonti rinnovabili rappresenta un pessimo segnale per le rinnovabili, anche se è destinata probabilmente a scomparire nella discussione in Parlamento.

A fronte delle nuvole che si addensano sul fronte delle energie pulite occorre aprire un fronte politicamente trasversale dentro le istituzioni e nelle forze politiche di tutti coloro che credono nell’importanza di un forte sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro paese, in coerenza con gli impegni internazionali.
L’importanza strategica della diffusione del fotovoltaico in Italia

Estratto dell’Intervento dell’On. Antonio Martusciello (sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio) nel corso della sessione di apertura della Conferenza “PV in Europe”.

Nel corso della sessione d’apertura del convegno “PV in Europe”, l’On. Antonio Martusciello, sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e del Tutela del Territorio, ha voluto portare il punto di vista dell’attuale governo sullo sviluppo delle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico. All’inizio del suo intervento si è soffermato sulle caratteristiche della tecnologia fotovoltaica, concentrando le proprie considerazioni sul tema dell’integrazione dei sistemi FV negli edifici, che consentirebbe non solo di produrre energia elettrica dove si trova l’utenza, risparmiando così sulle perdite di trasmissione e distribuzione e sui costi di manutenzione per i distributori, ma di offrire anche altri vantaggi di natura architettonica e ambientale, derivanti dall’opportunità di poter utilizzare le superfici degli edifici per la captazione dell’energia solare ed i moduli FV come componenti edili per la realizzazione di tetti, facciate, sistemi di ombreggiamento, ecc. Martusciello ha quindi evidenziato come questa tecnologia metta a disposizione del progettista un materiale da costruzione flessibile e multifunzionale, che consente di creare edifici sostenibili dal punto di vista ambientale ed energetico, senza sacrificare il comfort e l’estetica. Per i produttori italiani l’augurio è quello di poter sviluppare prodotti di alta qualità comparabile con la reputazione dello “Stile italiano”.

Martusciello ha ricordato come l’elettricità prodotta dagli impianti FV può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e al miglioramento della qualità dell’aria nelle città. Inoltre, ha dichiarato il sottosegretario, il settore FV è ad alto valore tecnologico e in grado di creare a nuovi posti di lavoro che, a livello mondiale, sono stimati tra 2.500.000 e 3.000.000 al 2010. Da queste opportunità, ha sottolineato Martusciello, deriva un valore aggiunto che giustifica il fatto per cui l’Italia sta finanziando e promuovendo un Programma “Tetti Fotovoltaici”. Si tratta di un programma ambizioso per il quale gli incentivi già stanziati attiveranno investimenti per quasi 200 milioni di euro, con la realizzazione, entro la fine 2003, di 5.000 impianti per una potenza totale di oltre 20 MW, rispetto ad una media annua di 1÷2 MW installati nel passato recente.

Nella parte finale del suo intervento Martusciello ha esaminato le barriere che la tecnologia FV deve superare per accedere in modo competitivo nel mercato dell’energia e dell’edilizia: i costi ancora elevati, la mancanza di informazione, l’orientamento tradizionale alle produzioni elettriche centralizzate, la non considerazione dei costi esterni ambientali. È significativo che testate internazionali importanti come l’Economist – prosegue Martusciello – abbiano recentemente indicato il fotovoltaico come la nuova rivoluzione nella produzione di energia di piccolissima taglia. Alcuni governi hanno compiuto scelte strategiche innovative per la diffusione di questa tecnologia ed è tra questi governi, ha concluso Martusciello, che l’Italia desidera collocarsi.

LO SVILUPPO DEL FOTOVOLTAICO A CONCENTRAZIONE NEL PROGETTO ” PHOCUS” DELL’ENEA

Un prototipo da 25 kW verrà realizzato entro il giugno 2004 al centro ENEA di Manfredonia. L’efficienza di ogni singolo modulo è prevista intorno al 20%.

Tra le linee strategiche di ricerca intraprese a livello internazionale nel settore fotovoltaico al fine di accelerare il processo di riduzione dei costi di questa tecnologia si sta lavorando, oltre che sull’aumento dell’efficienza delle diverse tipologie di celle, anche sul fotovoltaico a concentrazione, considerato come un’interessante opzione per ridurre in maniera significativa l’incidenza della parte fotovoltaica, che verrebbe sostituita con materiali semi-convenzionali meno costosi. Nel FV a concentrazione la radiazione solare non va ad incidere direttamente sulle celle, ma viene concentrata da opportune lenti; è come se le celle fossero investite non dalla radiazione proveniente da un unico sole ma da 100, 200 o più soli (ciò dipende dal tipo di lente utilizzata) con una conseguente riduzione dell’area di moduli FV da utilizzare.

L’ENEA, con l’obiettivo di dimostrare la fattibilità tecnica del FV a concentrazione, la maggiore potenzialità e la competitività economica rispetto al FV convenzionale, ha attivato il Progetto PhoCUS (Photovoltaic Concentrators to Utility Scale) che prevede sia attività di Ricerca & Sviluppo sia di dimostrazione e sperimentazione sul campo. Le prime (da svolgere presso i laboratori dei Centri Enea di Portici e Casaccia) sono relative ai principali componenti dell’impianto, quali la cella, il dispositivo ottico, il modulo, la struttura ad inseguimento ed il sistema di condizionamento della potenza; le seconde prevedono l’installazione di facilities sperimentali presso il Centro Enea di Portici, tra cui la realizzazione di un impianto pilota da 25 kW nell’Area Sperimentale Enea di Monte Aquilone presso Manfredonia.

La progettazione di un sistema FV a concentrazione si presenta un po’ più complessa rispetto al fotovoltaico piano. Infatti il modulo presenta una maggiore complessità, dovuta alla numerosità dei componenti da assemblare; inoltre è necessario utilizzare un sistema di supporto dei moduli capace di “inseguire” il sole durante la giornata in modo da massimizzare la radiazione incidente e anche per il fatto che la struttura di cella si presenta più sofisticata per poter ottenere alti valori di efficienza in presenza di una maggiore radiazione solare incidente.

Lo scopo del Progetto PhoCUS è di realizzare una unità standard da 5 kW che possa costituire un sistema autonomo od un elemento di un impianto di maggiore dimensione. Per ottenere ciò, il sistema di condizionamento della potenza della singola unità si basa sull’uso di inverter di tipo multistringa da connettere su una rete in bassa tensione. Ogni unità sarà costituita da un generatore FV, formato da 24 moduli per una superficie complessiva dell’ordine dei 32 m2, installato su una singola struttura ad inseguimento (eliostato). Il singolo modulo FV avrà dimensioni di 1÷1.3 m2 ed uno spessore tra i 20-25 cm. L’efficienza nominale dipenderà dall’efficienza delle celle che saranno utilizzate. Nel caso di celle con efficienza dell’ordine del 23,5% a 200 soli, una buona progettazione del componente potrà assicurare un’efficienza di modulo del 20%. Il dispositivo ottico che sarà integrato nei moduli (uno per ogni cella) sarà un concentratore rifrattivo prismatico, sviluppato da Enea ed in corso di brevetto; esso garantirà sulla cella, con superficie di circa 1 cm2, un fattore di concentrazione di 200. La struttura ad inseguimento sui due assi (alt-azimutale) dovrà coniugare un basso costo con soluzioni progettuali semplici, ma allo stesso tempo garantire affidabilità e correttezza di funzionamento. L’impianto pilota di Manfredonia sarà costituito da 5 unità base da 5 kW.

E’ previsto che l’installazione dell’impianto avvenga per fasi successive, in modo che già nell’ambito del presente progetto possano essere apportate tutte le modifiche migliorative che dalle prime prove sperimentali risulteranno necessarie. La prima tranche da 5 kW sarà installata e messa in funzione entro l’estate del 2003, mentre il completamento dell’impianto (gli ultimi 10 kW) è previsto entro giugno 2004. A livello italiano ricerche e sperimentazioni sul fotovoltaico a concentrazione sono in corso anche presso le Università di Ferrara, Cagliari, il Politecnico di Milano ed altri Centri di ricerca quale il CESI. In particolare presso l’Università di Ferrara è in corso di sperimentazione un sistema con un concentratore parabolico puntuale a specchi piani capace di una concentrazione di oltre 100 soli.

Esempio di impianto FV a concentrazione sviluppato dalla ditta americana Amonix

Schema preliminare dei diversi componenti del modulo FV a concentrazione progettato dall'ENEA
Schema preliminare dei diversi componenti del modulo FV a concentrazione progettato dall’ENEA

RALLENTA L’EOLICO IN ITALIA NEL 2002. QUALI LE CAUSE?

Il 2002 sarà un anno di frenata per la crescita delle installazioni eoliche in Italia. Alla fine di settembre erano stati connessi alla rete solo 74,18 MW, per una potenza cumulata totale pari a circa 756 MW. Secondo alcune stime si ritiene che al dicembre 2002 non saranno installati e connessi alla rete più di 120 MW aggiuntivi (per un totale di circa 800 MW).Va notato che nel 2001 furono connessi alla rete circa 270 MW eolici e l’anno precedente 145 MW. Quindi un mercato nazionale in lieve decremento ed in controtendenza rispetto a quello europeo che anche quest’anno registrerà probabilmente una crescita del 25%.

Le ragioni di questo rallentamento sono da ricercare essenzialmente in due aspetti: la mancata assimilazione del nuovo sistema di incentivazione dei certificati verdi soprattutto da parte degli istituti di credito, nonostante il kWh eolico siano valuto sul mercato 240÷260 lire (valore simile al CIP 6); negli ostacoli autorizzativi posti da alcuni Comuni ed alcune Regioni (in primis Umbria e Marche) anche sull’onda di una campagna contro la presenza degli aerogeneratori nel nostro paese. Una polemica che più volte ISES ITALIA ha cercato di contestare mettendo in rilievo che un’attenta “progettazione ambientale” delle centrali eoliche può fornire vantaggi energetici, ambientali e sociali a zone del nostro territorio spesso marginali, consentendo di raggiungere l’obiettivo fissato dal Libro Bianco di almeno 3.000 MW entro il 2010.

UN PROGRAMMA DINAMICO DI SIMULAZIONE PER DIMENSIONARE ED OTTIMIZZARE GLI IMPIANTI SOLARI TERMICI

T*SOL è un programma sviluppato per supportare la progettazione professionale e facilitare il dimensionamento di impianti solari termici. Si rivolge quindi a ingegneri e installatori che nella loro attività si confrontano con la progettazione di impianti solari termici. Il programma permette di verificare, mediante modifiche ai parametri dell’impianto, se la configurazione scelta è ottimale rispetto alle necessità e alle caratteristiche climatiche del luogo, quali risultati annui si possono ottenere e che cosa succede al variare delle condizioni di contorno. Risponde a una serie di domande importanti, per esempio:

  • Qual è la superficie ottimale di collettori e quale il volume del serbatoio?
  • L’impianto configurato come cambia le sue prestazioni al variare dei collettori impiegati?
  • Quanto e come incide una variazione del fabbisogno di acqua calda sulla resa dell’impianto?

La possibilità di effettuare una simulazione su base annua rende evidenti le variazioni dinamiche dell’impianto. Grazie alla quantificazione del risparmio di combustibile possibile, inserendo i parametri economici si può eseguire un calcolo di redditività del sistema.

La versione T*SOL 4.0x Professional offre una scelta tra 16 schemi di impianti solari termici, sia per la produzione di acqua calda sanitaria sia per il riscaldamento degli ambienti; altri 11 schemi sono presenti nel modulo aggiuntivo “Piscine” ed ulteriori 5 nel modulo “Grandi impianti”. Già nella configurazione standard è contenuta una banca dati ricca di componenti (per esempio serbatoi combinati e a tampone) ed anche un generatore di ombre. L’assistente al dimensionamento guida il progettista in una sequenza automatica di dimensionamento. Un calcolo di confronto tra le diverse varianti permette all’utente di scegliere la configurazione ottimale. I risultati ottenuti – temperature, energie e gradi di rendimento – vengono registrati in un file che può essere richiamato per una valutazione completa dell’impianto.

Il programma, che nasce in Germania (Valentin Energiesoftware), è stato adattato per l’uso in Italia da Ambiente Italia srl ed è disponibile in lingua italiana dall’estate 2002. Una versione demo del programma e le informazioni per l’acquisto sono scaricabili dal sito www.ambienteitalia.it/solare.htm.

Per informazioni: Ambiente Italia srl
fax 02 27744222
e-mail: tsol@ambienteitalia.it

COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE

DUE INNOVATIVI PROGETTI FINANZIATI DALLA REGIONE UMBRIA

L’Università di Perugia propone la realizzazione di un impianto per la termovalorizzazione di biomasse mediante pirolisi. Una società di Terni realizzerà concentratori solari per la produzione su piccola scala di elettricità.

L’Assessorato all’Energia della Regione Umbria ha presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi l’8 ottobre due progetti di impianti innovativi per la produzione di energia da biomasse (agricole e forestali) e dall’energia solare. I due progetti sono stati ammessi a finanziamento ai sensi del bando approvato con DGR n. 3 del 10/1/01 per la realizzazione di impianti dimostrativi nel settore delle rinnovabili.

L’impianto per la pirolisi di biomasse residuali

Il progetto proposto dal Dipartimento d’Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con l’ISRIM di Terni (Istituto Superiore di Ricerca e Formazione sui materiali speciali per le tecnologie avanzate), che avrà un costo di circa 730.000 euro, riguarda la realizzazione di un impianto dimostrativo sperimentale per la termovalorizzazione su micro-scala di biomasse residuali mediante tecnologia di pirolisi ed utilizzo del gas di sintesi in una microturbina con potenza elettrica di circa 100 kW.

L’impianto si propone come una delle prime esperienze mondiali di conversione in energia elettrica su microscala di biomassa residuale mediante pirolisi. Il processo è basato sulla pirolisi lenta che si realizza in apposito reattore mediante il riscaldamento indiretto del residuo in assenza di ossigeno fino alla sua liquefazione e successiva gassificazione. Il gas di sintesi che si ottiene è un combustibile a medio potere calorifero che viene utilizzato per la produzione di energia elettrica. L’impianto proposto realizza, inoltre, un recupero termico che permette un rendimento globale di conversione elettrica superiore al 18%, vale a dire dello stesso ordine di grandezza dei macroimpianti di termovalorizzazione a griglia.

L’impianto solare termico per la produzione di elettricità

Ammontano a circa 320.000 euro le risorse necessarie alla realizzazione dell’impianto solare termico per la produzione di energia elettrica proposto dalla Società “Eneco” di Terni. L’impianto è costituito principalmente da sistema di captazione solare mediante concentratori parabolici ad inseguimento con una superficie di 6 m2 e con una capacità di concentrazione di 200 volte, in grado di produrre temperature di 600-800 C°. Il calore, raccolto in un circuito primario ad olio diatermico, viene utilizzato per ottenere vapore a 180 C° e a 3-4 bar. Ciò consente di azionare un motore a stantuffi al quale è accoppiato l’alternatore che provvede alla produzione dell’energia elettrica. L’impianto dimostrativo ammesso a finanziamento dalla Regione Umbria avrà una potenza di 6 kWp, ma la taglia di questi sistemi, adattabili alle diverse realtà locali, può essere compresa fra i 3 ed i 500 kW elettrici.

L’idea ispiratrice del progetto è quella di realizzare piccole centrali di autoproduzione di energia solare di dimensioni variabili (in termini di superficie occupata da un minimo di 800/1000 m2) attraverso un sistema modulare che ne consenta l’installazione nelle coperture degli edifici industriali. Secondo la società realizzatrice il costo di tali sistemi, una volta raggiunta la fase di industrializzazione, potrebbe variare fra 1.500 e 3.000 euro per kWp elettrico installato.

Per informazioni: Assessorato Energia Regione Umbria www.regione.umbria.it

BANDI NELLA REGIONE LAZIO PER ABITAZIONI AD EMISSIONI ZERO E PER LA DIFFUSIONE DELLE RINNOVABILI IN AREE DEPRESSE

Bando per l’edilizia a “zero emissioni”

La Regione Lazio ha indetto un programma di incentivazione rivolto a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di “Edifici a zero emissioni”. Il testo del bando, redatto dalla società Biovillaggio, è stato approvato dalla Giunta e la pubblicazione sul Bollettino Regionale è prevista per novembre. I progetti dovranno riguardare la realizzazione di abitazioni che non emettano emissione nocive o che siano comunque prossime allo zero. In questo senso, le costruzioni dovranno essere prive di impianto di riscaldamento, di condizionamento e di produzione di acqua calda (è ammesso solo un piccolo scalda-acqua della capacità massima di 10 litri per le emergenze) alimentati da sistemi che emettano gas di scarico. Sono ammesse solo emissioni legate alla cottura dei cibi.

Lo stanziamento complessivo è di 500.000 euro, a valere sulle risorse economiche di edilizia agevolata. Il contributo ammonterà a 400 euro per metro quadrato di superficie dell’abitazione, che non dovrà superare i 95 m2, per una cubatura complessiva compresa tra i 300 e 1000 m3. I fondi saranno erogati in due fasi: un acconto del 50% a compimento delle strutture portanti e il restante 50% a lavori ultimati. Possono presentare richiesta di contributo i soggetti pubblici e privati che siano titolari di una concessione edilizia o di un diritto di superficie. Il progetto dovrà essere idoneo per la richiesta di concessione edilizia ed essere corredato dai calcoli termici esecutivi necessari alla dimostrazione delle quantità di emissioni e del giusto microclima interno alla residenza.
Le domande vanno presentate entro il 30 aprile 2003 all’Assessorato all’Urbanistica e Casa (via del Caravaggio 99 – 00147 Roma).
Per informazioni: Regione Lazio – www.regione.lazio.it
Biovillaggio srl – www.biovillaggio.com

Incentivi alle rinnovabili per le aree “Obiettivo 2” del Lazio

Con la D.G.R. n. 1289 del 27/9/02 la Regione Lazio ha approvato l’avviso pubblico relativo alla misura I.3 “Produzione di Fonti Energetiche Rinnovabili” del Docup Obiettivo 2 2000/2006. Il Docup (Documento Unico di Programmazione) è un programma strategico per lo sviluppo economico e dell’occupazione che concentra i propri investimenti in aree, selezionate nelle cinque province del Lazio, che presentano difficoltà strutturali di crescita.

I settori di sviluppo privilegiati sono l’innovazione tecnologica, gli aiuti alle piccole e medie imprese, la valorizzazione ambientale ed il potenziamento delle infrastrutture. Complessivamente il Lazio può contare su 918 milioni di euro di investimenti. Il Docup prevede che nel settore delle rinnovabili le proposte progettuali siano acquisite mediante una procedura di evidenza pubblica e che gli interventi siano realizzati sulla base di specifici Accordi Volontari Territoriali, come previsto dal Piano Energetico Regionale.

Le tipologie di intervento individuate riguardano la produzione energetica da fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare termico, eolico, centrali idroelettriche di piccola potenza – inferiori a 10 MW- biomassa), l’uso razionale dell’energia, il risparmio e l’efficienza energetica. Le risorse pubbliche disponibili ammontano a 4.365.000 euro e il quadro degli interventi è articolato in:

  • “Fonti alternative per la montagna”, con particolare riferimento al loro utilizzo presso le sedi e le strutture degli Enti Locali in territori montani;
  • “Fonti alternative nei territori litoranei”, coerentemente con gli obiettivi di valorizzazione del litorale laziale;
  • “Progetti integrati di valenza regionale e locale”, riguardanti il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Le domanda di partecipazione ed i progetti potranno essere presentati presso la Regione Lazio entro e non oltre il 20/12/02 (ore 12.00) e dovranno essere indirizzati a: Regione Lazio Assessorato Ambiente – Direzione regionale Ambiente e Protezione Civile (via R. R. Garibaldi, 7 – 00145 Roma).

Per informazioni: I documenti sono disponibili sul sito della Regione Lazio e dell’Agenzia Sviluppo Lazio spa – www.regione.lazio.it
www.agenziasviluppolazio.it
Numero verde “InformaDocup”: 800 264 525

NEWS

A GIANNI SILVESTRINI ASSEGNATO IL PREMIO SPECIALE DELLA CONFERENZA “PV IN EUROPE”

Il comitato esecutivo organizzatore del Convegno Internazionale “Il Fotovoltaico in Europa” ha conferito il riconoscimento “Special PV In Europe Conference Award” a Gianni Silvestrini per la sua attività pioneristica ed il suo impegno nel settore della sostenibilità energetica. Come sottolineato dai promotori di questo riconoscimento, affinché un programma come quello della diffusione dell’energia FV abbia successo occorre l’impegno delle imprese, delle istituzioni, dei cittadini e soprattutto l’impegno delle persone che credono realmente in un nuovo modello energetico, che privilegi l’impiego delle rinnovabili rispetto all’energia derivante dall’uso dei combustibili fossili e del nucleare.

L’Ing. Gianni Silvestrini vanta un curriculum di primo piano all’insegna dell’impegno ambientale e della ricerca in campo energetico: a partire dal 1988 ha svolto la propria attività nella elaborazione di strategie energetiche sostenibili per conto di Enti locali, dell’Enea, del Ministero dell’Ambiente e della CEE. Silvestrini, inoltre, è stato tra i fondatori del Comitato Nazionale per il controllo delle scelte energetiche, presidente del Comitato Scientifico e responsabile del settore energia di Legambiente, socio fondatore e successivamente membro del consiglio direttivo dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia. Dal gennaio 1997 all’agosto 2000 ha fatto parte della Commissione Tecnico Scientifica del Ministero dell’Ambiente impegnandosi tra l’altro nella preparazione della Conferenza Nazionale Energia Ambiente e nelle attività relative alla preparazione e alla successiva attuazione del Protocollo di Kyoto. Dal settembre 2000 all’agosto 2002 è stato Direttore del Servizio Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali del Ministero dell’Ambiente, avviando e sostenendo numerose iniziative di promozione delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica.

CORSO GRATUITO SU ENERGIA DA BIOMASSE ALL’ISMA

L’Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola del MiPAF (ISMA) organizza presso la propria sede di Monterotondo (RM) il seminario gratuito su “Energia da biomasse: prospettive ed opportunità delle filiere agro-energetiche”. Si tratta di un’attività di divulgazione e formazione promossa nell’ambito del Programma triennale di ricerca agricola, agroambientale ed agroindustriale della Regione Lazio.

Il corso è articolato in quattro giornate (26-29 novembre 2002) ed è rivolto a liberi professionisti, tecnici e operatori dei settori agricolo, forestale ed energetico; funzionari e tecnici dei servizi agroambientali regionali, delle Agenzie Regionali per lo Sviluppo Agricolo, delle Comunità montane, degli Enti parco; neolaureati e neodiplomati in materie scientifiche. Le docenze, affidate a esperti appartenenti a primarie strutture pubbliche e private deI settore, svilupperanno i seguenti argomenti: colture energetiche e residui agricoli ed agroindustriali; meccanizzazione delle operazioni di raccolta, trasporto e stoccaggio della biomassa; generazione di energia termica in impianti domestici; cogenerazione in impianti di media e grande taglia; aspetti economici e di mercato delle filiere agro-energetiche; problematiche inerenti alla realizzazione di una centrale a biomassa.

Sono previste due visite guidate ad impianti termici alimentati a biomassa. Agli iscritti che frequenteranno almeno il 70% delle ore di lezione sarà consegnato un attestato di partecipazione.

Per iscrizioni ed informazioni: Alessandro Rucli (ISMA)
e-mail: ruclial@libero.it  – www.ingegneriaagraria.it

IL PROGETTO DELLA CITTÀ ELIOTERMICA IN SPAGNA

Il 21 ottobre a Saragozza (Spagna) si è tenuto un seminario per presentare il progetto “ARAGON 2010: The Helio-Thermal City”, che punta alla realizzazione di una cittadina al 100% indipendente dal punto di vista energetico, alimentata da fonti rinnovabili e progettata secondo i più avanzati criteri di sostenibilità ambientale. L’iniziativa è promossa dal Comune di Contamina, in Aragona, in collaborazione con il centro di ricerche privato IBE ed è co-finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Altener. Entro il 2010 la “città eliotermica” sarà realizzata in un’area di oltre 120.000 m2 nei pressi di Contamina.

Si tratta di una delle più importanti iniziative in Spagna nel campo delle energie rinnovabili, con la quale si intende mostrare le possibilità di utilizzo delle più avanzate tecnologie solari e la validità di soluzioni energetiche ed architettoniche “alternative” in un contesto il più possibile reale, concreto e soprattutto replicabile. Il progetto, sviluppato da un gruppo di esperti italiani diretti dall’Ing. Adriano Trimboli, prevede tutti gli edifici e le infrastrutture proprie di una città europea: un’area residenziale con oltre 50 edifici e una piazza, un’area turistica con due hotel, il centro commerciale e quello culturale, una scuola dove si terranno corsi professionali sulle tecnologie solari e rinnovabili, servizi sanitari, un’area industriale, una fattoria biologica. Nella “progettazione urbana ecologica” la natura è totalmente inserita nell’ambiente costruito e l’utilizzo di energia pulita permette una coesistenza tra aree residenziali e produttive. Il risultato è una nuova organizzazione delle attività socio-economiche urbane, un miglioramento della qualità della vita dei cittadini ed una maggiore sostenibilità ambientale.

Tutti gli edifici sono progettati secondo strategie bioclimatiche per l’abbattimento dei consumi ed integrano tecnologie solari termiche e fotovoltaiche per la produzione dell’elettricità e del calore necessari al fabbisogno energetico interno. La città dispone inoltre di un sistema ibrido fotovoltaico-idraulico per la produzione di elettricità e di una “galleria solare” lunga oltre 600 metri la cui copertura è realizzata con pannelli solari termofotovoltaici in grado di produrre annualmente 246.000 kWh elettrici e oltre 1.100.000 kWh termici. E’ inoltre previsto lo sfruttamento della risorsa geotermica locale.

Per informazioni: ARAGON 2010: The Helio-Thermal City www.innova-eu.net/aragon2010/

LA NUOVA SEDE “SOLARE” DI LEGAMBIENTE A MILANO

Il 15 ottobre Legambiente ha inaugurato con una conferenza stampa il più grande impianto solare termico di Milano. Si tratta di 20 metri quadri circa di pannelli solari termici per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria per la nuova sede regionale dell’associazione ambientalista, progettata secondo principi bioclimatici dall’architetto Paolo Artoni in un ex laboratorio artigianale in zona Turro. Insieme ai pannelli è attiva una caldaia a condensazione, che grazie ad un sistema di recupero del calore dai fumi di scarico, garantisce il massimo della resa energetica. Pannelli e caldaia a condensazione, insieme con le altre soluzioni per l’ottimizzazione termica dello spazio, garantiranno un risparmio sulla bolletta fino al 60%. “Abbiamo deciso di installare questi impianti – afferma Andrea Poggio, presidente di Legambiente Lombardia – per ottenere risparmi energetici ed economici, ma anche per dare un segnale alla cittadinanza”; Poggio ha aggiunto che “più ancora che incentivi e finanziamenti, per aiutare il solare servono coerenti campagne informative, regolamenti edilizi moderni, agevolazioni bancarie, promozione della ricerca e dell’innovazione.”

Oltre all’impianto solare, Paolo Artoni ha presentato le altre soluzioni termiche ed energetiche messe in funzione nella nuova sede di Legambiente: 430 luminosissimi metri quadrati di spazio, esposto a est e a sud, con 120 metri quadrati di vetrate a doppi vetri e a tenuta termica che fanno entrare il calore riducendo allo stesso tempo la fuga termica verso l’esterno. L’acqua calda generata dai pannelli viene convogliata in 3.800 metri di tubazioni, inserite in un pavimento radiante, che rispetto ai classici termosifoni a convenzione garantisce un miglior rendimento termico. L’insieme di queste due soluzioni contribuisce in misura del 25% circa al risparmio totale, mentre la parte maggiore del risparmio rimane quella dovuta al solare (50% circa) e alla caldaia a condensazione (circa 25%). Data la grande esposizione alla luce, il fabbisogno di illuminazione è minimizzato ed attenuato comunque con lampade a basso consumo. In via sperimentale è stato attivato un periscopio solare Solatube di 11 m di lunghezza e con un diametro di 35 cm, che preleva dall’esterno la luce solare per amplificarla e convogliarla nell’ambiente chiuso con un intensità corrispondente a una lampadina da 60-80 Watt.

Fonte: comunicato stampa Legambiente

RETE TEMATICA SULL’ENERGIA DEGLI OCEANI

Il 29 ottobre si è svolta a Brighton (UK) una conferenza sul futuro di ricerca e sviluppo nel settore dell’energia degli oceani, organizzata da una rete tematica finanziata dall’UE. La rete Wave Net comprende 14 organizzazioni europee impegnate in un progetto di studio triennale sull’energia delle onde e delle maree avviato nel 2000. I risultati, presentati in occasione della conferenza, costituiscono una panoramica completa sull’energia oceanica.

Per informazioni: Wave Net  – www.wave-energy.net

COLLETTORI SOLARI AD ARIA: COME FUNZIONANO, I RISPARMI, LE APPLICAZIONI

Tra le soluzioni più interessanti e a basso costo per ottenere il preriscaldamento dell’aria esterna destinata alla ventilazione e al riscaldamento degli ambienti possiamo annoverare i collettori solari “Solarwall”, di brevetto canadese. Questo tipo di collettore solare (vedi disegno) si configura come una controparete verticale, in lamiera di alluminio grecata e microforata, che crea una intercapedine stagna davanti alle facciate, esposte prevalentemente a sud, dei fabbricati (esposizione ottimale: Sud ± 20°, anche esposizioni verso Est e Ovest possono essere prese in considerazione).

Schema del collettore solare ad aria Solarwall
Schema del collettore solare ad aria Solarwall

Il collettore capta l’energia solare, quando disponibile, e la trasmette all’aria nell’intercapedine tra il collettore e il muro esterno del fabbricato, solo attraverso i fori che sono stati adeguatamente previsti nel numero e nella disposizione, unitamente alla metratura complessiva del collettore. L’aria preriscaldata dal sole viene convogliata in un canale orizzontale (canopy) alla sommità della parete solare ed aspirata da un ventilatore che la immette negli ambienti interni. Una serranda di by-pass con termostato permette di regolare il funzionamento del ventilatore. Nelle stagioni intermedie un sistema di questo tipo può garantire il 100% del riscaldamento degli ambienti. La quantità di calore che i collettori ad aria sono in grado di trasmettere all’aria esterna dipende dalla portata d’aria che li attraversa e dall’irraggiamento solare (vedi tabella).

PRODUZIONE DI CALORE CON COLLETTORI AD ARIA

 

Portata d’aria prelevata dal Solarwall

Salto termico dell’aria esterna

Radiazione solare

200/W/m2 400/W/m2 700/W/m2
126 m3/h/m2 circa 4 °C circa 7 °C circa 12 °C
97 m3/h/m2 circa 5 °C circa 8 °C circa 14 °C
72 m3/h/m2 circa 6 °C circa 10 °C circa 17 °C
36 m3/h/m2 circa 8 °C circa 14 °C circa 24 °C
18 m3/h/m2 circa 10 °C circa 18 °C circa 30 °C

 

Al risparmio di energia e alla conseguente diminuzione dell’impatto ambientale, si aggiungono la semplicità, l’assenza pressoché totale di manutenzione ed un costo di investimento contenuto, che permette tempi di ritorno brevi (in genere previsti in 2-3 anni). Impianti integrati con il FV in palestre della Provincia di Milano La Provincia di Milano, nell’ambito di un proprio programma di manutenzione ed adeguamento degli impianti tecnici dei fabbricati di proprietà, ha varato alcuni interventi che prevedono l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. L’installazione di 3 impianti “Solarwall” su altrettante palestre, tutte situate negli immediati dintorni di Milano, risponde al duplice obiettivo di rispettare gli standard di comfort e salubrità previsti per questi ambienti e di ridurre i consumi, diminuendo conseguentemente l’impatto ambientale. Il progetto prevede impianti con funzionamento a bassa portata d’aria ed alta temperatura, in quanto i requisiti di ventilazione delle palestre di tipo scolastico non richiedono una grande quantità di aria esterna di rinnovo. In due delle tre palestre sono stati montati moduli fotovoltaici sulla superficie del “Solarwall” (Sistema integrato “PV-Solarwall”). Poiché i moduli FV producono molta energia sotto forma di calore, il sistema dei collettori ad aria rimuove questo calore, utilizzandolo per riscaldare l’aria di ventilazione degli ambienti e, allo stesso tempo, raffreddando uniformemente le celle FV ed aumentandone l’efficienza.

Impianto per la palestra del Centro scolastico di Cernusco sul Naviglio (MI)

Nella tabella i dati di progetto:

 

Volume 5.783 m3
Superficie coperta 723 m2
Consumo annuo di energia 600.000 MJ/anno
Altezza dell’ambiente da riscaldare 8 m
Superficie collettore solare Solarwall 190 m2
Esposizione Sud
Inclinazione Verticale
Portata d’aria Solarwall 8.200 m3/h
Temperatura ambiente 20 °C
Stagione di riscaldamento 6 mesi/anno
Funzionamento settimanale 6 giorni
Funzionamento giornaliero 10 ore
Efficienza dell’impianto esistente 70%
Costo dell’energia risparmiata (gasolio) 129 L/kWh

 

In questa palestra è stato installato un impianto con funzionamento ad alta temperatura e bassa portata (43,2 m³/h/ m²), con l’integrazione di 25 m² di moduli fotovoltaici per una potenza di 3,08 kWp.

Alcuni risultati energetici, economici, ambientali:

  • incremento temperatura è circa 13 °C
  • energia solare prelevata: 77,34 GJ/anno
  • % consumo energetico annuale fornito da collettori: 48%
  • energia totale netta risparmiata: 79.389 kWh/anno
  • risparmio economico: 14,6 ML/anno
  • costo investimento relativo al collettore solare: 45,6 ML
  • riduzione stimata di CO2: 20 ton/anno

Per informazioni: Dr. Rolando Malaguti (Solarwall ITALIA)
e-mail: solarwall.italia@tin.it

DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Nell’ambito di una Convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (Servizio IAR – Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) e ISES ITALIA, questa rubrica de “Ilsoleatrecentosessantagradi” è dedicata alle informazioni sui programmi e le iniziative per le fonti energetiche rinnovabili del Ministero dell’Ambiente. La pagina è redatta in collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente (Servizio IAR) ed ISES ITALIA.

NUOVE RISORSE PER IL SOLARE TERMICO ED EDUCAZIONE AL SOLARE NELLE SCUOLE

Definita la ripartizione delle risorse regionali per il Programma nazionale “Solare termico”. Inoltre, una speciale iniziativa sul solare termico nel carcere di Rebibbia a Roma. Conclusi gli stage per i docenti nell’ambito del progetto “Il Sole a Scuola”.
in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Servizio IAR

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE PER IL PROGRAMMA SOLARE TERMICO – BANDI REGIONALI

Con il decreto del Servizio Inquinamento Atmosferico pubblicato sulla G. U. n. 29 del 30 settembre 2002 sono stati ripartiti i finanziamenti tra le Regioni e le Province autonome che hanno aderito al programma “Solare termico – Bandi regionali”, in modo da avviare la realizzazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso incentivi in conto capitale nella misura massima del 30%. Una prima quota pari al 50% delle risorse disponibili verrà trasferita alle Regioni a seguito della pubblicazione dei relativi Bandi nei bollettini ufficiali regionali, mentre il saldo verrà assegnato, da parte del MATT, all’approvazione della documentazione relativa alla rendicontazione della spesa finale.

Il Ministero ha stanziato 8.263.310,39 euro, ripartiti tra le Regioni in base al numero degli abitanti (vedi tabella). Le Regioni co-finanzieranno al 50% il programma, che quindi disporrà di risorse pubbliche complessive per oltre 16.500.000 euro.

Risorse assegnate dal MATT

Regioni/Provincie Autonome

Ripartizione delle Risorse (euro)

Piemonte

755.658,20

Valle d’Aosta

20.362,16

Lombardia

Sardegna

289.481,30

Prov. Aut. Di Bolzano

77.366,29

Prov. Aut. Di Trento

79.007,37

Veneto

769.398,06

Friuli Venezia Giulia

210.345,72

Liguria

294.404,90

Emilia Romagna

533.417,88

Toscana

619.963,36

Umbria

142.581,63

Marche

251.010,85

Lazio

902.801,82

Abruzzo

219.370,98

Molise

58.110,87

Campania

988.844,39

Puglia

708.118,75

Basilicata

107.226,85

Calabria

363.589,13

Sicilia

872.244,88

TOTALE

8.263.310,39

LA “SOLARIZZAZIONE” DEL CARCERE DI REBIBBIA A ROMA

Il 1° ottobre all’interno del complesso penitenziario romano di Rebibbia si è svolta una conferenza per presentare il progetto “Il Sole in Carcere” avviato nell’ambito del programma nazionale di solarizzazione delle carceri italiane. Per questo programma la firma congiunta dell’accordo quadro tra MATT e Ministero della Giustizia ha reso disponibili circa 2.600.000 euro a supporto dell’installazione, entro il 2005, di 5.000 m2 di collettori solari termici.

Nel carcere di Rebibbia si è concluso un corso di formazione professionale di 120 ore per la qualifica di “Installatore manutentore di impianti solari termici” al quale hanno partecipato 36 detenuti. Il corso teorico pratico prevedeva l’autocostruzione di collettori ad accumulo integrato per un totale di 108 m2 e l’installazione di un impianto a circolazione forzata da 266 m2 realizzato con collettori Chromagen messi a disposizione dalla ditta romana STAES aggiudicatrice della specifica gara d’appalto. I collettori autocostruiti sono stati installati sul braccio G12, l’impianto a circolazione presso il braccio G11. Quando verranno conclusi i lavori del G12 a Rebibbia risulterà installata una superficie di collettori solari di oltre 500 m2 che andrà a rappresentare il più grande impianto solare termico d’Italia. I detenuti, seguiti dai docenti del CIRPS e della cooperativa TERRE, hanno partecipato a tutte le fasi dell’installazione degli impianti. Si calcola che il costo dell’impianto, di circa 100.000 euro, sarà ammortizzato nell’arco di 5 anni grazie ad un risparmio di energia da fonti tradizionali stimato in circa 20.000 euro/anno.

La “solarizzazione” del carcere di Rebibbia può essere ricondotta al tema più vasto della sostenibilità delle carceri ed in particolare ai problemi legati all’esclusione sociale di detenuti e personale carcerario. A questo riguardo è stata presentata una proposta di ricerca multidisciplinare del Dipartimento di Fisica Tecnica del Politecnico di Bari sulle esigenze minime inderogabili di qualità ambientale degli edifici carcerari che si colloca nelle azioni integrate previste nel VI° Programma Quadro di Ricerca della Comunità Europea. Scopo del progetto è fornire un contributo di ricerca empirica allo sviluppo di linee-guida europee che dovrebbero sostenere il processo di riabilitazione ed offrire un ambiente migliore per detenuti, personale e visitatori, applicando criteri psico-sociali, oltre che tecnici, per la conservazione dell’energia ed il miglioramento delle condizioni microclimatiche delle carceri.

PROGRAMMA EDUCATIVO “IL SOLE A SCUOLA”

La significativa presenza della tipologia scolastica tra le strutture pubbliche che hanno richiesto finanziamenti nell’ambito del Programma nazionale “Tetti Fotovoltaici” ha suggerito l’avvio di una attività di informazione e formazione sulle tematiche energetiche ed ambientali finalizzata proprio agli studenti delle Scuole superiori.

Con il programma “Il Sole a Scuola” il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’ENEA ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intende coinvolgere studenti ed insegnanti in un percorso didattico che abbia l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza energetico-ambientale ed una conoscenza approfondita delle fonti di energia rinnovabili. Sono stati quindi avviati corsi di aggiornamento per mettere a disposizione dei docenti informazioni di natura tecnica relativa alle fonti di energia rinnovabile, con particolare riferimento al fotovoltaico, e, nello stesso tempo, sperimentare moduli di formazione utili per un piano didattico sull’argomento.

Gli stage per i docenti si sono svolti i primi di ottobre presso l’Area Sperimentale ENEA di Monte Aquilone, Manfredonia (FG), nella quale sono presenti alcuni impianti FV. Hanno partecipato circa 40 insegnanti delle Scuole superiori che hanno aderito al bando per il Programma Tetti Fotovoltaici. Lo stage è stato organizzato in due giornate; la prima è stata dedicata alle tematiche energetico-ambientali, alle fonti rinnovabili e alla tecnologia fotovoltaica, alle politiche energetiche e ai programmi di incentivazione nazionali. Nel pomeriggio si è svolta la visita agli impianti del centro sperimentale e la dimostrazione del montaggio e del collaudo di un piccolo impianto FV; nella seconda giornata di workshop sulla didattica è stato presentato il Comitato di redazione per la produzione e diffusione del documento “Linee guida per una didattica delle fonti rinnovabili”. I docenti si sono organizzati in piccoli gruppi di lavoro per elaborare modelli di percorsi formativi su diverse tematiche da inserire nel documento. Per favorire la sviluppo del progetto e lo scambio di esperienze tra i partecipanti è stato attivato uno specifico network di collegamento tra le scuole coinvolte.

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (SIAR)

Numero verde per informazioni sul Programma “Tetti Fotovoltaici”: 800 466 366

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 17.

Gli operatori forniscono informazioni sulla tecnologia fotovoltaica e in particolare sugli impianti FV integrati negli edifici e collegati alla rete elettrica; sulle possibilità offerte dai programmi di incentivazione governativi; sulle modalità di accesso ai finanziamenti; aggiornamenti sui bandi regionali del programma Tetti FV.

FOCUS TECNOLOGIA

IL FOTOVOLTAICO INTEGRATO IN EDILIZIA: PROGETTAZIONE E POTENZIALITÀ ESPRESSIVE

Le potenzialità progettuali del fotovoltaico integrato in strutture edili. Integrare i moduli FV nelle architetture e trasformarli in componenti edili ha notevolmente ampliato gli orizzonti del FV e quelli dell’architettura.

a cura di Mauro Spagnolo

La progettazione di un edificio sulla base di criteri energetici di sostenibilità presuppone l’analisi sia di aspetti propriamente architettonici, come lo studio morfologico e l’orientamento dell’edificio, sia di aspetti di ordine tecnologico quali, ad esempio, la definizione delle singole soluzioni destinate al risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili. Il lavoro si svolge facendo riferimento a due ambiti apparentemente disgiunti, ma in realtà tra loro strettamente relazionati: il rapporto tra l’uomo e l’ambiente interno all’edificio, e quello tra l’edificio e l’ambiente esterno. Secondo tali criteri “l’involucro edificio” non è più inteso come semplice contenitore ma come elemento “filtro” tra l’ambiente esterno e quello interno al quale sono richieste specifiche prestazioni energetiche. E in tal senso l’utilizzazione di energia tratta da rinnovabili, attraverso sistemi integrati alla struttura edile, rappresenta un momento imprescindibile per conseguire risultati di sostenibilità. Tra le diverse tecnologie quella che meglio si presta ad essere strettamente relazionata con una struttura edile è il solare fotovoltaico (FV).

La progettazione dell’integrazione della tecnologia FV rappresenta, a mio avviso, una delle peculiarità più importanti dell’edilizia del futuro: l’edificio si trasforma da contenitore delle attività legate alla vita produttiva e biologica dell’uomo, e quindi da involucro che necessita di un rilevante consumo energetico, a strumento di produzione diretta di energia, utilizzabile per le proprie e le altrui necessità. Ciò rivoluziona, dalla base, la concezione dell’edificio dotandolo non solo di nuove potenzialità tecnologiche ed ambientali, ma anche di formule espressive ed architettoniche completamente inedite. I progressi della tecnologia già consentono la realizzazione di moduli FV con caratteristiche tecniche e dimensioni sempre più vicine a quelle dei componenti edili convenzionali che vanno a sostituire. Anche la struttura di sottofondo del modulo, realizzata in vetro o materiale plastico, acquisisce caratteristiche estetiche e funzionali sempre migliori e compatibili all’inserimento edile.

Esistono vari livelli di benefici che favoriscono la tendenza alla simbiosi tra FV e edilizia:

la sostituzione del materiale da costruzione con un prodotto FV consente di dedurre il valore del primo dal costo totale dell’impianto FV;
se realmente l’impianto è parte integrante dell’edificio, i costi della sua struttura di supporto e del terreno su cui insiste sono già coperti;
nel caso di tipologie di integrazione legate anche a soluzioni bioclimatiche, come gli elementi di ombreggiamento e le facciate ventilate, un componente costruttivo FV può anche incidere sulla riduzione dei costi di gestione termica dell’edificio, ad esempio sul raffrescamento artificiale.
Infine, esiste una componente “sociale” che caratterizza questo nuovo modo di produrre energia: le centrali FV convenzionali sono in genere di proprietà di enti erogatori che vendono elettricità ai loro clienti. L’energia prodotta dal generatore FV integrato nella costruzione, invece, è di proprietà dell’utente. Ma non sempre l’inserimento della componente FV trova facile applicazione nei processi progettuali e nella mentalità degli architetti in quanto la progettazione “solare” in senso lato è spesso immaginata come una limitazione delle potenzialità formali e funzionali dell’edificio. Il problema non va affrontato cercando di posizionare “meccanicamente” il FV sulla costruzione o, ancor peggio, di mascherarlo all’interno delle strutture dell’edificio. Occorre piuttosto esaltarne le potenzialità estetiche e tecnologiche, ponendo addirittura la componente energetica alla base del linguaggio progettuale, apportando così interessanti valenze architettoniche da aggiungere a quelle energetiche.

Bisogna “inventare” un nuovo linguaggio architettonico di riferimento per l’integrazione della tecnologia FV negli elementi che appartengono alle nostre città, come gli edifici, le infrastrutture e l’arredo urbano. Crediamo addirittura possibile, in un futuro relativamente prossimo, che il modulo FV possa divenire, opportunamente integrato, un elemento espressivo e caratterizzante per l’architettura come, in periodi diversi, lo sono stati l’acciaio, il cemento, il vetro e l’alluminio. Il crescente interesse per il FV è in buona parte da attribuirsi alle attuali potenzialità di trasformare un modulo in componente edile. Il suo mercato, pur essendo ancora “di nicchia”, offre un’ampia gamma di componenti per l’edilizia che introducono i moduli FV sia tra i sistemi primari dell’edificio, come le coperture, le facciate e gli elementi di rivestimento, sia tra i componenti accessori come le fioriere, le pensiline, i padiglioni.

Da queste considerazioni è nata l’esigenza di sviluppare un lavoro di ricerca destinato a fornire i criteri di orientamento ed i parametri di valutazione tra i diversi “sistemi” di integrazione. Esso rappresenta una risposta concreta ai vari quesiti non solo tecnici ma anche espressivi relativi alla concezione ed alla progettazione di un impianto FV integrato. Attraverso l’identificazione delle tipologie di impianto e la valutazione comparata delle loro caratteristiche si forniscono gli strumenti metodologici per operare le scelte progettuali.

LE TIPOLOGIE DI IMPIANTO FV INTEGRATO

Il settore applicativo degli impianti FV integrati è suddiviso in due grandi famiglie, quella dell’integrazione negli edifici e quella nelle infrastrutture urbane, divisione resa necessaria dalla diversa destinazione d’uso delle strutture che accolgono il FV, nonché dalle differenti modalità di installazione, condizioni di esercizio, materiali utilizzati. Complessivamente la schedatura realizzata consta di 34 tipologie di impianti integrati.

Schema con loghi delle diverse tipologie integrative (formato pdf)

Edilizia

Riguardo ai sistemi compatibili con le esigenze tecnico costruttive di un edificio, sono stati individuati 25 distinti ambiti. Alcuni di questi sono legati ad elementi “primari” della struttura edilizia, come le coperture, le facciate e gli elementi di rivestimento, altri sono componenti non necessariamente sempre presenti, come i frangisole, i lucernai, le balaustre, le fioriere, le pensiline ed i padiglioni. Sono, in ogni caso, tutte soluzioni particolarmente interessanti dal punto di vista dell’integrazione e la loro notevole diversificazione rappresenta un importante bagaglio tecnico a disposizione del progettista, un bagaglio capace di fornire soluzioni praticamente infinite per ogni applicazione.

Infrastrutture e arredo urbano

Le integrazioni del FV nelle infrastrutture urbane rappresentano soluzioni applicative in via di particolare sviluppo. Esse infatti consentono un incremento del numero e della qualità dei servizi oggi presenti nelle strade delle nostre città. La domanda di servizi urbani è in crescita esponenziale e l’opportunità di alimentare le utenze di tali servizi con tecnologia FV ha elevato notevolmente le possibilità ed i settori applicativi. Basti pensare alle difficoltà ed ai costi di alimentazione, anche in ambiente urbano, delle utenze sparse destinate a impianti di rilevamento e di trasmissione dati, impianti per la segnalazione, la comunicazione e tanti altri.

Complessivamente la schedatura consta di 9 tipologie di impianto FV associato a strutture urbane che corrispondono ai principali ambiti di servizi urbani stanziali: pensiline parcheggio, pensiline attesa, impianti di rilevamento e trasmissione dati, impianti per la segnalazione e per la comunicazione pubblicitaria, impianti per l’illuminazione, barriere antirumore ed impianti vari. Anche in questo caso si tratta generalmente di soluzioni interessanti dal punto di vista dell’integrazione ed un bagaglio di ottimi spunti per affrontare le problematiche relative alle loro progettazioni.

In questa ottica siamo convinti che la definizione di un metodo di approccio allo studio dei sistemi e delle applicazioni civili FV possa essere interessante sia per chi voglia esplorare le molteplici potenzialità del settore sia, più specificatamente, per i progettisti che avranno a loro disposizione uno strumento analitico per individuare la soluzione applicativa migliore.

Per informazioni: Arch. Mauro Spagnolo
e-mail: studiospagnolo@tiscalinet.it

Molte delle analisi e considerazioni espresse in queste articolo sono state approfondite nel volume di Mauro Spagnolo di recente pubblicazione “Il sole nella città. L’uso del fotovoiltaico nell’edilizia”, edito da Franco Muzzio Editore e promosso da ISES ITALIA (vedi Notizie da ISES ITALIA).Il volume fornisce una mappa delle tipologie di inserimento del fotovoltaico in architettura e può essere d’ausilio sia a coloro che si avvicinano per la prima volta a questa tecnologia sia ai più esperti tecnici e professionisti del settore.

NOTIZIE DA ISES ITALIA

DIVENTA SOCIO DI ISES ITALIA!

CAMPAGNA SOCI 2003

SONO APERTE LE ISCRIZIONI AD ISES ITALIA PER L’ANNO 2003

Per coloro che si iscrivono subito due mesi gratuiti (novembre e dicembre 2002)

Per conoscere le diverse categorie di Socio ed i servizi agli associati: www.isesitalia.it

GLI IMPIANTI SOLARI TERMICI NEGLI EDIFICI: DAL PROGETTO ALLA REALIZZAZIONE

3° corso di formazione organizzato da ISES ITALIA e Ambiente Italia in collaborazione con l’Agenzia Provinciale dell’Energia e dell’Ambiente della Capitanata (A.P.E.A.C.)

3 – 6 dicembre 2002 (ore 14.00 – 19.00)

Presso la sede dell’APEAC – Località Torre Bianca a Candela (FG)

In occasione dell’imminente uscita del bando del Ministero dell’Ambiente per incentivare i sistemi solari termici, ISES ITALIA e Ambiente Italia, in collaborazione con l’Agenzia Provinciale dell’Energia e dell’Ambiente della Capitanata, organizzano il Corso “Gli impianti solari termici negli edifici: dal progetto alla realizzazione” Oggetto del Corso è la grande varietà di applicazioni dei sistemi solari termici per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e/o degli ambienti partendo da impianti di piccola taglia per abitazioni mono e bifamiliari fino ad arrivare ad impianti di grandi dimensioni. Saranno illustrate le fasi della progettazione nella loro specificità tecnica ed architettonica: le prime valutazioni di fattibilità, la progettazione, l’installazione, la messa in esercizio, i regolari interventi di manutenzione, analizzando anche esempi di realizzazioni concrete e servendosi di strumenti software.

Questo Corso, della durata di 20 ore di lezione distribuite in quattro giorni di 5 ore ciascuno, è sostenuto dalla Commissione Europea DG TREN nell’ambito del progetto Europeo Altener “Qualisol – Installer Qualification for Solar Heating Systems”.

Il Corso è rivolto a progettisti, architetti, ingegneri, consulenti energetici, energy manager, termotecnici, installatori, docenti di istituti tecnici e professionali, rivenditori, responsabili di amministrazioni pubbliche per l’energia, studenti che frequentino gli ultimi anni di Università.

Il numero degli iscritti al Corso è limitato a 40 partecipanti.

Il materiale didattico a disposizione di ogni partecipante:

“Impianti solari termici – manuale per la progettazione e costruzione” realizzato da Ambiente Italia all’interno del progetto Europeo Altener Qualisol.
Gli impianti solari termici negli edifici – realizzato da ISES ITALIA
2 numeri della newsletter di ISES ITALIA “Ilsoleatrecentosessantagradi”
Opuscolo su solare termico di ISES ITALIA
Per la partecipazione al corso è prevista una quota di iscrizione di:

310 euro + IVA 20% (totale: 372 euro)
270 euro + IVA 20% (per i Soci di ISES ITALIA) (totale: 312 euro)
Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza da parte di ISES ITALIA.

Per informazioni sul programma, iscrizioni e modalità di pagamento consultare il sito internet di ISES ITALIA – www.isesitalia.it

Per ulteriori informazioni: Elisa Modugno (ISES ITALIA)
e-mail: modugno@isesitalia.it

ISES Italia organizza il 17° corso su
I SISTEMI FOTOVOLTAICI: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Roma, 2 -5 dicembre 2002 (orario: 14 -19)

Sede CIRPS – Via Tommaso Grossi, 8/10

Coordinatore tecnico-scientifico: Arch. Patricia Ferro

Il corso di 20 ore di lezione distribuite in quattro giorni di 5 ore ciascuno, è rivolto a progettisti, architetti, ingegneri, consulenti energetici, energy manager, docenti di istituti tecnici e professionali, rivenditori, responsabili di amministrazioni pubblici per l’energia, studenti che frequentino gli ultimi anni di università e che siano interessati alla progettazione dei sistemi fotovoltaici negli edifici.

Per informazioni sul programma, iscrizioni e modalità di pagamento:
ISES ITALIA – tel. 06 77073610-11
www.isesitalia.it

GLI ATTI DI EUROSUN 2002

Sono disponibili gli Atti completi su CD Rom di “Eurosun 2002 – The 4th ISES Europe Congress” (Isbn 88-900893-0-X)

Costo: 45 euro (Soci ISES ITALIA) – 65 euro (non Soci)

Per ordinazione: www.isesitalia.it/eurosun2002.htm
Per informazioni: e-mail: eurosun2002@isesitalia.it

IL SOLE NELLA CITTÁ L’USO DEL FOTOVOLTAICO NELL’EDILIZIA
di Mauro Spagnolo

FRANCO MUZZIO EDITORE – Editori Riuniti Collana “Energie” in collaborazione con ISES ITALIA

Anno 2002 – pp. 231 (17 x 24 cm)

Costo: 17,00 euro (Per i non Soci) – 12,50 euro (Per i Soci)

Codice catalogo pubblicazione ISES ITALIA: 15

ISES ITALIA ha avviato una collaborazione con Editori Riuniti per una Collana dedicata alle Fonti Energetiche Rinnovabili. L’obiettivo dell’iniziativa editoriale è di presentare il risultato del continuo sviluppo tecnologico registratosi negli ultimi anni e di offrire al lettore un quadro aggiornato delle potenzialità delle diverse tecniche di produzione energetica.

PRESENTAZIONE DEL VOLUME

Il volume costituisce uno studio organico sulle potenzialità dell’integrazione del fotovoltaico nell’architettura e nelle strutture che arredano le nostre città. Esso nasce da una duplice esigenza: fornire informazioni di base per chi volesse avvicinarsi al mondo del fotovoltaico e “mappare” le tipologie, fornendo criteri operativi, che rendano possibile il matrimonio tra l’architettura ed il fotovoltaico.

Questo doppio binario ha un ambizioso obiettivo: consentire la lettura del libro sia alle persone che si avvicinano per la prima volta al fotovoltaico, sia ai piú esigenti tecnici e professionisti del settore. Da un lato, infatti, la struttura di base del libro affronta i problemi principali di un sistema fotovoltaico integrato in un edificio in ordine alla progettazione, l’installazione, la manutenzione e la gestione; questo percorso porta all’individuazione di 25 possibili tipologie di impianti riportate in altrettante schede nelle quali, oltre alla descrizione di alcuni esempi di realizzazione, si trovano informazioni tecniche e dettagli costruttivi. Da un altro lato, poi, sono trattati gli aspetti piú propriamente tecnologici del fotovoltaico in Appendici monotematiche, sviluppate per soddisfare interessi specifici. Nel loro interno le informazioni sono semplici ed alla portata di tutti, ma con numerose parti di maggior dettaglio tecnico, indirizzate a chi volesse approfondire alcuni particolari aspetti.

E’ ON LINE LA NUOVA VERSIONE GRAFICA DEL SITO INTERNET DI ISES ITALIA

www.isesitalia.it

INFORMAZIONI PIU’ COMPLETE SULLE TECNOLOGIE; AGGIORNATE LE LISTE DEI SOCI COLLETTIVI DI ISES ITALIA (AZIENDE ED ORGANIZZAZIONI DEL SETTORE DELLE RINNOVABILI) ED IL CATALOGO DELLE PUBBLICAZIONI; NUOVI DOCUMENTI DA SCARICARE.

INCONTRI DI ISES INTERNATIONAL A FRIBURGO

Il Consiglio Direttivo visita i nuovi uffici dell’Istituto Fraunhofer per l’energia solare ed è ricevuto dal Sindaco della città.

Dal 26 al 29 settembre si sono tenuti a Friburgo (Germania) il Consiglio Direttivo e l’Assemblea annuale dei Soci di ISES International per esaminare le attività dell’Associazione e approvarne le relative relazioni annuali. Confermata la priorità delle attività associative e dei servizi ai Soci (congressi e conferenze mondiali, regionali e nazionali; pubblicazioni, siti internet, corsi di formazione). Particolare enfasi è stata posta sull’importante ruolo che le Sezioni nazionali possono svolgere nel far conoscere e promuovere le politiche di maggiore successo attuate a favore delle rinnovabili in ambito internazionale e i servizi offerti da ISES International (Solar Energy Journal, Refocus, sconti per la partecipazione a congressi, convegni, corsi di formazione, alla ICN, per l’acquisto di pubblicazioni realizzate da ISES International o dalle sezioni nazionali).

L’esecutivo ha ribadito l’esigenza di un rinnovato impegno nelle attività internazionale da parte di tutti i membri del Consiglio Direttivo. Al riguardo è stato avviato un piano per l’affidamento di nuove responsabilità e ruoli nei vari settori tecnici e nelle diverse aree geografiche. Ridotto a otto unità il numero dello staff presso la sede centrale di Friburgo al fine di migliorare i risultati economici dell’Associazione, la quale già ha acquisito per i prossimi 2-3 anni un volume di attività nell’ordine dei 2 milioni di euro. Sono state inoltre approvate varie azioni per rinnovare il corpo degli “Associate Editors” del Solar Energy Journal, la cui direzione è passata dal Prof. Joachim Luther dell’Istituto Fraunhofer per l’energia solare al Prof. Yogi Goswami del Laboratorio per l’energia solare dell’Università della Florida. In corso di potenzialmente anche la rete dei corrispondenti della rivista Refocus la cui tiratura ha raggiunto le 25.000 copie.

Nel corso del Consiglio Direttivo sono stati illustrati i programmi relativi al prossimo congresso mondiale di ISES International nel giugno 2003 in Svezia (vedi riquadro) e alle celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione dell’associazione del 2004 e del 2005. Durante le permanenza a Friburgo il Consiglio Direttivo di ISES International, guidato dal Presidente Anne Grete Hestnes, è stato ricevuto dal sindaco Salamon, il quale ha illustrato gli importanti risultati raggiunti dalla sua città nello sviluppo di significativi esempi di una economia basata sull’energia solare. Il nuovo quartiere solare di Friburgo promosso e realizzato dall’imprenditore e architetto solare Rolf Disch è oggi oggetto di visite “turistiche” da tutte le parti del mondo. A Friburgo sono stati costruiti negli ultimi anni gli edifici per uso industriale, commerciale e residenziale più avanzati nell’uso dell’energia solare, come la nuova sede degli uffici e dei laboratori dell’Istituto Fraunhofer per l’energia solare, caratterizzata da un consumo energetico di 35 kWh/m2/anno. Le case progettate e costruite dal Rolf Disch a prezzi di mercato confrontabili con quelli delle case convenzionali producono più energia di quella dalle stesse consumata.

Il sindaco Salomon ha evidenziato come i semi di questi sviluppi siano stati posti a metà degli anni ’70 e negli anni ’80, quando le popolazioni della regione protestarono unaminemente contro la decisione dello stato federale del Baden-Württemberg di costruire un centrale nucleare. La ricerca di alternative energetiche fu particolarmente favorita dal fatto che si creò un fronte unito contro il nucleare che comprendeva tutte le forze politiche e che diede origine a varie iniziative la cui sinergia è stata fondamentale per innescare nuovi processi di sviluppo economico favorevoli all’ambiente. Nelle recenti elezioni tedesche il partito dei Verdi, che in Germania ha avuto una media dell’8,5% dei voti, è stato premiato nella regione di Friburgo con quasi un 30% dei voti e nei quartieri solari di Friburgo addirittura la percentuale a favore di quel partito è risultata di oltre il 60%, segno di interessi sempre più ampi nei vari settori della società verso un’economia alimentata dall’energia del sole. A conclusione dell’incontro il Sindaco Salamon ha accettato l’invito di Anne Grete Hestnes di diventare Socio di ISES International.

CONGRESSO MONDIALE SULL’ENERGIA SOLARE DI ISES INTERNATIONAL

Göteborg (Svezia), 14-19 giugno 2003

Congresso tecnico scientifico, ISREE-9, Mostra industriale e Tour tecnici.

Oltre 40 le sessioni parallele su: Energia solare e società, Edifici solari, Tecnologie dei collettori solari, Tecnologie fotovoltaiche, Sistemi solari e relative applicazioni, Valutazione delle risorse, Immagazzinamento, combustibili e processi chimici, Energia solare alle alte latitudini (“Congresso Northsun 2003”)

INVIO SOMMARI ENTRO IL 1 DICEMBRE 2002

Tutti coloro che sono interessati a presentare una propria relazione nelle varie Sessioni del Congresso tecnico-scientifico e a ISREE-9 devono inviarne il sommario in inglese seguendo le istruzioni fornite al sito web entro il 1 dicembre 2002.

Per ulteriori informazioni: ISES SOLAR WORLD CONGRESS 2003
c/o Congrex Göteborg AB – P.O. Box 5078 – S-402 22 Göteborg
tel. +46 31 818220   fax: +46 31 818225
e-mail: ises2003@gbg.congrex.com – www.congrex.com/ises2003/

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Altre modalità di abbonamento per coloro che desiderano ricevere per ogni numero 10, 30 o 50 copie (ad esempio, agenzie energetiche, ordini professionali, enti, ecc.)

A tutti i Soci del 2002 verrà inviato il N.3 di marzo de “Ilsoleatrecentosessantagradi”, con l’inserto “Compatibilità ambientale degli impianti eolici” (24 pp.)

Per informazioni: www.ilsolea360gradi.it/abbonamento.htm

Hanno collaborato a questo numero:

Luciano Pirazzi, Mauro Spagnolo

Numero chiuso il 7 novembre 2002