Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno V- N.9 Ottobre1998
In questo numero:
- LETTERA DEL PRESIDENTE AI LETTORI
- LE NUOVE PROSPETTIVE DELLE CENTRALI SOLARI TERMICHE A CONCENTRAZIONE
- CONCLUSI I SEMINARI DI ARCHITETTURA E URBANISTICA SOLARE ORGANIZZATI DA ISES ITALIA
- LE MACCHINE EOLICHE DI GRANDE TAGLIA PRONTE PER IL MERCATO
- CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (9)
- INCENTIVI DEL COMUNE DI ROMA PER I PANNELLI SOLARI TERMICI. IL PUNTO SUL COMUNE SOLARIZZATO
- BANCA DATI ENEA SU APPARECCHIATURE PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE FONTI RINNOVABILI
- LA CASA MOBILE DI GREENPEACE IN GIRO PER L’ITALIA
- GRUPPO EUROPEO PER LA DIFFUSIONE DEL SOLARE TERMICO
- DALLA COMMISSIONE EUROPEA
- IN BREVE DAL MONDO
- NOTIZIE DA ISES ITALIA
LETTERA DEL PRESIDENTE AI LETTORI
Alla fine degli anni ’70, per iniziativa di Vittorio Storelli, veniva creata la sezione italiana dell’International Solar Energy Society, ISES ITALIA.
Da allora ISES ITALIA ha rappresentato un importante punto di riferimento per la promozione delle energie rinnovabili nel nostro paese.
Determinante il contributo disinteressato di molti Soci e l’attivismo di chi si è fatto carico di guidare e sostenere le attività della Associazione anche quando l’energia solare non era di moda, in modo particolare e decisivo quello di Corrado Corvi.
La mia elezione a Presidente di ISES ITALIA cade in un momento di rinnovato interesse per l’energia solare nel mondo e in Italia. Un momento che deve spingerci come Associazione ad accrescere gli sforzi ed aggiustare il tiro. Dobbiamo infatti fare in modo che la sensibilità e la cultura tecnica sulle energie rinnovabili crescano a tutti i livelli, dalle scuole, alle università, tra i professionisti e le imprese, non solo nelle grandi realtà istituzionali.
Per conoscere e far conoscere le capacità progettuali e realizzative presenti in Italia nel settore, dovremo moltiplicare gli incontri di aggiornamento e di promozione dello stesso, anche di natura commerciale, in collaborazione con le principali piazze fieristiche. In questo campo l’Italia potrebbe recuperare un ruolo più attivo in Europa, volto a promuovere le tecnologie europee nell’area mediterranea anche nell’ambito di politiche di incentivazione al mercato locale del lavoro, per sostenere lo sviluppo e limitare l’immigrazione.
Su queste prime indicazioni abbiamo appena cominciato a lavorare.
Ci aspettiamo che i Soci e coloro che sono interessati alle nostre attività vogliano anch’essi contribuire con le loro idee e con la loro esperienza.
Il Presidente di ISES ITALIA
Prof. Vincenzo Naso
LE NUOVE PROSPETTIVE DELLE CENTRALI SOLARI TERMICHE A CONCENTRAZIONE
Le innovazioni tecnologiche dell’ultimo decennio rinnovano a livello mondiale l’interesse per gli impianti solari termici a media ed alta temperatura. Al via alcuni primi progetti anche con il sostegno della Banca Mondiale. L’Italia praticamente assente nel settore.
Alla base delle centrali solari termiche a concentrazione è un collettore, che raccoglie e concentra la radiazione solare su una caldaia o ricevitore. Il fluido, riscaldato dai 100 °C a oltre i 2.000 °C, può essere impiegato in vari processi industriali, principalmente per la produzione di elettricità.
I sistemi a concentrazione più diffusi sono di 3 tipi: a concentratori parabolici lineari (CPL), a torre con ricevitore centrale (TC) e a disco o concentratori parabolici puntuali (CPP).La gamma di potenze ottenibili va da una decina di kW ad alcune centinaia di MW, raggruppando più impianti modulari. La prima generazione delle centrali solari a concentrazione, costruite soprattutto negli anni ’80, è già di per sé la prova delle grosse potenzialità di questi impianti solari.
In particolare, le prove più evidenti di quelle potenzialità sono fornite dalle centrali solari a concentratori parabolici lineari. Quelle costruite in California nel deserto del Mojave tra il 1981 e il 1990 dalla società Luz, per una potenza installata di 354 MW, sono ormai una realtà industriale da quasi 15 anni ed hanno dimostrato di essere affidabili, efficienti e suscettibili di significativi miglioramenti.
La seconda generazione di centrali solari a concentrazione che sta per essere commercializzata, oltre a essere basata sulle positive esperienze californiane, utilizza un insieme molto ricco di innovazioni, scaturite da attività di ricerca e dimostrazione e rivoluziona, a volte profondamente, sia l’architettura generale degli impianti, sia la concezione e le modalità di realizzazione dei singoli componenti, dal ricevitore al concentratore stesso.
Facciamo alcuni esempi. Nel campo delle centrali a torre (con le migliori prospettive di efficienza sul piano teorico) l’Istituto Weizmann di Israele sta costruendo un impianto dimostrativo a torre da 1 MW nel quale il sistema di captazione e trasformazione dell’energia raccolta è ubicato a terra, invece che in cima alla torre, come nelle centrali di prima generazione. L’energia del sole viene indirizzata sul sistema a terra da uno specchio iperboloide posto sulla cima della torre (Solar Concentration Off-Tower, SCOT). Questo sistema presenta evidenti vantaggi costruttivi e di costo e può raggiungere concentrazioni di 10.000 soli e temperature superiori ai 3.000 °C. Temperature così elevate trovano varie applicazioni, tra le quali lo studio di nuovi materiali, quali i fullerani.
Sempre nel campo delle centrali a torre, l’Istituto Weizmann ha sviluppato un nuovo tipo di ricevitore, capace di produrre aria a 25 atmosfere e ad oltre 1200 °C, quindi utilizzabile per far funzionare le moderne turbine a gas.
Ma gli sviluppi più significativi sono attesi nel campo delle centrali a concentratori parabolici lineari. La Duke Solar statunitense sta mettendo a punto un nuovo sistema di produzione di elettricità e calore (fino a 400 °C e oltre) nel quale il collettore primario è fisso ed integrato nel tetto di un edificio ed il collettore secondario, costituito da un concentratore parabolico composto in tubo sottovuoto, è mobile. Il sistema, denominato “Power Roof”, integra le più avanzate tecnologie degli impianti solari termici ad alta temperatura con quelle dell’illuminazione naturale, dell’isolamento termico, del solare passivo e delle barriere riflettenti. Tale impianto prospetta la possibilità di significative riduzioni di costo del kWh prodotto, rispetto ai costi delle centrali solari di prima generazione.
Secondo alcuni esperti, nei prossimi anni, gli impianti con concentratori parabolici lineari dovrebbero consentire la produzione di energia elettrica a costi dell’ordine di 4-5 cents/kWh, contro i 20 cents del 1988 ed i 10 cents attuali.
Sono proprio queste prospettive di costo che stanno mettendo in moto una serie di progetti per l’installazione, nei prossimi anni, di qualche migliaio di MW. Iniziative di questo tipo sono in corso in Messico, Brasile, Marocco, Spagna, Tunisia, Grecia, Egitto, Israele, Giordania, Iran e India. La stessa Banca Mondiale comincia a guardare con interesse a queste prospettive e di recente ha firmato un accordo con SolarPaces, l’Agenzia che raccoglie i paesi impegnati nello sviluppo delle centrali solari a concentrazioni, alla quale l’Italia partecipa solo indirettamente, attraverso la Commissione Europea.
Con le centrali di S. Ilario ed Adrano. il nostro paese fu, a suo tempo, un pioniere del settore, nel quale oggi è invece praticamente assente.
Modello di prova del concentratore “Solar Roof” della Duke Solar
CONCLUSI I SEMINARI DI ARCHITETTURA E URBANISTICA SOLARE ORGANIZZATI DA ISES ITALIA
ISES ITALIA, in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”, ha organizzato nel mese di ottobre a Roma, presso la Facoltà di Ingegneria della stessa Università, il primo ciclo di cinque seminari tematici intitolati: “Architettura e Urbanistica solare. L’uso delle energie rinnovabili negli edifici”.Liberi professionisti, tecnici, amministratori e studenti, proveniente da tutta Italia, hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con professionisti, ricercatori e produttori di tecnologie avanzate che lavorano principalmente nell’ambito della progettazione edilizia energeticamente consapevole, del risparmio energetico e dell’uso delle energie rinnovabili.
I seminari, organizzati a giornate tematiche, sotto il coordinamento dell’Arch. Patricia Ferro, si sono tenuti di sabato e hanno trattato diversi temi.
Come oratore il seminario ha avuto l’onore di ospitare l’architetto tedesco Stephan Behnisch, che ha esposto i suoi ultimi progetti, nei quali il rispetto dell’ambiente e l’uso di energie rinnovabili hanno la priorità.
Metodi e strumenti semplici ed efficienti per la progettazione bioclimatica, messi a disposizione dal mondo della ricerca e ampiamente collaudati, sono stati presentati in modo da offrire elementi utili a chi, quotidianamente, deve far fronte a decisioni progettuali mirate a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
I seminari hanno anche offerto l’occasione per un dibattito tra docenti e partecipanti, che ha consentito di approfondire alcuni aspetti di particolare interesse.
I partecipanti, ai quali è stato rilasciato un attestato di frequenza da parte di ISES ITALIA, hanno inoltre ricevuto una consistente quantità di informazione per quanto riguarda lo stato della ricerca in Italia e in Europa sulle fonti di energia rinnovabile applicate agli edifici e sulle tecnologie avanzate messe attualmente a disposizione dal mercato; sono state distribuite, infatti, le più recenti pubblicazioni realizzate nell’ambito dell’Unione Europea.
Un bilancio, quindi, più che positivo per questo primo ciclo di seminari, che ha dato ad ISES ITALIA la possibilità di sondare l’interesse sull’argomento proposto.
ISES ITALIA riproporrà il secondo ciclo di seminari all’inizio dell’anno prossimo, nei quali, oltre ad approfondire i temi già trattati nel primo ciclo, verranno affrontati nuovi argomenti, come “L’integrazione dei sistemi fotovoltaici negli edifici”, “I sistemi solari ad aria integrati in edilizia avanzata”, “Dimensionamento dei sistemi solari passivi”, “La progettazione edilizia ambientalmente sostenibile”, ecc.
Per informazioni: Arch. Patricia Ferro
Segreteria ISES ITALIA
LE MACCHINE EOLICHE DI GRANDE TAGLIA PRONTE PER IL MERCATO
Quando si parla di macchine di grande taglia si fa riferimento ad aerogeneratori con potenze superiori ai 700 kW. Dopo una fase iniziale caratterizzata da prototipi di macchine di grande taglia (anni ’70-primi anni ’80) che hanno ottenuto risultati contraddittori, la seconda generazione sta riscuotendo un interesse di mercato sempre maggiore anche per aerogeneratori con potenze superiori al megawatt. L’elemento fondamentale nelle valutazione tecnico-economiche di questa tipologia di turbine è la sua dimensione e, in particolare il diametro del rotore, da cui dipende, a parità di vento, la sua potenza nominale.
Negli ultimi anni sono stati realizzati una decina di modelli diversi di aerogeneratori con potenza uguale o superiore a 1 MW; tra questi ci sono anche macchine con potenze fino a 3 MW. Nei prossimi numeri parleremo della tipologia dei più importanti modelli sul mercato, delle loro caratteristiche tecniche e dei loro vantaggi economici.
Per il momento vediamo alcuni specifici motivi che inducono le aziende del settore eolico a muoversi verso la scelta delle macchine di grande taglia:
1) esistenza di una relazione inversa tra la potenza nominale della macchina e costo unitario (kWh prodotto) dell’elettricità prodotta dalla macchina stessa;
2) riduzione della superficie occupata per kW installato;
3) atteggiamento favorevole delle società elettriche, in generale, nei confronti dei grandi impianti di produzione energetica.
(vedi grafico)
Fare previsioni sulla crescita delle potenze delle turbine eoliche non è semplice. Secondo alcuni studi, dato che i pesi delle macchine (e quindi i costi) crescono all’incirca con il cubo del diametro del loro rotore, mentre la produzione energetica cresce con il quadrato della stessa grandezza, si incontrerà, ad una certa soglia di grandezza della turbina, un rapporto costo/produzione al di là del quale non sarà economicamente conveniente costruire ed installare queste macchine. Nel corso degli ultimi anni, il limite, a dire il vero, si è sempre allontanato.
Nel breve-medio periodo il mercato delle macchine di grande taglia sarà probabilmente limitato ai paesi industrializzati che possiedono adeguate infrastrutture per il montaggio ed il trasporto. È presumibile che i mercati emergenti, come l’India e la Cina, continueranno ancora per molto tempo ad installare macchine di media taglia.
Fonte:”Macchine eoliche di grande taglia”, di L. Barra e P. Paoli, Quaderni del Sole, n. 3 (rivista trimestrale di ISES ITALIA).
CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (9)
9. Rapporti tra costruttori ed Enti Locali
La realizzazione di progetti eolici comporta il coinvolgimento di un gran numero di Enti Locali. Come si è visto nel numero precedente, non va dimenticato che questo è un aspetto che, se può causare dei ritardi nell’iter autorizzativo, permette un maggiore coinvolgimento delle popolazioni prossime agli impianti e, soprattutto, arreca vantaggi di natura economica non sottovalutabili per gli stessi Enti Locali che ospitano sul proprio territorio le centrali eoliche.Rispetto a quest’ultimo punto, possiamo far riferimento ad una serie di rapporti contrattuali stabiliti tra imprenditori-costruttori e Comuni, che sinteticamente elenchiamo e descriviamo:
Concessione terreno
Viene concesso il diritto di superficie, in alcuni casi solamente per la costruzione e l’esercizio del’impianto, in altri casi anche per la fase preliminare di indagine anemologica che ha durata biennale. Per la costruzione e l’esercizio, la concessione è valida per 29 anni rinnovabili.
Corrispettivo della concessione
Per le prime convenzioni si prevedeva un corrispettivo annuo fisso al Comune. Ad esempio, per l’impianto ENEL di Collarmele (AQ) da 9 MW (36 aerogeneratori distribuiti su 36 ettari) il corrispettivo pattuito è stato di 72 milioni/anno, oltre il canone per l’uso civico.
Successivamente si è stabilito che il corrispettivo economico debba variare alla produttività dell’impianto. In particolare, esso è generalmente quantificato nell’1,5% della fatturato al netto dell’IVA, dell’energia ceduta all’ENEL.
Ad esempio se si ipotizza che un impianto abbia una producibilità annua di 2,5 miliardi di kWh per MW installato, ne consegue che, alle attuali tariffe del CIP 6/92, il corrispettivo per il Comune ammonterebbe a circa 6.9 milioni di lire per MW installato per i primi 8 anni e circa 3.4 milioni di lire per MW per gli anni successivi.
Può capitare che le aziende si impegnino anche a fornire un corrispettivo minimo garantito, in caso di insufficiente produzione dell’impianto, dell’ordine del 15% dell’atteso per i primi 8 anni.
Imprenditoria
Le aziende costruttrici si impegnano al coinvolgimento dell’imprenditoria locale, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie, sia direttamente, sia attraverso le commesse e subcommesse.
Occupazione
Le aziende costruttrici si impegnano ad impiegare personale, di professionalità adeguata, per la realizzazione, gestione e custodia delle centrali.
Le Aziende si impegnano anche alla formazione del personale.
Obbligazioni relative al terreno concesso
Le società eoliche hanno l’obbligo di mantenere la disponibilità per il Comune e i cittadini delle aree non direttamente interessate alla presenza di manufatti (ad esempio, il diritto di pascolo); esiste pertanto il divieto di recinzione.
Ripristino del terreno
Gli operatori si impegnano a restituire il terreno nelle stesse condizioni in cui è stato loro concesso dai Comuni.
INCENTIVI DEL COMUNE DI ROMA PER I PANNELLI SOLARI TERMICI. IL PUNTO SUL COMUNE SOLARIZZATO
Il Comune di Roma ha aderito al progetto “Comune Solarizzato” e, nell’ambito del programma per il Giubileo “La città si fa bella”, ha recentemente approvato (delibera del 13 ottobre 1998, n.4675), in via sperimentale, incentivi anche per l’installazione di sistemi solari. Tale iniziativa, che potrebbe essere estesa in caso di successo, prevede che i privati potranno rateizzare l’investimento ottenendo mutui quinquennali a tassi di interesse del 3,6%; le rate mensili previste avranno un importo pari al risparmio ottenuto sulla bolletta energetica. Questo incentivo sugli interessi nasce da un accordo siglato tra Comune e 15 istituti bancari.
Per gli impianti condominiali, il Comune di Roma ha previsto finanziamenti a fondo perduto del 20%, cumulabili con la detrazione nella dichiarazione dei redditi del 41% delle spese sostenute, come previsto dalla legge 449/97 collegata alla finanziaria del 1998 (vedi a pag. 7 la Guida di ISES ITALIA).
Nel frattempo, in occasione del seminario tenuto a Roma il 30 ottobre 1998 dall’Adiconsum (con la collaborazione di ISES ITALIA e Sicet Nazionale) sul tema “L’energia solare e il risparmio energetico nelle abitazioni”, l’ENEA ha distribuito una nota informativa sugli sviluppi del progetto “Comune Solarizzato”.
Ad oggi hanno aderito al progetto con impegni di investimento 12 Province, 5 Comuni capoluogo (tra cui Roma, Napoli e Palermo), 2 Comunità Montane e 2 Regioni (Abruzzo e Lazio): tutti Enti Locali dell’Italia centro-meridionale.
Il progetto “Comune Solarizzato” è un progetto interregionale, promosso dal Ministero dell’Ambiente, attuato dall’ENEA ed approvato dal Ministero del Lavoro, che ha come obiettivo la creazione di nuove professionalità e nuove imprese ambientali orientate principalmente alla promozione e all’uso delle tecnologie solari.
Il ruolo centrale nel progetto lo svolge l’Ente Locale, che si impegna ad effettuare opere di “solarizzazione” degli edifici pubblici presenti sul proprio territorio, avviando, nel contempo, una serie di iniziative di informazione, di incentivazione e di rimozione delle barriere legislative e normative alla diffusione del solare termico e delle altre tecnologie rinnovabili. Tali azioni dovrebbero favorire il successo sul mercato delle 47 nascenti imprese (400 sono i giovani lavoratori di pubblica utilità impiegati in questa fase del progetto, che durerà tre anni).
Gli investimenti in impianti solari nei prossimi tre anni sono stimati in circa 70 miliardi di lire. Il 50% di questi sarà coperto con un co-finanziamento del Ministero dell’Ambiente, attraverso un intermediario finanziario e in leasing. La restante parte è a carico degli Enti Locali che sono coinvolti nell’iniziativa.
In questo ultimo periodo si stanno svolgendo una serie di Conferenze sui Servizi promosse a vari livelli delle amministrazioni e delle istituzioni locali, dalle province alla Comunità montane, per il coinvolgimento nel progetto dei comuni. Attualmente i Comuni potenzialmente interessati al progetto sono circa 900.
BANCA DATI ENEA SU APPARECCHIATURE PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE FONTI RINNOVABILI
L’ENEA ha messo a punto la struttura e avviato la raccolta di informazioni per una Banca Dati “ATHOS” relativa a materiali ed apparecchiature per il risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili.Delle 25 tipologie di prodotti catalogate, sono già disponibili sulla rete internet quelle relative agli Accumulatori, ai Corpi Illuminanti, ai Sistemi di illuminazione ad alta efficienza ed ai Sistemi fotovoltaici.
Ogni scheda relativa ad un prodotto contiene le informazioni tecniche dello stesso, le norme di riferimento utilizzate, i dati di certificazione, il suo ambito di distribuzione, una descrizione del prodotto corredata da immagini ed i dati relativi al fornitore che lo commercializza in Italia.
La Banca Dati ATHOS e l”Osservatorio sulle fonti energetiche rinnovabili” realizzato da ISES ITALIA per conto dell’ENEA costituiscono un tentativo organico di dare un quadro informativo completo su componenti, sistemi e realizzazioni le fonti rinnovabili di energia.
La Banca Dati è accessibile sul sito internet: http://athos.casaccia.enea.it
Per informazioni:
A. Ventra (tel. 06 30486402) – G. Calì (tel. 06 30483094)
LA CASA MOBILE DI GREENPEACE IN GIRO PER L’ITALIA
Greenpeace ha organizzato un tour con la casa ecologica “Mobìl” realizzata dal Centro di Ricerche Ambientali di Springe/Eldagsen (Germania) con lo scopo di promuovere, in alcune città italiane, la cultura del risparmio energetico e dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili. Ogni particolare componente, materiale e tecnologia presente nella casa è utilizzato in modo da dimostrare che l’alternativa ecologica nel settore abitativo è possibile: collettori solari ad alta efficienza ed autocostruiti, pannello solare fotovolatico con sistema di direzionamento, pannello FV che attiva la pompa del sistema solare termico, piccolo generatore, impianto a biogas con serbatoio e fornello a gas, sono solo alcune delle tecnologie disponibili in questa abitazione. A queste si devono aggiungere altri dispositivi e materiali di bioedilizia e impianti preposti al risparmio dell’energia.
Il tour ha raggiunto Pistoia, Genova, Crema, Brescia, Carpi, Quartu S. Elena e giungerà a Roma per la Conferenza Nazionale dell’Energia e dell’Ambiente (25-28 novembre).
Per informazioni: Greenpeace
tel: 06/5750053 fax:06/5783531
GRUPPO EUROPEO PER LA DIFFUSIONE DEL SOLARE TERMICO
Nel mese di giugno si è costituito, con atto pubblico, il GEIE SOLATERMIA – Gruppo Europeo per il Solare Termico con l’obiettivo di promuovere la diffusione del solare termico in Italia. Tra i promotori vi sono alcune Aziende nazionali ed europee. Il GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) intende dare il proprio contributo impegnandosi nella rimozione di alcune barriere (vincoli paesaggistici e dei regolamenti edilizi comunali che pongono divieti od ostacoli alle installazioni solari), a favore delle agevolazioni fiscali (esenzione IVA e detrazione dei costi degli impianti solari dalla dichiarazioni dei redditi), applicazione della legge 10/91 relativamente all’obbligo di utilizzare le rinnovabili negli edifici di proprietà ad uso pubblico.
Per informazioni: GEIE SOLATERMIA
Strada S. Giuseppe, 19
43039 Salsomaggiore Terme (PR)
tel: 0524 533669 – 94050
fax: 0524 522145 – 94700
e-mail: Accomandita@polaris.it
DALLA COMMISSIONE EUROPEA
LA POLITICA ENERGETICAMENTE SOSTENIBILE IN UNA COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
La Commissione europea ha recentemente adottato una comunicazione che illustra gli orientamenti politici specifici per una politica energetica che tenga conto delle considerazioni ambientali. Tre sono le aree prioritarie di intervento: 1) promozione dell’efficienza energetica e dei risparmi di energia; 2) aumento della percentuale di fonti energetiche rinnovabili; 3) riduzione dell’impatto ambientale delle fonti energetiche convenzionali. Nella comunicazione si pone in evidenza la responsabilità dei singoli Stati membri nella definizione delle misure di politica energetica. Intanto, la Commissione si sta impegnando a promuovere e a sostenere la cooperazione tra gli Stati membri ed altre parti interessate con lo scopo di promuovere azioni prioritarie in materia di politica energetica da realizzarsi a vari livelli, garantire una più stretta coordinazione con altre misure di politica europee nel settore dell’energia e sviluppare maggiormente la dimensione internazionale della politica energetica.
Nel commentare la comunicazione, il Commissario europeo per l’energia, Christos Papoutsis, ha sostenuto l’esigenza di un approccio più rispettoso dell’ambiente relativamente alla produzione e all’utilizzo dell’energia. Ha inoltre confermato il suo impegno per una politica energetica più ecologica, che promuova principalmente le fonti rinnovabili ed il risparmio di energia, ma ha ribadito l’esigenza di un più forte impegno politico da parte degli Stati membri e del Consiglio dei Ministri.
Fonte: Comunicato stampa della Commissione del 14/10/1998
MERCATO DELLE FONTI RINNOVABILI IN AFRICA: UN FORUM FINANZIATO DAL PROGRAMMA THERMIE
Dal 29 al 31 marzo 1999 si terrà ad Harare, Zimbabwe, un forum sugli aspetti commerciali e di investimento per l’energia rinnovabile in Africa. L’evento sarà patrocinato dall’UNESCO e dalla Commissione europea nell’ambito del programma THERMIE.
Uno dei principali obiettivi del forum è quello di promuovere gli investimenti e le opportunità di finanziamento dei progetti che utilizzano tecnologie di energia rinnovabile per lo sviluppo sostenibile in Africa. L’evento offrirà anche agli operatori ed agli investitori europei l’opportunità di creare stretti contatti con le loro controparti in Africa.
Durante la conferenza verranno presentati, in dettaglio, i seguenti argomenti:
- i programmi europei, africani e internazionali sull’energia rinnovabile
- il finanziamento dei progetti sull’energia rinnovabile in Africa
- le esperienze e i progetti ad alta priorità in Africa e l’U.E.
- il mercato tecnologico presentato dagli industriali
- il contesto istituzionale e giuridico in Africa e l’U.E.
- il mercato tecnologico presentato dalle associazioni di professionisti.
Per informazioni:
UNESCO – Science, Engineering and Technology Division
Mr. Osman Benchikh 1 rue Miollis F-75732 Paris Cedex 15
fax +33 1 45685820
I PROGETTI DELLE “ISOLE NEL SOLE” IN EUROPA
Nel 1997 l’ISES International ha avviato il progetto “Islands in the Sun”, mirato ad identificare un numero selezionato di isole a livello mondiale, dove realizzare dei progetti dimostrativi di autosufficienza energetica al 100%, attraverso l’utilizzo integrato delle diverse fonti energetiche rinnovabili.
In un workshop tenuto in occasione di EuroSun 98, il progetto ISES è stato presentato e discusso con riferimento al contesto europeo, anche alla luce delle 100 unità solari da realizzare per il 2010 in Europa e previste dal Libro Bianco della Commissione. In Europa già alcune isole sono state selezionate per essere oggetto di progetti dimostrativi di autosufficienza energetica con fonti rinnovabili. È il caso dell’isola danese di Samoe, selezionata dal governo danese quale sede di un progetto da realizzare entro 10 anni.
Il Forum for Energy and Development danese ha presentato, nel corso di EuroSun 98, una rassegna preliminare sull’utilizzo delle energie rinnovabili in varie isole del mondo e sul potenziale che resta ancora da sfruttare. La rassegna, completa per la prossima primavera, sarà resa disponibile anche su internet.
Per promuovere il progetto ISES “Islands in the Sun” in Europa è stata identificata una serie di azioni che hanno lo scopo di informare e coordinare gli interventi delle amministrazioni locali e delle imprese interessate.
È previsto che, attraverso le sezioni nazionali dell’ISES, siano trasferite ad amministratori locali e sindaci delle isole tutte le informazioni che riguardano “Islands in the Sun”; con gli stessi verranno promossi degli incontri anche per attivare iniziative in accordo con l’Unione Europea, volte a favorire l’allocazione dei fondi strutturali per implementare nelle isole impianti con fonti rinnovabili.
Numerose sono le iniziative condotte a livello internazionale. Tra gli appuntamenti del ’99 che proseguono l’esame sulla “solarizzazione” delle isole: ad agosto a Puerto Rico, SATIS 99 (Sustainable Application for Tropical Islands States), organizzato dalla sezione caraibica dell’ISES e in settembre, in Danimarca, la prima conferenza internazionale sulle “Renewable Energy Islands”, organizzata dalla Danish Energy Agency e dal Forum for Energy and Development.
IN BREVE DAL MONDO
GLI INCENTIVI AL SOLARE NEL COMUNE DI SAARBRÜCKEN
Una delle più interessanti iniziative di incentivazione delle rinnovabili in Germania è realizzata dalla Stadtwerke (fornitore locale di elettricità, l’equivalente di un’azienda municipalizzata italiana) del Comune di Saarbrücken. Il programma di incentivazione è stato adottato da altri 14 Länder (Regioni), anche se la maggior parte delle 1000 Stadtwerke tedesche e della quasi totalità delle aziende elettriche non lo hanno ancora preso in considerazione.Per quanto riguarda il solare termico, la municipalizzata ed il Länder contribuiscono alla realizzazione di un impianto per un importo di 1.500 marchi ciascuno (circa 3 milioni di lire in totale). I risultati di questa incentivazione si vedono: mentre su tutto il territorio tedesco sono installati, mediamente, 18 m2 ogni 1000 abitanti, nella Regione del Saar la media è di 30 m2 su 1000 abitanti (ricordiamo che in Italia è di 3,5 m2/1000).
Sul fotovoltaico vengono attivati 3 tipi di contributi:
1) contributo in conto capitale (1.000 marchi su ogni kW installato da parte della Stadtwerke e 5.000 DM/kW da parte del Länder);
2) tariffa agevolata per l’elettricità prodotta dall’impianto, cioè immessa in rete e consumata (55 pf/kWh, pari a 3 volte quella normale);
3) crediti agevolati per chi investe in un impianto FV (interesse del 2,9% annuo per 5 anni).
Il Comune di Saarbrücken accompagna questi programmi di incentivazioni con una serie di impianti dimostrativi nelle scuole, dove, inoltre, organizza corsi di formazione a vari livelli.
Altro progetto è quello di rendere autosufficiente una zona industriale attraverso l’energia prodotta da tecnologie solari e impianti di cogenerazione a gas.
IN SCOZIA LA PIÙ GRANDE CENTRALE EUROPEA A BIOMASSE
La Fibrowatt Limited inglese sarà la società che realizzerà nella cittadina di Thetford la più grande centrale elettrica alimentata con biomasse d’Europa.
L’impianto, ha una potenza pari a 38,5 MWe ed un costo di 69 milioni di sterline (circa 190 miliardi di lire). La biomassa utilizzata deriva dagli scarti dell’industria del pollame, in particolare escrementi misti a paglia e residui di legname.
Ogni ora, 55 tonnellate di materiale verranno bruciate nella camera di combustione, per poi generare elettricità attraverso il turbo-alternatore dell’Ansaldo.
Si prevede che verranno annualmente prodotti, per la rete elettrica, circa 308 miliardi di kWh. Altre due centrali della Fibrowatt Ltd. sono già operanti: la prima a Eye è di 12.7 MW di potenza l’altra, a Glanford, è di 13.5 MW.
Fonte: CADDET Newsletter, settembre 1998
IN GERMANIA 309 MW EOLICI INSTALLATI IN SOLI 6 MESI
Nei primi sei mesi del 1998 la nuova capacità eolica installata in Germania è, secondo la BWE (l’associazione dell’energia eolica tedesca), pari a 309 MW (439 turbine).
Questa cifra indica una crescita di quasi il 46% rispetto allo stesso periodo nel 1997.
Ad oggi, quindi la potenza eolica totale presente in Germania è di 2.390 MW con 5.630 turbine installate.
Due sono le ragioni alle quali si attribuisce tale crescita: la conferma da parte del Parlamento del proseguimento della EFL (Electricity Feed Law), legge che stabilisce un prezzo di sostegno all’energia prodotta da fonte rinnovabile e nella approvazione di un regolamento che snellisce i tempi di approvazione dei progetti.
Per la fine del ’98 si ritiene che venga superata la quota di 2.800 MW.
Fonte: Wind Directions, ottobre 1998
SHELL SOLAR: IL FV NELLE AREE RURALI DEL SUD AFRICA
La Shell International Renewables Ltd. ha dichiarato che nel mese di ottobre, insieme alla società elettrica del Sud Africa Eskom, creerà una joint-venture al 50% con un investimento pari a 30 milioni di dollari con l’obiettivo di elettrificare le aree rurali del paese africano.
La società fotovoltaica della grande compagnia petrolifera Shell Solar (a sua volta divisione della Shell International Renewables Ltd.) si impegnerà a fornire sistemi FV stand-alone per 50.000 abitazioni attualmente senza elettricità ad un costo, per gli utenti, di 8 $ mensili (il costo iniziale ad installazione è di 30 $). Il costo di ogni singolo sistema dovrebbe aggirarsi intorno agli 800 $ (compresa installazione). Al termine del programma la potenza complessiva installata sarà di circa 2,5 MW (il 2% dell’attuale mercato FV mondiale).
L’investimento verrà recuperato in 9 anni e servirà da esempio per altri progetti simili relativi a paesi in via di sviluppo.
Fonte: Reuters Limited 1998
Per informazioni: Shell Solar
http://www.shell.com/b/b1_04c1.html
NUOVO RECORD DELLA SIEMENS SOLAR PER I MODULI A FILM SOTTILI
La Siemens Solar Industries ha annunciato recentemente il nuovo record di efficienza (11,8%) per modulo fotovoltaico a film sottili e a base di celle CIS. Il CIS (diseleniuro di indio e rame – CuInSe2, detto, appunto comunemente “CIS”) è un materiale policristallino composto.
Il precedente record risaliva ad un anno fa ed era di 11.1%.
La prestazione è stata realizzata nell’ambito di sviluppo dei film sottili prodotti in collaborazione con il NREL (National Renewable Energy Laboratory), che ha notificato il record. Questo è stato stabilito su un modulo con una vasta superficie (circa 3,5 m2) e ciò induce a ritenere prossima la commercializzazione di moduli fotovoltaici CIS ad ampia area.
Per informazioni:
Siemens Solar
http://www.siemenssolar.com
e-mail: ssi.sales@solar.siemens.com
NOTIZIE DA ISES ITALIA
INCONTRI TECNICI DI ISES ITALIA
LA POMPA DI CALORE ELETTRICA
Principi di funzionamento, applicazioni, mercato
Roma – Sabato 6 Febbraio 1998
Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”L’incontro tecnico è principalmente rivolto ad installatori e tecnici del settore, studenti universitari, nonché a tutti coloro che sono interessati, direttamente o indirettamente, a conoscere le potenzialità di mercato della pompa di calore elettrica.
L’incontro si articolerà in una sessione mattutina ed una pomeridiana (7-8 ore complessive).
Nella mattinata verrà sviluppata la parte teorica, che tratterà principalmente la teoria di funzionamento della pompa di calore. Si intende, tuttavia, ricorrere ad un approccio comprensibile a tutti, basato cioè più sulla comprensione dei concetti che su spiegazioni di tipo matematico. La sessione comprenderà anche una panoramica delle applicazioni, nonché valutazioni di convenienza economica, propedeutiche ad azioni di tipo promozionale. Verrà infine presentato un software predisposto per valutazioni di fattibilità tecnica e di convenienza economica in applicazioni nel comparto abitativo.
La seconda parte dell’incontro tecnico è riservata agli “operatori del settore”, invitati a far conoscere ciò che attualmente il mercato della pompa di calore è in grado di offrire, con riguardo ai prodotti, anche avanzati, in commercio ed alle loro prestazioni.
Coordinatore: Giacomo Korn (ISES ITALIA)