N. 5 MAGGIO 1998

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno V- N.5 Maggio1998

In questo numero:

  • ALLA CONFERENZA DI NAPOLI SI ANNUNCIA IL DECOLLO DELLE RINNOVABILI IN ITALIA
  • L’IVA SUL SOLARE TERMICO E SULLE RINNOVABILI: UNA QUESTIONE ANCORA IRRISOLTA
  • LE RICHIESTE DELL’ASSOLTERM PER IL SOLARE TERMICO
  • IN COLORADO CON IL “GREEN PRICING” SI REALIZZA UNA CENTRALE EOLICA DA 12 MW
  • MARCHIO VERDE PER L’ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI IN USA
  • CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (5)
  • IL SETTORE DELLA BIOENERGIA IN ITALIA: ALCUNE LINEE-GUIDA NECESSARIE PER IL SUO SVILUPPO
  • GLI EVENTI SUNDAY IN ITALIA
  • DALLA COMMISSIONE EUROPEA
  • IN BREVE DAL MONDO
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

ALLA CONFERENZA DI NAPOLI SI ANNUNCIA IL DECOLLO DELLE RINNOVABILI IN ITALIA

Nella Conferenza del 4 e 5 giugno sono state tracciate le linee di azione per lo sviluppo del mercato delle rinnovabili: realizzazione di impianti già autorizzati dal CIP 6/92, programmi “Comune Solarizzato” e “10.000 Tetti Fotovoltaici”, investimenti per 25.000 miliardi fino al 2010.

La Conferenza Nazionale di Napoli “Fonti rinnovabili di energia: opportunità per l’economia e l’impresa” che si è tenuta a Napoli il 4 e 5 giugno è stato un importante momento di confronto tra tutti gli operatori del settore che insieme, a volte anche con accenti contrastanti, hanno messo sul tavolo alcune linee-guide necessarie alla elaborazione di un Libro Bianco sulle Fonti Energetiche Rinnovabili. Questo documento, che sarà pronto per la Conferenza Nazionale dell’Energia e dell’Ambiente (Roma, 25-28 novembre 1998), definirà gli strumenti, le strategie e le azioni per lo sviluppo del mercato nel nostro paese.

La Conferenza di Napoli e quella di novembre a Roma sono strettamente legate dalle decisioni prese a Kyoto sulle riduzioni dei gas a effetto serra e sulla consapevolezza di tutto il mondo scientifico della loro incidenza sui cambiamenti climatici. Il Ministro dell’Ambiente, nel corso della Conferenza, ha voluto ricordare che “Kyoto” non è semplicemente uno dei tanti problemi ambientali, ma può essere il cardine della svolta nelle politiche industriali dei prossimi decenni: quasi una Maastricht dell’ambiente. Infatti, il Protocollo di Kyoto prevede misure giuridicamente vincolanti per i paesi che avranno accettato le riduzioni di emissioni dannose per l’atmosfera e stabilisce anche pesanti sanzioni per le nazioni che non rispetteranno gli impegni presi. Tuttavia le riduzioni previste per il 2008-2010, da sole, non saranno sufficienti, poiché bisognerà considerare la forte crescita dei consumi dei paesi in via di sviluppo; quindi non basterà stabilizzare le emissioni, come previsto a Kyoto, ma sarà necessario ridurle del 10%, del 20% e forse anche di più rispetto al 1990: gli impegni di Kyoto, dunque, sono solo un primo passaggio verso misure più drastiche.

Alla luce di questa analisi, l’efficienza energetica, il risparmio energetico e, in particolare, le rinnovabili assumeranno un ruolo di sempre maggiore rilevanza.

Per ciò che concerne il nostro paese vediamo quali saranno le linee di azione che puntano a raddoppiare il contributo delle rinnovabili al 2010, secondo quanto indicato anche dal Libro Bianco dell’Unione Europea “Energia per il futuro: fonti rinnovabili di energia”:
1) Accelerare la realizzazione dei progetti per la produzione di energia elettrica inclusi nelle prime sei graduatorie del CIP 6/92. Mentre solo un terzo degli impianti autorizzati è stato finora realizzato, per gli altri 2.800 MW (eolico, biomassa, minidraulica, rifiuti), che hanno incontrato ostacoli di varia natura, si è pensato di attivare degli accordi di programma tra ENEL, banche, sindacati, industria ed Enti locali in grado di sbloccare queste realizzazioni; si partirà dai circa 650 MW eolici già autorizzati, per un investimento previsto di 1.200 miliardi di lire.
2) Realizzare i programmi non coperti dal CIP 6/92, come per il solare termico e il solare fotovoltaico. Per il primo settore è in fase di avvio, al centro-sud, il progetto pilota del “Comune Solarizzato” che prevede il cofinanziamento di impianti solari termici in 30 Enti locali e la creazione di micro-imprenditorialità nel Mezzogiorno. Per quanto riguarda il fotovoltaico, con il nuovo anno, partirà il programma “10.000 tetti fotovoltaici” (50 MW da completare per il 2002) che, tra i suoi obiettivi, ha quello di dimezzare i costi della tecnologia.
3) Elaborare nuove politiche tariffarie, misure fiscali e programmi, con l’obiettivo di realizzare 7-9.000 MW di impianti da fonti rinnovabili al 2010; gli investimenti previsti si aggireranno a 25-30 mila miliardi di lire (circa 2.000-2.500 miliardi all’anno).

Gli investimenti del prossimo decennio per il settore delle rinnovabili sembrano ingenti, ma, come è stato ricordato nel corso della Conferenza di Napoli, c’è un aspetto da tenere presente: in Italia i danni di natura ambientali e sanitaria legati alla produzione di elettricità sono stati stimati in 20-30 mila miliardi di lire all’anno: solo un decimo di quanto sarà la spesa futura media annuale per le fonti di energia rinnovabili.

L’IVA SUL SOLARE TERMICO E SULLE RINNOVABILI: UNA QUESTIONE ANCORA IRRISOLTA

La domanda che si pongono gli operatori del mercato del solare termico è se l’IVA sui sistemi sia del 10% o del 20%.

Lo strumento legislativo di riferimento è il DPR 26 ottobre 1972, n.633 e sue modificazioni ed integrazioni, in particolare per quanto riguarda “Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%”, di cui ai punti 122 e 127 quinquies (Tabella A – parte III), che abbiamo riportato a fianco.

La lettura dei due punti NON evidenzia in modo esplicito la fonte solare termica quale impianto di produzione energetica come, invece, appare chiaro, al punto 127 quinquies, per la fonte solare fotovoltaica ed eolica. Al punto 122 c’è un esplicito riferimento a prestazioni di servizi relativi alla fornitura e distribuzione di calore-energia per uso domestico. Riferimenti non sufficienti per affermare che i sistemi solari siano assoggettati all’IVA del 10%, come ritiene invece l’Assolterm (vedi articolo in basso).

La posizione di ISES ITALIA, a tale proposito, è volutamente conservativa. Per evitare interpretazioni dubbie ha posto un quesito e fatto una richiesta, per iscritto, al Ministero delle Finanze, per un chiarimento, sia in merito al contenuto dei due punti citati, sia per l’emanazione di una circolare esplicativa che faccia specifico riferimento anche a tutte le fonti di energia rinnovabili, come soggetti di IVA al 10%, qualora impiegate per prestazioni di servizi di cui al punto 122 del DPR 633/72.

La Divisione VII del Ministero delle Finanze, studiato il problema, ha potuto rilevare la carenza normativa in merito all’impiego del solare termico e delle fonti rinnovabili, tutte, relativamente alla produzione e distribuzione di calore-energia per uso domestico. I quesiti posti hanno, dunque, ricevuto una risposta positiva ed è stato predisposto un documento, attualmente alla firma del Direttore Centrale della Direzione Generale Affari Giuridici e Contenzioso, che consentirà, speriamo in tempi brevi, di assoggettare all’IVA del 10% anche, e non solo, i sistemi solari per la produzione di energia termica.

D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
Tabella A – Parte III
“Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%”
122) prestazioni di servizi relativi alla fornitura e distribuzione calore-energia per uso domestico
127 quinquies) … impianti di produzione e reti di distribuzione calore-energia e di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica ed eolica; …

LE RICHIESTE DELL’ASSOLTERM PER IL SOLARE TERMICO

Nel corso della Conferenza di Napoli, l’associazione degli operatori commerciali del solare termico italiano, ASSOLTERM, ha voluto sottolineare una serie di posizioni (ne riportiamo solo alcune) che intende sostenere per lo sviluppo del settore solare termico nel nostro paese.

L’Assolterm, in considerazione dei vantaggi ambientali ed economici dell’energia solare termica (investimenti ripagati in 5 anni nel 70% delle applicazioni commerciali senza considerare le agevolazioni fiscali previste dalla finanziaria), ritiene fondamentale la pubblicizzazione delle agevolazioni fiscali di cui usufruisce il settore solare termico, come delle altre fonti rinnovabili, tramite la legge 449/97 e dell’applicazione dell’IVA ridotta al 10% (punto 127 quinquies Tab. A parte III della 633/72 per la produzione di calore energia); in parte differente è la posizione ISES ITALIA su quest’ultimo aspetto (vedi articolo in alto).

L’associazione di categoria intende agire perché, a partire dal 1 gennaio 2000, venga rinnovata la possibilità di defiscalizzazione del 41%. Le agevolazioni fiscali vengono infatti preferite all’erogazione di fondi vincolati da complessi meccanismi burocratici. Inoltre, ASSOLTERM ritiene indispensabile che sia resa obbligatoria la predisposizione dell’impianto solare nelle nuove costruzioni e dell’adozione del solare termico negli edifici pubblici o adibiti ad uso pubblico, salvo impedimenti di natura tecnico-finanziaria (legge 10/91, art. 26, comma 7),
Assolterm chiede altresì:
che vengano attivate società finanziarie regionali capaci di erogare finanziamenti a tassi di interesse agevolati per l’acquisto di pannelli solari;

che si possa arrivare ad una diminuzione dell’IVA al 4% o seguire l’esempio di Israele, dove l’IVA sui pannelli solari è pari a zero;

che i Ministeri dell’Ambiente e dell’Industria e la Presidenza del Consiglio dei Ministri realizzino uno spot televisivo, nell’ambito della “Pubblicità Progresso” che esalti la convenienza economica e ambientale dell’energia solare termica;

che gli Sportelli Energia intraprendano azioni sul territorio, per informare sulle tecnologie solari termiche;

che le Aziende Municipalizzate del settore energetico forniscano calore prodotto da fonte solare termica integrata a gas metano o energia elettrica;

che vengano eliminati i vincoli all’installazione dei pannelli solari e vengano emanate direttive chiare sulla loro installazione, in armonia con l’estetica dell’edificio e della corretta esposizione rispetto al sud geografico.

IN COLORADO CON IL “GREEN PRICING” SI REALIZZA UNA CENTRALE EOLICA DA 12 MW

Numerosi enti elettrici americani hanno varato negli ultimi anni programmi di “Green Pricing” per rispondere alla domanda di energia pulita dei cittadini .

La forma più comune di questa tipologia di programmi prevede che il consumatore paghi ogni mese sulla propria bolletta una somma maggiore per l’energia consumata in modo da assicurarsi che la stessa sia prodotta da fonti di energia rinnovabili. Programmi di questa natura si stanno diffondendo in molti stati americani, dal Michigan alla California. In Colorado, la Public Service Company ha offerto ai propri utenti la possibilità di acquistare per un anno, mensilmente, un pacchetto di energia eolica – “Windsource” – di 100 kWh a un prezzo di 2,5 dollari maggiore rispetto ai prezzi correnti.

L’offerta di questo nuovo prodotto è stata accolta molto positivamente, sia da grandi consumatori pubblici e privati, sia dai singoli utenti. Il pacchetto Windsource offerto è stato, ad oggi, sottoscritto da 50 organizzazioni e da 7300 utenze domestiche, tanto da potersi considerare il programma di “Green Pricing” di maggiore successo di tutti gli Stati Uniti.

A livello pubblico hanno aderito città come Boulder e Denver e, a livello privato, società quali l’IBM e la US WEST. La città di Denver pagherà ogni anno una bolletta elettrica maggiorata di 20.000 dollari per quella parte di consumi elettrici soddisfatti con l’energia prodotta dall’eolico.

L’ampia risposta dell’utenza al programma Windsource, pubblicizzato attraverso i canali televisivi e la stampa locale, ha consentito di realizzare, entro l’anno, una centrale eolica di oltre 12 MW. Un primo generatore eolico da 700 kW è in funzione dall’inizio del mese di maggio e altri 16 verranno installati nei prossimi mesi.

Secondo alcune stime, l’acquisto mensile di 100 kWh prodotti da energia eolica (una utenza domestica in Colorado consuma mediamente 600 kWh al mese) produce lo stesso beneficio ambientale che si avrebbe non guidando una auto per 2400 miglia.

Il successo del programma Windsource è stato possibile anche grazie ad una serie di collaborazioni che la Public Service Company ha promosso con gruppi ambientalisti e altre organizzazioni del Colorado come la locale sezione dell’ISES e l’Ufficio per l’Efficienza Energetica.

Il presidente dell’Ente, Waybe Brunetti, ha dichiarato che tutti gli utenti del Colorado avranno tra breve la possibilità di scegliere chi fornirà loro l’energia e così facendo potranno fornire un importante sostegno all’ulteriore sviluppo delle rinnovabili nel Colorado.

MARCHIO VERDE PER L’ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI IN USA

La ristrutturazione del settore elettrico attualmente in corso negli Stati Uniti sta stimolando la nascita di una serie di iniziative volte ad assicurare il consumatore sul prodotto utilizzato. In analogia a quanto avviene, per esempio, per la carta riciclata o per le produzioni agricole naturali, per le quali specifiche etichette informano e garantiscono il consumatore sulla sua origine, anche per l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili stanno partendo, in vari Stati, programmi per certificare e verificare che il prodotto elettrico abbia le effettive caratteristiche verdi. Un esempio è il Green-e Renewable Electricity Branding Program. Il suo obiettivo è di sostenere la penetrazione delle fonti rinnovabili con azioni formative dirette a tutti i soggetti interessati.

Il programma Green-e mira a favorire la collaborazione tra coloro che commercializzano le energie verdi e le società del settore, con le associazioni ambientaliste e con quelle dei consumatori al fine di assicurare che il prodotto “Elettricità Verde” abbia costi competitivi e sia descritto chiaramente per le sue caratteristiche ambientali e perché possa rispondere alle aspettative del consumatore, in modo da consentire una scelta consapevole: in definitiva è il consumatore che decreterà il successo dell’elettricità prodotta dalle tecnologie che utilizzano fonti energetiche rinnovabili.

CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (5)

5. Come funzione un aerogeneratore
La tipica configurazione di un aerogeneratore ad asse orizzontale è schematizzata nella figura; il sostegno porta alla sua sommità la gondola o navicella, costituita da un basamento o da un involucro esterno; nella gondola sono contenuti l’albero di trasmissione lento, il moltiplicatore di giri, l’albero veloce, il generatore elettrico e i dispositivi ausiliari.

All’estremità dell’albero lento e all’esterno della gondola è fissato il rotore, costituito da un mozzo, sul quale sono montate le pale (1, 2 o 3 con un diametro da 10 a 40 m per macchine di media taglia). Il rotore può essere posto sia sopravvento che sottovento rispetto al sostegno.

La gondola è in grado di ruotare rispetto al sostegno allo scopo di mantenere l’asse della macchina sempre parallelo alla direzione del vento ed è per questo che l’aerogeneratore viene definito “orizzontale”. Opportuni cavi convogliano al suolo l’energia elettrica prodotta e trasmettono i segnali necessari per il funzionamento.

La forma delle pale è disegnata in modo che il flusso dell’aria che le investe azioni il rotore. Dal rotore, l’energia cinetica del vento viene trasmessa a un generatore di corrente collegato ai sistemi di controllo e trasformazione tali da regolare la produzione di elettricità e l’eventuale allacciamento in rete.

L’aerogeneratore opera a seconda della forza del vento; al di sotto di una certa velocità la macchina è incapace di partire; perché ci sia l’avviamento è necessario che la velocità raggiunga una soglia minima di inserimento, diversa da macchina a macchina (circa 4-5 m/s). Durante il funzionamento la velocità del vento “nominale” è la minima velocità del vento che permette alla macchina di fornire la potenza di progetto (10-12 m/s per qualche centinaia di kW per macchine di media taglia). Ad elevate velocità (20-25 m/s) l’aerogeneratore viene posto fuori servizio per motivi di sicurezza.

IL SETTORE DELLA BIOENERGIA IN ITALIA: ALCUNE LINEE-GUIDA NECESSARIE PER IL SUO SVILUPPO

Il contributo delle biorisorse al bilancio energetico nazionale, attualmente del 2-3%, dovrebbe essere ampliato, nei prossimi 10-12 anni, fino a raggiungere il 4-6% (7-8 milioni tep). L’utilizzazione del 92% delle biomasse per fini energetici è stata destinata alla conversione in energia termica, il 5% alla conversione in energia elettrica e il 3% alla produzione di biocombustibili liquidi (biodiesel e ETBE).Il raggiungimento degli obiettivi fissati necessita di misure legislative adeguate, oltre che di particolari incentivi, che conducano a risolvere alcuni nodi strutturali, politici e di mercato del sistema.

L’ITABIA (Italian Biomass Association) ha identificato alcuni di questi ostacoli e le soluzioni che riportiamo sinteticamente:
1) Carenza di una strategia nazionale e di un piano operativo di settore
È necessaria una precisa programmazione che deve investire il Governo e le diverse Amministrazioni locali e che integri gli aspetti ambientali, occupazionali, agricoli, forestali, rurali e dei trasporti.
2) Insufficienza delle valutazioni macroeconomiche
È necessario valutare i benefici diretti e indiretti (contributo all’occupazione, biodegradabilità dei prodotti bioenergetici, protezione del territorio, ecc.) con le metodologie attuali.
3) Inadeguatezza degli strumenti di mercato
È necessario migliorare l’attuale complesso di norme che riguarda i contributi agli investimenti, il sostegno al prezzo di vendita dell’energia e la politica fiscale.
4) Complessità delle procedure autorizzative
È necessario attivare un meccanismo di gara simile a quello in vigore per i bandi comunitari, con proposte di progetto tecnico-economico dettagliati fin dall’inizio; la normativa deve essere diversa rispetto a quella prevista per i rifiuti e per gli impianti di piccola taglia bisognerebbe semplificare al massimo la procedura.
5) Insussistenza di una politica nazionale e comunitaria per le filiere non-alimentari
È necessario che vengano incluse tutte le colture non-alimentari nella PAC (Politica Agricola Comunitaria) e nei suoi sviluppi. A breve termine si può ipotizzare, nei limiti degli accordi GATT, di prevedere incentivi di tipo ambientale agli agricoltori.
6) Mancanza di consenso sociale
È necessario informare correttamente l’opinione pubblica e stimolare i cittadini, anche con benefici concreti, ad usare le biorisorse in settori già collaudati, come il riscaldamento domestico.
7) Scarso collegamento tra ricerca, industria ed Amministrazioni pubbliche
È necessario creare strutture di sostegno ai Programmi per lo sviluppo della energia da biomassa in grado di assolvere alle funzioni di monitoraggio, formazione, assistenza tecnica promozione di studi e ricerche.
Per richiedere il documento ITABIA:
tel.: 0677201038 fax: 067009380
e-mail: mc9898@mclink.it
http://www.energ.polimi.it/ITABIA

GLI EVENTI SUNDAY IN ITALIA

SUNDAY è una giornata dedicata alla scoperta del potenziale delle energie rinnovabili e per celebrare la potenza del sole. Si svolge il 21 giugno, solstizio d’estate. È gestita da ISES-Europe ed ha il sostegno del programma comunitario Altener. Gli eventi SUNDAY in Italia che ci sono stati segnalati sono:
1) La già ricordata manifestazione presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica (vedi n. 4 – aprile) :
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica -Dr. Enrico Miotto
Via S. Vittore 21 – 20123 Milano
fax: 02 48010016 e-mail: miotto@icil64.cilea.it
http://www.museoscienza.org
2) A Napoli l’ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) ha organizzato il SUNDAY con un’esposizione di tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili presso Via Caracciolo/V.le Dohrn. All’iniziativa hanno contribuito gli Assessorati all’Ambiente del Comune e alle Politiche Europee della Provincia di Napoli. Oltre a ISES ITALIA, hanno aderito l’ENEA, organizzazioni ambientaliste e diverse aziende.
ANEA – Agenzia Napoletana Energia e Ambiente – Ing. M. Macaluso
Via Lepanto, 53 – 80125 Napoli
telefax: 081 628571
3) La manifestazione organizzata dall’AGEVE (Agenzia Veronese per l’Energia), una delle 140 agenzie presenti in Europa per la promozione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico nate con il programma SAVE II.

La manifestazione veronese si è svolta presso Piazza Bra dalle ore 9 alle 13 con una esposizione di alcune tecnologie rinnovabili (pannelli solari termici e fotovoltaici), di mezzi di trasporto elettrici della Azienda municipale di igiene ambientale, di una bicicletta elettrica, ecc. Nell’area per la discussione, alla presenza anche di associazioni ambientaliste, si sono svolti dibattiti e distribuiti volantini informativi sull’evento.

La manifestazione è stata ripetuta nel pomeriggio a Boscochiesanuova, capoluogo dei Monti Lessini, in prossimità di un impianto fotovoltaico (75 kWp) per il pompaggio dell’acqua dell’acquedotto della Lessinia funzionante da più di 15 anni.
AGEVE – Agenzia Veronese per l’Energia
Dr. Beniamino Benato (Dir. AGEVE)
Largo Divisione Pasubio, 4 – 37121 Verona
el.: 045/8069033 e-mail: amiavr@tin.it

DALLA COMMISSIONE EUROPEA

ALTENER II
LE PROPOSTE DI PROGETTO VANNO PRESENTATE ENTRO IL 30 LUGLIO 1998
ALTENER II è il programma non tecnologico dell’Unione Europea che ha lo scopo di promuovere l’uso delle fonti energetiche rinnovabili in Europa. Le sue azioni sono specificamente definite per superare le barriere che ostacolano la penetrazione delle rinnovabili e per incoraggiare gli investimenti nel settore. In particolare, le azioni da finanziare nel quadro del programma comprendono studi per sviluppare il potenziale delle energie rinnovabili, progetti pilota, iniziative educative e di formazione, attività di monitoraggio e valutazione.

Per il biennio 1998-99 verranno stanziati per ALTENER II 22 milioni di ECU (quasi 42 miliardi di lire).

ALTENER II diverrà parte del nuovo Programma quadro sull’energia, una volta che quest’ultimo, attualmente in corso di discussione, verrà adottato. Il nuovo Programma quadro riunirà in una sola struttura tutte le iniziative dell’Unione europea relative all’energia, migliorando, pertanto, il coordinamento e la complementarità.

Bando di gara: Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee
n. C 164 del 29.5.1998, p. 29.
Per informazioni sul bando di gara e sulla modulistica rivolgersi a:
Ing. Pietro Tarquini – ENEA (Contact Point per Altener in Italia)
tel.: 06/30484539 fax: 30483930 e-mail: Tarquini@casaccia.enea.it

ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA ALTENER: COME CANDIDARSI
La DG XVII della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare manifestazioni di interesse per la prestazione di servizi di assistenza nella valutazione di progetti, attività e proposte nel quadro del programma ALTENER.

Saranno richiesti i seguenti incarichi specifici:
– assistenza nella valutazione di proposte di azioni, progetti o campagne nell’ambito di ALTENER;
– assistenza nella valutazione dei requisiti per l’avvio di azioni o campagne mirate;
– assistenza nella valutazione di azioni o progetti conclusi nel quadro di ALTENER, al fine di valutare la rispondenza ai criteri pubblicati negli specifici inviti a presentare proposte e negli opuscoli informativi;
– assistenza nella valutazione dell’impatto di una serie di azioni o dell’intero programma ALTENER.

Un gruppo di due o tre revisori esperti valuta l’impatto delle misure adottate nell’ambito del programma, utilizzando criteri ed indicatori specifici. Vengono valutati anche gli aspetti ambientali e sociali, in particolare l’impatto sull’occupazione.

Per selezionare gli esperti per gli specifici contratti, il servizio preposto attingerà dalla base di dati costituita dalla Commissione con le candidature ricevute a seguito del presente invito. Questa base di dati di potenziali candidati rimarrà in vigore sino al 31 dicembre 1999.

Le candidature possono essere presentate in ogni momento sino al 31 dicembre 1999.

Un altro tema sul quale la DG XVII ha pubblicato un invito a manifestare il proprio interesse è quella della prestazione di servizi di assistenza a livello di esperti per le attività di divulgazione previste dal programma ALTENER.

Le attività richieste riguardano l’assistenza ad attività di divulgazione tramite conferenze, seminari, workshop e riunioni tra i contraenti. Sarà inoltre richiesta la divulgazione attraverso la partecipazione ad iniziative di marketing, la preparazione di pubblicazioni e l’uso di applicazioni in rete, anche su supporto elettronico.

Fonte: Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee
n. S 103 del 29.5.1999, p. 32-33

Per informazioni e per ottenere i moduli di candidatura:
Commissione europea – DG XVII – Energia
Direzione C – Mr. R. Harbison
rue de la Loi 200 (TERV A-1/024) – B-1049 Bruxelles
tel. +32-2-2956319 fax +32-2-2966283
e-mail: altener@bxl.dg17.cec.be

OPET TEDESCA ATTIVA NEL SETTORE DEI BISOGNI ENERGETICI IN EDILIZIA
La BEO (Forschungszentrum Jülich – Projekttrager Biologie, Energie, Okologie), uno dei membri tedeschi della rete OPET (Organizzazioni per la promozione di tecnologie energetiche) ha incentrato sui bisogni energetici nel settore dell’edilizia le attività svolte nel suo primo anno di adesione all’OPET.

Ha organizzato seminari sull’illuminazione naturale negli edifici, sulle facciate gemelle attive e un workshop sul tema “Risparmio energetico negli edifici storici”. Il workshop intendeva presentare soluzioni pratiche per rispondere ai requisiti di isolamento termico nell’ambito degli attuali materiali da costruzione, nonché cercare modalità per armonizzare i requisiti per la conservazione degli edifici e per l’uso razionale dell’energia.

Numerose soluzioni pratiche sono emerse durante i dibattiti del workshop: evitare i rivestimenti idrorepellenti sui muri esterni; concentrarsi sui punti deboli dell’edificio (condensa, ecc.); definire lo spessore ottimale degli strati isolanti interni.

Le future attività della BEO nel settore edile comprenderanno seminari sull’isolamento trasparente in edifici ad uso industriale, celle FV e progettazione architettonica, alloggi a bassa energia e ad impiego diretto del calore solare, impianti di riscaldamento collettivi a energia solare con immagazzinamento interstagionale.

Per informazioni: BEO c/o Projekttrager Biologie, Energie, Okologie Forschungszentrum Jülich GmbH (KFA)
Postfach 19 13D D-52425 Jülich
tel. +49-2461-613739 fax +49-2461-612880
e-mail: p.mann@f2-juelich.de

IN BREVE DAL MONDO

TETTO FV INNOVATIVO PER LA PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ E CALORE
La società Innovative Design americana ha sviluppato un collettore solare innovativo per la produzione di elettricità e calore e utilizzabile anche per la copertura degli edifici.Il collettore sviluppato e sperimentato presso il Solar Center della Carolina del Nord è stato utilizzato per la copertura della veranda di uno dei ristoranti della catena “ApplebeÈs” (oltre 200 nuovi ristoranti all’anno), nell’ambito del programma “1 milione di tetti solari”.

Dal punto di vista energetico, la caratteristica del collettore è in una serie di canali per il passaggio dell’aria a contatto della superficie posteriore del pannello fotovoltaico. Il pannello converte solo una piccola parte dell’energia solare in elettricità (4%), mentre la maggior parte del calore prodotto viene trasferito, attraverso uno scambiatore, a un circuito per il preriscaldamento dell’acqua destinata alla caldaia.

Poiché la domanda d’acqua calda del ristorante è molto elevata, tutto il calore prodotto viene utilizzato giornalmente consentendo così l’ottimizzazione dell’utilizzo del sistema.
Fonte: Solar Today, gen-feb ’98

FINANZIAMENTI PER LE RINNOVABILI NEL SUD DEL MONDO
L’interesse dimostrato negli ultimi anni dalla Banca Mondiale e dalle Banche Regionali di Sviluppo per i progetti nel settore delle rinnovabili sta dando i primi significativi frutti.

L’India, ad esempio, grazie a tali finanziamenti è al primo posto per potenza installata all’anno di generatori eolici e una notevole crescita si è registrata anche nelle installazioni fotovoltaiche.

L’Argentina sta attualmente avviando, con un finanziamento della Banca Mondiale, un programma di elettrificazione rurale, in buona parte basato sul fotovoltaico ed altre fonti energetiche rinnovabili. Altri programmi sono in corso in Indonesia, nelle Filippine e in vari altri paesi asiatici.

Di recente, anche la InterAmerican Development Bank ha varato in America Latina una serie di programmi mirati alle rinnovabili.

Una presentazione sui programmi e sulle opportunità di finanziamento di progetti con fonti rinnovabili in questa regione del mondo è possibile trovarla al sito internet segnalato in basso.

Per informazioni:
http://www.ecotopia.com/ases/finsol98/program.htm

ENERGIA SOLARE PER LO STADIO DI NEWCASTLE
La BP Solar e la società di calcio inglese del Newcastle United hanno annunciato che realizzeranno il più grande stadio (circa 50.000 posti) alimentato ad energia solare.

Il sistema fotovoltaico connesso alla rete soddisferà il 10% dei fabbisogni elettrici dell’impianto. Il progetto del Newcastle United contribuirà all’obiettivo di generare entro, il 2010, l’1% del consumo elettrico della città mediante il solare.

La BP Solar è la più importante società produttrice di FV. La sua produzione annuale è pari a circa un milione di moduli, tanti da alimentare 25.000 abitazioni europee. Il suo giro di affari previsto per il 2007 sarà di 1 miliardo di dollari.

BP Solar ha firmato un contratto di 2 milioni di dollari per la fornitura di 500 sistemi per il villaggio olimpico delle prossime Olimpiadi del 2000 a Sydney.
Fonte: CleanEnergy News
Per informazioni:
Clare Bebbington – BP Solar
tel: + 44 121 2361472

FOTOVOLTAICO: BREVE CORSO SU INTERNET AD AGOSTO
“Applied Photovoltaics” è un breve corso sul fotovoltaico accessibile attraverso internet e realizzato dal Photovoltaics Special Research Centre (PVSRC) dell’University of New South Wales, in collaborazione con l’Australian Cooperative Research Centre for Renewable Energy (ACRE).

Il corso, che si svolgerà tra il 17 Agosto ed il 4 Settembre 1998, fornirà gli elementi basilari per la comprensione dei sistemi e della componentistica e sarà destinato principalmente a professionisti e studenti che desiderano lavorare nel settore delle rinnovabili o ampliare la loro conoscenza sull’argomento.

Per informazioni:
http://www.pv.unsw.edu.au/apvsc
e-mail: m.watt@unsw.edu.au

ISES RUSSIA CERCA SPONSOR PER IL PROPRIO SITO INTERNET
Nel 1996, l’ISES Russia, anche con il sostegno di ISES ITALIA, avviò un proprio sito internet che si è dimostrato di molto utile per far conoscere la attività nel settore delle rinnovabili in Russia.
Attualmente i nostri colleghi russi sono alla ricerca di collaborazioni e sponsorizzazioni per sviluppare ulteriormente il sito anche dal punto di vista commerciale. La sezione ISES RUSSIA è presieduta dal Prof. Strebkhov, direttore dell’Istituto russo per le ricerche sull’elettrificazione rurale e delle aree agricole.

Per informazioni: ISES RUSSIA – Igor Tyukhov
www.openweb.ru/ises
e-mail: energy@viesh.msk.su

NOTIZIE DA ISES ITALIA

NOVITÀ EDITORIALI

Atti del Convegno
Le barriere alla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili: come superarle
Roma, 4 giugno 1997 (pp. 80)
Atti del workshop
Le applicazioni fotovoltaiche per usi civili e rurali nei comuni d’Italia
Gubbio, 23 giugno 1997 (pp. 88)

CONCLUSA LA SECONDA FASE DEL PROGRAMMA “1000 CELLE FOTOVOLTAICHE PER 100 SCUOLE”: SONO 700 LE CELLE CONSEGNATE
Ecco la liste delle ultime scuole che hanno ricevuto le celle fotovoltaiche dalla società Eurosolare nell’ambito del programma:

IST. TEC. PER GEOMETRI “E. Fermi” – (Prof. Boscaino) x 3 classi
C.so d’Italia, 306 – 74100 Taranto

IST. TEC. IND.LE STAT. “Ettore Majorana” – (Prof. Piraino) x 1 classe
Via Tre Monti – 98057 Milazzo (ME)

IPIA “M. Niglio” – (Prof. Frascogna) x 2 classi
Via Cicerone, 10 – 80027 Frattamaggiore (NA)

ITIS “G. Giorgi” Spec.ne Termotecnica – (Proff. Maellaro/Spinelli/Campana) x 1 classe
Via Amalfi, 5 – 72100 Brindisi

WWF CASTELLI ROMANI – Settore Educazione – (Dr. Salustri) x 4 classi
Torre Medioevale – 00040 Lanuvio (RM)

IPIAM “G. Cini” – (Prof. Perzolla/De Vescovi) x 2 classi
Isola di San Giorgio Maggiore – 30124 Venezia

IST. TEC. IND.LE STAT. “G. Marconi” – (Proff. Della Valle/Pezzo) x 4 classi
P.le Guardini, 1 – 37138 Verona

LICEO SCIENTIFICO “A. Genoino” – (Proff. De Masi/Mercone) x 4 classi
Via E. Di Marino, 12 – 84013 Cava dei Tirreni (SA)

ITIS “G. Galilei” – (Proff. Casini/Martinelli) x 3 classi
Via Menci, 1 – 52100 Arezzo

IPSIAM “C. Colombo” – (Proff. Casella/D’Alessandro/Sorrenti) x 2 classi
Via Artale Alagona, 99 – 95100 Catania

ITN “Duca degli Abruzzi” – (Prof. Bellino) x 3 classi
Via Artale Alagona, 99 – 95100 Catania

LICEO SCIENT. (Ind. Biologico) “Piccole Figlie” – (Prof.sa Reggiani) x 4 classi
Via Cocconcelli, 10 – 43100 Parma

LICEO SCIENT. STAT. “L. Cocito” – (Proff. Viberti/Olivero/Marengo) x 4 classi
Via Vittorio Emanuele, 19 – 12051 Alba (CN)

LICEO SCIENT. STAT. “E. Boggio Lera” – (Proff. Biuso/Scardaci) x 4 classi
Via Vittorio Emanuele, 346/348 – 95100 Catania

ITIS “A. Avogadro” – (Ing. Manna) x 4 classi
C.so S. Maurizio, 8 – 10124 TORINO

IST. PROF. DI STATO “F. Enriques” (Proff. Bruno/Covino) x 1 classe
Via Gianturco, 7 – 80055 Portici (NA)

IST. TEC. IND.LE “Ettore Majorana” – (Proff. Cota/Guadalupi) x 4 classi
Via Montebello, 11 – 72100 Brindisi

Con quest’ultima spedizione sono circa 700 le celle inviate dall’inizio dell’anno. L’elenco completo delle scuole che hanno partecipato nel ’98 è consultabile sul nostro sito internet “www.isesitalia.it” (vedi sezione “Per le Scuole”).

Tutte le Scuole/Classi che hanno ricevuto le celle FV dovranno presentare un rapporto della loro sperimentazione o del loro progetto entro il 10 dicembre 1998 (massimo 3 cartelle)

Per informazioni: Segreteria ISES ITALIA