N. 7 LUGLIO-AGOSTO 1998

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno V- N.7 Lug-Ago1998

In questo numero:

  • IL FUTURO DELLE FONTI RINNOVABILI TRA CRISI AMBIENTALI E CRISI ENERGETICHE
  • MINI-HYDRO: COOPERAZIONE ITALIANA NEL CHIAPAS
  • NUOVI COMPONENTI PER LO SFRUTTAMENTO DELLA LUCE NATURALE: I TUBI DI LUCE “SOLATUBE”
  • INSEGNA LUMINOSA FOTOVOLTAICA PER I “COMUNI SOLARIZZATI”
  • ENERGIA EOLICA OFFSHORE: UNA PROSPETTIVA INTERESSANTE PER I PROSSIMI DECENNI
  • CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (7)
  • SCHEDA PER I CONSUMATORI: COME SCEGLIERE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
  • DALLA COMMISSIONE EUROPEA
  • IN BREVE DAL MONDO
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

IL FUTURO DELLE FONTI RINNOVABILI TRA CRISI AMBIENTALI E CRISI ENERGETICHE

All’orizzonte sembra profilarsi una nuova ed importante crisi energetica: la produzione petrolifera dovrebbe raggiungere il suo massimo entro il 2002, per poi iniziare a declinare. Su queste basi saranno ancora i calcoli sulle emissioni di CO2 a segnare lo sviluppo delle rinnovabili?

L’ avvicinarsi della Conferenza Nazionale Energia e Ambiente (Roma, 25-28 novembre 1998) ci invita a fare alcune riflessioni su quello che è stato lo sviluppo delle rinnovabili nel passato e quello che potremmo attenderci per il prossimo futuro.

La crisi petrolifera del 1973 portò alla ribalta internazionale i rischi connessi alla disponibilità e all’esaurimento delle fonti energetiche fossili. Sulla spinta creata da tali incertezze, i maggiori paesi industrializzati, inclusa l’Italia, vararono importanti programmi di ricerca e sviluppo delle tecnologie di utilizzo della energia solare e delle energie rinnovabili in genere. L’impegno dei governi e della comunità internazionale (basti pensare alla Conferenza di Nairobi del 1981 e alle promesse di un futuro energetico solare discusse nell’ambito della stessa), sembrava indicare una strada ormai tracciata.

L’opinione pubblica aveva imparato da politici e decisori che lo sviluppo delle tecnologie solari e delle altre “energie alternative”, come il nucleare, era necessario per far fronte ai rischi connessi all’approvvigionamento delle fonti fossili.

Queste convinzioni cominciarono però a sfumare nel corso degli anni ’80, allorché nuove riserve di petrolio e di gas venivano scoperte. I prezzi di queste fonti, invece di aumentare, come in molti paventavano, diminuirono notevolmente e, con essi i rischi legati alla loro disponibilità, resi meno drammatici anche da una loro provenienza più diversificata e da nuove condizioni geopolitiche.

È agli inizi degli anni ’90, quando il ricordo delle crisi petrolifere del ’73 e del ’79 è sempre più appannato, che le energie rinnovabili tornano all’attenzione di politici e decisori. La nuova spinta è, però, diversa rispetto a quella di 20 anni prima: entra in scena la cosiddetta “crisi ambientale”. L’ipotizzato riscaldamento del pianeta, determinato dalle emissioni prodotte nella combustione delle fonti fossili diventa così l’elemento centrale delle politiche energetiche di quest’ultimo decennio. Lo sviluppo delle rinnovabili torna nell’agenda dei governi e della comunità internazionale con maggiore forza e vede il suo massimo impegno soprattutto a seguito degli impegni sottoscritti a Kyoto nel dicembre del ’97: le rinnovabili devono anch’esse contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Mentre è in atto una crescente acculturazione su ciò che concerne le emissioni evitate dall’uso delle rinnovabili, sembra riaffiorare il rischio di una grave crisi petrolifera in tempi ravvicinati; non significherà l’imminente fine del petrolio, ma il raggiungimento della sua “massima produzione” (in genere raggiunta quando metà del petrolio è stato estratto) e il successivo continuo calo a fronte di una domanda crescente, dovuto specialmente ai maggiori consumi nei paesi in via di sviluppo: il petrolio non si esaurisce, ma presto finirà la sua disponibilità a costi bassi. Nell’ultima edizione dello “Stato del Mondo” del Worldwatch Institute viene fatto un esempio emblematico: “se i cinesi avessero un’automobile per famiglia, come negli Stati Uniti, servirebbero 80 milioni di barili di petrolio al giorno; oggi la produzione mondiale ammonta a 64 milioni di barili”.

Un’analisi approfondita del prossimo calo della produzione globale del petrolio viene fatto nel numero di marzo ’98 della rivista Scientific American, da due esperti energetici e petroliferi, Colin G. Campbell e Jean H. Laherrère. Essi rimettono in discussione, sulla base di analisi decennali, i dati statistici, spesso gonfiati dai paesi produttori, relativi alle risorse petrolifere disponibili e arrivano alla conclusione che la “fine della festa” potrebbe essere molto più vicina di quanto molti hanno previsto fino ad oggi, cioè prima del 2010 (questa affermazione trae spunto dalla relazione “When Will the Joy Ride End?” dei due esperti presentata alla conferenza dell’American Solar Energy Society tenuta ad Alburquerque nel giugno ’98).

La produzione mondiale di petrolio potrebbe raggiungere il suo massimo già nel 2002, per poi diminuire costantemente nei successivi 70 anni. Con la diminuzione della produzione e delle riserve di petrolio, i prezzi cresceranno velocemente facendo apparire minori e solo transitorie le crisi petrolifere degli anni 1973 e 1979.

In questa prospettiva saranno ancora i calcoli sulla riduzione delle emissioni di CO2 a segnare il futuro delle energie rinnovabili?

MINI-HYDRO: COOPERAZIONE ITALIANA NEL CHIAPAS

Il CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca sui Paesi in Via di Sviluppo) dell’Università “La Sapienza” di Roma, guida un progetto di cooperazione internazionale, relativo alla realizzazione di un impianto idroelettrico della potenza installata di circa 80 kW nella Comunità della Realidad, nello stato messicano del Chiapas.

Al progetto partecipano anche diversi Comuni italiani (tra cui quello di Venezia) ed alcune associazioni umanitarie. Obiettivo dell’iniziativa è di migliorare in modo sensibile le condizioni di vita e avviare lo sviluppo dell’area.

Dopo aver svolto una prima analisi di fattibilità, si sta procedendo al progetto preliminare dell’impianto.

I principali problemi tecnici sono connessi alle opere civili per la derivazione della portata da prelevare, che hanno una notevole incidenza sul costo totale.

L’impianto idroelettrico dovrebbe sopperire al fabbisogno di energia elettrica di circa 125 unità abitative corrispondenti ad una popolazione insediata in due centri di circa 1000 abitanti. L’impianto fornirà anche l’energia necessaria ad alcuni laboratori artigiani, alla locale scuola, alla illuminazione pubblica ed al poliambulatorio della comunità.

I progettisti hanno voluto, inoltre, coinvolgere la comunità locale nelle varie fasi del progetto in modo da poterla poi attivare anche nei lavori di costruzione e, in seguito, di gestione e manutenzione dell’impianto. Il progetto costituisce un utile banco di prova per mostrare, ancora una volta se necessario, come la fonte idraulica e gli impianti di piccola taglia possano costituire un valido contributo al miglioramento delle condizioni di vita in aree disagiate.

Per informazioni: CIRPS
Via della Polveriera, 37 – 00184 Roma
tel: 06/4874839 fax: 4874838
e-mail: cirpsrome@axroma.uniroma1.it

NUOVI COMPONENTI PER LO SFRUTTAMENTO DELLA LUCE NATURALE: I TUBI DI LUCE “SOLATUBE”

Cattura la luce del sole e la indirizza verso gli spazi sottostanti fino a 4,5 m di distanza, laddove non c’è possibilità di aprire finestre o porte per comunicare con l’esterno. Si tratta di un nuovo sistema denominato SOLATUBE, in grado di inviare direttamente i raggi luminosi naturali dove occorrono, mediante una parabola interna ultra riflettente o delle lenti rifrangenti.

Questo sistema, attraversando soffitti e solai, consente non solo di risparmiare notevolmente sulla bolletta elettrica, ma anche di offrire spazi più confortevoli e più salubri grazie ad una maggiore luminosità.

SOLATUBE consiste in una piccola cupola trasparente in policarbonato molto resistente, ad elevato assorbimento dei raggi ultravioletti e dotata di un riflettore che devia verso il basso la luce del Sole. Un altro tipo di cupola, invece, è dotata di lenti di Fresnel perimetrali che consentono di flettere i raggi luminosi da 9° a 26° rispetto alla traiettoria di provenienza aumentando l’ingresso di luce diretta. Sotto la cupola si innesta un tubo, anche questo altamente riflettente, che consente, attraverso molteplici riflessioni, di far arrivare la luce al diffusore luminoso in metacrilato posto alla fine del tubo e, generalmente, in coincidenza con il piano del soffitto.

Il sistema può essere dotato anche di una lampada che permette di utilizzare il tubo durante le ore in cui la luce naturale è insufficiente o durante la notte.

SOLATUBE può essere istallato su qualsiasi tipo di copertura e anche su una parete rivolta verso sud.

Per informazioni:
ENERGO PROJECT srl
Via Milano, 96/a – 21034 Cocquio Trevisago (VA)
tel: 0332-700137 fax: 702098

INSEGNA LUMINOSA FOTOVOLTAICA PER I “COMUNI SOLARIZZATI”

La società D.E.A. di Giulianello di Cori (LT) ha realizzato, in collaborazione con la Cipa Adilux, un pannello luminoso che identifica i Comuni che aderiscono all’iniziativa, nell’ambito del progetto ideato da Ministero dell’Ambiente ed ENEA “COMUNE SOLARIZZATO”.

Insegna luminosa fotovoltaica per i Comuni Solarizzati
Insegna luminosa fotovoltaica per i Comuni Solarizzati

L’insegna ha un pannello frontale in metacrilato trasparente, al cui interno è posta una striscia luminosa costituita da una formazione di 95 LED di colore giallo. La tipologia di LED utilizzati garantisce un bassissimo consumo di elettricità e una vita media di 100.000 ore. L’accensione e lo spegnimento sono automatici. L’alimentazione dell’insegna luminosa è fornita da un modulo fotovoltaico (FV) che durante il giorno ricarica la batteria di accumulatori da 12 V e 6 Ah. Il modulo FV ha un potenza di 12 Wp. Il dimensionamento elettrico del sistema garantisce un tempo minimo di accensione di 5 ore nel periodo invernale, fino ad un massimo di 9 ore in estate.

Questa tipologia di sistema FV è particolarmente interessante per tutte le applicazioni diffuse a bassi consumi. Ecco alcuni esempi: passeggiate archeologiche e percorsi di interesse storico-turistico, parchi, piste ciclabili, segnaletiche mobili, insegne pubblicitarie, segnalazioni antinebbia, per cabine telefoniche, fermate di bus, segnaletica stradale in zone rurali, lampade votive, ecc.

Per informazioni: D.E.A. srl

ENERGIA EOLICA OFFSHORE: UNA PROSPETTIVA INTERESSANTE PER I PROSSIMI DECENNI

Una delle sfide dell’industria eolica, nei prossimi decenni, sarà orientata allo sviluppo di centrali a largo delle coste (centrali eoliche offshore).In Italia l’ENEA inizierà presto un primo monitoraggio dei migliori siti eolici presenti nei nostri mari per valutarne il potenziale. Da una primissima analisi le aree in cui potrebbero essere installati gli aerogeneratori sono nei mari prospicienti Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria e Toscana. Qui esistono due requisiti importanti per l’eolico offshore: venti sostenuti e costante, bassi fondali. Secondo la rivista Wind Stats, in Italia esiste una potenzialità di produzione pari a 130/140 miliardi di kWh/anno.

Se nel mar Mediterraneo anche altri paesi, come la Spagna e la Turchia, sono interessati all’eolico offshore, nel futuro questa tecnologia troverà le migliori condizioni di espansione dove è già una piccola realtà, cioè nei paesi del nord Europa che, per i prossimi decenni, hanno programmi veramente ambiziosi. Attualmente sono operativi 5 siti eolici offshore, per un totale di 23,5 MW: due siti sono in Danimarca (4,95 MW a Vindeby e 5 MW a Tunø Knob), due sono installati nel mare interno dei Paesi Bassi (2 MW a Lely e 11,4 MW a Dronten) e, infine, uno a largo della Svezia (220 kW a Nogersund, il primo nella storia dell’eolico offshore, installato nel 1990).

Il potenziale eolico offshore in Europa, secondo alcuni studi, è di 1.845 TWh/anno (cioè 1.845 miliardi di kWh); si stima che il 24% dei bisogni elettrici europei possa essere coperto dalla produzione dell’eolico offshore.

Le maggiori difficoltà nella costruzione di una centrale offshore sono connesse con ai costi di realizzazioni più elevati rispetto alle centrali “terrestri”. Per rendere conveniente economicamente un progetto di questo tipo, inoltre, è necessario installare una potenza di almeno 10-12 MW. Nelle installazioni su terraferma gli aerogeneratori incidono sul costo totale per circa il 70%; la parte degli aerogeneratori nell’offshore è invece non superiore al 40% dell’investimento. I costi principali sono, quindi, dovuti alle fondazioni e al collegamento alla rete. Ovviamente anche la manutenzione incide in misura maggiore rispetto agli impianti su terraferma. I tempi di installazione superano di quasi due anni quelli di un parco eolico convenzionale.

La convenienza di una centrale offshore è da ricercare nella sua redditività: i venti sono superiori a quelli disponibili sulla terraferma, non incontrando ostacoli e quindi, a parità di potenza, la produzione è senza dubbio maggiore. Anche i limiti di impatto ambientale sembrano minori, se le macchine vengono installate a oltre 2 km dalla costa.

CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (7)

7. Diffusione in Europa e nel mondo
Rispetto all’anno 1996, il settore eolico è cresciuto a livello mondiale del 25-26%. I dati ufficiali per il 1997, evidenziati nel grafico, mostrano infatti che alla fine dello scorso anno erano in funzione nel mondo 7.636 MW (dati della danese BTM Consult) e circa l’84% della nuova capacità (1.566 MW) è stata installata in Europa, in particolare in Germania, Danimarca, Italia, Olanda, Spagna e Irlanda.Nel 1997 le vendite di turbine sono state pari ad un valore di 1,5 miliardi di dollari (oltre 2.500 miliardi di lire), cifra che dovrebbe raddoppiare nell’arco dei prossimi 5 anni. Infatti le previsioni sullo sviluppo dell’energia eolica indicano in oltre 20.000 MW la potenza installata entro il 2002 (più della metà in Europa). La maggiore crescita avverrà in Germania, Spagna, Danimarca, India, Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti.

Diffusione eolica
Diffusione eolica

Il 1997 ha segnato un cambiamento al vertice dei maggiori costruttori di aerogeneratori: la danese NEG Micon ha spodestato dal primo posto la connazionale Vestas (vedi tabella). Tuttavia se vengono incluse le vendite della società spagnola Gamesa, che commercializza prodotti Vestas, quest’ultima resta la compagnia leader.

Le prime 10 compagnie eoliche del mondo
Le prime 10 compagnie eoliche del mondo

Nella tabella si possono notare due particolari interessanti; il primo è che i produttori danesi dominano ancora, a livello mondiale, il mercato, con circa il 60% delle vendite; il secondo è che 3 aziende spagnole (Made, Desarrollos e Gamesa) sono tra le prime 10 compagnie eoliche del mondo.

In Europa, dove è installata il 62% della potenza eolica presente al mondo, capofila (dati EWEA – fine ’97) è la Germania, con 2.000 MW, seguono la Danimarca con 1.059 MW, la Spagna con 378, la Gran Bretagna con 312, la Svezia con 110; l’Italia è al sesto posto con poco meno di 100 MW.

Gli obiettivi per l’Europa, secondo quanto indicato dall’EWEA (European Wind Energy Association) e dalla Commissione europea nel Libro Bianco, sono di raggiungere 8.000 MW per il 2000 e 40.000 MW per il 2010. Intanto, alla fine del mese di marzo 1998, il nostro continente ha superato la soglia dei 5.000 MW installati (5.097 secondo dati EWEA).

Per informazioni:
“International Wind Energy Development: World Market Update 1997”, BTM Consult
tel: +45 97 325299 fax: +45 97 325593
e-mail: btmcwind@post4.tele.dk
EWEA – European Wind Energy Association
e-mail: ewea@ewea.org
http://www.ewea.org

SCHEDA PER I CONSUMATORI: COME SCEGLIERE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Questo mese presentiamo una scheda che fornirà alcune coordinate ai potenziali acquirenti di impianti fotovoltaici (FV). Gli esempi sono basati su un manuale del fotovoltaico di ISES ITALIA “Energia Elettrica dal Sole” di prossima pubblicazione.La scelta dell’impianto FV più adatto è possibile quando si conoscono alcuni elementi:
Dove sarà installato:
A seconda che si consideri una località del Nord, del Centro o del Sud Italia, si avranno diversi valori di insolazione, anche molto differenti tra di loro.
Cosa dovrà alimentare:
Lampade, televisori, computer, frigoriferi e altri elettrodomestici consumano energia elettrica. Tali consumi dipendono da due fattori principali: la potenza degli apparecchi utilizzatori, misurata in watt (W) o chilowatt (1 kW = 1.000 W) e il tempo in cui gli stessi funzionano.
Esempio: una lampada avente una potenza di 11 W, lasciata accesa ogni giorno per 3 ore richiederà 33 Wh (wattora) di energia elettrica.
Quando verrà utilizzato:
Se l’impianto viene utilizzato solo nei mesi estivi, il dimensionamento si baserà sull’insolazione di quei mesi, certamente più favorevole. Se anche d’inverno dovrà fornire energia elettrica in quantità sufficiente, allora occorrerà tenerne conto con un dimensionamento maggiorato. Inoltre, è importante tenere presente il momento della giornata in cui si fanno effettivamente funzionare gli apparecchi utilizzatori. Se l’uso è prevalentemente notturno e non si è collegati ad una rete di distribuzione elettrica, allora servirà accumulare in batterie l’energia elettrica erogata di giorno dai moduli FV, per poi sfruttarla quando non c’è sole e i moduli non producono.

ALCUNI ESEMPI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Gli esempi riportati sotto intendono dare un’idea di che cosa si può ottenere dai principali tipi di impianti FV e a quali costi. Vengono riportati degli intervalli di valori, proprio perché si tratta di una valutazione di massima, condizionata da diverse variabili (l’insolazione della zona, l’entità e il tipo di consumo, l’efficienza e il costo dei moduli fotovoltaici di varie marche, il costo e le prestazioni di tutti gli altri elementi costituenti il sistema FV, ecc.). I sistemi sono dimensionati per località dell’Italia centrale.

Gli elementi che servono per realizzare un sistema FV completo e che quindi concorrono alla spesa finale, sono: 1. i moduli fotovoltaici; 2. le batterie (alimentate dai moduli FV necessarie per utenze isolate o comunque utenze non connesse alla rete di distribuzione); 3. il regolatore di carica (per ottimizzare il servizio reso dai moduli e dalle batterie); 4. l’inverter (per poter adottare i comuni apparecchi utilizzatori a tensione e corrente alternata); 5. le strutture di sostegno dei moduli; 6. i cavi elettrici; 7. la progettazione e l’installazione.

N.B.: I costi indicativi considerati non tengono conto di eventuali incentivi, come ad esempio la possibilità, prevista dalla finanziaria 1998, di una detrazione del 41% del costo del sistema, dall’imponibile IRPEF (vedi Guida di ISES ITALIA).

1) IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER PICCOLA UTENZA ISOLATA
(rifugi montani o abitazioni rurali con limitati consumi elettrici)
Utilizzo: primavera – estate
Un sistema FV da 250 Wp (moduli per circa 2-2,5 mq) consente di alimentare 3 lampade a basso consumo per circa 4 ore al giorno ciascuna più un frigorifero a basso consumo.
Autonomia di funzionamento garantita dalle batterie:
da 3 a 4 giorni (caratterizzati da scarsa insolazione).
Costo (IVA inclusa): 6 – 7,5 milioni di lire
Utilizzo: anche invernale
Per alimentare gli stessi apparecchi utilizzatori bisognerà aggiungere ulteriori moduli FV, fino ad arrivare ad una potenza di almeno 500 Wp (circa 4-6 mq di moduli). Mantenendo lo stesso parco batterie, d’estate sarà possibile consumare maggiori quantità di energia elettrica durante il giorno (fino al doppio di prima). Se poi si aumenta l’accumulo, si avrà più energia elettrica disponibile anche nelle ore notturne.
Costo (IVA inclusa): 11 – 13 milioni di lire2)

IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER UNA MEDIA UTENZA ISOLATA
(normale abitazione rurale dotata di apparecchi utilizzatori a basso consumo)
Utilizzo: primavera – estate
Un sistema FV da 750 Wp (moduli per circa 6-8 mq) consente di alimentare una decina di lampade a basso consumo per un tempo di circa 4 ore al giorno, un TV color, un frigorifero a basso consumo e qualche elettrodomestico non particolarmente energivoro.
Autonomia di funzionamento garantita dalle batterie:
da 3 a 4 giorni (caratterizzati da scarsa insolazione).
Costo (IVA inclusa): 20 – 23 milioni di lire
Per aver garantita la medesima erogazione di energia elettrica anche d’inverno, occorrerebbe aumentare la dimensione dell’impianto e, di conseguenza, il costo salirebbe ulteriormente. Si capisce quindi l’importanza di ottimizzare i consumi di energia elettrica eliminando gli sprechi e adottando apparecchiature a basso consumo.

3) IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER UNA NORMALE UTENZA DOMESTICA COLLEGATA ALLA RETE ELETTRICA
L’energia elettrica prodotta da un impianto FV connesso in rete può essere consumata in loco o venduta alla società proprietaria della rete. Nelle ore senza sole o con insufficiente insolazione, la rete, a sua volta, provvederà a soddisfare il fabbisogno elettrico dell’abitazione.
Un impianto con potenze pari a 1 kWp (moduli per circa 8-10 mq) fornirà, in un anno, dai 1.300 ai 1.500 kWh/anno. Ciò significa che è possibile avere un contributo al fabbisogno annuo di energia elettrica dell’ordine del 40-50% (considerando una tipica utenza domestica, avente un consumo di circa 3.000 kWh/anno).
Costo (IVA inclusa): 17- 19 milioni di lire
Per un contributo di 3.000 kWh all’anno (vicino al 100% del consumo di elettricità di una famiglia tipo) sarà necessario un sistema con una potenza di 2 kWp (moduli per 16-20 mq).
Costo (IVA inclusa): 36- 39 milioni di lire

DALLA COMMISSIONE EUROPEA

IN GRECIA UN CONVEGNO SULL’ENERGIA SFRUTTABILE DALLE ONDE, DALLE CORRENTI MARINE E DALLE MAREE
Energia delle onde, delle correnti marine e delle maree
Dal 30 settembre al 2 ottobre 1998 si svolge a Patrasso (Grecia) il terzo convegno europeo sull’energia delle onde, sponsorizzato dalla Commissione europea. L’obiettivo del convegno è di permettere lo scambio di informazioni tra ricercatori, scienziati ed industriali, per migliorare la comprensione tra gli elementi di ricerca e di applicazione di questi tipi di energia.

I mari e gli oceani contengono potenziali enormi di energie sfruttabili e rinnovabili e i risultati degli sforzi scientifici ed industriali degli ultimi decenni hanno dimostrato che la conversione di dette risorse in energia utilizzabile è promettente.

Il convegno intende presentare i più recenti risultati della ricerca nel settore dell’energia delle onde e affronterà tutti gli aspetti relativi alle onde, correnti marine e maree.

Nel corso del convegno saranno, inoltre, esaminati gli ultimi sviluppi relativi ai metodi ed alle strategie di conversione opportuni e verrà fatto il punto della situazione.

Durante le sessioni plenarie del convegno saranno affrontate le tematiche seguenti: risorse energetiche, sviluppo tecnologico, prova dei concetti, prototipi ed applicazioni e aspetti economici ed ambientali.

Per informazioni:
Università di Hannover Franzius-Institut
Dr. Wilhelm Dursthoff
4 Nienburger Strasse – D-30167 Hannover
tel.: +49 511 7622573 fax : +49 511 7624002
e-mail: dursthoff@fi.uni-hannover.de
http://www.fi.uni-hannover.de/

LA BIOMASSA COME FONTE ENERGETICA: UNA RELAZIONE DELLA DG XII
La DG XII della Commissione europea ha recentemente pubblicato i risultati di una ricerca, finanziata nel quadro del programma comunitario di Ricerca & Sviluppo Tecnologico (RST) nel settore dell’agricoltura e dell’agroindustria, sul potenziale della biomassa quale fonte di combustibile per la produzione di energia.

L’obiettivo della relazione comprende l’esame del costo reale dei combustibili fossili in termini di danno ambientale e vantaggi della biomassa in relazione all’ambiente e allo sviluppo sociale e rurale. La relazione mira, inoltre, alla definizione dell’effettivo scenario e dei modelli per sistemi di biomassa integrati in condizioni europee nonché all’analisi di possibili centri di agro-energia. La relazione è basata sull’attività di progettazione ingegneristica effettuata nell’ambito del programma quadro comunitario di RST e sulla recente letteratura relativa alla ricerca agricola e alle capacità tecnologiche; essa è suddivisa in nove capitoli che trattano i seguenti aspetti:
costi reali del combustibile fossile, compresi i costi sociali e ambientali;

sviluppo di biomassa energetica;

silvicoltura a turno breve;

colture energetiche annuali;

linea di trattamento dell’etanolo da sorgo zuccherino;

tecnologia di conversione della biomassa;

centro di trattamento industriale del sorgo zuccherino;

strategia per un centro di energia dalla biomassa e possibili integrazioni;

legislazione.
Per ulteriori informazioni e per ricevere una copia gratuita della relazione rivolgersi a:
Commissione europea – DG XII
Affari scientifici, ricerca e sviluppo (Segretariato FAIR)
rue de la Loi 200 (SDME 8/29) B-1049 Bruxelles
fax: +32-2-2964322
e-mail: Life-fair@dg12.cec.be

SU INTERNET TUTTE LE INFORMAZIONI SUL PROGRAMMA SYNERGY
www.cordis.lu/synergy/home.html

Su CORDIS è stata lanciata una nuova pagina Web dedicata al programma comunitario SYNERGY destinato a promuovere la cooperazione internazionale nel settore energetico. Il programma SYNERGY, gestito dalla DG XVII della Commissione europea, si prefigge di potenziare la competitività delle industrie comunitarie, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, promuovere lo sviluppo sostenibile e aumentare l’efficienza energetica.

Le informazioni presenti sul nuovo sito comprendono: obiettivi del programma, dotazione di bilancio, azioni sostenute, alcuni esempi di progetti finanziati e la gestione del programma.

Una sezione, dedicata alla rassegna delle attività di SYNERGY fra il 1994 e il 1996, fornisce un riassunto delle attività che hanno avuto luogo nell’ambito del programma nelle varie zone di cooperazione (Asia, Europa centrale e orientale, Comunità di Stati Indipendenti, America latina, Mediterraneo meridionale e orientale e altri progetti di carattere multizonale). Vengono forniti, inoltre, particolari per i contatti con la direzione del programma a livello di Commissione, nonché con i membri del comitato SYNERGY in tutti gli Stati membri dell’Unione. Un’altra sezione relativa agli inviti a presentare offerte fornisce informazioni sulle opportunità di progetti cofinanziati nell’ambito degli obiettivi del programma SYNERGY per il 1999.

Si può accedere alla nuova homepage SYNERGY sul server CORDIS all’indirizzo: http://www.cordis.lu/synergy/home.html

IN BREVE DAL MONDO

INGHILTERRA: PRESTO INAUGURATO IL PRIMO SOLAR OFFICE
A Sunderland (Inghilterra nord-occidentale), verrà inaugurato entro l’anno il Solar Office, un palazzo adibito a uffici che sorge all’interno di nuovo complesso. L’edificio avrà la più ampia parete fotovoltaica in Europa: 45.000 celle fotovoltaiche con una capacità di generare circa 55.000 kWh/anno. La facciata fotovoltaica è lunga 66 metri ed ha un’inclinazione di 60°. L’energia elettrica prodotta sufficiente per 15 abitazioni di medie dimensioni, permetterà allo stabile di coprire un terzo del suo fabbisogno. Durante i fine settimana e in altri periodi ridotto consumo, l’energia in eccedenza può essere trasferita alla rete elettrica. L’edificio, inoltre, sarà dotato anche di uno speciale sistema di ventilazione, parzialmente naturale, che consentirà di ottenere un notevole risparmio energetico annuale, valutabile in 55.000 sterline (circa 160 milioni di lire).

Ha collaborato al progetto l’Università di Northumbria, nelle immediate vicinanze del complesso, all’avanguardia nel campo del FV applicato all’edilizia. Il progetto ha usufruito dei finanziamenti del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).

Fonte: Made in Britain, luglio 1998
Per informazioni:
Akeler Developmnets plc
9 Hanover St, Hanover Sq.
London W1R 9HF, UK
tel: +44 171 6297575
fax: +44 171 3552435

VIDEO SUL GIRO TURISTICO DELLE CASE SOLARI AMERICANE
L’American Solar Energy Society ha realizzato un video su “The National Tour of Solar Homes”, un evento annuale, quest’anno alla sua terza edizione, che prevede un giro turistico delle case solari americane da compiere il terzo sabato del mese di ottobre; le case sono aperte ai visitatori grazie alla disponibilità di coloro che le abitano.

Nel 1997 oltre 12.000 persone hanno visitato, il 18 ottobre del 1997, le case solari in 42 stati.

Organizzata dall’American Solar Energy Society, la manifestazione ha avuto il sostegno di istituzioni nazionali, quali il Department of Energy (DOE), il Renewable Energy Council e oltre 80 istituzioni e organizzazioni locali, quali gruppi ambientalisti e società operanti nel settore delle costruzioni. L’evento è stato anche pubblicizzato da due reti televisive nazionali e da numerose reti locali.

Il giro turistico delle case solari americane ha lo scopo di mostrare le tecnologie solari all’opera nella vita di tutti i giorni. Anche star del mondo dello spettacolo hanno aperto la propria casa ai “turisti solari”.

Per informazioni: American Solar Energy Society (ASES)
fax: +1 303 4433212
e-mail:ases@ases.org
http://www.ases.org/solar

CAMINO SOLARE: PROGETTO DI IMPIANTO DA 200 MW IN INDIA
In un camino solare vengono utilizzate tre tecnologie: un tetto vetrato circolare che, con il suolo coperto, realizza un grande collettore solare capace di riscaldare grandi masse di aria; un camino, posto al centro del collettore e dotato, alla base, di ampie prese dell’aria calda; un generatore eolico, posto all’interno del camino, che intercetta il flusso di aria e ne trasforma l’energia cinetica in energia meccanica e, quindi, in energia elettrica.

Il funzionamento del camino solare si basa sul principio secondo il quale l’aria calda sale verso l’alto.

Il primo camino solare per la produzione di energia elettrica a livello mondiale è stato costruito a Manzanares in Spagna nel 1983 su contratto del Ministero tedesco per la Ricerca e la Tecnologia. L’impianto è stato in funzione per 7 anni.

Sulla base dei dati di funzionamento di questo impianto pilota sono stati costruiti 2 piccoli impianti dimostrativi nello Sri Lanka, con il principale obiettivo di ottimizzare i costi del sistema e verificarne la fattibilità di commercializzazione, anche per taglie più grandi.

Le società coinvolte in queste realizzazioni, la Schlaich Bergermann und Partners di Stoccarda (Germania) e la Energen International Limited (EIL), del gruppo Ceylinco dello Sri Lanka, hanno come Energen International Consortium (EIC), alla presentazione di una proposta per la costruzione di un camino solare da 200 MW per la produzione di energia elettrica nella regione indiana del Rajastahan. Il costo totale dell’impianto è stimato intorno ai 500 milioni di dollari.

Secondo la EIC, un camino solare in cemento armato ha una vita di almeno 60 anni e costi di esercizio bassi, poiché l’unico componente in movimento è il generatore eolico, tecnologia ampiamente sviluppata e affidabile.

Le migliori localizzazioni per questo tipo di impianto pare vadano individuate nelle aree asciutte e sterili delle regioni tropicali.

Per informazioni:
Energen Int. Cons. (EIC)
http://www.ccom.lk/energen

DESIGN SOLARE IN UNA MOSTRA A NEW YORK
Dal 21 giugno al 25 ottobre 1998 ha luogo a New York, presso il Museo Nazionale del Design “Cooper-Hewitt” una mostra dal titolo “Under the Sun: an Outdoor Exhibition of Ligth”. La mostra è dedicata al sole, quale catalizzatore di nuove forme di design, sia con risvolti pratici, sia di natura puramente estetica.

Sono esposti strutture, prototipi e prodotti che dimostrano come il design solare possa essere uno strumento capace di cambiare l’ambiente nel quale viviamo e lavoriamo.

Tra i prodotti esposti, il sistema “Himawari” (girasole), progettato per catturare e canalizzare la luce del sole all’interno degli edifici; una fontana nella quale il flusso di acqua varia in relazione alla quantità della luce del sole; il “Solar Glass Pavillon” dell’altezza di circa 3 metri, coperto da 54 pannelli di vetro trasparente fotovoltaici in grado di produrre energia elettrica per il sistema di ventilazione e di illuminazione; il “Solar Tensile Pavillon” costituito da una copertura tesa con la superficie di film sottili fotovoltaici avente al centro un palo di oltre 10 metri di altezza, con la funzione di una grande meridiana; 3 telefoni alimentati a energia solare adattati per fornire informazioni sullo sviluppo del settore; il “Solar Sunbook”, relativo a un computer portatile adattabile per essere alimentato a energia solare; e infine, una serie di 22 moduli fotovoltaici per raccontare lo sviluppo di questa tecnologia dal 1966 fino al 1998.

Per informazioni:
http://www.si.edu/ndm/

NOTIZIE DA ISES ITALIA

ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DI ISES ITALIA
Il Consiglio Direttivo del 19 maggio ha eletto all’unanimità Presidente di ISES ITALIA il Prof. Vincenzo Naso, professore ordinario nell’Università di Roma “La Sapienza”, già Vice Presidente dell’ISES. L’Ing. Corrado Corvi, Presidente di ISES ITALIA per 16 anni, ha presentato le sue dimissioni per motivi di salute. Lo staff e tutti i collaboratori di ISES ITALIA porgono i più vivi ringraziamenti per la preziosa attività svolta dall’Ing. Corvi per l’associazione e inviano sentiti auguri di buon lavoro al nuovo Presidente.

Gli attuali Vice Presidenti sono: Dr. Marcello Garozzo (Direttore Divisione Sviluppo Fonti Energia Rinnovabile dell’ENEA) e Ing. Roberto Vigotti (ENEL-Ricerca – Polo Energie Alternative).

L’Assemblea dei Soci ha nominato all’unanimità Presidente Onorario l’Ing. Corrado Corvi.

CONCLUSA LA SECONDA FASE DEL PROGRAMMA “1000 CELLE FOTOVOLTAICHE PER 100 SCUOLE”: SONO 700 LE CELLE CONSEGNATE
Con quest’ultima spedizione sono circa 700 le celle inviate dall’inizio dell’anno. L’elenco completo delle scuole che hanno partecipato nel ’98 è consultabile sul nostro sito internet “www.isesitalia.it” (vedi sezione “Per le Scuole”).

ISES INTERNATIONAL CERCA IL NUOVO DIRETTORE ESECUTIVO PER LA SEDE CENTRALE DI FRIBURGO
L’ISES International cerca un Direttore Esecutivo a pieno tempo per la propria sede centrale di Friburgo (Germania) con inizio dal 1/1/1999.

Ai candidati è richiesta la capacità di supervisionare e gestire le attività di informazione e progettuali dell’associazione in rapida espansione a livello mondiale, incluse le attività relative alla promozione e organizzazione dei congressi mondiali, alla produzione delle pubblicazioni, al reperimento delle risorse finanziarie, alle relazioni pubbliche e con i soci, allo sviluppo di progetti di carattere internazionale e della comunicazione su Internet, anch’essa in rapida crescita.

I candidati dovranno avere una provata esperienza nel settore delle energie rinnovabili e nella gestione delle risorse umane e finanziarie. È essenziale una buona conoscenza della lingua inglese. È desiderabile che i candidati abbiano anche una discreta conoscenza della lingua tedesca e delle tecniche di comunicazione tramite Internet.

La posizione offerta dall’ISES International prevede un periodo di prova di un anno con la possibilità di un contratto di lavoro di più lunga durata da negoziare tra le parti.

Coloro che sono interessati a candidarsi per la posizione devono inviare il proprio Curriculum Vitae e i nomi di due referenti entro il 9 ottobre 1998 all’indirizzo di seguito riportato.

Per ulteriori dettagli rivolgersi direttamente alla sede di Friburgo o a ISES ITALIA (l’annuncio relativo alla ricerca del nuovo Direttore è pubblicato anche sull’ultimo numero di SunWorld e al sito “www.ises.org”).

The ISES Secretary c/o ISES International Headquarters
Villa Tannheim – Wiesentalstrasse 50
D-79115 Freiburg i. Br. – Germany
fax: +49 761 45906-99 e-mail: hq@ises.org

ALLO STUDIO UNA PROPOSTA DI ISES INTERNATIONAL PER IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI I SOCI DELLE SEZIONI NAZIONALI NELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI
L’ISES International sta rivedendo le modalità di partecipazione dei propri Soci alle attività dell’associazione. La nuova struttura di adesione all’ISES International sarà discussa dalla prossima Assemblea dei Soci, in programma nel luglio 1999 in Israele.

La proposta, delineata nelle sue linee generali anche sulla rivista SunWorld dal Presidente di ISES, l’australiano David Mill, è ora oggetto di esame da parte di uno speciale Comitato ISES, presieduto dal Vicepresidente dell’ISES International e membro del Consiglio Direttivo di ISES ITALIA, l’Ing. Cesare Silvi, e al quale partecipano i rappresentanti delle sezioni di Australia, Cina, Ghana, Germania, Italia, Stati Uniti, dei membri non affiliati con una Sezione, e della sede centrale di Friburgo.

L’aspetto più innovativo della proposta è che l’adesione a una Sezione Nazionale dell’ISES consentirà automaticamente di diventare anche Socio dell’ISES International, senza costi aggiuntivi di particolare rilievo: questi potrebbero essere nulli o limitati al costo di appena qualche dollaro per l’emissione di una tessera di identità da utilizzare per l’accesso a costo ridotto ai servizi di base offerti da ISES su Internet e per ottenere degli sconti in occasione di partecipazione ad eventi ISES o nel caso di acquisto di pubblicazioni del catalogo ISES International.

I servizi a maggiore valore aggiunto prestati dall’ISES, dall’invio della rivista SunWorld e di Solar Energy, continueranno ad essere pagati secondo le modalità in uso per coloro che oggi già sono Soci Internazionali.

Tutti i soci di ISES ITALIA interessati a saperne di più o a fare avere loro eventuali commenti sulla proposta di ISES International possono rivolgersi direttamente alla Segreteria di ISES ITALIA.