Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno VI- N.8 Settembre 1999
In questo numero:
- LA CAMPAGNA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL DECOLLO DELLE RINNOVABILI
- A PALERMO IMPIANTI IBRIDI SOLARE-GAS CON LA ROTTAMAZIONE DEGLI SCALDACQUA ELETTRICI
- IPMVP: PROTOCOLLO DI MISURA E VERIFICA DEI RENDIMENTI DI SISTEMI CHE UTILIZZANO FONTI RINNOVABILI
- PV GAP: STANDARD QUALITATIVI PER IL FV
- PROGETTI ALTENER SULL’ENERGIA DA BIOMASSA PER I PUNTI ENERGIA LOMBARDI
- L’ENERGIA SOLARE AD EXPERIMENTA 99 DI TORINO
- HELIPLAT, L’AEREO SOLARE PROGETTATO DAL POLITECNICO DI TORINO. VERSO MODELLI COMMERCIALI NEGLI USA
- DALLA COMMISSIONE EUROPEA
- IN BREVE DAL MONDO
- NOTIZIE DI ISES ITALIA
LA CAMPAGNA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL DECOLLO DELLE RINNOVABILI
Per il raddoppio del contributo delle rinnovabili al 2010 è necessario uno sviluppo accelerato nei prossimi anni. La Commissione delinea una serie di iniziative fino al 2003. Investimenti per 60.000 miliardi di lire. I settori chiave ed il ruolo determinante del capitale privato.
In una risoluzione dell’8 giugno 1998 del Consiglio europeo in merito al Libro Bianco (“Energy for the Future: Renewable Sources of Energy”, “IlSolea360gradi”, gennaio 1998) è stata lanciata l’idea, già proposta nello stesso documento, di una Campagna per il decollo delle rinnovabili (Campaign for the Take-Off) in Europa. L’obiettivo della risoluzione era di accrescere l’interesse di industrie, investitori e decisori pubblici verso il settore, invitando la Commissione ad elaborare proposte specifiche.
La “Campagna per il decollo”, descritta in dettaglio da un documento della DG XVII, è parte integrante delle strategie comunitarie per le rinnovabili. In particolare essa stabilisce un quadro di azione imperniato su alcuni settori chiave (vedi tabella), con lo scopo di evidenziare le maggiori opportunità di investimento ed attrarre i capitali privati che, secondo le linee tracciate dalla strategia, dovranno rappresentare il 75-80% delle risorse totali necessarie. La Campagna, inoltre, intende incoraggiare la spesa pubblica verso gli stessi settori-chiave come contributo e stimolo all’investimento privato. Si stima che gli investimenti richiesti dalla Campagna siano dell’ordine di 60.000 miliardi di lire (30 miliardi di Euro) e si ritiene che essa possa raggiungere i suoi obiettivi entro il 2003.
Già nel Libro Bianco 3 settori tecnologici (energia solare diretta – solare termico e fotovoltaico -, energia eolica e da biomasse) venivano identificati come cruciali per il raggiungimento del 12%, entro il 2010, del contributo delle rinnovabili sul consumo energetico totale dell’Unione. Questi settori hanno tuttavia bisogno di uno stimolo iniziale per accelerare la loro penetrazione nel mercato.
Si svilupperanno così maggiori economie di scala e, di conseguenza, si ridurranno i costi (illustreremo in dettaglio i vari settori-chiave nei prossimi numeri).
Una quarta priorità della Campagna riguarda l’integrazione delle fonti rinnovabili in 100 comunità, con lo scopo di coprire la loro offerta energetica al 100%. Il programma “100 comunità”, si propone anche come banco di prova per la fornitura decentralizzata di energia, utilizzando l’esperienza-pilota di un certo numero di comunità, regioni, città ed isole, alcune delle quali potrebbero ragionevolmente utilizzare energia al 100% da fonti rinnovabili.
Circa le prospettive dell’integrazione delle rinnovabili, assumono particolare importanza i seguenti aspetti: la densità del consumo energetico per l’area considerata in rapporto alla disponibilità di energie rinnovabili, la disponibilità e la tipologia di infrastrutture energetiche, il modello di consumo energetico, la grandezza della comunità.
Secondo tali elementi, ed in particolare sulla base della densità energetica, possono essere distinte le seguenti categorie di comunità:
1. Comunità urbane, quali blocchi di edifici, quartieri in aree residenziali, villaggi, città (disponibilità di energia solare minore rispetto alla densità di consumo di energia e limitate risorse anche per le altre fonti rinnovabili);
2. Comunità rurali, cioè piccole aree rurali, province, regioni (disponibilità di energia solare al livello della densità di consumo di energia ed, in genere, disponibilità di altre fonti come vento, biomassa, idraulica).
3. Comunità isolate, come aree isolate, isole, aree autonome (disponibilità di energia solare maggiori o al livello della densità di consumo di energia e disponibilità di altre fonti rinnovabili e debole o addirittura nessuna connessione alla rete elettrica esterna).
Una gran parte dei costi del programma “100 comunità” entra nelle iniziative previste per i settori-chiave prima elencati e non dovrebbe richiedere fondi addizionali.
Nell’ambito della Campagna per il decollo delle rinnovabili in Europa, il ruolo della Commissione sarà di stabilire una cornice all’interno della quale essa possa fornire assistenza tecnica e finanziaria e coordinare le azioni intraprese a livello continentale.
Il ruolo degli Stati Membri sarà fondamentale per la promozione degli obiettivi della Campagna e per il coordinamento delle azioni a livello nazionale. Resta come obiettivo centrale dell’iniziativa il sostegno al settore privato ed il coinvolgimento di tutte le parti interessate alla diffusione delle rinnovabili. A questo scopo vengono delineati possibili partenariati tra i diversi attori (“Renewable Energy Partnership”), come quelli tra la Commissione e le autorità pubbliche nazionali, tra la Commissione e le industrie ed associazioni di industrie, allo scopo di creare un clima favorevole e ben definito per gli investimenti nel settore. Altri attori avranno un ruolo decisivo nelle decisioni di investimento: le istituzione finanziarie, per consentire un più facile accesso degli investitori ai prestiti e gli enti locali (comunali e regionali), ma anche i governi e le autorità nazionali, per ciò che riguarda le procedure amministrative (ad esempio, nel settore edilizio) che spesso ostacolano l’utilizzo delle rinnovabili. Altro ruolo decisivo avranno le organizzazioni che si occupano delle attività informative nel settore.
Per quanto concerne i fondi pubblici richiesti per la Campagna, secondo uno scenario indicativo, essi ammonteranno a circa 7 miliardi di Euro: 6 miliardi saranno stanziati direttamente dai diversi programmi nazionali, il restante miliardo dai programmi comunitari (Fondi Strutturali e Programmi di Sviluppo e Ricerca Tecnologica). Si noti che in questo budget non vengono compresi gli incentivi fiscali, che stanno diventando lo strumento di sostegno più importante negli Stati Membri.
Per scaricare il documento “Campaign for the Take-Off” della DG XVII:
http://europa.eu.int/en/comm/dg17/ctore.htm
A PALERMO IMPIANTI IBRIDI SOLARE-GAS CON LA ROTTAMAZIONE DEGLI SCALDACQUA ELETTRICI
L’11 settembre ’99 presso i locali dell’Azienda Municipale del Gas (AMG) di Palermo si è tenuta una conferenza stampa che ha annunciato l’inizio ufficiale della Campagna Solare Gas, prima iniziativa della città per candidarsi nei prossimi anni a “City of Sunlight” (La Città del Sole).
La campagna, promossa dall’AMG di Palermo in collaborazione con l’ENEA il CODIF, ISES ITALIA, EUROSOLAR Italia e Kyoto Club, prevede la diffusione nella città di Palermo di sistemi misti solare-metano in sostituzione di scaldacqua elettrici.
Obiettivo principale della campagna è il graduale sviluppo di un mercato locale dei sistemi solari termici, in sinergia con la fonte energetica metano.
Il programma prevede tre interventi fondamentali. Il primo consiste nella rottamazione di scaldacqua elettrici e sostituzione con sistemi solare-gas ed è rivolto alle famiglie che abitano in appartamenti agli ultimi piani di condomini o in villette monofamiliari. Gli altri due interventi sono legati alla sperimentazione del “servizio calore” da impianti misti solare-gas; in pratica l’AMG realizzerà gli impianti solari a proprie spese e venderà all’utenza calore sotto forma di acqua calda.
I potenziali utenti saranno di tipo “collettivo”, come alberghi, ospedali, scuole materne, ecc.
Le imprese installatrici di collettori solari che vogliono partecipare alla campagna sono valutate preventivamente dalla AMG e dall’ENEA. Quelle che, avendo dimostrato di possedere i requisiti prestabiliti, decidono di sottoscrivere un accordo volontario con l’AMG, entrano a far parte di un albo di imprese accreditate a partecipare alla campagna (Albo Solare).
Nel corso della conferenza stampa sono state presentate le società selezionate che costituiscono il primo gruppo di imprese inserite nell’Albo Solare.
I primi impianti verranno realizzati presso un campione di 15 utenti (abitazioni monofamiliari) sui quali non graveranno le spese di installazione e manutenzione, che saranno sostenute interamente dalla stessa AMG. Questi primi sistemi, di cui l’AMG rimane proprietaria, verranno posti sotto monitoraggio continuo e serviranno, oltre che ad ottimizzare gli aspetti tecnici, anche a mettere a punto con l’utente un contratto di “garanzia dei risultati solari”, con il quale l’azienda municipalizzata si impegna a fornire la soglia minima di copertura del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda.
Si prevede che entro il 2001 saranno installati 2.500 impianti; il potenziale di applicazioni è comunque superiore alle 23.000 unità. Nel primo anno ne verranno installati 300, nel secondo 800 nel terzo 1.200, per un volume di affari complessivo di 8 miliardi di lire in tre anni. Effetti principali della campagna saranno la creazione di nuovi posti di lavoro (l’AMG prevede la creazione, al 2001, di 70 nuovi occupati) e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, stimata in circa 2.500 tonnellate all’anno.
Dal 13 settembre è aperto un ufficio informazioni presso la sede della AMG di Piazza Tummiello ed è possibile contattare i responsabili al numero verde 800-014585 (attivo da lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 13:00)
IPMVP: PROTOCOLLO DI MISURA E VERIFICA DEI RENDIMENTI DI SISTEMI CHE UTILIZZANO FONTI RINNOVABILI
La Commissione per le Fonti Rinnovabili dell’International Protocol of Measurament and Verification (IPMVP), creato nel 1997 per progetti relativi all’efficienza energetica ed alla conservazione delle acque, sta sviluppando una nuova sezione, con l’obiettivo di definire un metodo di Misura e Verifica (M&V) dei rendimenti applicabile ai sistemi che producono energia da fonti rinnovabili.
L’adozione di uno standard valutativo attendibile è sentita come una condizione necessaria allo sviluppo delle rinnovabili, settore nel quale i costi elevati delle tecnologie spesso non vengono compensati da sufficienti garanzie dal punto di vista della produzione.
Un Protocollo di misura e verifica definito ed accettato a livello internazionale costituirebbe un riferimento essenziale nella stesura dei contratti di finanziamento, ed in particolare, nei “contratti a prestazione” (performance contracting), in cui i pagamenti vengono concordati in base alla resa di un sistema nel suo complesso e non in relazione ai singoli componenti.
Consentendo ad operatori e clienti di determinare in anticipo i benefici ottenibili, il Protocollo permette una riduzione dei rischi legati ad un progetto e, dunque, un aumento delle possibilità stesse di ottenere finanziamenti a costi inferiori.
Il lavoro della Commissione, composta da esperti di 21 paesi, consiste nella raccolta e nell’analisi delle tecniche di valutazione esistenti e nella scelta delle opzioni che incontrano un maggior consenso: i contributi vengono archiviati in un database in continuo aggiornamento e grazie ad essi, si è arrivati alla stesura di una prima bozza del documento finale; questa è disponibile sul sito http://ntwebsrvl.nrel.gov/IPMVP/.
Organismi finanziari internazionali, come la World Bank, hanno espresso interesse per i risultati raggiunti e l’Intergovermental Panel of Climate Change (IPCC) intende adottare l’IPMVP come standard nella misurazione e nella verifica delle emissioni di gas-serra.
Nell’ambito del Solar World Congress 1999 organizzato da ISES in Israele lo scorso giugno il Protocollo per le Rinnovabili è stato oggetto di un workshop specifico, coordinato da David Mills.
Tra i membri della Commissione figurano autorevoli istituzioni internazionali, quali, National Renewable Energy Laboratory (NREL), American Wind Energy Association (AWEA), Passive Solar Industries Council (PSIC), Photovoltaic Global Accreditation Program (PVGAP), Tata Energy Research Institute (TERI), International Solar Energy Society (ISES).
Per informazioni: IPMVP – International Protocol of Measurament and Verification
http://www.ipmvp.org
PV GAP: STANDARD QUALITATIVI PER IL FV
Un lavoro analogo a quello della Commissione per le Rinnovabili dell’IPMVP è svolto, nell’ambito del settore fotovoltaico, dal PVGAP (Global Approval Program for Photovoltaic), associazione non profit registrata in Svizzera nel 1996. Il GAP promuove l’approvazione internazionale di standard qualitativi e di procedure di certificazione dei rendimenti per moduli e sistemi fotovoltaici.
Il marchio di qualità proposto dal GAP, che attesta la conformità dei prodotti FV alle prescrizioni dell’International Electrotechnical Commission (IEC), si sta diffondendo in Europa, in Giappone, negli Stati Uniti e nei paesi in via di sviluppo.
Nel 1997 è stato pubblicato il “PV-GAP Reference Manual” che fornisce una lista di tutti gli standard di riferimento esistenti, dei laboratori che eseguono test di rendimento ed un glossario con 500 termini tecnici.
Per informazioni: PV GAP
http://www.pvgap.org
PROGETTI ALTENER SULL’ENERGIA DA BIOMASSA PER I PUNTI ENERGIA LOMBARDI
La Rete lombarda di Punti Energia è impegnata in due progetti Altener che riguardano il settore dell’energia da biomasse.
Un primo progetto è sviluppato dal Punto Energia di Como, con partner portoghesi e spagnoli; si chiama “Planning the Use of Biomass” ed ha lo scopo di valutare la potenzialità e la pianificazione dell’uso delle risorse di biomassa nelle rispettive provincie. In provincia di Como esiste un notevole potenziale di biomassa, in particolare legno, grazie soprattutto alla presenza sul territorio di 3.200 aziende del legno e di mobilifici. Queste hanno un potenziale di residui della lavorazione del legno di circa 560.000 t/anno. Nella provincia di Como esiste un discreto potenziale anche per la produzione di biogas per uso termico ed elettrico che si può ottenere attraverso impianti di trattamento delle acque e da discariche.
Sempre per quanto riguarda il biogas, il coordinamento dei Punti Energia lombardi partecipa ad un progetto Altener, recentemente approvato, che ha l’obiettivo di identificare soluzioni tecniche per il trattamento di reflui zootecnici e di definire le soluzioni impiantistiche più idonee per la produzione di energia. Sfruttare questa risorsa attraverso digestori anaerobici permette di generare energia e anche dei sottoprodotti, come il concime.
Al progetto, denominato “CollectBiogas”, partecipano anche la Rhônesalpesènergie-Environnement (Francia), l’Istituto per l’Ingegneria Termica dell’Università di Graz (Austria) e l’Energikontoret Väst (Svezia).
Fonte: Newsletter Punto Energia, n.4/1999
http://www.puntoenergia.com
L’ENERGIA SOLARE AD EXPERIMENTA 99 DI TORINO
Il 31 ottobre prossimo chiuderà la XIII edizione di Experimenta 99, l’annuale manifestazione torinese sulle problematiche tecnologiche del mondo moderno, organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Comune di Torino dal 26 giugno al 31 ottobre 1999.
Experimenta 99, realizzata nel Parco Michelotti-ex Zoo della città, è interamente dedicata all’energia e all’ambiente. È allestita in parte all’interno di edifici un tempo destinati ad ospitare giraffe, elefanti e orsi polari ed in parte all’esterno. In oltre 70 punti i visitatori possono interagire con macchine e strumentazioni studiate appositamente per facilitare la comprensione dei fenomeni energetici ed il funzionamento delle varie tecnologie solari, da quelle fotovoltaiche, alle solari termiche alle tecnologie eoliche.
Tra le macchine, gli esperimenti e le tecnologie esposte figurano: una fontana con celle solari, la bicicletta per le trasformazioni energetiche, la giostra solare, un modello di termodistruzione dei rifiuti, presentazione di parchi tecnologici con installazioni interattive, elettrodomestici funzionanti a bassa tensione e alimentati con l’energia del sole.
Nei primi mesi di apertura, oltre 40.000 persone hanno visitato la mostra, che ha riscosso un notevole successo e le cui conclusioni saranno tratte in un incontro su “Il Sole: calore, energia, vita” in programma per il 23 ottobre 1999.
Per informazioni: Experimenta ’99
e-mail: experimenta99@aginformpc.com
http://www.aginformpc.com/experimenta99
HELIPLAT, L’AEREO SOLARE PROGETTATO DAL POLITECNICO DI TORINO. VERSO MODELLI COMMERCIALI NEGLI USA
Il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale ed il Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino stanno realizzando un progetto di aereo solare, o come viene più esattamente definito di “piattaforma volante alimentata ad energia fotovoltaica”, per applicazioni scientifiche, telerilevazioni e telecomunicazioni.
L’aereo solare che si chiama “HELIPLAT” è stato progettato con un finanziamento dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e si base sull’esperienza internazionale di aerei solari che hanno già fatto voli dimostrativi, come il Pathfinder Plus (vedi “IlSolea360gradi”, settembre 1998). Questi velivoli presentano notevoli vantaggi rispetto ai satelliti artificiali: sono più economici, più vicini alla superficie terrestre, sono manovrabili mediante telecomandi e, pertanto, adatti ad una più ampia varietà di applicazioni. Inoltre, potendo decollare ed atterrare hanno la possibilità di incorporare le ultime tecnologie ed evitare l’obsolescenza.
Heliplat è un modello d’aereo simile ad un aliante, con apertura alare totale di 75 metri ed un’area coperta da celle fotovoltaiche di circa 220 m2; è capace di un carico utile di 100 kg, avrà una potenza 4 kW necessaria per il decollo e potrà volare ad un’altezza di 17-18 km dal suolo. La potenza totale fornita dalle celle è di circa 50 kW e verrà utilizzata per alimentare le celle a combustibile che forniranno l’energia necessaria per il volo notturno. L’autonomia di volo di Heliplat dovrebbe essere di 9-12 mesi.
La realizzazione del progetto sarà consentita da un ulteriore finanziamento comunitario, in collaborazione con altri partner europei. Si attende che un prototipo faccia un primo volo dimostrativo entro i prossimi 3 anni.
Studi e realizzazioni di aerei solari si sono susseguiti negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti. Dopo i test di volo del Pathfinder Plus, la società costruttrice AeroVironment Inc., grazie ai finanziamenti della NASA (programma ERAST), ha terminato ulteriori test del nuovo prototipo Centurion, un aereo solare con un’apertura alare di 61 metri (3,6 m di larghezza) capace di volare ad un’altezza di circa 30 chilometri. I successi di questi progetti rendono ormai prossima la realizzazione di un velivolo commerciale, che avrà le funzioni di un normale satellite. Si chiamerà Helios, volerà, già dal mese di ottobre, tra i 15 e i 25 km di altezza, avrà 77 m di superficie alare ed un’autonomia di volo di 6 mesi (Centurion era in grado di volare solo per 14-15 ore consecutive).
Per informazioni: Heliplat – http://www1.tlc.polito.it/heliplat
Prof. G. Romeo (Dip. Ingegneria Aeronautica e Spaziale)
e-mail: romeo@polito.it
DALLA COMMISSIONE EUROPEA
DOCUMENTAZIONE SUI SISTEMI FV INTEGRATI NEGLI EDIFICI
Due interessanti relazioni sull’integrazione del fotovoltaico (FV) negli edifici sono state presentate nel corso della conferenza “Solar Electricity in Building Construction” (Stoccolma, 12-13 aprile 1999).
Il primo documento presenta uno dei rapporti conclusivi del PV-Hybrid-PAS, un progetto JOULE messo in atto da PAS LINK (una rete di servizi per test termici all’aperto) e da JRC Ispra. Uno dei principali obiettivi del progetto PAS è lo sviluppo di una metodologia per determinare le prestazioni termiche ed elettriche dei sistemi FV ibridi, con alcune considerazioni relative al loro impatto sull’illuminazione naturale e sul comfort.
L’altro documento riguarda una delle principali barriere che si oppongono alla diffusione su larga scala dei moduli FV in edilizia: la mancanza di prodotti edili certificati che integrino i moduli FV. Questo è un handicap molto severo, dal momento che tutti i componenti edili debbono avere il marchio CE. Si ritiene che il ritardo nello stabilire criteri e procedure adeguate per la certificazione dei moduli per uso edile sia causato dal carattere multifunzionale delle applicazioni FV e dalle diverse tipologie di integrazione architettonica.
I documenti citati sono:
1) Fitness for Purpose of Building Integrated PV Systems, Bloem J.J., Van Zolingen R.J.C., Cross B.
2) Prescript-Towards CE-Marking for PV Buildings Components, Bloem J.J., Baker P.
Possono essere richiesti a: Commissione europea
Centro comune di ricerca (ISPRA) – fax: +39 0332 789646
XVI CONFERENZA E FIERA SUL FV A GLASGOW
Gli organizzatori della XVI Conferenza ed Esposizione sull’energia solare fotovoltaica, che si terrà a Glasgow (Regno Unito) dall’1 al 5 maggio del 2000, hanno appena annunciato il loro primo invito a presentare le relazioni (scadenza 15/10/99).
Obiettivo della manifestazione è di mettere in evidenza la crescente domanda nei confronti delle energie rinnovabili, nonché la necessità di porre in atto una rivoluzione industriale-ecologica in grado di garantire un rifornimento di energia sicuro, ecocompatibile, a lungo termine e distribuito con equità.
La manifestazione rappresenterà una vetrina per lo sviluppo della tecnologia FV e sarà incentrata su dimostrazioni pratiche dell’utilizzo vantaggioso, in termini di costi, di tale tecnologia, oltre che illustrare precedenti programmi di applicazione e nuovi progetti. Sarà allestita una mostra su prodotti e applicazioni e sono previste visite guidate di carattere scientifico.
Le relazioni della conferenza tratteranno i seguenti temi:
- elementi essenziali, nuovi strumenti e materiali;
- pile solari al silicio cristallino e relative tecnologie;
- celle a strato sottile e relative tecnologie;
- moduli e componenti di sistemi per le tecnologie FV;
- utilizzo della tecnologia FV negli edifici;
- implementazione, strategie, programmi nazionali e schemi di finanziamento;
- celle e sistemi spaziali.
L’avvenimento si svolge sotto l’egida della Commissione europea, del Ministero del Commercio e dell’Industria del Regno Unito, della Città di Glasgow, dell’associazione britannica per l’energia fotovoltaica e dell’associazione europea dell’industria fotovoltaica (EPIA).
Per informazioni: WIP – Sylvensteinstrasse 2 D-81369 München
tel: +49 89 7201235 fax: +49 89 7201291
Per questioni riguardanti gli abstract:
Commissione europea – Centro comune di ricerca (ISPRA)
tel.: +39 0332 785885 fax: +39 0332 789646
e-mail: pv.conf@jrc.it
www.wip.tnet.de/pv00.htm
IN BREVE DAL MONDO
ENERGIA DALLE MAREE CON PIATTAFORME PETROLIFERE
La società petrolifera norvegese Statoil sta valutando la possibilità di trasformare in impianti per lo sfruttamento delle maree oceaniche le proprie piattaforme petrolifere fuori costa non più produttive. Si tratta di strutture tra le più alte nel mondo, installate nei fondali profondi del Mare del Nord ed il loro smantellamento comporterebbe costi notevolissimi.
Il progetto, in una fase ancora molto preliminare, prevederebbe il trasporto delle piattaforme a terra, la loro conversione in impianti di produzione di energia elettrica per lo sfruttamento delle maree e, quindi, l’installazione nelle zone dove sono più forti le correnti da queste generate.
L’idea di convertire le piattaforme è maturata nel corso di uno studio di fattibilità sugli impianti per lo sfruttamento delle maree condotto dalla stessa Statoil, in collaborazione con l’istituto di ricerche norvegese SINTEF e con la società elettrica Hammerfest Stroem.
Lo studio ha concluso che sarebbe troppo costoso costruire tali impianti ex novo. L’utilizzo delle piattaforme ormai obsolete, unitamente all’utilizzo di moderne e più efficienti turbine idrauliche, potrebbe invece rendere economicamente fattibile produrre energia elettrica dalle correnti marine generate dalle maree.
Due dei più grandi impianti esistenti per la conversione di energia dal moto ondoso sono stati realizzati proprio nel paese scandinavo, dove vi sono le maggiori quote di energia elettrica di origine idrica e, quindi, capacità tecnologiche avanzate per la realizzazione di impianti azionati dal moto delle acque.
LE ATTIVITÀ DELLA BP SOLAREX NEL MONDO
La BP Solarex ha annunciato l’acquisizione dell’APEX, società francese con sede a Montpellier specializzata nella progettazione di sistemi fotovoltaici. La BP Solarex, divisione della BP Amoco, intende così accrescere la sua presenza sul mercato francese, dove continuerà a commercializzare i suoi prodotti tramite la società Serelio, già distributore autorizzato.
La BP Solarex ha anche ottenuto il riconoscimento del “Millennium Product”, premio istituito dal capo del governo inglese Tony Blair per i prodotti più innovativi delle aziende britanniche, in merito alle realizzazione delle tettoie FV utilizzate per l’alimentazione delle stazioni di servizio.
Attualmente sono stati installati 15 impianti collegati alla rete su altrettante stazioni di servizio della BP che utilizzano più di 300 moduli Solarex ad alta efficienza con una potenza massima di 20 kW.
Anche la BP Amoco Australia, consociata della BP Amoco, ha annunciato l’intenzione di alimentare con fotovoltaico 7 nuove stazioni di servizio entro la fine dell’anno (la prima è stata inaugurata il 1° settembre a Sydney).
L’operazione fa parte di un progetto di solarizzazione delle nuove stazioni di servizio BP in 11 paesi, annunciato all’inizio dell’anno (vedi “IlSolea360gradi”, aprile ’99).
Per informazioni: www.bpamoco.com/pluginthesun
SOPRAVVIVERE AI DISASTRI AMBIENTALI CON LE RINNOVABILI
Nel giugno del 1998 il National Renewable Energy Laboratory (NREL) e la National Association of Indipendent Insures (NAII) hanno sponsorizzato un seminario dal titolo “Solar Technology and the Insurance Industry”, per discutere del possibile utilizzo di tecnologie solari e rinnovabili possano essere utilizzate per ridurre i costi assicurativi legati al pericolo di calamità naturali.
Gli studi condotti dal NREL, in collaborazione con alcune università, hanno sottolineato che il 40% dei danni risarciti dalle compagnie assicurative, in caso di calamità, sono dovuti all’interruzione dell’energia elettrica.
Le tecnologie che producono energia elettrica da fonte rinnovabile possono mitigare questi effetti, garantendo la produzione di energia presso le utenze finali e, in certi casi, consentono la sopravvivenza di comunità colpite da disastri naturali come uragani, alluvioni, incendi e terremoti.
Per informazioni: www.nrel.gov/surviving_disaster/value.rescue.html
NORDIRLANDA: CERTIFICAZIONE ISO 14001 PER L’EOLICO
B9 Energy, un’azienda nordirlandese che si occupa della conduzione e della manutenzione di centrali eoliche, è la prima al mondo ad aver ottenuto la certificazione ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale nel settore dell’energia eolica.
La B9 gestisce dal 1995, per conto della PowerGen Renewables, la centrale eolica “Bessy Bell”, un impianto che produce elettricità per circa 5.000 famiglie.
Attualmente sono circa 5.150 i certificati di conformità alla norma ISO 14001 rilasciati in 55 paesi ad aziende che adottano politiche di gestione mirate alla preservazione e al miglioramento della qualità ambientale.
Per informazioni: B9 Energy Ltd
tel: +44 1574 263900 fax: +44 1574 263901
e-mail: o&m@b9energy.co.uk
http://www.b9energy.co.uk/
AUSTRALIA: PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO PER LE RINNOVABILI
La National Greenhouse Strategy, adottata dal governo australiano per tenere fede agli impegni presi a Kyoto, prevede il raggiungimento di una quota pari al 2% dell’elettricità prodotta da rinnovabili entro il 2010. Per tale obiettivo saranno stanziati 60 milioni di dollari australiani (circa 70 miliardi di lire) nei prossimi cinque anni a sostegno dell’industria delle rinnovabili. Alla base delle iniziative previste è il Renewable Energy Commercialisation Program (RECP), che prevede lo stanziamento di 30 milioni di dollari per progetti innovativi ad alto potenziale commerciale. Nella prima fase del Programma, conclusasi ad aprile, sono stati finanziati i seguenti progetti: il primo impianto industriale al mondo dedicato esclusivamente alla produzione di celle fotovoltaiche al titanio; una centrale da 48 MW di potenza che sfrutta l’energia delle maree; un prototipo di generatore per la produzione di elettricità dall’energia delle onde; un impianto sperimentale che, a partire da biomasse locali, produce elettricità, olio di eucalipto e carbone; un progetto per il recupero di batterie al vanadio da utilizzare per il mercato FV ed una struttura adibita a centro-visite in un parco naturale alimentata da energia solare. Inoltre, la sede australiana della BP Solarex ha ottenuto il finanziamento per la produzione di celle policristalline con efficienza del 17%.
Per informazioni: National Greenhouse Strategy
www.greenhouse.gov.au
NOTIZIE DI ISES ITALIA
WIND DIRECTIONS AI SOCI DI ISES ITALIA
ISES ITALIA è Socio dell’EWEA, la European Wind Energy Association, la più importante associazione non governativa a livello europeo costituita da aziende ed organizzazioni operanti nel settore eolico.
In qualità di Socio, ISES ITALIA riceve 50 copie per numero della rivista WIND Directions, bimestrale di 30 pagine che tratta gli aspetti tecnologici, economici e politici del settore eolico in Europa e nel mondo.
ISES ITALIA, intende mettere a disposizione dei Soci in regola con il pagamento della quota associativa 1999 che ne faranno richiesta scritta, e nel limite delle copie disponibili, la Rivista WIND Directions.
Le prime richieste che perverranno (fino al limite di 40) verranno inserite in una lista di distribuzione valida fino al 31/12/2000
FORUM SOLARE 2000
TECNOLOGIE E SISTEMI SOLARI PER LE CITTÀ
Evento promosso ed organizzato da ISES ITALIA in collaborazione con EUROPOLIS nell’ambito di “EUROPOLIS 2000” saloni delle tecnologie per vivere la città
Fiera di Bologna, 3 – 6 Febbraio 2000
IN OCCASIONE DEL “FORUM SOLARE 2000” SI TERRANNO INCONTRI E DIBATTITI CON ESPERTI DI AZIENDE, ENTI LOCALI, CENTRI DI RICERCA ED OPERATORI DELLE RINNOVABILI ESPOSIZIONE DI TECNOLOGIE E SISTEMI SOLARI PER LE CITTÀ
TRA I SETTORI TRATTATI:
- Energie rinnovabili negli edifici (sistemi solari negli edifici, architettura solare, illuminazione naturale)
- Sistemi solari diretti e loro applicazioni (sistemi solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento, sistemi solari termici per la produzione di elettricità, sistemi fotovoltaici, raffrescamento attivo, refrigerazione e deumidificazione)
- Tecnologie solari indirette e loro applicazioni (conversione dell’energia dalle biomasse e dai rifiuti)
Per informazioni:
Segreteria ISES ITALIA