N. 10 NOVEMBRE 2001

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno VIII- N.10 Novembre 2001

Newsletter mensile di ISES ITALIA

In questo numero:

  • UNA DISINFORMATA “CAMPAGNA INFORMATIVA” CONTRO L’EOLICO
    Concordi le maggiori associazioni ambientaliste e gli operatori delle rinnovabili a condannare una sconcertante campagna contro l’eolico e il suo impatto paesaggistico. Convegno di ISES ITALIA per una corretta informazione scientifica sull’eolico.
  • IL MECCANISMO DEI CERTIFICATI VERDI ED I COMPITI DEL GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE (parte 1)
  • SVILUPPO E POTENZIALITÀ DELLE INSTALLAZIONI EOLICHE NELL’APPENNINO CENTRALE E MERIDIONALE
  • COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE
    INIZIATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA SULL’ENERGIA SOLARE E L’ENERGIA DA BIOMASSE
  • NEWS
    • TURBINE EOLICHE NEGLI AEROPORTI SPAGNOLI
    • CON IL SOSTEGNO DEI CITTADINI PARTE LA SOLARIZZAZIONE DI SAN FRANCISCO
    • IL SOLARE FORNISCE ENERGIA ALLE CHIESE AMERICANE
    • DATABASE SUI COLLETTORI SOLARI TERMICI
    • MASTER EUROPEO IN ENERGIE RINNOVABILI
    • PACCHETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DELL’OBBLIGO
  • DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
    DIFFONDERE LA CULTURA DELLE ENERGIE RINNOVABILI TRA I GIOVANI
    Nel rinnovato sito internet del Ministero dell’Ambiente sulle rinnovabili una sezione dedicata ai ragazzi. Avviato anche un programma didattico per le “Scuole Solari”.
  • FOCUS TECNOLOGIA
    LE PICCOLE TURBINE EOLICHE: ASPETTI TECNICI E DI MERCATO
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

UNA DISINFORMATA “CAMPAGNA INFORMATIVA” CONTRO L’EOLICO

Concordi le maggiori associazioni ambientaliste e gli operatori delle rinnovabili a condannare una sconcertante campagna contro l’eolico e il suo impatto paesaggistico. Convegno di ISES ITALIA per una corretta informazione scientifica sull’eolico.

Uno sconcertante attacco frontale all’energia eolica è partito da uno sparuto gruppo di ambientalisti capeggiati dall’ex deputato verde Carlo Ripa di Meana. I fatti: avviati dal giornale il Sannio Quotidiano, tra il 25 ottobre e il 1 dicembre escono una serie di articoli su alcuni quotidiani che definiscono gli aerogeneratori eolici come “mostri ambientali”; si fa riferimento alla centrale di Val Fortore e agli impianti della dorsale appenninica tra il Sannio e il Molise, ma si tacciano come distruttivi del paesaggio anche gli impianti, da poco installati, nell’Alta Gallura, in Sardegna. Nasce un comitato nazionale per il paesaggio che si propone come obiettivo primario la moratoria degli impianti eolici in Italia. Nel giro di pochi giorni le maggiori organizzazioni ambientalisti si dissociano da questo attacco che Legambiente definisce “assurdo e senza senso” e che il WWF Italia contesta apertamente, visto che da sempre è a favore dell’energia eolica; ma anche la più direttamente coinvolta sezione del WWF Gallura conferma come questa sia una fonte energetica “a basso costo e a basso impatto ambientale, acustico e visivo”.

ISES ITALIA, che da sempre promuove un corretto sfruttamento delle fonti rinnovabili, fra cui quella eolica, e che da oltre 20 anni sta fornendo il proprio contributo per la diffusione dell’energia pulita, non può fare a meno di intervenire su una querelle male impostata da pochi personaggi, male informati sulla tecnologia e con obiettivi poco chiari. Da tempo sosteniamo che nel nostro paese gli impianti eolici costituiscono una soluzione di grande validità per generare energia elettrica in modo decentrato sul territorio nazionale, soprattutto nelle aree interne della penisola, ove maggiori sono da sempre i problemi di approvvigionamento elettrico. In diversi consessi tecnico-scientifici nazionali ed internazionali abbiamo affrontato il tema della corretta progettazione delle turbine eoliche nel territorio e ci siamo sempre battuti contro impianti poco consoni alle necessità nazionali e non in linea con le superiori necessità di preservare il paesaggio (ad esempio con l’utilizzo di macchine di taglia troppo bassa).

Per questi motivi, suffragati dal costante lavoro di perfezionamento degli impianti eolici svolto da tutti gli operatori industriali ed istituzionali in questi anni, oggi, non possiamo non dissociarci da obiezioni che appaiono pretestuose o strumentali. Gli impianti eolici, ove correttamente inseriti nel paesaggio con tecniche di ingegneria naturalistica e di architettura ambientale e del paesaggio, possono integrarsi alla perfezione con l’ambiente naturale (vedi articolo successivo). In ogni caso in Italia si sono evitati gli scempi paesaggistici dei primissimi siti californiani e, comunque, si rimane al di sotto degli impatti visivi causati da ponti radio di vario genere ed elettrodotti. Contro questi ultimi, nessuna comparabile levata di scudi ci pare si sia registrata di recente. Si pensi prima alle grandi cause dell’inquinamento diffuso di tipo paesaggistico e visivo! Anche gli impatti acustici e quelli sulla fauna, che alcuni oppositori imputano all’eolico, sono stati valutati praticamente di scarsissimo rilievo quantitativo, vuoi per i miglioramenti tecnologici, vuoi per l’attenzione nel posizionamento degli aerogeneratori. Forse sarebbe più opportuno che i sostenitori di questa crociata contro l’energia dal vento chiedessero più rigore ed attenzione nella fase valutazione d’impatto ambientale, alla quale, per legge, la Regione già sottopone l’installazione degli aerogeneratori. Su questo punto tutti concorderemmo, ambientalisti, aziende promotrici, istituzioni e cittadini.

Paesi con livelli di antropizzazione del territorio simili all’Italia hanno correttamente sviluppato queste installazioni. Come giustamente fa notare l’APER (Associazione dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili) in Germania, dove è al governo il Partito dei Verdi, sono stati installati negli ultimi tre anni 4.000 MW eolici e si prevede di realizzarne 20.000 entro il 2015 (in Italia faticosamente si sono raggiunti in totale circa 670 MW eolici). Oltre alla Germania, la Spagna, la Danimarca, l’Olanda hanno dato il via a massicci investimenti privati sostenuti da incentivi statali, che hanno permesso di far nascere un’industria del settore forte e attenta alle tematiche ambientali: l’energia elettrica prodotta è oggi vicina ad essere competitiva con quella prodotta da impianti convenzionali ed è energia pulita. L’eolico può sostituire quote significative di energia prodotta da impianti alimentati con fonti fossili ed ogni chilowattora prodotto può evitare l’emissione nell’atmosfera di 500¸1000 grammi di CO2 (a seconda del combustibile fossile utilizzato).

ISES ITALIA, riconfermando il proprio ruolo di sostegno e promozione non solo tecnica ma anche scientifica alle rinnovabili ed all’energia eolica in particolare, stigmatizza i comportamenti contraddittori e la disinformazione e preannuncia un Convegno Nazionale che organizzerà a Roma il giorno 21 febbraio 2002, dal il titolo “Compatibilità ambientale delle rinnovabili nel territorio italiano. Il caso dell’eolico”. Grazie alla presenza di tecnici e responsabili istituzionali del settore dell’energia e dell’ambiente, sarà questa la sede per capire, obiettare e prendere posizioni più consapevoli.

IL MECCANISMO DEI CERTIFICATI VERDI ED I COMPITI DEL GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE (parte 1)

Come abbiamo visto nel numero di ottobre, con il prossimo anno vedrà la luce il nuovo sistema di incentivazione degli impianti da energie rinnovabili basato sul meccanismo dei certificati verdi. Pertanto si passerà dal sistema di incentivazione tariffaria, noto come CIP 6/92, ad un meccanismo di mercato basato sui certificati verdi. Secondo il Decreto Ministeriale 11/11/1999, che recepisce l’art. 11 del Decreto Legislativo 79/99 sulla liberalizzazione del sistema elettrico, ogni certificato attesta la produzione da fonti rinnovabili di 100 MWh ed è valido per il solo anno cui si riferisce. La domanda è determinata dall’obbligo per i produttori e importatori, di immettere, a partire dal prossimo anno, una quota di energia prodotta da rinnovabili pari al 2% dell’energia convenzionale prodotta o importata nell’anno precedente. L’offerta è costituita dai certificati verdi emessi a favore di impianti di privati che hanno ottenuto la qualificazione da parte del GRTN (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale) e dai certificati verdi che il GRTN emette a proprio favore, a fronte dell’energia elettrica prodotta dagli impianti CIP 6 entrati in esercizio dopo l’1/4/1999. Ricordiamo che con il decreto del Ministero dell’Industria del 21/11/2000, si attuato il trasferimento dall’ENEL al GRTN dei diritti e delle obbligazioni relativi all’acquisto dell’energia CIP 6.

Nell’ambito del nuovo meccanismo di incentivazione, è fondamentale il ruolo del GRTN, che, tra i suoi compiti, ha anche quelli di:

  1. qualificare gli impianti a fonti rinnovabili;
  2. identificare impianti CIP 6 aventi diritto ai certificati verdi.

Gli impianti che hanno diritto all’emissione dei certificati verdi (CV), devono, come detto, essere entrati in esercizio in data successiva al 1 aprile 1999, a seguito di potenziamento/ripotenziamento, rifacimento, riattivazione, nuova costruzione, incremento di impianti a fonti rinnovabili oppure alimentati da biomasse oppure da combustibili, anche gassosi, derivati dai rifiuti. Il GRTN ha, a questo scopo, costituito una Commissione di qualificazione degli impianti a fonti rinnovabili. Per un quadro degli impianti vedi tabella (aggiornamento al 18/11/2001).

Tipologia impianto

N. impianti totali

Taglia (MW)

Potenza Totale (MW)

Producibilità Totale (GWh)

Producibilità % sul totale (GWh)

Eolico

11

1 ¸ 78

273

630

49

Idroelettrico

62

0,05 ¸ 24

98

300

23

CDR

3

4 ¸ 7

16

100

8

Rifiuti

4

2 ¸ 5

10

77

6

Biomasse

3

0,35 ¸ 5

11

76

6

Biogas

6

0,8 ¸ 2

8

62

5

Geotermoel.

1

60

60

58,6

5

Fotovoltaico

1

0,1

0,1

0,15

0,01

TOTALE

91

474,1

1.292

100

Per quanto riguarda gli impianti CIP 6/92 entrati in esercizio dopo l’1/4/99 e che entreranno in esercizio entro il 2002, essi saranno circa 280, per una produzione totale di 6,1 TWh (117 impianti nel meridione per una generazione di 2 TWh).

Altro compito del GRTN è tenere il Registro degli impianti qualificati. Il Gestore della rete assegna un “conto proprietà” ai produttori degli impianti qualificati, allo stesso GRTN, ai produttori soggetti all’obbligo che hanno presentato l’autocertificazione e ad altri soggetti. I CV emessi vengono registrati nel corrispondente conto proprietà che è accessibile via internet agli operatori abilitati in modo riservato e protetto. Altro compito ancora del GRTN è proprio l’emissione dei certificati verdi. Essi possono essere emessi, per l’anno di riferimento, a preventivo (su richiesta del produttore basata sulla producibilità attesa dell’impianto) o a consuntivo (sulla base dell’energia effettivamente prodotta).

Il GRTN entra anche nella transazione dei CV. Essi possono essere venduti o acquistati mediante contratti bilaterali tra i soggetti detentori dei CV ed i produttori e importatori soggetti all’obbligo oppure nella sede organizzata dal Gestore del Mercato Elettrico (Borsa Elettrica) alla quale sono ammessi anche altri soggetti, fra i quali i clienti grossisti e le formazioni associative. Nel primo caso le transazioni di acquisto o vendita sono registrate dagli operatori, in via informatica, direttamente al Gestore. Nel secondo caso, il Gestore del Mercato Elettrico verifica la titolarità dei CV offerti sul mercato accedendo ai registri dei conti proprietà dei CV, gestiti dal GRTN. Le transazioni eseguite nel mercato dei CV organizzato dal Gestore del Mercato Elettrico sono comunicate al GRTN, che, a sua volta, effettua l’aggiornamento dei conti proprietà.

I produttori e gli importatori soggetti all’obbligo devono trasmettere al GRTN, entro il 31 marzo di ciascun anno, a partire dal 2002, un’autocertificazione che attesta le proprie importazioni e produzioni da fonti convenzionali dell’anno precedente. Dal 2003, entro il 31 marzo, trasmetterannno al GRTN i certificati verdi necessari per soddisfare il proprio obbligo di immissione. Il GRTN verificherà l’ottemperanza dell’obbligo relativamente all’anno di riferimento. Ogni anno il GRTN pubblicherà un bollettino informativo con l’elenco degli impianti da fonti rinnovabili qualificati, con dati statistici aggregati riguardanti gli impianti stessi e la produzione energetica effettiva.

Per informazioni: GRTN – www.grtn.it

Nel prossimo numero affronteremo gli aspetti economici relativi al meccanismo dei CV: la domanda e l’offerta, il prezzo di riferimento, il meccanismo di vendita.

SVILUPPO E POTENZIALITÀ DELLE INSTALLAZIONI EOLICHE NELL’APPENNINO CENTRALE E MERIDIONALE

Ad oggi sono circa 670 i megawatt eolici installati e funzionanti nel nostro paese; erano 427 i MW alla fine del 2000, quindi, l’incremento rispetto al 2000 è stato di oltre il 36%. Nella figura gli impianti in Italia suddivisi per regioni (dati al 30 settembre 2001).

Eolico per regione

Oltre il 70% dei siti delle centrali è stato realizzato in aree interne della penisola e l’incidenza dei siti a quota elevata (maggiore di 700 m s.l.m.) si può stimare tra il 10 ed il 30% del totale delle centrali esistenti. Una notevole complessità orografica caratterizza almeno il 15% dei siti sviluppati. La decisione di sfruttare siti in aree appenniniche ha rappresentato la scelta fondamentale per consentire il rapido incremento della potenza globale installata cui si è assistito negli ultimi tre anni. Esso non è solo il frutto del passato incentivo tariffario CIP 6/92, ma anche delle iniziative di alcuni nuovi e motivati investitori che hanno potuto impiegare i capitali raccolti attraverso il mercato finanziario. Anche un diverso atteggiamento degli Enti Locali verso le procedure autorizzative e verso le centrali eoliche ha contribuito ad avviare la forte crescita.

In particolare le aree degli Appennini centrali e meridionali hanno mostrato condizioni anemologiche caratterizzate da una velocità media annuale superiore a 5,5 m/s, valore considerato da molti come il limite economico alla redditività di un sito. L’orografia relativamente complessa, l’accesso non sempre agevole, i problemi di impatto ambientale soprattutto visivo e paesaggistico, la necessità di provvedere alla realizzazione di aste di collegamento alle reti elettriche di trasporto mediante cavidotti interrati, sono caratteristiche prevalenti e comuni di queste aree. Aspetti legati all’impatto visivo possono essere efficacemente minimizzati attraverso l’impiego di adeguate tecniche di disegno del paesaggio e del territorio. La presenza di siti di interesse comunitario (S.I.C.) e di zone a protezione speciale (Z.P.S.), sulla base della normativa vigente, potrebbe creare seri intralci allo sviluppo delle centrali eoliche, così come l’assenza, in molte regioni, di piani energetici ben studiati. La soluzione dei problemi di installazione in aree di questo tipo può essere attuata mediante l’impiego di tecniche analoghe di modellazione dell’impatto, trasformando quindi lo studio di impatto ambientale in criterio di progetto al pari di quelli di tipo economico e strutturale.

Va tuttavia considerato che la presenza sul territorio di fabbisogni energetici rilevanti per l’utenza locale, unita all’esistenza di notevoli problemi di qualità della rete di distribuzione, costituiscono le basi di valutazione per attenuare i vincoli esistenti favorendo l’installazione delle wind farm che eviterebbero il ricorso a sistemi di generazione basati su fonti fossili, con le conseguenti emissioni evitate. In base alle domande di concessione edilizia o di finanziamento di progetti eolici, risulta che per oltre 100 MW di potenza sono in corso studi o richieste di autorizzazione in Abruzzo, Lazio, Umbria, Campania, Puglia e Calabria e che tali impianti potrebbero essere realizzati nei prossimi mesi.

COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE

INIZIATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA SULL’ENERGIA SOLARE E L’ENERGIA DA BIOMASSE

I bandi per la promozione delle tecnologie solari

Solare Termico

Nel 2001 la Regione Lombardia ha emanato un bando per l’incentivazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. Il bando, chiuso il 31 ottobre 2001, ha dato i seguenti risultati:

  • domande presentate e ammissibili a contributo: 550
  • metri quadrati di collettori solari termici: 4.300 · energia producibile: 3.000 MWh/anno pari a 360 tep/anno di energia primaria risparmiata
  • emissioni di CO2 evitate: 900 tonnellate
  • investimento: circa 4 miliardi di lire
  • contributi regionali richiesti: 1.200 miliardi di lire

Per il 2002 verrà emanato un analogo bando per il quale si attende un simile risultato.

Progetti esemplificativi sul solare

A seguito di un Accordo di Programma siglato tra il Ministero Ambiente e la Regione Lombardia sono stati selezionati 6 Centri di Formazione Professionale presso i quali verranno realizzati interventi di ristrutturazione che comporteranno l’adozione di tecnologie solari attive e passive. Le scuole sono:

  • CFP Alberghiero di Casargo (LC)
  • CFP Alberghiero di Pontedilegno (BS)
  • CFP di Minoprio (CO)
  • CFP Alberghiero di Castione Presolana (BG)
  • CFP Alberghiero di Sondalo (SO)
  • CFP di Via Adriano – Milano

In particolare nel CFP di Via Adriano, a Milano, è attivo un comparto sulle nuove tecnologie che si caratterizzerà sempre di più come sede per attività incentrate sulle problematiche ambientali, sul risparmio energetico e sull’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili; gli altri centri di formazione alberghiera hanno un notevole utilizzo di acqua calda per l’utilizzo convittuale e ricettivo.

Solare Fotovoltaico

Per quanto riguarda il fotovoltaico (FV) a fine novembre è stato emanato il Bando per il programma “Tetti Fotovoltaici”, con una dotazione finanziaria di quasi 9 miliardi di lire, di cui 6 miliardi del Ministero Ambiente e 3 della Regione, per un investimento atteso di circa 12 mld (il co-finanziamento è del 75%). Con tali risorse si prevede di incentivare la realizzazione di impianti FV per una potenza di circa 800 kW ed una producibilità di oltre 1.000 MWh/anno.

Per il 2002 il Ministero Ambiente ha messo a disposizione ulteriori 5,5 miliardi di lire ai quali si aggiungono altri 5,5 mld della Regione per un investimento atteso globale di quasi 16 mld (il co-finanziamento è del 70%). Con tali risorse si ipotizza di incentivare la realizzazione di ulteriori 1.100 kWp, per una producibilità di circa 1.400 MWh/anno.

Gli interventi nel settore delle biomasse

Nella Regione Lombardia sono stati presentati i risultati delle graduatorie relative ai progetti per gli impianti energetici alimentati a biomassa previsti dal recente Accordo di Programma Quadro (ADPQ). La massiccia risposta dei richiedenti conferma che la risorsa biomassa è, tra le fonti rinnovabili, quella che, nel prossimo decennio, potrà incidere più significativamente sul territorio lombardo.

Nel settore delle biomasse sono stati approvati 17 progetti che verranno finanziati con un contributo pubblico a fondo perduto del 40%. Gli impianti risultano ben distribuiti sul territorio regionale: 4 interventi nella pianura (di cui uno nell’area cittadina di Cremona), 3 impianti in area pedemontana e prealpina e 10 in area montana. Le configurazioni tecniche degli impianti proposti vanno dalle semplici caldaie a biomasse per l’alimentazione delle reti termiche ai sistemi di cogenerazione con eventuali integrazione di combustibile fossile, agli impianti industriali che sfruttano cascami di lavorazione o sottoprodotti di origine naturale.

La biomassa disponibile deriva sia dalla filiera montana ed agricola sia dai residui della lavorazione del legno, comparto che offre in diverse aree lombarde (Valtellina, Valcamonica, ecc.) una notevole e competitiva disponibilità. L’utenza servita è prevalentemente civile (piccole comunità montane o agricole) ma anche mista (ospedaliera + residenziale). La realizzazione di tutti gli impianti ammessi garantirebbe alla Lombardia una potenza installata di circa 25 MWe da biomassa con un potenziale di risparmio energetico di almeno 30.000 tep/anno, evitando l’immissione in atmosfera di 90.000 t/anno di CO2.

Per informazioni: Regione Lombardia (Ufficio Energia)
Ing. Sergio Zabot
e-mail: sergio_zabot@regione.lombardia.it
www.regione.lombardia.it

NEWS

TURBINE EOLICHE NEGLI AEROPORTI SPAGNOLI

La sezione aviazione del Ministero della Difesa spagnolo (INTA) e l’Autorità Nazionale dell’Aviazione Civile (AENA) hanno definito un accordo per collaborare ad un piano che prevede l’installazione di turbine eoliche presso gli aeroporti del paese. Il progetto, primo nel suo genere nel mondo, punta a contribuire all’ottimizzazione dell’efficienza energetica negli aeroporti e a ridurre il loro impatto ambientale. Già 9 siti sono stati individuati ed è probabile che entro la prima metà del 2002 l’aeroporto di Las Palmas, nelle isole Canarie, potrebbe diventare il primo al mondo alimentato, anche se parzialmente, dall’energia eolica: è prevista infatti l’installazione di due turbine da 650 kW di potenza; gli ingegneri dell’aeronautica stanno studiando una disposizione che garantisca che le due turbine non disturbino i piloti. Il Ministero della Difesa ha escluso la possibilità di rischi causati dalle interferenze elettromagnetiche delle turbine con la strumentazione tecnica di bordo degli aerei ed i sistemi di comunicazione aeroportuali.

Secondo le stime fornite dagli operatori del settore e dalle autorità, la Spagna dovrebbe raggiungere entro la fine dell’anno una capacità eolica installata vicina ai 3.500 MW (circa 2.300 erano i MW installati alla fine del 2000). Alla fine di giugno, diventeranno 30 i parchi eolici in costruzione nel paese, per un totale di 830 MW. Le regioni più attive sono l’Aragona, 10 parchi eolici, per una capacità complessiva installata di 274 MW, e la Galizia, con 10 parchi per 258 MW totali. Seguono la Castiglia e la Navarra. I principali operatori artefici di tale crescita del settore sono la Gamesa Eolica, che detiene il 35% dei progetti in corso, la NEG Micon Ibérica con il 29%, l’Ecotècnia con il 21%.

Fonte: Wind Directions, novembre 2001

CON IL SOSTEGNO DEI CITTADINI PARTE LA SOLARIZZAZIONE DI SAN FRANCISCO

I cittadini di San Francisco hanno votato per approvare due misure a sostegno della solarizzazione della città, che daranno l’opportunità di raddoppiare la produzione di elettricità solare di tutti gli Stati Uniti. Con queste risoluzioni, approvate dal 73% della popolazione locale, vengono stanziati oltre 100 milioni di dollari (quasi 240 miliardi di lire) per finanziare l’acquisto, l’installazione e l’ampliamento di impianti ad energia solare e rinnovabile; inoltre, le autorità cittadine sono autorizzate a stanziare, in futuro, ulteriori fondi a sostegno delle fonti rinnovabili senza dover ricorrere a consultazioni elettorali o referendarie. Secondo le previsioni dei promotori della legge durante il prossimo anno verranno installati impianti FV per oltre 20 MW presso case private, edifici pubblici e scuole del distretto di San Francisco. Ulteriori 30 MW di impianti alimentati ad energia rinnovabile verranno prodotti da turbine eoliche installate sulla costa della baia.

In un recente documento del National Renewable Energy Laboratory (NREL) statunitense si afferma che, consentendo agli utenti di decidere in quale modalità debba essere prodotta l’energia che consumano, la produzione di energia da fonti rinnovabili potrebbe aumentare del 40% entro la prossima decade. Secondo tale interessante rapporto, intitolato “Forecasting the Growth of Green Power Markets in the United States” (disponibile sul sito del NREL, www.nrel.gov), una percentuale compresa tra il 56 e l’80% dei votanti statunitensi si dichiara disposta a pagare di più per acquistare elettricità prodotta da fonti rinnovabili.

IL SOLARE FORNISCE ENERGIA ALLE CHIESE AMERICANE

Negli Stati Uniti un numero sempre crescente di chiese (ed edifici religiosi in genere) utilizza sistemi solari ed eolici per produrre l’energia necessaria senza inquinare l’ambiente. La scelta dell’energia pulita fa parte di un movimento interreligioso, il Ministero Episcopale per l’Energia e la Luce (EP&L) che promuove la salvaguardia dell’ambiente come missione prioritaria.

Nell’ambito del dibattito sui cambiamenti climatici, nel 1997 il Convegno Generale della Chiesa Episcopale statunitense approvò una risoluzione che esortava i membri a promuovere l’efficienza energetica ed utilizzare le energie rinnovabili. Due anni fa la Grace Cathedral di San Francisco lanciò il “Regeneration Project” e fu fondato l’EP&L, oggi diventato un’organizzazione interreligiosa di livello nazionale. Nell’arco di un anno circa 60 gruppi religiosi californiani hanno scelto l’energia rinnovabile. Ad oggi sono 27 le chiese che in California hanno installato sistemi solari, moltissime hanno scelto di acquistare elettricità dalla Green Mountain Energy Company, principale compagnia elettrica statunitense che produce e vende esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili (principalmente solare ed eolico).

DATABASE SUI COLLETTORI SOLARI TERMICI

La società tedesca Solarpraxis Supernova AG, con sede a Berlino, ha realizzato un nuovo database che offre la più completa panoramica oggi disponibile sul mercato del solare termico. La Solarpraxis è un’impresa autonoma che si occupa di servizi per l’industria ed il commercio nel settore del solare, specializzata in campagne pubblicitarie, sviluppo, promozione e supporto all’introduzione sul mercato dei prodotti.

La casa editrice della Solarpraxis cura pubblicazioni tecniche dedicate al settore del solare. Fra queste, appunto, il database “Market Survey 2001 Solar Collectors”, che raccoglie dettagliate informazioni tecniche su oltre 240 collettori solari disponibili sul mercato internazionale e sulle rispettive case di produzione. Il programma, disponibile in lingua inglese, ha sistema di utilizzo e di ricerca che lo rende di facile utilizzo. E’ possibile scaricare gratuitamente una versione demo del programma dal sito della società, dal quale è possibile effettuare anche l’ordine. Il costo del database è di 59 DM (circa 60.000 lire).

Per informazioni: Solarpraxis Supernova AG  – www.solarpraxis.de

MASTER EUROPEO IN ENERGIE RINNOVABILI

Partiranno nell’autunno 2002 i primi corsi del Master europeo in energie rinnovabili, con il supporto della Commissione Europea e di nove tra le principali Università di diversi paesi dell’Unione. Questa qualificazione post-universitaria lanciata dall’EUREC, l’agenzia europea che raggruppa i centri di ricerca per le rinnovabili, mira a colmare il divario esistente tra la crescente domanda di esperti specializzati in energie rinnovabili e la mancanza di titoli e qualifiche in materia.

I corsi sono suddivisi in tre sezioni, di 4 mesi ognuna: la prima mirata a fornire un solido “background” tecnico nei principali settori dell’energia rinnovabile; la seconda si focalizza su una specifica tecnologia o settore: fotovoltaico, eolico, solare nell’ambiente costruito, biomasse, sistemi ibridi o questioni socio-economiche; la sezione finale è dedicata ad un progetto pratico da svolgere presso l’università, un’industria o un laboratorio di ricerca. I corsi, disponibili in francese, inglese e spagnolo, si svolgeranno presso università inglesi, francesi e corse, spagnole, portoghesi, greche e tedesche.

Per informazioni: EUREC – www.eurec.be (sezione Project/Master)

PACCHETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DELL’OBBLIGO

L’Agenzia per lo Sviluppo Sostenibile di Modena, in collaborazione con l’associazione La Lumaca e con il contributo concesso dalla Regione Emilia Romagna, nell’ambito del programma INFEA, ha realizzato un pacchetto didattico destinato alle scuole dell’obbligo sul tema del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Il pacchetto è costituito da un CD-ROM, diapositive, pannelli esplicativi per una mostra, opuscoli vari e un gioco da tavolo. Il percorso didattico proposto, suddiviso in unità didattiche, si articola su una serie di attività da svolgere in classe con l’obiettivo di comprendere i principi essenziali per un uso corretto ed efficiente delle risorse energetiche; ad esempio, come calcolare i consumi della scuola, le relative emissioni di CO2, costruire un piccolo pannello solare, ecc.

Per informazioni: Agenzia per lo Sviluppo Sostenibile di Modena
www.aess-modena.it

DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE

DIFFONDERE LA CULTURA DELLE ENERGIE RINNOVABILI TRA I GIOVANI

Nel rinnovato sito internet del Ministero dell’Ambiente sulle rinnovabili una sezione dedicata ai ragazzi. Avviato anche un programma didattico per le “Scuole Solari”.

in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente – Servizio IAR

Nell’ambito di una Convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (Servizio IAR – Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) e ISES ITALIA, questa rubrica de “Ilsoleatrecentosessantagradi” è dedicata alle informazioni sui programmi e le iniziative per le fonti energetiche rinnovabili del Ministero dell’Ambiente. La pagina è redatta in collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente (Servizio IAR) ed ISES ITALIA.

E’ ON LINE IL NUOVO SITO SULLE RINNOVABILI DEL MINISTERO

www.minambiente.it/Sito/settori_azione/iar/FontiRinnovabili/Home.asp

All’inizio di novembre è stata inaugurata la nuova versione del sito del Servizio IAR dedicato alle fonti rinnovabili. Le nuove pagine web collocate all’interno del sito generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, sono state rinnovate all’insegna dell’interattività e della comunicazione su livelli differenziati. A partire dalla pagina iniziale è infatti possibile navigare attraverso tre percorsi, dedicati, rispettivamente, ai tecnici, agli utenti ed ai più giovani. L’efficienza energetica e le tecnologie solari (solare termico, fotovoltaico, eolico, biomasse, minihydro) vengono dunque illustrate in modo diverso.

La sezione dedicata ai ragazzi rappresenta una novità assoluta nella comunicazione ministeriale ed istituzionale in generale. In queste pagine saranno disponibili informazioni, curiosità e dettagli tecnici sulle energie alternative ed un gioco interattivo dove, attraverso un percorso a tappe nel parco delle fonti rinnovabili i ragazzi scopriranno in modo divertente le possibili applicazioni dell’energia solare.

Rispetto alla versione precedente, rimangono tutte le pagine dedicate ai programmi governativi a sostegno delle rinnovabili, con i relativi bandi e decreti consultabili e scaricabili dal sito che viene aggiornato in relazione allo stato di avanzamento dei singoli programmi.

Inoltre, sarà possibile consultare on-line l’archivio della biblioteca del Ministero e richiedere i volumi disponibili. Un’altra novità è rappresentata dalla sezione “Il Direttore risponde”: gli utenti potranno inviare via e-mail quesiti e richieste di informazioni al Direttore del Servizio IAR. In futuro, domande e risposte verranno pubblicate sul sito, in modo da creare una sezione informativa sulle questioni poste dagli utenti, affiancandosi alla già esistente sezione FAQ (Frequently Asked Questions).

PROGRAMMA “IL SOLE A SCUOLA”
Nell’ambito di un accordo con l’ENEA, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio sta promuovendo il programma “Il Sole a Scuola” con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sulle fonti di energia, sul loro utilizzo e sul loro impatto ambientale. Si intende anche diffondere una maggiore conoscenza delle fonti di energia rinnovabili, con particolare riferimento all’energia solare, avvicinare il mondo della scuola (docenti, studenti, famiglie) alle problematiche energetiche ed ambientali attraverso un coinvolgimento concreto e finalizzato, partendo dal presupposto che tutto ciò possa contribuire, in modo rilevante, al conseguimento degli obiettivi nazionali sulla riduzione delle emissioni di gas serra.

L’avvio di una azione di informazione e coinvolgimento nell’ambito scolastico assume una particolare importanza, considerata la significativa presenza della tipologia scolastica nel Programma “Tetti Fotovoltaici”, che presenta forti potenzialità di impatto e diffusione sul territorio. Oltre il 60% degli impianti che verranno finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio nell’ambito della prima fase del programma (già conclusa e rivolta esclusivamente agli Enti pubblici) riguarda infatti strutture scolastiche. Con il programma “Il Sole a Scuola” il Ministero intende coinvolgere 28 province e circa 45 istituti scolastici, per un totale di oltre 100.000 studenti.
Tetti Fotovoltaici
Tutte le regioni hanno approvato il bando, tranne la Sicilia (per problemi di recepimento della legge 112/96).

Si è concluso il bando della regione Emilia Romagna: 820 i progetti presentati, per una richiesta di finanziamenti complessiva che supera di 10 volte le risorse disponibili.

La Regione Campania ha approvato, oltre al bando, una delibera nell’ambito del Piano Operativo Regionale 2000/2006, stanziando risorse proprie pari a 21 miliardi di lire per finanziare con contributi a fondo perduto del 75% l’installazione di impianti FV da parte di piccole e medie imprese campane.
Solare Termico

È stato registrato alla Corte dei Conti e sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto di modifica del programma per il solare termico, che estende la possibilità di ottenere i contributi a tutti gli Enti o Amministrazioni pubbliche e riduce la taglia minima degli impianti ammissibili al finanziamento da 20 a 8 m2.
Per informazioni: Ministero dell’Ambiente
www.minambiente.it

FOCUS TECNOLOGIA

LE PICCOLE TURBINE EOLICHE: ASPETTI TECNICI E DI MERCATO

Il settore delle piccole turbine eoliche è ancora poco sviluppato in Italia ed in Europa, ma il loro mercato potrebbe diventare interessante se, nel nostro paese, verrà finalmente definita, anche per aerogeneratori sotto una certa taglia di potenza, la normativa del net-metering, ovvero la possibilità di cedere l’elettricità prodotta direttamente alla rete. Attualmente nel mondo la quasi totalità degli impianti operanti a servizio di utenze isolate produce elettricità che viene accumulata in batteria (sistemi stand-alone).

Definizione di piccole turbine eoliche

Quando parliamo di piccole turbine eoliche dobbiamo individuare dei parametri che distinguano questo segmento di mercato da quello delle turbine di media e grande taglia. Alcuni parametri e caratteristiche delle turbine ci aiutano a circoscrivere questo settore:

  • potenza nominale (kW) e diametro del rotore: le piccole turbine eoliche hanno potenze che vanno da poche centinaia di Watt fino a 30 kW, con diametri del rotore che sono anche al di sotto del metro e possono raggiungere 15 m al massimo;
  • campo di applicazione: di solito generano elettricità per utenze singole o per unità abitative isolate, sia nei paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo (nelle aree rurali, ad esempio, possono essere utilizzate per il pompaggio dell’acqua sia come azionamento meccanico che elettrico);
  • tipo di tecnologia: gran parte delle migliori turbine usano generatori a bassa velocità di rotazione (generatori a magneti permanenti e bassa velocità) senza un moltiplicatore di giri (come nelle turbine più grandi) in modo da aumentare l’efficienza nella produzione di energia su una vasta gamma di regimi operativi.

La progettazione delle piccole turbine eoliche è piuttosto varia e ha portato a differenti soluzioni tecniche. Infatti, ad esempio, presentano un apposito sistema dissipativo del surplus di energia in ingresso con venti particolarmente forti. Quindi, se una turbina è costruita per produrre 5 kW con una ventosità di 5 m/s, con venti molto maggiori o verrà disallineata rispetto al vento oppure si provvederà alla dissipazione di una certa quantità di energia disponibile sul rotore. Alcune macchine sono dotate di un particolare sistema per l’abbassamento a terra della torre e della turbina nel caso che i venti superino la velocità di sopravvivenza (50-60 m/s).

Elementi comuni a molte piccole turbine eoliche sono la ridotta manutenzione e una durata garantita anche fino a 30 anni. Per evitare le turbolenze che il terreno e le costruzioni creano nel flusso del vento, in genere le piccole turbine vengono montate su torri molto alte (anche oltre i 20 metri). Gli alti costi di queste torri, della trasmissione elettrica e dei sistemi di controllo portano i costi unitari delle turbine installate (costo/kW) ad essere molto superiori rispetto a quelli delle macchine di media-grande taglia. Per gli usi residenziali le turbine da 5-15 kW possono soddisfare gran parte del fabbisogno di elettricità di una famiglia o comunque di una utenza singola. Ovviamente la producibilità dipenderà dalla velocità del vento. In un mese una piccolissima turbina da 1,5 kW, con un velocità del vento di 6,2 m/s, può produrre circa 300 kWh.

Alcuni aspetti tecnici

Una tipica turbina ad asse orizzontale disponibile sul mercato, e adatta ad un applicazione isolata con accumulatore, è costituita dai seguenti componenti:

Generatore elettrico – Del tipo a magneti permanenti, in cui una bobina di rame è sospesa tra magneti permanenti ed operante a velocità variabile, con la conseguente produzione di corrente alternata trifase che per essere portata a frequenza costante necessita della presenza di un inverter. Questo generatore è efficiente anche con una vasta gamma di velocità del rotore (e quindi di velocità del vento).

Rotore – Costituito dalle pale che possono essere fabbricate in plastica, in legno, in fibre di vetro o di carbonio. Tre pale sono ovviamente più costose delle versioni ad una o a due pale, ma consentono un bilanciamento del rotore ed una efficienza complessiva migliore.

Sistema di controllo – Regola il funzionamento della macchina allineandola o meno al vento e controlla il funzionamento dei vari componenti. Inoltre agisce sul sistema di dissipazione del surplus di energia e regola la quantità di energia inviata al sistema di accumulazione controllandone il livello di carica rispetto all’energia disponibile. Nelle poche macchine regolate per passo agisce sul sistema di attuazione del passo delle pale regolando la potenza in ingresso; altrimenti sovrintende al controllo dell’erogazione della corrente con parametri normali verso le utenze a cui è asservita la macchina.

Freno – Può essere meccanico od elettronico; è usato quasi unicamente per bloccare le turbina quando viene fatta la manutenzione annuale o nel caso di esubero di velocità.

Trasmissione e produzione – La trasmissione fra albero dell’elica e generatore è solitamente diretta. La produzione di elettricità in corrente continua (CC) è la soluzione più consueta solo nel caso dell’alimentazione di utenze isolate e non collegate alla rete. Turbine che hanno un moltiplicatore di giri possono essere rumorose e necessitano di una più frequente manutenzione.

Protezione per elevate velocità – Le turbine a passo fisso, regolate per stallo, usano comunemente un meccanismo di chiusura in cui il rotore è controbilanciato lateralmente sulla torre da una estremità. In situazioni di elevata ventosità il rotore può opporsi al vento inclinandosi da un lato o verso l’alto. Turbine a passo variabile variano la potenza captata dal rotore mutando l’angolo di attacco delle pale in caso di venti più forti di quello per cui si ha la potenza nominale, così da limitare la produzione di energia; il passo (pitch) può essere mutato attraverso la rotazione della pala rispetto al mozzo, girandola sui cardini alla base, oppure ruotando la punta delle pale.

Il mercato

Il giro d’affari mondiale delle piccole turbine eoliche, stimato nel 1995 in circa 13 milioni di euro, ha registrato, negli ultimi 5, tassi di crescita medio annuali di circa il 30%; oggi dovrebbe, dunque, attestarsi intorno ai 65 milioni di euro. Le previsioni più conservative per il 2005 parlano di 173 milioni di euro, ma secondo la società di consulenza Garrad Hassan tale cifra potrebbe anche raggiungere, a quella data, il valore di 550 milioni di euro.

I costi delle piccole turbine variano molto a seconda della potenza, del modello, se l’elettricità prodotta è immessa in rete oppure accumulata in batteria (in questo caso l’impianto è più caro). Per gli usi residenziali, con elettricità immessa in rete, una turbina da 10 kW, modello molto diffuso negli Stati Uniti, può costare intorno ai 45-50 milioni di lire, inclusi i costi di installazione.

Una nuova applicazione delle piccole turbine è quella del loro inserimento nell’ambiente urbano. Sebbene siano diversi i problemi di natura tecnica e di accettabilità sociale, alcune ditte europee hanno progettato e installato tali turbine (intorno ai 2-3 kW) su edifici cittadini. Esse hanno bassi livelli di rumorosità e possono essere combinate con altre fonti di energia come quella solare.

Fonti:

Wind Directions, marzo 2001 (Can Small Wind Go Big Time?)
Renewable Energy World, maggio-giugno 2001 (Wind Energy Comes to Town)
Bibliografia essenziale:

Wind Power for Home and Business (1993), P. Gipe
Wind Energy Basics: A Guide to Small and Micro Wind Systems (1999), P. Gipe
(per entrambe le pubblicazioni consultare: www.chelseagreen.com)

Principali aziende produttrici, modelli, siti internet

Atlantic Orient (10 e 50 kW) – www.aocwind.net
Bergey Windpower (1 – 50 kW) – www.bergey.com
Lagerweij (2,5 kW) – www.lagerwey.nl
Marlec (fino a 250 kW) – www.marlec.co.uk
Proven (600 W – 6 kW) – www.provenenergy.com
Southwest Windpower (500 W – 3 kW) – www.windenergy.com
Vergnet (2 – 60 kW) – www.vergnet.fr
Wind Turbines Industries (10 – 20 kW) – www.windturbine.net
Altri fornitori

Ampair – www.ampair.com
J.J. Bornay – www.bornay.com
Pitchwind – www.pitchwind.se

NOTIZIE DA ISES ITALIA

CAMPAGNA SOCI 2002

Sono aperte le iscrizioni ad ISES ITALIA
per l’anno 2002
Nuovi servizi per tutti i Soci di ISES ITALIA e interessanti opportunità per le Società

Sulle nostre pagine internet le informazioni sui vantaggi di essere Socio di ISES ITALIA

Per le modalità di iscrizione:
Segreteria di ISES ITALIA o sito internet: www.isesitalia.it

ISES ITALIA ORGANIZZA CORSI SUI SISTEMI FOTOVOTAICI

ISES ITALIA organizza, in collaborazione con l’IPSIA “L.B. Alberti” di Rimini

l’11° Corso (20 ore)
I SISTEMI FOTOVOLTAICI: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Rimini, 8, 9, 10, 11 gennaio 2002
ISES ITALIA organizza, in collaborazione con l’ENEA

il 12° Corso (20 ore)
I SISTEMI FOTOVOLTAICI: PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Palermo, 16, 17, 18, 19 gennaio 2002
Per informazioni ed iscrizioni: www.isesitalia.it

I corsi, della durata di 20 ore, mirano ad informare e formare sulle potenzialità della tecnologia fotovoltaica (FV) con particolare riguardo all’applicazione negli edifici, offrendo gli elementi e strumenti necessari alla messa a punto di un progetto esecutivo: cosa sono una cella e un modulo FV; come si valutano le prestazione del sistema; come si dimensionano un sistema isolato e un sistema integrato alla rete e quando è conveniente utilizzarlo. Programmi di incentivazione, analisi costi-benefici, preparazione di un capitolato e presentazione di prodotti da aziende del settore.

I Corsi sono rivolti a professionisti, tecnici, amministratori locali e studenti che frequentino gli ultimi anni di università e che siano interessati alla progettazione dei sistemi fotovoltaici integrati negli edifici.

Materiale didattico: Dispensa del corso, CD-Rom con software, volume “Dal Sole: l’energia solare dalla ricerca spaziale agli usi sulla terra” di John Perlin.

Numero massimo di partecipanti: 40 per il corso di Rimini, 33 per il corso di Palermo.

Per ulteriori informazioni: Segreteria di ISES ITALIA
Coordinamento: Arch. Patricia Ferro/Elisa Modugno
e-mail: ferro@isesitalia.it / modugno@isesitalia.it

EuroSun 2002

Forum “Renewable Energies for Local Communities of Europe”
(Toward RIO+10)

Bologna, 23-26 giugno 2002

Organizzazione di:
ISES ITALIA, ISES Europe, International Solar Energy Society, Comune di Bologna, Università di Roma “La Sapienza”, Università di Bologna

Con il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

Nel Forum “Energie rinnovabili nelle realtà locali europee”, coordinato, con ISES ITALIA, dall’Amministrazione municipale di Bologna, tecnici e rappresentanti degli enti pubblici affronteranno la discussione sugli attuali programmi e politiche europee, sulla promozione di progetti e di interventi a livello locale per lo sviluppo sostenibile e la diffusione delle rinnovabili.

Una particolare attenzione verrà date alle prospettive previste dall’Agenda 21.

Affiancheranno l’evento workshop tematici e corsi di formazione organizzati da ISES ITALIA.

ISES ITALIA
e-mail: eurosun2002@isesitalia.it
www.isesitalia.it/eurosun2002.htm

ABBONAMENTO Ilsoleatrecentosessantagradi
Per ricevere la newsletter mensile di ISES ITALIA, Ilsoleatrecentosessantagradi, versione cartacea e on line diventa Socio di ISES ITALIA oppure da gennaio 2002 puoi anche abbonarti!

Con 35 Euro (lire 67.800) hai diritto a ricevere 11 numeri della newsletter (versione cartacea e on line) che da quest’anno avrà, in alcuni numeri, anche più pagine.

Altre modalità di abbonamento per coloro che desiderano ricevere per ogni numero 10, 30 o 50 copie.

Per informazioni: www.ilsolea360gradi.it/abbonamento.htm

“Dal sole – l’energia solare dalla ricerca spaziale agli usi sulla terra”
di JOHN PERLIN

Versione italiana a cura di Cesare Silvi – Appendice su “Breve storia del fotovoltaico in Italia” a cura di Giuliano Martinelli

La pubblicazione “Dal sole” racconta la storia della tecnologia fotovoltaica, la più rivoluzionaria delle tecnologie solari, dalle prime scoperte scientifiche nell’Ottocento fino ai nostri giorni. Si tratta di una storia che, come sottolinea l’autore nella prefazione, aspettava soltanto di essere raccontata.

Per acquistare il volume rivolgersi alla Segreteria di ISES ITALIA o consultare il sito www.isesitalia.it  (“Catalogo Pubblicazioni”)

ARTE E TECNOLOGIE SOLARI
UNA MOSTRA ITINERANTE SULLE TECNOLOGIE SOLARI
ISES ITALIA mette a disposizione di enti pubblici e privati, scuole e amministrazioni un percorso didattico-informativo sull’energia e le tecnologie solari

Per informazioni: Arch. Patricia Ferro – Elisa Modugno (ISES ITALIA)
e-mail: ferro@isesitalia.it
http://www.isesitalia.it

Hanno collaborato a questo numero:
G.M. De Pratti, Sergio Zabot

Numero chiuso il 12 dicembre 2001