N. 11 DICEMBRE 1999

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno VI- N.11 Dicembre 1999

In questo numero:

  • LE POTENZIALITÀ ED IL VALORE DEL FOTOVOLTAICO ALLA CONFERENZA DELL’AIE
  • CAMPAGNA EUROPEA PER IL DECOLLO DELLE RINNOVABILI: 3. ENERGIA EOLICA
  • DALL’ENERGIA EOLICA IL 10% DELL’ENERGIA ELETTRICA NEL 2020
  • QUASI 170 MW EOLICI IN FUNZIONE PER L’ITALIAN VENTO
  • SEMINARI SUL FV INTEGRATO NEGLI EDIFICI
  • INTERVENTI DELLA REGIONE TOSCANA NEL SETTORE DELLE RINNOVABILI
  • PREMIO EUROSOLAR: VINCONO ANCHE DUE AZIENDE ITALIANE
  • DALLA COMMISSIONE EUROPEA
  • IN BREVE DAL MONDO
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

LE POTENZIALITÀ ED IL VALORE DEL FOTOVOLTAICO ALLA CONFERENZA DELL’AIE

La produzione di FV ha superato alla fine del ’99 la soglia dei 200 MW. La forte espansione del settore e gli sviluppi futuri sono stati analizzati alla conferenza internazionale dell’AIE, a Venezia. Nuovi approcci per una continua crescita del mercato anche oltre la fase degli incentivi.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha tenuto a Venezia, dal 3 al 6 novembre 1999, la terza conferenza internazionale sui sistemi fotovoltaici (FV). L’incontro è stato ospitato ed organizzato dall’ENEL e dall’ENEA e co-sponsorizzato dalla Commissione Europea, dal Dipartimento per l’Energia statunitense, dal NEDO e dal MITI giapponesi. Vi hanno partecipato circa 160 esperti di aziende elettriche ed energetiche, centri di ricerca ed università, industrie del settore FV e del settore edile, istituzioni finanziarie pubbliche e organizzazioni non governative. L’incontro è stato dedicato all’esame dell’attuale crescita del mercato e delle azioni necessarie per un suo ulteriore sviluppo.

Nell’ultimo decennio il mercato FV ha registrato una continua crescita: dal 1990 al 1996 il tasso annuo di crescita è stato in media del 10%; nel 1997 ha avuto un’impennata, con +42% rispetto all’anno precedente, per scendere nel 1998 a +20%, anno in cui la produzione mondiale di celle e moduli FV ha raggiunto circa 150 MW di potenza (alla fine del ’98 la potenza totale installata nel mondo era di circa 400 MW). Si stima che nel ’99 la capacità prodotta dovrebbe avere superato i 200 MW: ciò significa un raddoppio in soli 3 anni. Da qui al 2010 si prevede che il tasso medio annuo di crescita sarà di circa il 17% (Rapporto Sarasin, agosto 1999), anche se per alcune applicazioni, soprattutto quelle connesse alla rete, si può prevedere una crescita del 25% e per alcuni paesi, come il Giappone, si prevede che il mercato possa nei prossimi anni raddoppiare, se non triplicare.

Queste previsioni si basano su una reale domanda di mercato presente nei Paesi in via di sviluppo (gli impianti FV per abitazioni rurali nei Pvs costituiscono il 12% del totale installato, con un potenziale di crescita al 2010 pari a 115 MW), e nei Paesi industrializzati, dove sono stati avviati programmi di incentivazione e di sostegno finanziario a favore di progetti di “tetti e facciate FV” connessi alla rete elettrica. Le applicazioni grid-connected per uso residenziale coprono attualmente il 24% del mercato FV e si prevede un’installazione di 400 MW nell’anno 2010 che corrisponderebbero al 40% del totale a quella data.

Questa crescita trova una sua spiegazione anche nel cosiddetto “Valore del Sole”; il FV infatti ha in sé, come altre tecnologie solari, delle caratteristiche che rispondono alla crescente sensibilità ambientale e ad esigenze estetiche; inoltre è in grado di produrre elettricità in aree isolate, di sostituire i materiali da costruzione tradizionali e di produrre energia pulita presso l’utenza.

È proprio sull’onda dell’attuale crescita che le industrie e gli operatori del settore FV hanno voluto riflettere nell’incontro di Venezia: come sfruttare il momento positivo del mercato ed assicurarsi che tale tendenza possa continuare anche quando gli attuali strumenti di incentivazione potrebbero essere meno disponibili o assenti? Diversi i settori d’intervento individuati. Il settore pubblico e governativo dovrebbe progressivamente rimuovere i sussidi e puntare su altre forme di incentivazione, come, per esempio, misure di defiscalizzazione. Inoltre, si dovrebbero assicurare politiche di lungo termine, chiare, certe e coerenti nel tempo. Gli interventi dovranno riguardare il settore della ricerca e sviluppo, della formazione, della sensibilizzazione dei consumatori e dei decisori pubblici.

Le industrie dovrebbero ridurre lentamente i costi. Sappiamo che il prezzo attuale dell’energia FV (2,50$/Wp) è destinato a diminuire grazie ai progressi della tecnologia ed al mercato. Le celle al silicio mono e multi cristallino, attualmente le più efficienti ma anche le più costose, perderanno la loro supremazia sul mercato mondiale (oggi lo coprono per l’80%), lasciando il posto a tecnologie di costo inferiore, con processi di produzione automatizzati e continui, come il silicio amorfo e le celle ribbon & sheet.

Altre questioni determinanti per l’industria sono la standardizzazione di componenti e sistemi, la diversificazione dei mercati, il rafforzamento delle connessioni con altri settori, come per esempio quello edile. Una particolare enfasi è stata posta nel corso dell’incontro al tema dei finanziamenti ed al ruolo delle banche, che dovrebbero impegnarsi a sviluppare e a offrire pacchetti finanziari ad hoc (articolo su progetto della Rabobank a pag. 6). Nel corso dell’incontro si è stabilito che l’AIE rimanga la principale sede di confronto per l’avvio dei processi di armonizzazione dei codici e degli standard, per la promozione del settore e per favorire accordi internazionali volti a fissare e a realizzare gli obiettivi nei vari paesi.

Le applicazioni del fotovoltaico (dati 1998)
Le applicazioni del fotovoltaico (dati 1998)

CAMPAGNA EUROPEA PER IL DECOLLO DELLE RINNOVABILI

3. ENERGIA EOLICA
Nell’ultima parte che dedichiamo al documento della Commissione europea “Campagna per il decollo delle fonti energetiche rinnovabili” (settembre, ottobre, novembre de “IlSolea360gradi”) illustreremo le iniziative previste per il settore dell’energia eolica . L’obiettivo della Campagna è quello di installare, al 2003, 10.000 MW, che rappresenterebbero il 25% sul totale della penetrazione dell’eolico nell’Unione europea prevista dal Libro bianco. Tale obiettivo può essere diviso in 5 segmenti di mercato in base al territorio di applicazione ed agli attori coinvolti (vedi tabella).

1. Turbine di proprietà privata
Turbine con una potenza che va da pochi kW a 2 MW e di proprietà di agricoltori, piccole cooperative, autorità locali, fabbriche; la Campagna sostiene le installazioni nelle aree isolate, le isole ed i siti con venti deboli.
2. Piccole centrali commerciali
Centrali al di sotto dei 5 MW, installate da gruppi di investimento, grandi cooperative e fabbriche; anche qui la Campagna sostiene anche le installazioni nei terreni più impervi, le aree isolate, le isole ed i siti a bassa ventosità.
3. Grandi centrali commerciali
Centrali comprese tra 5 e 100 MW di potenza che sono realizzate da promotori specializzati, in particolare produttori indipendenti di energia, capaci di costruire e gestire tali impianti. Queste centrali riceveranno, nell’ambito della Campagna, un sostegno economico aggiuntivo se installate in siti offshore, lontano dalla rete elettrica o in aree non particolarmente ventose.
4. Centrali di società elettriche
L’energia elettrica da fonte eolica è parte del mix dell’energia generata dalle utility e, dunque, si prevede un notevole contributo delle centrali eoliche con potenze da 5 a 100 MW.
5. Mercati di nicchia
Sono incluse le installazioni di piccole turbine eoliche in aree isolate per l’elettrificazione di aree rurali con scarse o nulle infrastrutture e anche per speciali applicazioni quali la dissalazione, sistemi ibridi eolico-diesel, produzione di ghiaccio, pompaggio dell’acqua, telecomunicazioni, ecc.
Sviluppo e prove di nuove turbine

Il documento relativo alla Campagna per il decollo delle rinnovabili mette in evidenza che verrà fornito un sostegno allo sviluppo e alle prove di nuove turbine eoliche. In particolare, ai produttori di grandi turbine (Multi Megawatt turbines) della nuova generazione, specialmente per le installazioni offshore che si pensa possano avere un’enorme potenziale. Inoltre, verranno sostenuti gli sforzi dei produttori di turbine con pesi ridotti rispetto allo standard in commercio e con capacità di adattarsi a specifici regimi di venti e a condizioni climatiche estreme. Si ritiene che, nel periodo della Campagna, verranno sviluppate e provate nuove turbine eoliche per circa 50 MW.

Attualmente i costi medi di fabbricazione delle turbine utilizzate nelle centrali eoliche si aggirano intorno agli 800 Euro per kW (circa 1.550.000 lire). I costi di preparazione di un progetto possono tuttavia variare sensibilmente in relazione alle condizioni locali, come il terreno, le condizioni stradali, la prossimità con sub-stazioni della rete elettrica, ecc.

Per siti in superfici pianeggianti il costo totale di una centrale eolica è di circa 1.000 Euro/kW (circa 1.936.000 lire), che può aumentare nel caso di installazioni offshore o in aree con particolari rilievi. Tuttavia, poiché i costi dovrebbero ridursi di almeno il 20% entro il 2005, si ritiene che gli investimenti medi stimati per il periodo 1999-2003 potranno essere di circa 800 Euro/kW per siti pianeggianti sulla terraferma. L’investimento totale per la realizzazione di 10.000 MW sarà dell’ordine di 10,1 miliardi di Euro (circa 19.500 miliardi di lire), e riceverà un sostegno medio del settore pubblico pari al 20%.

REALIZZAZIONI NEL SETTORE DELL’ENERGIA EOLICA
Campagna europea per il decollo delle rinnovabili (1999 – 2003)

Mercato/Applicazione/
Segmento tecnologico  
Stima capacità installata Costo medio unitario
(Euro/kW)
1. Turbine di proprietà privata
(< 2 MW)
450 MW 800-1.000
2. Piccole centrali commerciali
(< 5 MW)
1.000 MW 800-1.000
3. Grandi centrali commerciali
(5 – 100 MW)
4.500 MW 800-1.250
4. Centrali di società elettriche
(5 – 100 MW)
3.000 MW 800-1.250
5. Mercati di nicchia 1.000 MW 1.300
Sviluppo e prove di nuove turbine 50 MW 2.000
TOTALE 10.000 MW

DALL’ENERGIA EOLICA IL 10% DELL’ENERGIA ELETTRICA NEL 2020

È stato recentemente pubblicato il documento “Wind Force 10. A Blueprint to Achieve 10% of the World’s Electricity from Wind Power by 2020”, commissionato dalla European Wind Energy Association (EWEA), da Greenpeace International e dal danese Forum for Energy and Development. Il documento si basa su un precedente lavoro della BTM Consult, poi revisionato, del quale abbiamo dato notizia anche su “IlSolea360gradi” (gennaio ’99). È un vero e proprio compendio sullo stato dell’arte della tecnologia eolica e, soprattutto, sugli sviluppi futuri. Infatti, analizzando innumerevoli dati di mercato del settore eolico a livello mondiale, sull’industria, la domanda di energia e le risorse eoliche mondiali, il rapporto mostra come l’energia da fonte eolica sia in grado di fornire il 10% dell’elettricità da produrre entro le prossime due decadi, assumendo il raddoppio della domanda mondiale di elettricità a quella data. L’eolico dovrà, dunque, fornire al 2020, 2.500-3.000 Terawattora (TWh) all’anno. Seguendo adeguate strategie di sviluppo e conseguenti tassi di crescita annuali, oscillanti tra il 20 ed il 30%, si dovrebbero poter installare 1,2 milioni MW eolici con una producibilità di 2.966 TWh, equivalenti al 10,85% del consumo di elettricità atteso. Un simile incremento consentirebbe di ottenere, al 2020, una riduzione cumulativa di CO2 pari a 10 milioni di tonnellate. L’analisi del settore parte dalla notevole crescita che questa tecnologia ha registrato negli anni ’90: dai 2.013 MW installati al 1990 si è passati a 10.153 MW alla fine del ’98 (di cui 6.553 in Europa), con tassi di crescita, nel corso degli ultimi 6 anni, del 40% all’anno. L’Europa già alla fine del ’99 potrebbe aver raggiunto 8.000 MW installati. Tuttavia, al 2020, si prevede che il Nord America avrà il primato con il 24,2% delle installazioni totali.

Per richiedere copie del documento: EWEA
fax: +44 171 4027125 e-mail: ewea@ewea.org

QUASI 170 MW EOLICI IN FUNZIONE PER L’ITALIAN VENTO

Anche nel 1999 l’Italian Vento Power Corporation (IVPC) di Avellino ha dato un notevole contributo alle installazioni eoliche nel nostro paese. Sebbene la potenza installata durante l’anno si stata inferiore ai due precedenti anni (59,8 MW nel ’97 e 76,8 MW nel ’98), le 54 nuove turbine eoliche (per un totale di 32,4 MW) entrate in funzione nel ’99 ed i progetti già in cantiere fanno sì che la IVPC rimanga la società leader nel settore eolico nazionale.

Nel 1999 la società avellinese ha installato 33 turbine danesi Vestas da 600 kW (30 MW) quale potenziamento della centrale di Alberona (FG), che ha raggiunto adesso una potenza totale di 33 MW.

Prima di Alberona in primavera erano entrati in funzione 2,4 MW a Rocca San Felice (AV). A fine ’99, la potenza eolica installata in Italia dalla IVPC ammonta quindi a 169,6 MW.

Sempre nell’ambito del provvedimento di incentivazione CIP 6/92, la IVPC dovrà installare altri 230 MW. Alcuni di questi progetti sono già cantierabili e si prevede che entro la fine della prossima primavera inizieranno i lavori per diverse nuove centrali: Andretta-Bisaccia (AV) per 29,4 MW, Lacedonia-Monteverde (AV) per 40 MW, Manaciglioni-Sant’Elia Pianesi (CB) per 40 MW, Roseto (FG) per circa 10 MW. Secondo le previsioni della società, saranno 120 i megawatt installati alla fine del 2000.

Per altre centrali in Sardegna (3 per circa 30 MW) sono in fase avanzata le richieste autorizzative. L’Italian Vento si sta già attivando per la realizzazione, nei prossimi anni, di circa 300 MW di impianti eolici fuori dal provvedimento CIP 6/92.

SEMINARI SUL FV INTEGRATO NEGLI EDIFICI

Il 15 novembre a Roma, il 16 a Milano e il 17 a Bolzano si sono svolti 3 seminari sull’integrazione architettonica dei moduli fotovoltaici (FV). L’iniziativa, organizzata da D.E.A. S.r.l. (Distribuzione Energie Alternative) e Saint Gobain Glass Solar, con il sostegno di ISES ITALIA ed “Energia Blu”, ha attirato un pubblico di oltre 200 persone.

La Saint Gobain Glass Solar è specializzata nella realizzazione di moduli FV di ogni forma e dimensione, in grado di rispondere nel migliore dei modi alle più svariate esigenze di design e funzione. Numerosi gli esempi presentati di impianti realizzati da Saint Gobain Glass Solar in Germania, Olanda, Danimarca e Gran Bretagna. Molte le tipologie d’impianto (tetti, facciate, frangisole, ecc.) che riescono a dare un valore aggiunto agli edifici, rendendoli non solo “energeticamente attivi”, ma anche particolarmente attraenti sotto il profilo prettamente estetico.

È stato interessante notare lo sforzo degli anglosassoni nel mostrare il più possibile l’esistenza di un impianto FV in un edificio, mentre nel nostro paese succede proprio il contrario: chi vuole un sistema solare, è costretto a nasconderlo il più possibile, per evitare presunti danni “paesaggistici”.

Negli stessi seminari è stata inoltre presentata, per la prima volta in Italia, la cella solare fotovoltaica trasparente della Sunways (Germania); questa ha una trasparenza fino del 30% ed un’efficienza pari all’8-9%, e si ritiene possa aprire nuovi confini alle applicazioni architettoniche del FV.

Per informazioni: Ing. Paolo Rocco Viscontini (DEA)
tel: 039 2455720 e-mail: prv@galactica.it

INTERVENTI DELLA REGIONE TOSCANA NEL SETTORE DELLE RINNOVABILI

Ammontano a 6 miliardi i contributi assegnati dalla Regione Toscana per la realizzazione di 9 progetti individuati con un primo pacchetto di “Accordi volontari”, secondo una procedura prevista dal Piano Energetico Regionale predisposta per semplificare gli adempimenti burocratici ed agevolare l’accesso ai finanziamenti pubblici. Si tratta di interventi proposti da soggetti privati o pubblici, selezionati in base al contributo che possono fornire allo sviluppo e alla diffusione delle rinnovabili e del risparmio energetico. I progetti prevedono, infatti, la realizzazione di impianti idroelettrici, a biomasse, impianti di cogenerazione e teleriscaldamento, che consentiranno un risparmio energetico annuo di oltre 13.000 tonnellate equivalenti di petrolio ed una riduzione di quasi 50.000 tonnellate di anidride carbonica in atmosfera in un anno.

Per il settore del solare termico, la Regione Toscana si è posta l’obiettivo minimo di installare 200.000 m2 di solare termico per la produzione di acqua calda entro il 2010, come è, del resto, previsto dal Piano Energetico Regionale. Attualmente i bassi livelli di installato in Toscana (1.000 m2/anno per circa 12.000 m2 totali) non consentirebbero di arrivare a questo obiettivo. Pertanto, si è avviato un accordo di settore per promuovere l’utilizzo di energia da fonte solare per uso termico (deliberazione Regione Toscana n°1172 del 18/10/99) che prevede contributi in conto capitale di circa il 30% e la possibilità di rateizzare il costo non coperto dal finanziamento, grazie ad un accordo tra la Regione e le maggiori banche che operano in Toscana. Nei primissimi mesi dell’anno sarà definito e firmato l’accordo di settore che verrà poi pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana insieme alla lista degli operatori che hanno sottoscritto tale accordo, che i cittadini potranno poi contattare.

Per informazioni: Regione Toscana
Dip.to delle Politiche Territoriali ed Ambientali – Area Energia
La Deliberazione n°1172 e la bozza dell’accordo sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n°45 del 10/11/99, disponibile al sito internet: www.regione.toscana.it

PREMIO EUROSOLAR: VINCONO ANCHE DUE AZIENDE ITALIANE

Il premio europeo Eurosolar viene conferito ogni anno, dal 1994, a 7 progetti particolarmente innovativi nel settore delle rinnovabili. L’edizione 1999, svoltasi a Francoforte il 27 novembre, ha assegnato alla società italiana Accomandita il premio relativo alla categoria delle società industriali e commerciali e sempre un italiano, Giuliano Bianchini, ha meritato un premio speciale per aver organizzato e tenuto un corso per installatori di impianti solari termici rivolto ai detenuti del penitenziario di Gorgona, isola dell’arcipelago toscano (IlSolea360gradi, maggio ’99).

La società Accomandita è stata una delle prime a portare la tecnologia solare sul mercato italiano: dal 1980 ad oggi ha installato 100.000 m2 di collettori solari termici (8.000 nel 1999), registrando negli ultimi 3 anni una crescita media del 40%.

Il corso di Giuliano Bianchini, iniziato nel 1996 e seguito da 54 detenuti, ha portato alla realizzazione e all’installazione di quasi 70 m2 di collettori solari che forniscono acqua calda al penitenziario; altri 115 m2 saranno operativi nei prossimi mesi. L’obiettivo è di coprire l’intera domanda di acqua calda dell’isola con i collettori costruiti ed installati dai detenuti. Questi hanno dato vita ad una cooperativa sociale che opera nella Provincia di Livorno. Il progetto verrà esteso nel 2000 al Carcere di Rebibbia di Roma con il finanziamento del Dip.to di Amministrazione Penitenziaria e del Ministero dell’Ambiente, e la partecipazione dell’Università di Roma “La Sapienza” e dell’ENEA.

Per informazioni:
Premio Eurosolar – www.eurosolar.org
Accomandita Tecnologie Speciali Energia srl – tel: 0524 523668
Giuliano Bianchini – Nuova S.a.r.e.d. srl – tel.: 0761 263011

DALLA COMMISSIONE EUROPEA

RINVIATA LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA EUROPEA PER L’ELETTRICITÀ DA FONTI RINNOVABILI
La Commissione europea sta ritardando l’emanazione della proposta di direttiva sulla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Il commissario all’Energia, la spagnola Loyola de Palacio, ha aggiornato la questione ad una prossima riunione, rinviando gli Stati membri ad un documento articolato in 7 punti in cui sono riassunte le richieste agli stessi Paesi in merito alla citata direttiva. Questi sono chiamati ad esprimersi al più presto sui seguenti argomenti (il governo italiano intende pronunciarsi già entro la fine di gennaio):
1) fissare obiettivi di consumo minimo di elettricità prodotta da rinnovabili nei singoli Stati membri;
2) garantire o meno che tale elettricità abbia la priorità di accesso alla rete in caso di congestione;
3) obbligare o meno gli Stati membri ad eliminare ogni discriminazione che crei svantaggi all’accesso di questa elettricità al mercato interno;
4) introdurre un sistema di garanzie di origine per questo tipo di elettricità per permettere un buon funzionamento degli scambi tra Stati membri;
5) obbligare o meno gli Stati membri ad adattare i loro regimi di sostegno diretto a questi prezzi in maniera da porre fine ad ogni discriminazione a favore dei produttori nazionali, al massimo 10 anni dopo l’entrata in vigore della direttiva;
6) chiedere agli Stati il riesame delle disposizioni sulle procedure di pianificazione e autorizzazione per le nuove centrali;
7) verificare dopo 2 anni il livello comparativo dei vari regimi di sostegno alle fonti rinnovabili ed i livelli di aiuto accordati alle altre fonti di energia.

Uno dei nodi della questione, probabilmente causa del ritardo nell’attuazione della direttiva, è il meccanismo di incentivazione. Mentre nella bozza di proposta si prevederebbe che gli Stati membri debbano sostenere direttamente il finanziamento dei produttori nazionali fino a quando la produzione da rinnovabili non abbia raggiunto il 5% del consumo nazionale di elettricità (comunque entro il 2010), paesi come l’Italia ritengono che, in un regime di liberalizzazione, sarebbe più adatto un nuovo meccanismo di mercato, eventualmente basato sui “certificati verdi”, che avrebbero, oltretutto il vantaggio di ridurre gli oneri dell’incentivazione pubblica.

RAPPORTO DELL’ISES E DELLA BANCA DI SVILUPPO AFRICANA SUL MERCATO DELLE RINNOVABILI IN SUDAFRICA
È stato recentemente pubblicato un rapporto di un progetto sviluppato da ISES International in collaborazione con la Banca di sviluppo africana, la Development Bank of Southern Africa (DBSA), con il finanziamento della DG XVII della Commissione Europea, dal titolo “Assessing the Integrated Regional Potential for the Widespread Introduction and Application of Appropriate Renewable Energy Technologies within SADC”. Lo studio fornisce un quadro del mercato potenziale delle tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili per la produzione di energia nel Sud Africa e nei paesi della Southern African Development Community (SADC) (Angola, Botswana, Congo, Lesotho, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Seychelles, Sud Africa, Swaziland, Tanzania, Zambia e Zimbabwe) ed è rivolto all’industria europea che intenda investire in queste regioni. I dati, raccolti durante una serie di missioni sul campo, riguardano gli impianti esistenti e l’attuale suddivisione per tecnologia del mercato, gli ostacoli allo sviluppo del mercato, analizzati nei dettagli, e le possibilità di intervento e di investimento.

Il documento, 75 pagine più una guida per gli investitori di 44 pagine, può essere scaricato al sito internet di ISES: http://wire.ises.org

IN BREVE DAL MONDO

IN AUSTRALIA TASSA SUI CONSUMI ENERGETICI PER LE RINNOVABILI
L’australiana Electricity Supply Association (ESAA), associazione nazionale dei fornitori di energia elettrica, ha proposto al governo federale l’introduzione di una tassa sul consumo di energia, oltre a specifici sussidi, per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili che sono parte degli obiettivi governativi per la riduzione delle emissioni di gas serra. Infatti, secondo gli impegni presi in merito al Protocollo di Kyoto al 2010, l’Australia dovrà ridurre del 108% i livelli di emissioni rispetto al ’97. Questa forte riduzione è causata dal pesante ruolo del carbone nella generazione di elettricità e di conseguenza nella produzione di emissioni (33% del totale). Tra gli obiettivi del governo vi è anche quello di incrementare la quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili entro il 2010, arrivando ad un totale del 12,7% contro il 10,7% registrato nel 1997. La richiesta dell’ESAA si basa soprattutto sulla constatazione che se l’impegno economico per il raggiungimento di tale obiettivo dovesse gravare esclusivamente sull’industria, ne risulterebbero eccessivi rincari dei prezzi dell’energia energetici a danno dei consumatori.

Fonte: Clean Energy

“GREEN FUNDS” E SISTEMI FOTOVOLTAICI “PLUG&PLAY”
La Rabobank olandese ha messo a punto un progetto finanziario per il settore del fotovoltaico (FV) insieme a Greenpeace. Il progetto, chiamato “Solaris”, prevede il coinvolgimento di 5 partner (Rabobank, Green Netherland, Shell Solar, Stork Energy Systems, Ecofys) per la realizzazione di 20.000 sistemi FV con potenze da 100 a 400 W e del costo medio di 442 Euro. I sistemi sono forniti sotto forma di kit e in modo da poter essere facilmente utilizzati e collegati alla rete (Plug&Play).

La Rabobank (www.rabobank.com) è una delle più attive banche verdi olandesi. Queste nascono, a partire dal 1995 in Olanda, a seguito dell’iniziativa presa dal Ministero per la casa, la pianificazione territoriale e l’ambiente, di incentivare, attraverso la detassazione degli utili, gli investimenti per progetti a favore dell’ambiente, della forestazione e conservazione della natura, dell’utilizzo dell’energia solare e delle fonti rinnovabili, dell’agricoltura organica.

L’idea dei “Green Funds” ha cominciato a farsi strada in Olanda nel ’93, quando il governo dell’epoca decise di togliere gli incentivi al settore delle rinnovabili ed “ecologizzare” l’economia. Una banca per potersi fregiare del titolo di “Banca verde” deve rispondere a una serie di requisiti. Ad esempio, che non meno del 70% delle somme investite siano destinate a progetti ecologici. In Olanda sono ormai varie decine i progetti finanziati dalle Banche Verdi, sempre più in competizione tra loro. Per gli operatori finanziari attivi in questo settore c’è la convinzione che le società impegnate attivamente nello sviluppo di tecnologie favorevoli all’ambiente saranno, in futuro, più redditizie di quelle che non lo sono.

Per informazioni: Novem
www.novem.org/netherl/green.htm#Green

MICROFINANZIAMENTI NEI PAESI POVERI CON INTERNET
Si stima che nel 2005 saranno disponibili nel mondo un miliardo di collegamenti portatili ad Internet, attraverso telefoni cellulari, pager ed altri sistemi mobili. Nel 2010 i collegamenti dovrebbero raggiungere i 3 miliardi. Una tale penetrazione di Internet, come per ogni altra tecnologia, potrebbe contribuire a combattere la povertà, aiutando le persone meno favorite a trovare la strada per uscirne. Un settore che si prevede potrà beneficiare di Internet è quello dei microfinanziamenti nei Paesi in via di sviluppo, con prestiti che vanno da 10 dollari a 1.000 dollari. Per far fronte alla domanda di prestito (1,3 miliardi di persone vivono oggi con un dollaro al giorno) ed evitare lo sfruttamento degli usurai, sono nate nel mondo circa 7.000 microbanche e organizzazioni non governative che potrebbero essere collegate con Internet e quindi entrare a far parte di una rete finanziaria adeguatamente organizzata. Questo progetto è avviato ormai da un anno su Internet su iniziativa di Jacques Attali sul sito web PlaNetFinance. Collegare tra di loro le varie microbanche esistenti potrà aiutarle ad abbassare i loro elevati costi relativi alla concessione di un prestito e al suo successivo monitoraggio. L’idea è che le tecnologie informatiche dovrebbero consentire ad una microbanca di controllare un piccolo mutuo come una società di spedizioni è in grado di controllare il percorso dei pacchi spediti. L’abbassamento dei costi significa che i micromutui potranno essere trattati a grandi numeri e negoziati con le banche commerciali. Un settore particolarmente interessato al progetto PlaNetFinance è quello del solare e delle energie rinnovabili. Molti kit e sistemi solari in grado di risolvere problemi cruciali dello sviluppo (conservazione dei medicinali, disponibilità di acqua potabile, illuminazione elettrica) hanno costi nel range dei prestiti trattati dalle microbanche.

Per informazioni: PlaNetFinance – www.planetfinance.org/index.htm

IL FOTOVOLTAICO APPLICATO AL RECUPERO DELLA VISTA
La cella fotovoltaica, tra le numerose applicazioni, potrebbe in futuro essere utilizzata anche per protesi visive. All’Università di Tubingen, in Germania, neurobiologi e oculisti stanno studiando e sperimentando su animali la possibilità di stimolare elettricamente il sistema della retina in modo da recuperare la funzione visiva degli occhi cechi a seguito della degenerazione dei fotoricettori. L’energia elettrica verrebbe prodotta da una mini cella fotovoltaica. La ricerca ha avuto inizio nel 1993, quale parte di un programma promosso dal governo tedesco per esplorare in che modo i numerosi sviluppi di microsistemi tecnologici ed ingegneristici possano essere utilizzati in campo medico. Le sperimentazioni in corso stanno verificando la stabilità e la biocompatibilità dell’impianto e il relativo impatto sulla fisiologia complessiva della retina. Secondo i dati fino ad oggi acquisiti, l’ipotesi di una protesi visiva realizzata con dei chip solari sviluppati ad hoc sembra sempre meno remota anche per applicazioni sull’uomo.

Per informazioni:
e-mail: stett@nmi.de
http://www.uak.medizin.uni-tuebingen.de/depii/groups/subret/

ASTROPOWER ANNUNCIA JOINT VENTURE IN SPAGNA
La società statunitense AstroPower, che opera nel fotovoltaico e ha una crescita annua del 50%, è tra le più promettenti del mercato mondiale. Di recente ha annunciato la formazione di una joint-venture con la spagnola Atersa (Applicaciones Technicas de la Energia), che da oltre 20 anni produce moduli e componenti per sistemi FV.

La nuova compagnia, AstraSolar, avrà sede a Valencia (Spagna), dove sarà avviato un impianto che, a partire da wafer di silicio forniti dall’AstroPower, produrrà celle per 10 MW di potenza annui. Oltre alle celle al silicio cristallino, la AstroPower ha sviluppato la tecnologia del film sottile, utilizzando un processo produttivo ad alta velocità che consente di realizzare wafer al silicio in pochi minuti e a bassissimi costi. L’assemblaggio delle celle in moduli e la commercializzazione presso i mercati locali viene poi affidata a società indipendenti distribuite sul territorio mondiale, le MODCOs.

Per informazioni: AstroPower
www.astropower.com

NOTIZIE DA ISES ITALIA

I Seminari tematici di ISES ITALIA
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Per ulteriori informazioni: Segreteria ISES ITALIA – Arch. Patricia Ferro

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FORUM SOLARE 2000
TECNOLOGIE E SISTEMI SOLARI PER LE CITTÀ
Fiera di Bologna, 3 – 6 Febbraio 2000

Il Forum è costituito da 2 sezioni: una a carattere fieristico-espositivo, l’altra a carattere convegnistico.
Nell’area fieristica, interamente dedicata alle aziende che operano nel settore delle rinnovabili, sono previsti spazi espositivi per le varie tecnologie solari.

Programma Workshop “FORUM SOLARE 2000”

Parlano i protagonisti della gestione energetica delle città: le loro iniziative e proposte per la diffusione delle tecnologie solari in ambito urbano
1) Giovedì, 3 febbraio 2000 – ore 14 – 18
GLI ENTI LOCALI, LE AZIENDE MUNICIPALIZZATE, LE AGENZIE ENERGETICHE
Le attività ed i programmi in corso. Le azioni per rimuovere le barriere alla diffusione.
Le opportunità nel nuovo mercato energetico.
2) Venerdì, 4 febbraio 2000 – ore 14 – 18
LE AZIENDE
Gli esempi di applicazione delle tecnologie solari nelle città. Le strategie commerciali.
Gli incentivi comunitari, nazionali e locali.
3) Sabato, 5 febbraio 2000 – ore 14 – 18
LE ASSOCIAZIONI ENERGETICHE E AMBIENTALISTE
Le azioni di informazione, formazione e lobbying. Il coordinamento delle iniziative.
Le attività di ISES ITALIA

Per informazioni ed iscrizioni ai workshop: Segreteria ISES ITALIA