N. 4 APRILE 2001

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno VIII- N.4 Aprile 2001

Newsletter mensile di ISES ITALIA

In questo numero:

  • DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA “DECARBONIZZAZIONE” DEL SISTEMA ENERGETICO MONDIALE
    La posizione USA sul protocollo di Kyoto mette in crisi i negoziati internazionali sull’ambiente e riapre il dibattito sulle energie favorevoli allo sviluppo sostenibile. Le conclusioni della CSD-9 e applicazione dell’Agenda 21.
  • LE ENERGIE RINNOVABILI NEI CONTESTI URBANIZZATI: L’ESPERIENZA DELLA CITTÀ DI FRIBURGO
  • IMPIANTO SOLARE TERMICO SCOPERTO PER LA PISCINA COMUNALE DI S. BENEDETTO DEL TRONTO
  • SITO INTERNET SULLE SOCIETÀ ELETTRICHE CHE OFFRONO ENERGIA VERDE IN EUROPA
  • COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE
    FONTI RINNOVABILI COME FATTORE DI SVILUPPO ECONOMICO: UN PROGETTO PER LA SICILIA
    Estratto della relazione presentata dal Prof. Federico Butera nella tavola rotonda del workshop “Fonti di energia rinnovabile e sviluppo economico: prospettive per la Sicilia” (Palermo, 24 aprile 2001)
  • NEWS
    • CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO NELL’EOLICO: 1,7 MILIONI DI ADDETTI AL 2020
    • ACCORDO TRA ASTROPOWER ED ELKEM PER PRODUZIONE DI SILICIO SOLARE A BASSO COSTO
    • MOSTRA PERMANENTE SUL SOLARE AI CASTELLI ROMANI
    • ENERGIA DAL MARE: BOA GIROSCOPICA
    • JOINT VENTURE SHELL-SIEMENS
  • DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
    I PROGRAMMI PER IL SOLARE TERMICO E PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI NELLE ISOLE MINORI
    Pubblicati dal Ministero dell’Ambiente i bandi per il solare termico e per le isole minori. Tutte le Regioni hanno aderito al programma Tetti Fotovoltaici.
  • FOCUS TECNOLOGIA
    MISURAZIONE DELLA RADIAZIONE SOLARE IN ITALIA
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA “DECARBONIZZAZIONE” DEL SISTEMA ENERGETICO MONDIALE

La posizione USA sul protocollo di Kyoto mette in crisi i negoziati internazionali sull’ambiente e riapre il dibattito sulle energie favorevoli allo sviluppo sostenibile. Le conclusioni della CSD-9 e applicazione dell’Agenda 21.

Dal 16 al 28 aprile 2001 ha avuto luogo a New York la nona Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-9) delle Nazioni Unite. L’incontro ha avuto un particolare significato in quanto si è svolta dopo la decisione statunitense di uscire dal protocollo di Kyoto e ad un anno circa dal Summit di Rio+10 di Johannesburg (Sud Africa, 2-11 settembre 2002), quando la comunità internazionale sarà chiamata a fare il punto sull’attuazione del programma per lo sviluppo sostenibile approvato nel Summit di Rio del 1992, noto con il nome di Agenda 21. Sulla base delle informazioni circolate a conclusione della CSD-9 risultano numerosi e importanti i temi relativi al settore energetico sui quali i 500 delegati presenti hanno dibattuto per trovare un accordo. Per esempio, sotto la spinta dei paesi favorevoli al nucleare è stata addirittura riaperta la discussione sul fatto di includere tale fonte tra quelle in sintonia con lo sviluppo sostenibile.

Il riaccendersi di questo tipo di dibattito è stato ovviamente provocato dalle recenti decisioni della nuova amministrazione USA di uscire dal Protocollo di Kyoto e di rivedere la propria politica energetica a favore di una maggiore offerta di combustibili fossili e della ripresa del nucleare. Si tratta di un dibattito che continuerà nei prossimi mesi con evidenti implicazioni sul futuro sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Se in molti paesi le emissioni di gas serra sono aumentate (come è accaduto anche in Italia), invece di diminuire secondo quanto stabilito nel protocollo di Kyoto, forse gli indirizzi in esso contenuti potrebbero giovarsi di nuovi approfondimenti ed eventualmente essere rivisti. E’ un’idea che la rottura americana ha suscitato e che potrebbe, secondo alcuni esperti, anche europei, persino condurre ad accordi migliori dei precedenti. Sono di questa opinione anche gli esperti del Royal Institute of International Affairs di Londra, i quali ritengono che “Bush potrebbe aver fatto un piacere a Kyoto” stimolando, con la sua posizione, il dibattito e riaprendo con forza i negoziati sugli impegni che ognuno poi dovrà alla fine assumersi. Dopotutto, anche l’Europa, a fronte del suo dichiarato impegno a favore del protocollo di Kyoto, nei fatti deve ancora ratificarlo.

Inoltre, molti aspetti tecnici potrebbero essere rivisti e rendere più chiare finalità e mezzi per ridurre le emissioni di gas serra. Per esempio, esperti delle Nazioni Unite cominciano a ritenere non poco problematico il fatto di utilizzare le emissioni nette di CO2 per misurare il trend delle emissioni di carbonio, visto che tale metodologia non tiene conto del processo di crescita dell’economia. Secondo alcuni analisti sarebbe forse meglio utilizzare le emissioni di carbonio per unità di prodotto interno lordo, in quanto tale approccio sembra consentire di esprimere in modo più chiaro la separazione tra i livelli di emissioni e i livelli di sviluppo economico raggiunti da un paese. Resta il fatto che per ridurre le emissioni l’adozione di tecnologie per l’uso delle energie rinnovabili, come un nuovo modello di sviluppo, siano pilastri fondamentali di ogni strategia futura.

Gli argomenti sopra accennati, come tanti altri, dovranno trovare spazio nelle discussioni dei prossimi mesi. Il testimone è passato dalla CSD-9 alla CSD-10, riunitasi per la prima volta a New York il 30 aprile, con il compito di preparare Rio+10. Un particolare accento è stato posto sulla ricognizione dello stato di attuazione dell’Agenda 21 e, in particolare, di quella locale (Agenda 21 Locale). A New York erano presenti i rappresentanti di grandi città come Chicago e Città del Messico, che hanno messo in evidenza il ruolo fondamentale che le amministrazioni locali, comprese quelle delle grandi metropoli, potranno avere nelle future scelte energetiche e per lo sviluppo sostenibile.

Negli stessi giorni della CSD-9, ha avuto luogo a Washington DC, dal 21 al 25 aprile il “Forum 2001. Solar Energy: The Power to Choose” (www.solarenergyforum.org). Il Forum dell’ASES (American Solar Energy Society) è il più grande evento sull’energia solare negli Stati Uniti e si svolge ogni quattro anni, in coincidenza con il cambio dell’amministrazione presidenziale. Quest’anno è stato focalizzato sull’offerta di soluzioni pratiche per l’integrazione delle diverse tecnologie solari negli edifici residenziali, commerciali e industriali, nei trasporti, nelle comunicazioni senza filo e in altri mercati emergenti. A conclusione di questo Forum pare non ci sia stato nessun pronunciamento sulla decisione di Bush di uscire dal protocollo di Kyoto. Forse i colleghi americani sono convinti che ci siano molte altre validissime ragioni sociali ed economiche per introdurre le rinnovabili nei nostri sistemi energetici, piuttosto che continuare a prestare un’attenzione esagerata agli incerti sviluppi e accordi per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Per informazioni sulla CSD-9, CSD-10 e Rio+10:

www.un.org/esa/sustdev/csd9/csd9_2001.htm
www.un.org/rio+10
www.iisd.ca./csd/csd9/
www.iisd.ca/2002/pc1/
www.riia.org/research/eep/eep.html

LE ENERGIE RINNOVABILI NEI CONTESTI URBANIZZATI: L’ESPERIENZA DELLA CITTÀ DI FRIBURGO

In un incontro tenuto l’11 aprile presso il Ministero dell’ambiente, un rappresentante della città di Friburgo ha illustrato come questo comune tedesco di circa 300.000 abitanti, ai confini della Foresta Nera, si stia conquistando un ruolo importante nel settore dell’energia solare. La storia del “distretto solare” di Friburgo ha la sua origine agli inizi degli anni ’80, quando a Friburgo fu fondato l’Istituto Fraunhofer per l’energia solare, oggi la più grande istituzione europea di ricerca nel settore, e fu varata dall’amministrazione locale una politica energetica su tre direzioni: risparmio energetico, uso di tecnologie efficienti e applicazione delle energie rinnovabili. Questa politica sta ora investendo tutti gli aspetti della vita urbana di Friburgo.

Lavoro e occupazione

Sono nate numerose industrie innovative nel settore del solare. La Solar Fabrik è l’esempio più significativo. Creata nel 1999 esclusivamente con finanziamenti privati, oggi copre il 25% del mercato dei moduli fotovoltaici prodotti in Germania. L’edificio che ospita le linee di fabbricazione e gli uffici è caratterizzato da un innovativo sistema di climatizzazione e soddisfa i propri fabbisogni energetici con un impianto FV integrato nella facciata dell’edificio e con un impianto di cogenerazione alimentato con biocombustibili. La Solar Fabrik ha 70 dipendenti e un importante indotto (www.solar-fabrik.de).

Investimenti energetici

I cittadini possono acquistare quote di un impianto fotovoltaico, pur non essendo proprietari di un “tetto solare”. Questa possibilità ha consentito la realizzazione su edifici privati e pubblici di impianti FV collegati alla rete per oltre 300 kW (www.fesa.de).

Edilizia ecologica

Un intero quartiere della città è stato progettato e costruito ottimizzando gli aspetti energetici e ambientali, così da sperimentare un nuovo modo di costruire e vivere. Oltre 150 case, che integrano sistemi solari, producono più energia di quanta ne consumano. L’energia elettrica in eccesso è ceduta alla rete (www.rolfdisch.de).

Ricerca e sviluppo

L’uso dell’energia solare è stimolo per le attività di ricerca e sviluppo. Per esempio, il raffrescamento estivo dell’edificio nel quale è ospitata l’Università di Friburgo funziona con un sistema innovativo messo a punto dall’Istituto Fraunhofer.

Finanza e mercato

La Freiburg Energy and Water Supply plc ha varato finanziamenti con incentivi economici per i cittadini che installano impianti solari termici o fotovoltaici. Inoltre, dal 1999 ogni consumatore di elettricità può promuovere l’energia solare pur non installando un proprio impianto, facendo parte delle cosiddette cooperative solari.

Formazione e informazione

In una delle torri della stazione ferroviaria (Solar Tower) ha sede un centro informativo sui progetti solari della città, sulle gite turistiche, su seminari, eventi e incontri nel settore. Nella facciata della torre è integrato un impianto FV da 36 kW (foto copertina). In un altro centro, il Solarbildungzentrum (centro di addestramento solare), si tengono corsi e seminari per tecnici ed installatori (www.umweltzentrum-freiburg.de) per far fronte alla mancanza di personale qualificato.

Turismo e mobilità

Le caratteristiche di Friburgo attraggono un gran numero di “turisti solari”, principalmente provenienti da Giappone e Corea. L’Hotel Victoria, costruito secondo i principi di architettura bioclimatica, è il primo albergo a “zero-emissioni”. Il 6% dei consumi energetici è coperto dall’impianto FV integrato sul tetto, il 30% da un impianto di cogenerazione, il restante fabbisogno dalla vicina centrale eolica di Ettenheim (www.Hotel-Victoria.de). I turisti possono passeggiare in una città ampiamente pedonalizzata e dove il trasporto pubblico e la bicicletta sono i mezzi di mobilità più comuni. Gli sviluppi sopra descritti, il numero e la qualità degli impianti solari realizzati, il fatto di essere la sede, oltre che dell’Istituto Fraunhofer, di centri di ricerca e associazioni di livello internazionale, come la stessa ISES, stanno dando a Friburgo la fama di città solare a livello mondiale.

Per informazioni: Solar Region Freiburg Information Centre
www.solarregion.freiburg.de

IMPIANTO SOLARE TERMICO SCOPERTO PER LA PISCINA COMUNALE DI S. BENEDETTO DEL TRONTO

Dal mese di marzo è in funzione il nuovo impianto ad energia solare per il riscaldamento dell’acqua della piscina comunale coperta “P. Gregori” realizzato dal Comune di San Benedetto del Tronto (AP) con il contributo della Regione Marche.

La piscina ha una superficie di 452 m2 ed un volume di circa 820 m3. In base ai consumi registrati nel 1999 il riscaldamento della vasca richiedeva circa 64.000 m3 di gas metano. Il collettore solare ha una superficie di 350 m2 di pannelli solari in prolipropilene estruso della ditta Janus Energy collocati sul tetto della piscina coperta (foto). Questa tipologia di pannelli solari è priva di copertura in vetro, l’acqua passa direttamente all’interno dei tubi del collettore, scaldati dal sole. Non essendo coibentati, i pannelli (foto) funzionano con una temperatura ambiente di almeno 20 °C e la temperatura dell’acqua prodotta non supera i 40 °C, dunque il loro impiego è ideale per le utenze stagionali. Il loro costo è molto inferiore a quello dei pannelli vetrati e molto semplice è la loro installazione.

In questo caso la temperatura dell’acqua è mantenuta intorno ai 27 °C, con il contributo dei pannelli solari e, quando necessario, con l’integrazione di due caldaie a metano. Con questo intervento il risparmio ottenibile è di 23.500 m3 di gas metano, per un risparmio economico annuale di oltre 16 milioni di lire. L’impianto è costato circa 70 milioni con un intervento regionale di 24,5 milioni. Si è stimato che il costo dell’impianto sarà ammortizzato in poco più di 3 anni ed avrà una durata di almeno 12 anni. Il sistema di controllo è di tipo digitale, a microprocessori con tecnologia DDC, e consente di gestire il riscaldamento iniziale dell’acqua e l’integrazione, rendendo l’impianto completamente automatico. E’ previsto il monitoraggio delle prestazioni durante l’arco di 24 mesi. Il Comune prevede di estendere l’utilizzo dell’energia solare (sia termica che fotovoltaica) anche ad altri impianti pubblici.

Per informazioni: Ing. Mario Laureati (Settore Lavori Pubblici del Comune di S. Benedetto del Tronto)
e-mail: mlaureati@libero.it

SITO INTERNET SULLE SOCIETÀ ELETTRICHE CHE OFFRONO ENERGIA VERDE IN EUROPA

Un sito internet, “GreenPrices.com”, raccoglie e diffonde informazioni sul mercato dell’energia verde, green energy, termine che nel mercato liberalizzato dell’energia elettrica fa riferimento all’energia rinnovabile acquistata dalla propria compagnia fornitrice da parte di privati o aziende. Non tutti possono installare un tetto solare o una piccola turbina presso la propria abitazione, ma è possibile acquistare energia pulita prodotta su larga scala, grazie all’offerta proposta agli utenti da alcune società energetiche, come alternativa all’elettricità generata convenzionalmente. Alcune utility locali europee propongono questa tipologia di offerta che viene pagata con tariffe leggermente superiori: i consumatori che accettano volontariamente di acquistare “chilowattora verdi” pagano tariffe addizionali a quelle sborsate per l’elettricità da fonte fossile, consentendo così di coprire i costi degli impianti. Oltre a compagnie energetiche municipalizzate e regionali, è in crescita il numero di nuove società elettriche specializzate in “green energy”.

Il sito internet “GreenPrices” si propone di stimolare la domanda di rinnovabili fornendo informazioni sul mercato dell’energia verde, con il dettaglio di tutte le società che offrono energia pulita, i prezzi, le fonti e le tecnologie utilizzate. Con la crescita di questo mercato, si profila la necessità di verificare l’origine e la qualità dell’elettricità venduta. Da qui lo sviluppo di diversi certificati che attestano la composizione del mix di fonti di energia, l’età delle installazioni e la quota dei nuovi sistemi. Il sito definisce e segue l’evoluzione dei criteri utilizzati per la creazione di questi certificati. GreenPrices è un sito indipendente, edito dalla società internazionale Ecofys.

Per informazioni: www.greenprices.com

COMUNITÀ LOCALI A ENERGIA SOLARE

FONTI RINNOVABILI COME FATTORE DI SVILUPPO ECONOMICO: UN PROGETTO PER LA SICILIA

Estratto della relazione presentata dal Prof. Butera nella tavola rotonda del workshop “Fonti di energia rinnovabile e sviluppo economico: prospettive per la Sicilia” (Palermo, 24 aprile 2001)

a cura del Prof. Federico Butera – Politecnico di Milano / Presidente Azienda Speciale AMG di Palermo

L’ENEA ha proposto che la Sicilia diventi regione-pilota per la produzione di elettricità con l’utilizzo della tecnologia solare termoelettrica, e per lo sviluppo di questa tecnologia sono stati previsti investimenti per 400 miliardi per i prossimi tre anni; inoltre alcuni operatori industriali hanno importanti progetti di ulteriori investimenti in altre tecnologie di conversione delle fonti rinnovabili. Queste iniziative possono aprire la strada in Sicilia a nuove attività produttive di componenti e sistemi energetici innovativi, facendo dell’isola un incubatore di una nuova “new economy”, quella della generazione distribuita dell’energia (tecnologie per la produzione energetica piccole, modulari, con taglie da pochi kW a qualche MW e localizzate nel luogo o nei pressi in cui si usa l’energia).

Energia solare

Su ogni metro quadrato del territorio siciliano arrivano dal sole oltre 1650 kWh all’anno (il 35% in più di quanto non arrivi nella pianura padana), equivalenti, in termini energetici, a oltre 170 litri di gasolio, pari a poco più di un barile. Su tutta la Sicilia, quindi, il sole riversa ogni anno l’equivalente di oltre 3 miliardi e mezzo di tonnellate di petrolio. Nel ’97 la Sicilia ha consumato poco meno di 7 milioni di tep, di cui circa un milione e mezzo destinato alla petrolchimica. Dunque il fabbisogno energetico annuo siciliano è uguale all’energia solare che, nello stesso tempo, cade su un’area di soli 50 km2, pari allo 0,2% dell’intera superficie dell’isola. È un buon punto di partenza, anche se in realtà occorrerebbero superfici ben più grandi, per tenere conto dei rendimenti di conversione dei sistemi tecnologici che si usano oggi.

Per esempio, se si volesse coprire tutto il consumo elettrico siciliano del 1999, pari a quasi 17.000 GWh, con le centrali solari a specchi parabolici oggi disponibili, occorrerebbe una superficie di circa 150 km2; se invece si usassero pannelli fotovoltaici (FV) al silicio cristallino occorrerebbe una superficie di circa 240 km2. Naturalmente le superfici occorrenti andranno a diminuire con il miglioramento delle tecnologie. Secondo alcune stime circa il 2% (500 km2) di tutto il territorio regionale è incolto e non utilizzabile per l’agricoltura, consentendo una produzione ampiamente superiore a quella occorrente. Inoltre, ammettendo di utilizzare solo il 20% di tutti i tetti delle costruzioni esistenti in Sicilia, sarebbe disponibile per l’installazione di pannelli FV una superficie di circa 240 km2, che permetterebbe di coprire l’attuale domanda annua di energia elettrica. A questo si possono aggiungere circa 500 km2 di pannelli che si è stimato si possano installare lungo la rete autostradale siciliana, più quelli che potrebbero sistemarsi lungo la rete ferroviaria, con una ulteriore quota di produzione pari a 100.000 GWh/anno.

Da queste valutazioni appare evidente la possibilità, per la Sicilia, di diventare un forte esportatore di energia elettrica solare verso il continente. Naturalmente, tutto ciò è legato, soprattutto per l’impiego del FV, alla prevista riduzione dei costi, che permetterà la produzione economicamente competitiva dell’energia elettrica. Nel breve periodo converrà realizzare centrali a specchi, che sono le più vicine alla competitività. L’energia solare può essere utilizzata non solo per la produzione dell’elettricità. Con le attuali tecnologie è possibile utilizzarla per la produzione di freddo: importante è il potenziale di impiego, la cui domanda non potrà che crescere se si considera la forte impennata dei consumi dovuti al condizionamento estivo degli edifici, oltre che per l’estendersi della catena del freddo per i prodotti agricoli. Non va dimenticato, nel brevissimo periodo, il potenziale di impiego dei collettori solari termici per la produzione di acqua calda.

Energia eolica

Tutta la zona occidentale della Sicilia, e tutta la costa meridionale, presenta caratteristiche anemologiche che permettono la produzione di energia elettrica da fonte eolica in condizioni di competitività economica. Numerosissime sono pure le zone interne, specie lungo i crinali delle elevazioni e nei canaloni, dove la velocità del vento media annuale raggiunge valori tali da rendere appetibile l’investimento in parchi eolici. Attualmente sono in corso di realizzazione oltre 300 MW, ed altri 100 sono allo stadio di sviluppo iniziale. Alcune stime indicano in oltre 1.500 MW il potenziale eolico siciliano, pari ad una produzione di oltre 3.500 GWh/anno. Una vigorosa politica di promozione, unita al progressivo ridursi dei costi degli aerogeneratori, potrebbe aumentare significativamente questi valori, specialmente tenendo conto dello straordinario potenziale offerto dagli impianti off shore.

Energia da biomassa

Secondo alcune valutazioni, il potenziale energetico disponibile (non impiegato con altre finalità) dei residui agricoli in Sicilia (residui di potatura, paglia, sansa esausta, sottoprodotti vinificazione, residui industria legno, foreste) è pari a 1.400.000 tep (va aggiunto poi quello di possibili piantagioni energetiche, che potrebbero fornire circa 4 tep/ha nei terreni abbandonati dall’agricoltura convenzionale). Ciò corrisponde a oltre il 25% dei consumi attuali, se si escludono quelli relativi alla petrolchimica. Anche se non tutto questo potenziale può considerarsi utilizzabile, per ragioni economiche (costo della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio e della preparazione), l’energia da biomassa è di notevole importanza per le possibilità che offre alla generazione combinata di elettricità, calore e freddo, specie facendo ricorso alla gassificazione. Inoltre, mediante questa fonte rinnovabile si può certamente rendere del tutto autonomo, dal punto di vista energetico, l’intero settore dell’agricoltura, il cui consumo attuale non supera 230.000 tep.

Mini-idraulica

La produzione di energia idroelettrica in Sicilia è attualmente di circa 250 GWh/anno, escludendo quella prodotta dai bacini di pompaggio. Il potenziale siciliano residuo di mini-idraulica viene stimato pari solamente a 15-20 GWh/anno. Notevole importanza, tuttavia, possono avere i bacini di raccolta come serbatoi di accumulo, riempiti mediante pompaggio con l’energia in eccesso prodotta durante il giorno con centrali solari, e svuotati durante le ore buie per generare l’energia occorrente mediante turbine idrauliche.

Geotermia

La Sicilia è molto ricca di sorgenti geotermiche a bassa entalpia (20-100 °C), poco adatte alla produzione di energia elettrica, ma estremamente importanti per usi termici (riscaldamento e raffreddamento di serre, edifici, industria agro-alimentare, ecc.). Per esempio, uno studio effettuato sulla Sicilia occidentale ha mostrato che nel sottosuolo di tutta quest’area esiste un unico acquifero con temperature comprese fra i 40 e i 100 oC a profondità che variano dai pochi metri ad alcune centinaia. Il potenziale globale regionale, in termini energetici, non è mai stato valutato, ma è certamente molto alto.

Le piccole isole

Le piccole isole costituiscono un laboratorio ideale per un progetto di sviluppo in cui le fonti rinnovabili di energia e la generazione distribuita hanno un ruolo chiave. Infatti, molti dei fattori economici che attualmente limitano l’impiego di alcune fonti energetiche rinnovabili avrebbero minor peso nelle piccole isole, dato il maggior costo della produzione convenzionale dell’energia, rispetto alla terraferma. Inoltre, essendo l’economia delle piccole isole fortemente dipendente dal turismo, l’uso delle fonti rinnovabili costituirebbe un ulteriore fattore di richiamo, connotandole ancora di più come naturali e pulite. Inoltre, se si esclude il FV, tutte le altre tecnologie di conversione delle fonti rinnovabili producono calore di scarto che potrebbe essere utilizzato per la dissalazione dell’acqua del mare, risolvendo uno dei problemi principali di queste isole.

Impatto sull’occupazione

Tutti gli esperti sono concordi nel sostenere che la generazione distribuita di energia porterà ad un notevole incremento della occupazione. Ad esempio in Sicilia, sfruttando tutto il potenziale eolico su terraferma, potrebbero crearsi 7.500 nuovi posti di lavoro, considerando solo l’installazione e la manutenzione. Inoltre, una significativa quota di nuova occupazione potrebbe essere creata in Sicilia se il solare diventasse un comparto industriale rilevante. Per esempio, se il numero di metri quadrati per famiglia di collettori solari termici raggiungesse il valore raggiunto in Grecia già nel ’95, si creerebbero 5.000 nuovi posti di lavoro.

Per quanto riguarda il FV, utilizzando soltanto il 10% della superficie di tutti i tetti degli edifici, si verrebbero a creare altri 5.000 nuovi posti di lavoro, producendo una quantità di energia elettrica pari al 10% della attuale domanda regionale. Molto alto ci si aspetta possa essere l’impatto occupazionale derivante dalla diffusione di impianti che utilizzano biomassa, a causa della manodopera occorrente per la raccolta e il trasporto della materia prima; si può stimare che in Sicilia potrebbero crearsi fino a 15.000 nuovi posti di lavoro. Ben più alto, anche se più difficile da valutare, è pure l’aumento prevedibile della occupazione indotto dalla diffusione di piccoli generatori di elettricità, calore e freddo. Se poi la Sicilia assumesse una posizione di leadership nella produzione ed esportazione di dei sistemi tecnologici che stanno alla base della generazione distribuita dell’energia e della mobilità a basso impatto energetico e ambientale, l’effetto economico e occupazionale potrebbe essere tale da costituire una svolta nel processo di sviluppo dell’isola.

Conclusioni

Il modello di sviluppo energetico brevemente delineato è dunque ricco di prospettive e darebbe luogo a numerose ricadute positive in un mercato mondiale dell’energia in rapidissima crescita, la maggior parte del quale è sprovvisto di reti di trasmissione e distribuzione. Particolarmente interessante per la Regione sarebbe il suo ruolo di esportatore di componenti e sistemi tecnologici per lo sviluppo dei sistemi energetici dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, che nel 2010 diventerà zona di libero scambio.

NEWS

CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO NELL’EOLICO: 1,7 MILIONI DI ADDETTI AL 2020

In un’analisi sugli effetti occupazionali delle fonti rinnovabili apparsa su una pubblicazione del Worldwatch Institute, “Working for the Environment: A Growing Source of Jobs” (autore Michael Renner (settembre 2000), si prevede che per il 2020 il settore dell’energia eolica occuperà, nel mondo, 1.700.000 persone. Questa stima si basa sull’ipotesi che l’eolico potrà soddisfare, a quella data, il 10% del fabbisogno mondiale di elettricità (Wind Force 10, EWEA). La stima sembra attendibile; infatti numerosi studi ritengono che ogni megawatt eolico installato crei attualmente 15-19 occupati (produzione e installazione) e probabilmente quasi il doppio nei paesi che hanno una più bassa produttività del lavoro. Sulla base di queste ipotesi si ritiene che nel corso del 2000 siano stati occupati nell’eolico, a livello mondiale, oltre 70.000 lavoratori. Gli addetti nel settore sono ovviamente di più se consideriamo le installazioni esistenti, i servizi operativi e di manutenzione e tutto l’indotto collegato.

Un’interessante valutazione è quella relativa alla creazione di lavoro in Germania nei settori energetici: sebbene l’eolico contribuisca solo per l’1,2% alla produzione di elettricità (dato ’98), esso fornisce circa 15.000 occupati; al confronto, il settore nucleare con la quota del 33% è sostenuto da 38.000 occupati e la generazione da carbone, con il 26% dell’energia prodotta, occupa circa 80.000 persone.

ACCORDO TRA ASTROPOWER ED ELKEM PER PRODUZIONE DI SILICIO SOLARE A BASSO COSTO

La società statunitense Astropower e la società norvegese Elkem hanno di recente firmato un accordo per lo sviluppo di un processo di produzione di silicio solare a basso costo. La limitata disponibilità e gli alti costi del silicio di grado solare costituiscono da sempre un ostacolo allo sviluppo dell’industria FV. Elkem e Astropower uniranno una serie di brevetti di loro proprietà e messi a punto indipendentemente al fine di produrre grandi quantità di silicio solare che, secondo le loro previsioni, potranno soddisfare la richiesta dell’intera industria FV mondiale. Astropower produce e commercializza celle, moduli e sistemi FV ed è la principale compagnia statunitense del settore, la quinta nel mondo e la sua presenza sul mercato mondiale si è rapidamente rafforzata negli ultimi anni. Elkem è uno dei più importanti gruppi industriali norvegesi e, a livello mondiale, è il principale produttore di silicio metallico per l’industria chimica, elettronica e solare.

Le due società, che intendono realizzare congiuntamente un nuovo impianto produttivo in Norvegia, stimano che attualmente il mercato del silicio di grado solare ha un valore di circa 75 milioni di dollari e ne prevedono una crescita pari al 25-30% nei prossimi 5 anni. I successi della Astropower sono stati quest’anno sottolineati anche dal conferimento al Presidente della società, Allen Barret, del premio Karl Boer, del valore di 40.000 dollari, per i suoi lavori pionerisitici sulle celle ultrasottili ad elevata efficienza e per aver fondato e diretto un’impresa di successo nella commercializzazione del FV.

Per informazioni:
Astropower – www.astropower.com
Elkem – www.elkem.com

MOSTRA PERMANENTE SUL SOLARE AI CASTELLI ROMANI

Le associazioni Assolterm e Reseda hanno inaugurato l’11 aprile sul lago di Nemi, nel parco dei Castelli Romani, il “Giardino del Sole”, la 1° Mostra Permanente italiana dell’energia solare termica. La mostra è situata all’interno di un’oasi biologica sulle sponde del lago, ed ha lo scopo, oltre che di attirare turisti e visitatori per la valenza paesaggistica del luogo, di diventare centro di divulgazione per l’energia solare. Attualmente sono 25 i pannelli solari installati, termici e fotovoltaici, prodotti in Italia, Francia, Grecia, Israele e Germania (alcuni sperimentali), di cui i visitatori possono verificare il funzionamento e confrontare l’efficienza.

L’iniziativa si rivolge principalmente alle scuole dell’obbligo e alle superiori che avranno così l’opportunità di organizzare giornate di informazione ambientale e di visionare direttamente i vari sistemi solari funzionanti; per gli studenti universitari potrà anche diventare una fonte di informazione per realizzare tesi sull’energia solare. Assolterm è l’associazione italiana che raggruppa la maggior parte degli operatori del solare termico in Italia. Reseda è una onlus di Albano Laziale (RM) che opera nei settori della riabilitazione dei disabili, della difesa della natura e della sostenibilità.

Per informazioni:
Assolterm: www.assolterm.it
Reseda onlus: reseda.grisnet.it

ENERGIA DAL MARE: BOA GIROSCOPICA

Uno studio realizzato presso la Facoltà di Ingegneria, Dipartimento INCE (Università di Roma “La Sapienza”), in collaborazione con Parmenide srl ed il prof. Caputo, ha analizzato una soluzione praticabile per un efficace sfruttamento dell’energia del moto ondoso marino con altezze modeste, situazione tipica dei mari chiusi, quale il Mediterraneo. La soluzione proposta è una “boa maremotrice giroscopica”, sensibile non tanto all’altezza dell’onda o alla sua inclinazione, quanto alla derivata nel tempo dell’inclinazione del fianco dell’onda. La boa è dotata di un grande volano in rotazione intorno ad un asse verticale posto in oscillazione dal moto ondoso rispetto al quale viene costantemente mantenuta in condizioni di risonanza. La cospicua coppia di precessione che ne deriva aziona un gruppo di mantici pompanti che trasformano l’energia meccanica delle onde in energia di pressione; questa viene quindi convertita, sempre a bordo, in energia elettrica mediante una turbina idraulica collegata ad un generatore. Mediante cavo subacqueo l’energia elettrica così prodotta viene trasferita a terra con potenze che vanno dai 100 ai 500 kW per stazione in relazione al sito ed al dimensionamento geometrico della stessa. A breve verrà realizzato un prototipo della boa.

Per informazioni: Ing. Luigi D’Ambrosio (Università di Roma, “La Sapienza”)
e-mail: dambrosio.luigi@tiscalinet.it

DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE

I PROGRAMMI PER IL SOLARE TERMICO E PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI NELLE ISOLE MINORI

Pubblicati dal Ministero dell’Ambiente i bandi per il solare termico e per le isole minori. Tutte le Regioni hanno aderito al programma Tetti Fotovoltaici.

in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente – Servizio IAR

Nell’ambito di una Convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (Servizio IAR – Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) e ISES ITALIA, questa rubrica de “Ilsoleatrecentosessantagradi” è dedicata alle informazioni sui programmi e le iniziative per le fonti energetiche rinnovabili del Ministero dell’Ambiente. La pagina è redatta in collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente (Servizio IAR) ed ISES ITALIA.

PROGRAMMA PER IL SOLARE TERMICO
Il giorno 4 aprile è stato emanato il bando relativo alla concessione di contributi pubblici del 30% per l’installazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura e in particolare per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento dell’acqua delle piscine, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Gli impianti ammessi al finanziamento dovranno prevedere una superficie captante netta non inferiore ai 20 metri quadrati.

Complessivamente si prevede l’installazione di 45.000 m2 di collettori solari, per un totale di 1.500 impianti con una dimensione media di 30 m2 per impianto.

Possono presentare la domanda i Comuni, che ai sensi della legge 10/91 devono prevedere all’interno del Piano Regolatore uno specifico piano relativo all’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, e le Aziende Municipalizzate, che in relazione al decreto legislativo 164/00 devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico e di sviluppo delle rinnovabili.

Per il finanziamento del Programma il Ministero dell’Ambiente (MAMB) ha impegnato fondi per 12 miliardi di lire, di cui 8 mld sono destinati agli interventi su edifici di proprietà comunale e 4 mld per le Aziende Municipalizzate che dovranno installare impianti presso soggetti pubblici o privati fornendo l’energia termica sotto forma di “Servizio Calore”.

In entrambi i casi dovranno essere considerati prioritari gli interventi per la produzione di acqua calda sanitaria presso edifici ad uso continuativo, utenze stagionali e impianti sportivi, il riscaldamento dell’acqua delle piscine e il riscaldamento degli ambienti attraverso pannelli radianti a pavimento o a parete.

Gli impianti dovranno essere dotati di apparecchiature per la contabilizzazione energetica e il monitoraggio delle prestazioni e dovranno essere progettati ed eseguiti con una particolare attenzione agli aspetti di integrazione architettonica negli edifici.

L’impresa di installazione dovrà sottoscrivere un contratto di “Garanzia del Risultato Solare” (lo schema è riportato in allegato al bando) secondo il quale l’impianto solare dovrà soddisfare una percentuale minima stabilita del fabbisogno energetico dell’utenza. Il contratto stabilisce un indennizzo economico dovuto al Comune o all’Azienda Municipalizzata nel caso in cui i risultati concordati non vengano raggiunti.

Le domande devono essere inoltrate a partire dalla data di pubblicazione del Bando sulla Gazzetta Ufficiale (4/4/01) e devono essere redatte secondo il modello ad esso allegato, corredate dal progetto di massima dell’impianto, che dovrà essere firmato da un tecnico competente iscritto ad albo professionale. Verranno valutate da una Commissione tecnica del MAMB considerando prioritaria la data di spedizione e verranno accettate fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Il contributo verrà erogato al 50% al momento della comunicazione di inizio lavori mentre il saldo avverrà ad impianto collaudato.

PROGRAMMA “ISOLE SOLARI”
Nell’ambito della campagna “Take-off” per il decollo delle rinnovabili promossa dall’Unione Europea è stato varato in Italia un programma per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e della mobilità sostenibile nelle isole minori. Il programma è rivolto ai Comuni delle isole minori sedi di aree marine protette già istituite o in corso di istituzione, nonché ai Comuni delle isole minori interessate da parchi nazionali con perimetrazione a mare. Il Ministero dell’Ambiente ha impegnato fondi per 12 miliardi di lire, di cui 7 mld per interventi relativi alle fonti rinnovabili (quota che potrà incrementarsi con l’impiego di fondi europei), mentre una quota aggiuntiva di 5 mld verrà destinata alle isole prescelte per il finanziamento di forme alternative di mobilità.

Verranno quindi finanziati interventi di risparmio energetico, l’installazione di collettori solari termici e l’utilizzo di fonti rinnovabili quali eolico, fotovoltaico, biomasse (esclusi i rifiuti) e geotermia per la produzione di energia elettrica e termica; l’impiego di tecnologie innovative come le celle a combustibile e di tecnologie rinnovabili per la dissalazione dell’acqua marina.

Per gli interventi relativi alla mobilità sostenibile sono ammessi a contributo tutti i progetti per l’introduzione di veicoli a minimo impatto ambientale e di servizi alternativi di trasporto collettivo, la progettazione e realizzazione di centri per la manutenzione dei veicoli a trazione alternativa.

Tutti gli interventi verranno finanziati con un contributo pubblico pari all’80% del costo dell’investimento (IVA esclusa).

Il bando per la selezione di una o due isole minori che puntino all’autosufficienza energetica è stato emanato in data 21 aprile 2001; a partire dal giorno successivo e fino all’11 maggio 2001 i Comuni interessati devono inoltrare le dichiarazioni di interesse al Ministero dell’Ambiente-Servizio IAR.

PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI
Tutte le Regioni italiane hanno fatto pervenire, entro la data stabilita del 28 aprile, la propria adesione al Ministero dell’Ambiente e dichiarato la loro quota di co-finanziamento. Il Ministero procederà ora all’assegnazione dei fondi, distribuendoli in base al numero degli abitanti per Regione secondo i dati ISTAT 1991.

Le Regioni si sono impegnate ad emanare entro 60 giorni a partire dall’assegnazione dei fondi i bandi per i soggetti privati e pubblici.

Per informazioni: Ministero dell’Ambiente
www.minambiente.it

Il Ministero dell’Ambiente (Servizio IAR)in collaborazione con ISES ITALIA
organizza due seminari rivolti a particolarmente agli Enti Locali

Per un rilancio del Fotovoltaico in Italia
30 maggio 2001 (ore 9,30 – 17,00)

Per il decollo del Solare Termico in Italia
31 maggio 2001 (ore 9,30 – 17,00)

Roma – Ministero dell’Ambiente
Via Cristoforo Colombo, 44 – Sala dell’Auditorium
(ingresso gratuito)

Nell’ambito di una Convenzione stipulata tra il Ministero dell’Ambiente e l’Associazione tecnico-scientifica non profit ISES ITALIA, sono state promosse alcune attività di sostegno ai Programmi Nazionali di incentivazione per la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili in Italia, con particolare riguardo alle tecnologie solari termiche e fotovoltaiche. Il lancio di tali programmi è accompagnato da iniziative di vario tipo, fra le quali seminari divulgativi.

Tali seminari, distinti per tecnologia, sono diretti in particolar modo agli operatori degli Enti Locali, che svolgeranno un ruolo fondamentale sia come proponenti, sia come raccordo tra Istituzioni e cittadini. Tra gli obiettivi, quello di offrire una panoramica sulle potenzialità e sullo stato di avanzamento dei programmi di diffusione; di portare esempi di nuove iniziative, esponendo i punti di vista degli operatori del settore; di valutare gli aspetti impiantistici ed energetici della tecnologia in esame e di analizzare la situazione italiana ed europea in questo campo.

Il momento è particolarmente favorevole e caratterizzato da un crescente ottimismo per la crescita delle rinnovabili. Ciò dovrebbe portare in breve ad un adeguamento – non più procrastinabile – rispetto a quanto viene fatto nel resto d’Europa. Da tempo, infatti, nell’UE sono stati attivati analoghi Programmi di incentivazione per il fotovoltaico ed il solare termico, in attuazione della Campaign for the Take Off lanciata dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni previste dal Libro Bianco comunitario e recepite dal Libro Bianco italiano sulle fonti rinnovabili. Queste azioni mirano a raddoppiare, entro il 2010, il contributo delle Rinnovabili al bilancio energetico europeo.

FOCUS TECNOLOGIA

MISURAZIONE DELLA RADIAZIONE SOLARE IN ITALIA

a cura di Vittorio Brignoli – CESI

La radiazione solare e l’atmosfera

La Terra riceve dal Sole una quantità enorme di energia. Pur variando lievemente durante l’orbita, l’energia solare che investe l’atmosfera rimane complessivamente costante nel tempo. L’atmosfera agisce da schermo e solo una frazione della radiazione arriva al suolo. Per ogni punto fissato sulla superficie terrestre, tale frazione dipende dalla latitudine, dal clima locale e dalla quota del sito stesso. La quantità di energia da radiazione solare di cui un sito dispone, la sua variabilità nel corso dell’anno e in più anni costituiscono le informazioni di base necessarie per valutarne la sfruttabilità tecnologica. La radiazione solare che giunge al suolo può essere scomposta in due componenti distinte: quella proveniente esclusivamente dal disco solare mediante raggi quasi paralleli, detta radiazione solare diretta e quella proveniente da tutte le zone del cielo, detta radiazione solare diffusa. Le due componenti sommandosi danno luogo alla radiazione solare globale. Solitamente la misura della radiazione solare globale viene riferita ad una superficie unitaria orientata in modo standard, di regola la superficie orizzontale. La radiazione misurata in tal modo è detta radiazione solare globale orizzontale. Sono tuttavia comuni misure della radiazione solare globale su superfici inclinate ad angoli caratteristici, ad esempio all’angolo della latitudine del luogo in cui si effettua la misura, con la superficie orientata a sud nell’emisfero boreale o a nord nell’emisfero australe. Queste misure sono utilissime per calcolare la produzione energetica dei collettori piani scaldacqua o dei moduli fotovoltaici fissati sui tetti inclinati.

La misura della radiazione solare al suolo

La misura della radiazione solare globale orizzontale, in inglese Global Horizontal Irradiance (GHI) si effettua mediante uno strumento, detto piranometro o solarimetro (foto non disponibile). E’ costituito da una doppia calotta di vetro trasparente al cui interno è fissato un sensore calibrato, sensibile alle sole frequenze visibili delle radiazione solare, che genera un segnale elettrico in funzione delle componenti verticali della radiazione. Il segnale trattato fornisce il dato di intensità della GHI o irraggiamento istantaneo (energia nell’unità di tempo), una potenza espressa in W/m². Tipicamente i valori di GHI possono arrivare in Italia, durante una bella giornata serena, a 900 – 1100 W/m² . Registrando a intervalli di tempo regolari l’irraggiamento istantaneo, ad esempio ogni 10 secondi, si ottengono diverse grandezze utili per l’ingegneria solare, come il valore medio orario della GHI, l’integrale giornaliero, il valore massimo giornaliero, ecc. Prolungando la misura nel tempo si possono ottenere le statistiche necessarie per caratterizzare un sito dal punto di vista solare. Moltiplicando la misura in molti punti di una regione è possibile costruire mappe di GHI media mensile o annuale. I valori medi della GHI per i siti non strumentati possono essere dedotti per interpolazione.

Da molti anni in Italia sono attive stazioni meteorologiche che raccolgono dati di GHI. Queste sono gestite da diversi Enti, in particolare dall’Aeronautica Militare Italiana, dal Ministero delle Politiche Agricole e da altri enti. Le informazioni storiche hanno permesso la realizzazione di mappe di GHI e di durata di soleggiamento per il territorio italiano con un dettaglio spaziale di diverse decine di chilometri. La componente diffusa della radiazione solare, proveniente esclusivamente dal cielo e non dal disco solare, misurata sul piano orizzontale, costituisce un altro dato utile per le applicazioni solari. Viene misurata con un solarimetro posto sul piano orizzontale oscurando, con una opportuna fascia metallica fissa, il disco solare per tutto l’arco del suo moto. La radiazione diffusa oscilla tipicamente da 0 a 250-300 W/m². In media la radiazione diffusa in Italia rappresenta circa il 25% della GHI.

La misura della sola componente diretta della radiazione solare, Normal Direct Irradiance (NDI), si effettua mediante uno strumento a forma di tubo, detto pireliometro, nel cui fondo è alloggiato un elemento fotosensibile, che genera un segnale elettrico proporzionale alla intensità della NDI. Il tubo permette ai soli raggi provenienti dal disco solare di incidere sul sensore ottenendo cosi la misura della sola radiazione diretta. Naturalmente durante la misurazione il pireliometro deve rimanere costantemente puntato verso il Sole. Per questo viene fissato ad un apparecchio, detto inseguitore solare, costituito da un sistema a 2 assi rotanti azionati da motori. Gli inseguitori solari devono essere in grado di funzionare autonomamente anche per mesi, senza perdere mai la posizione del sole. Durante la notte devono invertire il movimento e trovarsi nella posizione di alba del mattino successivo, devono inoltre correggere giorno per giorno l’altezza dell’arco solare sull’orizzonte. A causa delle difficoltà tecniche e dei costi la misura della NDI è poco effettuata. In Italia si hanno a disposizione solo alcune statistiche per le regioni meridionali. In Sicilia i valori massimi tipici di NDI in una bella giornata sono di 800-850 W/m². La NDI è la frazione di radiazione utilizzata negli impianti solari termoelettrici dove, mediante la concentrazione, si raggiungono le alte temperature necessarie alla produzione di energia elettrica per via termodinamica.

La stima della radiazione solare mediante satelliti

Un metodo recente impiegato per misurare la radiazione solare consiste nell’utilizzare le immagini fornite dai satelliti meteorologici Meteosat. Questi inviano a terra ogni 30 minuti immagini digitali dello stato del cielo in 3 bande dello spettro elettromagnetico, una nel visibile e due nell’infrarosso. Mediante l’analisi via software di tali immagini è possibile pervenire alla distinzione tra nuvole e suolo, ricostruendo così mappe di sola nuvolosità. Sommando un gran numero di immagini è possibile stimare statisticamente il grado di nuvolosità nel tempo di un dato territorio ed ottenere una mappa di nuvolosità media. Dato che la nuvolosità è correlata in modo inverso alla radiazione è possibile, utilizzando i dati misurati al suolo, ricostruire una mappa statistica di radiazione solare con un dettaglio spaziale di pochi chilometri. Le previsioni meteorologiche basate su immagini da satellite permettono anche di prevedere il soleggiamento del giorno successivo, un dato rilevante per gli operatori dei grandi impianti solari termoelettrici e per i gestori delle reti elettriche a cui in futuro potrebbero essere connessi migliaia di piccoli impianti fotovoltaici.

L’importanza del clima e dell’orografia in Italia

L’osservazione della distribuzione della radiazione solare nel mondo e in Italia mette in evidenza come questa sia legata solo relativamente alla latitudine. E’ invece decisivo il clima di area, inteso come l’insieme di fenomeni meteorologici periodici caratteristici di un’area omogenea. Schematizzando, in Italia si osservano almeno tre tipologie di clima: quello sub continentale padano, quello semi-mediterraneo modificato secondo l’orografia dell’Italia Centrale e Meridionale e quello mediterraneo dei litorali più meridionali della penisola, delle isole maggiori e minori (vedi cartina). In Italia, l’eliofania, il numero di ore di irraggiamento, dipende da vari fattori: la nuvolosità periodica associata alle perturbazioni di origine atlantica, le foschie invernali, la formazione di condense in estate. La radiazione solare varia in modo sensibile con le stagioni: in Sicilia, lungo il litorale sud, l’energia media giornaliera passa da 2.0 kWh/m² di dicembre a 7.2 kWh/m² di luglio, per una media annuale di 4.7 kWh/m²/giorno. Dunque, una giornata di luglio equivale energeticamente a 3-4 giorni di dicembre. Agli effetti del clima di un’area si somma l’azione della latitudine, accentuando le differenze della durata del giorno tra estate e inverno al nord e variando l’altezza media dei raggi solari sull’orizzonte: per effetto della latitudine, i raggi solari in Sicilia sono mediamente più elevati, rispetto alla Lombardia, di 7-8 gradi, a beneficio dell’intensità della radiazione diretta quando il cielo è sereno. Anche l’orografia ha un’importanza decisiva. In molte zone, passando in pochi chilometri dal litorale ai rilievi interni, irraggiamento, clima e vegetazione cambiano in modo rapido. Né mancano evidenti effetti di climi locali, quali quelli del Ponente Ligure, del Garda, della Sila e altri. Sintetizzando: l’irraggiamento medio annuale in Italia è distribuito secondo un gradiente nord ovest-sud est al quale si sovrappone l’effetto del clima regionale e dell’orografia locale, per cui le coste sono mediamente più soleggiate delle aree interne e dei rilievi.

Nel complesso, l’Italia gode di un considerevole potenziale energetico solare. Sono indicate tutte le applicazioni solari, dal fotovoltaico, al solare termico a bassa temperatura, al solare passivo in edilizia, quest’ultimo specialmente al nord. Nelle aree pianeggianti dei litoranei più meridionali, pur con valori di radiazione solare diretta inferiori a quelli desertici, è pensabile la realizzazione di impianti solari termoelettrici adeguatamente progettati per il clima mediterraneo.

NOTIZIE DA ISES ITALIA

CAMPAGNA SOCI 2001
Come diventare Socio di ISES ITALIA

Leggi sulle nostre pagine internet tutti i vantaggi di essere Socio di ISES ITALIA e i vantaggi per le Società

Per le modalità di iscrizione:
Segreteria di ISES ITALIA o sito internet: www.isesitalia.it

ISES ITALIA organizza 2 corsi di formazione professionale su

I SISTEMI FOTOVOLTAICI:
PROGETTAZIONE TECNICO-ARCHITETTONICA
Firenze, 11 – 14 giugno 2001
Bologna, 26 – 29 giugno 2001

Ogni corso, della durata complessiva di 20 ore, è rivolto a professionisti, tecnici, amministratori locali e studenti degli ultimi anni di università interessati alla progettazione dei sistemi fotovoltaici integrati negli edifici.

Per il programma ed iscrizioni: Segreteria di ISES ITALIA oppure consultare il sito www.isesitalia.it

Dal sole – l’energia solare dalla ricerca spaziale agli usi sulla terra
di JOHN PERLIN

Versione italiana a cura di Cesare Silvi
Con un’appendice su “Breve storia del fotovoltaico in Italia” di Giuliano Martinelli

La pubblicazione “Dal sole” racconta la storia della tecnologia fotovoltaica, la più rivoluzionaria delle tecnologie solari, dalle prime scoperte scientifiche nell’Ottocento fino ai nostri giorni. Si tratta di una storia che, come sottolinea l’autore nella prefazione, aspettava soltanto di essere raccontata.

Per acquistare il volume rivolgersi alla Segreteria di ISES ITALIA o consultare il sito www.isesitalia.it  (“Catalogo Pubblicazioni”)

ARTE E TECNOLOGIE SOLARI
UNA MOSTRA ITINERANTE SULLE TECNOLOGIE SOLARI

ISES ITALIA mette a disposizione di enti pubblici e privati, scuole e amministrazioni un percorso didattico-informativo sull’energia e le tecnologie solari

Per informazioni: Arch. Patricia Ferro – Elisa Modugno (ISES ITALIA)
e-mail: ferro@isesitalia.it
http://www.isesitalia.it/rinnovabili/arte/arte.htm

SunDay 2001

SunDay 2001: Domenica 24 Giugno è la giornata europea dell’energia solare
Anche in questa ottava edizione del SunDay sarà possibile organizzare in ogni Comune italiano, come in tutta Europa, un evento per promuovere l’energia solare.

Domenica 24 giugno, in prossimità del solstizio d’estate, si celebrerà in tutta Europa il SunDay 2001, il giorno del Sole, una manifestazione organizzata da ISES Europe in collaborazione con tutte le Sezioni europee dell’International Solar Energy Society.

Cos’è il SunDay
Il Sunday ha l’obiettivo di diffondere presso il grande pubblico la conoscenza dell’energia solare e delle fonti energetiche rinnovabili, attraverso un rete di eventi locali tenuti nello stesso giorno in tutta Europa.

Gli eventi devono essere promossi e gestiti localmente su base volontaria. Ogni cittadino può sensibilizzare componenti della società civile locale al fine di organizzare il SunDay nel proprio Comune o nella Provincia. Nelle passate edizioni hanno contribuito a promuovere il SunDay agenzie attive nel campo delle energie rinnovabili e dell’ambiente, Enti locali, Scuole, Università, Ordini professionali, ecc.

Agli organizzatori locali si richiede di pubblicizzare l’iniziativa nella propria zona. A livello nazionale gli eventi saranno pubblicizzati da ISES ITALIA, che è il Coordinatore nazionale. Tutte le manifestazioni del SunDay 2001 faranno poi parte di una più ampio rete di eventi europei sostenuti e coordinati da ISES Europe.

Quali possono essere le tipologie di eventi e di iniziative da realizzare in occasione del Sunday?
Visitando i siti internet di ISES ITALIA e di ISES Europe è possibile prendere spunti e risalire agli eventi organizzati negli anni passati, a quelli di natura culturale o a carattere commerciale, a convegni e workshop con diversi livelli di approfondimento, fiere e dimostrazioni delle tecnologie solari, esposizioni di lavori degli studenti sulle rinnovabili, inaugurazione di impianti, ecc.

Ogni idea originale è ovviamente gradita, purché abbia l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, i cittadini ed i decisori pubblici sull’opportunità offerte dalla diffusione e applicazione delle moderne tecnologie solari.

Che cosa deve fare chi organizza un evento SunDay in Italia:

  1. segnalare l’iniziativa ad ISES ITALIA, tramite modulo di registrazione (vedi sito internet), descrivendola in estrema sintesi.ISES ITALIA promuoverà sulla Newsletter e sul proprio sito internet tutti gli eventi SunDay che saranno registrati. Tutte le sedi riceveranno copie de “Ilsoleatrecentosessantagradi” e, nei limiti delle disponibilità, altre pubblicazioni sulle rinnovabili realizzate dall’associazione. ISES ITALIA potrà fornire alcune indicazioni generali sull’organizzazione dell’evento.
  2. segnalare l’evento a SunDay Europe (www.sundayeurope.com)

Per ulteriori informazioni su Sunday 2001:
ISES ITALIA – dr. Leonardo Berlen
e-mail: berlen@isesitalia.it

Hanno collaborato a questo numero:
Federico Butera, Vittorio Brignoli, Patricia Ferro

Numero chiuso l’8 maggio 2001