N. 3 MARZO 1998

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno V- N.3 Marzo1998

In questo numero:

  • LA CONFERENZA DI NAPOLI DEL 4 E 5 GIUGNO PER RILANCIARE LE RINNOVABILI IN ITALIA
  • FINANZIARIA ’98: UN’OPPORTUNITÀ PER RISPARMIARE ENERGIA E USARE LE RINNOVABILI
  • ITALIA MERIDIONALE: ENTRO LA FINE DELL’ANNO IN FUNZIONE ALTRI 80 MW EOLICI
  • CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (3)
  • INNOVAZIONI TECNOLOGICHE: PICCOLO CONCENTRATORE SOLARE PER PRODURRE ELEVATE TEMPERATURE
  • NASCE ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
  • PROGETTO WWF-ENEL: IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER FILMARE LA FOCA MONACA IN TURCHIA
  • DALLA COMMISSIONE EUROPEA
  • IN BREVE DAL MONDO
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

LA CONFERENZA DI NAPOLI DEL 4 E 5 GIUGNO PER RILANCIARE LE RINNOVABILI IN ITALIA

La Conferenza di Napoli sarà l’occasione per dibattere sulle opportunità di sviluppo economico offerte dalle rinnovabili e per elaborare gli strumenti più idonei al superamento delle barriere che ne ostacolano la diffusione in Italia. Per novembre un Libro Bianco sul settore.

Anche l’Italia, sull’esempio dell’Unione Europea, è sul punto di elaborare un Libro Bianco per le Fonti Rinnovabili che contenga obiettivi, strategie e strumenti orientati a far decollare il settore nel nostro paese.

Il Libro Bianco sarà predisposto per la Conferenza Nazionale sull’Energia e l’Ambiente, organizzata dall’ENEA su incarico dei Ministeri dell’Industria e dell’Ambiente, che si terrà il prossimo novembre a Roma.

Il percorso realizzativo intermedio passerà, però, attraverso la Prima Conferenza Nazionale sulle Fonti Rinnovabili, che avrà luogo a Napoli nei giorni 4 e 5 giugno prossimi.

Come è avvenuto a livello europeo, l’elaborazione del Libro Bianco prevede una prima stesura, il Libro Verde, sul quale si attiverà il confronto tra gli operatori. Pertanto, l’elemento innovativo del processo consiste nel fatto che il contenuto del Libro Bianco sarà il frutto del lavoro di gruppi che includono tutti gli attori del settore: industria, ricerca, Regioni, Enti Locali, Sindacato, associazioni di categoria e ambientaliste, settore finanziario, ecc., in modo da pervenire a proposte concertate circa gli strumenti necessari alla rimozione delle principali barriere che ostacolano un maggiore ricorso alle rinnovabili. Il collegamento tra i vari attori dovrebbe, altresì, consentire la promozione di patti volontari per avviare concretamente alcuni programmi attuativi finalizzati, ad esempio, alla realizzazione dei circa 700 MW di impianti eolici ammessi a godere della tariffa CIP 6/92.

La rapida progressione degli investimenti a livello internazionale, gli intendimenti dell’Unione Europea – che ha posto l’obiettivo di raddoppio per il 2010 del contributo energetico delle rinnovabili, attualmente al 6% (valore riscontrato anche in l’Italia) – e gli impegni nazionali per la riduzione delle emissioni di gas serra sembrano stimolare un rinnovato interesse per lo sviluppo di queste fonti nel nostro paese. L’ottimismo appare fondato visto il potenziale sfruttabile e lo stato tecnico dell’arte. Uno stimolo decisivo potrebbe venire dalle opportunità offerte dalle rinnovabili per la creazione di occupazione e per lo sviluppo regionale.

Purtroppo esistono ancora molti ostacoli, spesso di natura non tecnica che frenano la nascita di un mercato maturo del settore e che sono da ricercare specialmente nell’ambito degli schemi di finanziamento e nei complessi e lenti iter autorizzativi e amministrativi.

La Conferenza di Napoli e il Libro Verde, dovranno mettere in luce la natura di queste barriere e le necessarie azioni per superarle; allo stesso tempo, dovrà essere evidenziata la valenza economica, sociale e occupazionale delle tecnologie rinnovabili, il potenziale di creazione di impresa soprattutto nel meridione, la possibilità di diversificazione delle attività imprenditoriali e, di conseguenza, il coinvolgimento degli Enti Locali, ormai divenuti, con la nuova legge Bassanini, soggetti attivi nel settore energetico.

Le azioni funzionali a questi obiettivi saranno le seguenti:

  1. Studio sull’efficacia dei meccanismi di incentivazione delle rinnovabili adottati in Italia e raffronto con gli altri paesi europei;
  2. Studio sulla normativa giuridica e tecnica italiana riguardante l’impiego delle rinnovabili, con individuazione di possibili miglioramenti, semplificazioni e integrazioni;
  3. Elaborazione di “position paper” che individuino barriere e opportunità connesse alla diffusione delle rinnovabili; in particolare sui seguenti temi:
    1. integrazione delle rinnovabili nelle realtà produttive regionali
    2. produzione e impiego di biocombustibili
    3. penetrazione delle rinnovabili nel mercato del calore
    4. integrazione nella rete elettrica degli impianti a fonti rinnovabili
    5. fonti rinnovabili ed edilizia
    6. industria italiana delle rinnovabili: stato, esigenze di innovazione e prospettive
    7. finanziamento degli impianti
  4. Stima delle ricadute occupazionali associate allo sviluppo dell’industria e alla diffusione delle tecnologie;
  5. Promozione di patti esemplificativi tra gli attori per l’avvio concreto di alcuni programmi attuativi, anche mediante la costituzione di organizzazioni rappresentative.

Per ognuna di queste azioni sono stati creati dei gruppi di lavoro aperti ad ogni contributo concreto, con relativi responsabili.

Per informazioni sui gruppi di lavoro:
Dr. Luciano Barra (ENEA)
tel. 06/30483300 fax: 06/30484643
e-mail: barra@casaccia.enea.it

FINANZIARIA ’98: UN’OPPORTUNITÀ PER RISPARMIARE ENERGIA E USARE LE RINNOVABILI

ISES ITALIA, in collaborazione con l’associazione dei consumatori Adiconsum, ha organizzato, il 23 marzo scorso la Giornata informativa sul tema “Gli Incentivi della Legge Finanziaria 1998 per Interventi di Risparmio Energetico negli Edifici – Istruzione per l’Uso”, presso la sede del CNEL, a Roma.

Il convegno ha voluto rispondere alle esigenze di informazioni, spesso inadeguate su questa tipologia di interventi previsti dalla Finanziaria ’98 (detrazione IRPEF del 41%).

Lionello Sirtori (responsabile del settore Usi Razionali dell’Energia per ISES ITALIA), che ha affrontato le problematiche degli incentivi per gli interventi di risparmio energetico dal punto di vista legislativo, tecnologico, delle opportunità e delle procedure, ha definito il provvedimento rivoluzionario: per la prima volta nella storia delle incentivazioni indirette (desfiscalizzazione), lo Stato ha ritenuto che, per l’utente finale, l’IVA rappresenta un costo puro e non una partita di giro; infatti nel computo dell’investimento ai fini della detrazione IRPEF del 41%, l’IVA è compresa.

Se il provvedimento (vedi circolare esplicativa del Ministero delle Finanze) sembra, a prima vista, un labirinto di regole, moduli, dichiarazioni, relazioni tecniche, adempimenti, ecc., che potrebbero scoraggiare l’adozione di un intervento di risparmio energetico, un’analisi più consapevole fa rendere conto che questa può considerarsi un’operazione di finanza pubblica molto corretta. Si vuole, infatti, evitare di far nascere tentazioni di “investimenti virtuali” (fatture su lavori inestitenti o lavoro in nero).

L’opportunità creata dall’articolo della legge 449/97, collegato alla Finanziaria è che investire nel risparmio energetico e nelle fonti di energia rinnovabili fa risparmiare due volte; è l’unico investimento che ripaga in tempi brevi e porta guadagni nel tempo: fiscalmente ed economicamente, con benefici anche per l’ambiente. Inoltre, gli incentivi possono svolgere un ruolo importante per la rivitalizzazione del mercato, per dare origine a nuovi impulsi produttivi ed avviare il mercato del lavoro nel settore dell’edilizia che, in Italia, è il secondo grande consumatore di energia, dopo i trasporti e prima dell’industria, con oltre 35 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio consumate ogni anno.

ISES ITALIA ha precisato come il risultato ottenuto con la detrazione del 41% deve ora essere valorizzato con un’ampia diffusione presso tutti i potenziali utenti, attraverso un’adeguata compagna di informazione. Tutti i presenti sono stati concordi nel rimarcare come la durata di 2 anni per questo provvedimento sia troppo esigua. Sarebbe auspicabile che tale agevolazione fiscale diventasse prassi usuale: tutto il mercato se ne avvantaggerebbe, e anche lo Stato, grazie ad entrate sempre più controllabili. ISES ITALIA sta lavorando anche per questa soluzione.

ISES ITALIA in un’ottica di valorizzazione delle opportunità offerte dalla legge finanziaria, sia per i potenziali utenti, sia per gli operatori industriali del settore energetico, ha pensato alla realizzazione e alla diffusione della “Guida alla detrazione fiscale per interventi di risparmio energetico e di impiego delle fonti di energia rinnovabili”.

ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEL 41%

Investendo il risparmio anno dopo anno con interesse del 10% (interesse reale annuo del denaro pari al 5% + aumento annuale del costo del combustibile pari al 5%), il risparmio investito, a 5 anni, DIVENTA di circa 3,2 milioni e, a 10 anni, di oltre 8 milioni.
Investendo il risparmio anno dopo anno con interesse del 10% (interesse reale annuo del denaro pari al 5% + aumento annuale del costo del combustibile pari al 5%), il risparmio investito, a 5 anni, DIVENTA di circa 3,2 milioni e, a 10 anni, di oltre 8 milioni.

Intervento: Sistema solare per produzione acqua calda con accumulo 200 litri (per 4 persone)

ITALIA MERIDIONALE: ENTRO LA FINE DELL’ANNO IN FUNZIONE ALTRI 80 MW EOLICI

Il 1998 dovrebbe confermare la significativa crescita del parco eolico in Italia, in particolare nel meridione, se le centrali in fase di completamento entreranno in funzione secondo le previsioni.

La maggior parte degli impianti sono compresi nell’area dell’Appennino apulo-campano e saranno realizzati dall’Italian Vento Power Corporation (IVPC), la Riva Calzoni, l’ENEL (più precisamente con l’ISMES, società controllata dall’ENEL) e la WEST (Wind Energy System Taranto).

L’Italian Vento, società di Avellino, dovrebbe attivare entro la fine dell’anno ben 76,8 MW di potenza (112 turbine Vestas da 600 kW). La potenzialità è elevata, se consideriamo che l’installato presente in Italia sfiora, ad oggi, 100 MW.

Per il prossimo maggio, la società di Avellino metterà in rete a Montefalcone 18,6 MW, che si aggiungeranno ai 7,2 MW che già producono elettricità per la rete. Sempre a maggio, altri 4,2 MW saranno attivati a San Giorgio. Le altre turbine dell’IVPC saranno in funzione in altre aree del beneventano: a San Giorgio (fase 2) con ben 15,6 MW, a Molinara (14,4 MW), a San Marco (11,4 MW), a Baselice (7,2 MW) e a Foiano (5,4 MW).

Nel Comune di Foiano, dopo l’estate, entrerà in funzione anche la centrale da 2,8 MW (8 macchine M30S2 monopala da 350 kW della Riva Calzoni) realizzata dal Parco Eolico Foiano srl, società alla quale partecipano Riva Calzoni SpA e ISMES. Entro i prossimi due mesi saranno attivati in via provvisoria 1,8 MW.

Prestissimo dovrebbe essere immessa in rete l’elettricità prodotta dalla centrale dell’ENEL di Monte Arci in Sardegna (10,8 MW) da qualche tempo completata; le turbine sono della WEST. La società, appartenente al gruppo Ansaldo, ha intanto deciso di investire 70 miliardi di lire per installare nei Comuni di Cancellara e Acerenza (provincia di Potenza) 40 turbine eoliche per una potenza totale di 20 megawatt. Al riguardo in questi giorni è stata firmata una convenzione dai sindaci dei due Comuni e dai dirigenti della società tarantina.

CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULL’ENERGIA EOLICA (3)

3. Impatto ambientale: benefici globali
Una delle maggiori perplessità sulla installazione di centrali eoliche, da parte dei decisori politici e delle popolazioni locali, dipende dalle preoccupazione sul loro impatto ambientale. È quindi opportuno sottolineare le caratteristiche di questa fonte il cui impatto ambientale è limitato, specialmente attraverso una buona progettazione: l’energia eolica è una fonte rinnovabile, in quanto non richiede alcun tipo di combustibile, ma utilizza l’energia cinetica del vento (conversione dell’energia cinetica del vento, dapprima in energia meccanica e poi in energia elettrica); è pulita, perché non provoca emissioni dannose per l’uomo e per l’ambiente. Gli aerogeneratori non hanno alcun tipo di impatto radioattivo o chimico, visto che i componenti usati per la loro costruzione sono materie plastiche e metalliche.

Gli aspetti ambientali che vengono presi in considerazione sono invece correlati a possibili effetti indesiderati, che hanno luogo su scala locale; essi sono:

  • occupazione del territorio
  • impatto visivo
  • rumore
  • effetti elettromagnetici
  • interferenze elettromagnetiche
  • effetti su flora e fauna

Vedremo nel prossimo mese come questi aspetti siano tuttavia di lieve rilevanza tanto da poter affermare che il bilancio costi ambientali/benefici ambientali è ampiamente positivo.

La costruzione degli impianti deve comunque avvenire valutando attentamente l’impatto ambientale in tutte le fasi del progetto. A tale proposito esistono norme del 1995 del Ministero dell’Ambiente che recepiscono la direttiva europea 85/337/CEE, concernente la valutazione d’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. (oggi la 97/11/CE del Consiglio dell’U.E. modifica la citata direttiva). Sono comunque nella maggior parte dei casi le autorità regionali a valutare (con legge o caso per caso) se sia necessario procedere a uno studio di impatto ordinario o, semplicemente, a uno studio preliminare dei rapporti tra progetto e ambiente.

EMISSIONI EVITATE
La produzione di energia elettrica mediante combustibili fossili comporta l’emissione di sostanze inquinanti e di gas serra. Il livello delle emissioni dipende dal combustibile e dalla tecnologia di combustione e controllo dei fumi. Ecco i valori delle principali emissioni associate alla generazione elettrica:

CO2 (anidride carbonica): 1.000 g/kWh
SO2 (anidride solforosa): 1,4 g/kWh
NO2 (ossidi di azoto): 1,9 g/kWh

Tra questi gas, il più rilevante è l’anidride carbonica o biossido di carbonio, il cui progressivo incremento potrebbe contribuire all’effetto serra e quindi causare drammatici cambiamenti climatici.

Se pensiamo ai circa 700 MW di impianti eolici ammessi a beneficiare delle tariffe previste dal provvedimento CIP 6/92, possiamo ipotizzare un’energia prodotta pari a 1,4 miliardi di chilowattora (0,5% del fabbisogno elettrico nazionale). Questa produzione potrà sostituire la combustione con combustibili fossili; in tal caso le emissioni annue evitate sarebbero:

CO2: 1,4 milioni di tonnellate
SO2: 1.960 tonnellate
NO2: 2.660 tonnellate

Altri benefici dell’eolico sono: la riduzione della dipendenza dall’estero, la diversificazione delle fonti energetiche, la regionalizzazione della produzione.

PER SAPERNE DI PIÙ SULL’EOLICO
ISES ITALIA ha organizzato nell’ottobre del 1996 una conferenza dal titolo “Integration of Wind Power Plants in the Environment and Electric Systems”, nell’ambito del programma comunitario Altener.

Il volume (322 pagine) con gli atti della conferenza si compone di 40 relazioni, così suddivise:

1. Opening Session
2. Occupation of Land and Visual Impact of Wind Farms
3. Impact of Wind Farms on the Grid
4. Interactions of Wind Farms with the Environment
5. Protection Coordination, Standards for the Interfacing with the Grid, Islanding, etc.

Il volume è esaurito, ma disponibile solamente per consultazione presso la biblioteca di ISES ITALIA.

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE: PICCOLO CONCENTRATORE SOLARE PER PRODURRE ELEVATE TEMPERATURE

Un nuovo prodotto nel campo delle tecnologie solari viene da Bolzano. Si tratta di una parabola mobile con una superficie captante netta di 12 m2, che insegue il movimento del sole, concentrandone i raggi in un punto focale e che ha una concentrazione di circa 120 soli: una specie di impianto termodinamico solare in scala ridotta.

Parabola mobile
Parabola mobile

Il concentratore solare Prisma E5, così si chiama il prodotto, è in grado di produrre, secondo i suoi produttori, temperature di esercizio di 800° e temperature massime fino a 1000° per 40.000/80.000 kcal/giorno. La radiazione solare concentrata dagli eliostati presenti sulla superficie (circa 130 con una dimensione di 30 x 30 cm.) viene captata dalla caldaia (40 x 40 cm.) al cui interno scorre l’acqua; la caldaia, dunque, trasforma le radiazioni solari in energia. L’impianto può essere connesso in parallelo ai sistemi tradizionali di riscaldamento.

Il sistema, che ha un’altezza inferiore ai 4 metri e un peso di 300 kg, ha diverse possibilità di applicazione: riscaldamento (anche a integrazione dei sistemi tradizionali), produzione di acqua calda a bassa o alta temperatura per edifici abitativi, serre agricole, piscine, comunità, ospedali, asili, ecc.; può essere utilizzato anche per la dissalazione di acque salmastre o per impianti di condizionamento e refrigerazione, accoppiato agli impianti specifici.

Il costo è di poco superiore ai 16 milioni di lire.

Per informazioni:
ENERGSOL sas
Via Palermo, 7 – 39100 Bolzano
tel: 0471/911052 fax: 0471/911236

NASCE ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

È nata l’APER (Associazione Produttori di Energia da fonti Rinnovabili) che prende il posto dell’APEI (Ass. Produttori Energia Idroelettrica). L’associazione che raccoglie oltre 100 piccoli produttori di energia elettrica da fonte idroelettrica, eolica e biomassa, intende fornire un sostegno alla categoria soprattutto lavorando sulla semplificazione amministrativa per l’autorizzazione alla costruzione, sugli incentivi tariffari, sulle condizioni per l’accesso alla rete, sulla possibilità di aggregazione tra i piccoli produttori per accedere al libero mercato con masse di energia adeguate.

Fonte: ANSA (7/4/98)

Per informazioni:
APER – Associazione Produttori Energia Rinnovabile
Ing. Roberto Longo (Presidente)
tel: 0255183007 fax: 02/55184053

PROGETTO WWF-ENEL: IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER FILMARE LA FOCA MONACA IN TURCHIA

Con l’utilizzo di un sistema di ripresa in video e in audio a circuito chiuso alimentato da un piccolo impianto fotovoltaico si è potuta, in questi ultimi mesi, filmare l’attività e le vocalizzazioni notturne delle foche monache senza recare loro il minimo disturbo.

L’esperimento, realizzato in una grotta marina della costa turca occidentale, è di grande interesse, visto che la foca monaca (Monachus monachus) è considerata tra le specie di importanza prioritaria per l’Unione europea e anche perché è in pericolo di estinzione. Come detto, tutta la sofisticata apparecchiatura era alimentata da una piccola centrale fotovoltaica (composta da 6 pannelli), fornita dall’ENEL. L’energia prodotta ha consentito di mantenere sempre in carica, tramite un regolatore di corrente, due batterie ad alto rendimento.

L’esperimento verrà ripetuto in alcune località dell’Italia meridionale (Sardegna, Puglia e Sicilia).

Per informazioni:
Ufficio Stampa WWF: tel: 06/84497377
Ufficio Stampa ENEL: tel: 06/85092698

DALLA COMMISSIONE EUROPEA

ALTENER II LE PROPOSTE DI PROGETTO VANNO PRESENTATE ENTRO IL 31 MAGGIO 1998
ALTENER II è il programma non tecnologico dell’Unione Europea che ha lo scopo di promuovere l’uso delle fonti energetiche rinnovabili in Europa. Le sue azioni sono specificatamente definite per superare le barriere che ostacolano la penetrazione delle rinnovabili e per incoraggiare gli investimenti nel settore.

Le attività del Programma ALTENER II

1. Studi e altre azioni
Sviluppo delle strategie di settore e di mercato, sviluppo di norme e certificazioni, analisi comparative fra fonti energetiche tradizionali e rinnovabili su impatto ambientale e costi/benefici nel lungo periodo, analisi delle condizioni giuridiche, socioeconomiche e amministrative che favoriscono la penetrazione delle rinnovabili.

2. Azioni pilota
Azioni miranti alla creazione e all’estensione di infrastrutture e strumenti per lo sviluppo delle rinnovabili, in particolare per quanto riguarda: pianificazioni regionali e locali, strumenti per la pianificazione, nuovi strumenti finanziari e di mercato, informazione, educazione e formazione.

3. Misure di promozione e diffusione
Azioni che incoraggino lo scambio di esperienze e di know-how allo scopo di migliorare il coordinamento fra le azioni svolte ai vari livelli (internazionale, comunitario, nazionale, regionale e locale); sostegno di network temporanei per compiti specifici; raccolta di informazioni da parte di un sistema centralizzato per una migliore elaborazione e circolazione delle stesse.

4. Azioni mirate
Azioni per facilitare e accelerare gli investimenti nell’ambito della produzione di energia da rinnovabili fornendo un adeguato sostegno finanziario con l’obiettivo di ridurre i costi dei servizi di ingegneria e degli iter autorizzativi, così da superare gli ostacoli non tecnici presenti.

5. Azioni di monitoraggio e sostegno
Controllo della realizzazione della Strategia Comunitaria e del “Piano di Azione” (vedi Libro Bianco) per lo sviluppo delle fonti rinnovabili; supporto alle iniziative prese per realizzare il “Piano d’Azione” e la campagna di decollo con particolare riguardo alla promozione di un migliore coordinamento e una maggiore sinergia tra le attività; monitoraggio dei progressi delle rinnovabili nell’Unione Europea, negli Stati Membri e nei paesi associati.

Il finanziamento del Programma ALTENER II
Il livello di finanziamento delle proposte presentate nel Programma Altener II varia in funzione del tipo di attività. Per quelle previste nei precedenti punti 2 e 3, il finanziamento può arrivare al 50% dei costi ammissibili, per le attività dei punti 1 e 5 il finanziamento può arrivare al 100%, ma saranno preferite proposte con richieste di finanziamento inferiori; infine, per le attività previste al punto 4, il livello di finanziamento dipenderà dalla tipologia, dalle dimensioni e dai costi unitari dei progetti.

Possono partecipare al programma anche i Paesi associati Non Membri (Europa centrale e orientale) e Cipro.

È richiesta la partecipazione ai progetti di due o più Stati Membri o di altri Paesi ammessi a partecipare al Programma Altener II.

Per informazioni sul bando di gara e sulla modulistica rivolgersi a:
Ing. Pietro Tarquini – ENEA (Contact Point per Altener in Italia)
tel.: 06/30484539 fax: 30483930
e-mail: Tarquini@casaccia.enea.it

FONTI RINNOVABILI: IL SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE NEL MERCATO
LIBERALIZZATO DELL’ELETTRICITÀ
La Commissione europea ha pubblicato una relazione sull’armonizzazione del mercato europeo dell’elettricità, che si focalizza sulle tematiche ambientali e, in particolare, considera le domande emerse dal sostegno delle fonti energetiche rinnovabili in tale mercato.

La relazione rappresenta il primo passo verso la preparazione di una legislazione comunitaria su tale tema, e indica l’esigenza di regole comuni sulle fonti energetiche rinnovabili. La Commissione favorirebbe un sistema basato sulla concorrenza, che presenterebbe dei chiari vantaggi in termini di contenimento dei costi, commercio, e rapido sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e consoliderebbe, quindi, la leadership tecnologica dell’UE in questo campo oltre a rispettare le scadenze concordate in occasione della conferenza di Kyoto.

Sono necessarie delle regole comuni, almeno a medio termine, poiché le fonti energetiche rinnovabili continueranno ad aver bisogno di sostegno per bilanciare i loro costi, più elevati rispetto alle fonti energetiche convenzionali. Data l’attuale percentuale ridotta di fonti rinnovabili nel mercato dell’energia, le misure di sostegno adottate o in programma negli Stati membri, come le esenzioni fiscali, le imposte, i bollini verdi e i prezzi garantiti, hanno un effetto distortivo piuttosto limitato sul mercato dell’elettricità. Tuttavia, con l’aumento della quota di mercato delle fonti rinnovabili, si produrrà una distorsione maggiore. La Commissione mira a garantire che tali iniziative siano compatibili con la legislazione comunitaria garantendo al tempo stesso l’incoraggiamento della promozione di un maggiore utilizzo di tali tecnologie energetiche.

Il Commissario Christos Papoutsis, responsabile della politica energetica, ha ribadito che “è importante compiere rapidi progressi in quest’area. L’energia rinnovabile è una pietra miliare nella strategia dell’Unione per raggiungere l’obiettivo concordato a Kyoto”. Ha poi continuato affermando che la Commissione avanzerà proposte concrete su regole comuni a sostegno dell’energia rinnovabile durante il 1998.

Fonte: Comunicato stampa della Commissione del 17 marzo 1998.

IN BREVE DAL MONDO

IN AUSTRALIA NUOVI RECORD DI EFFICIENZA DELLE CELLE FV
Il centro di ricerche fotovoltaiche dell’Università del New South Wales di Sydney, Australia, ha stabilito due nuovi record di efficienza per le celle FV. Il primo è relativo ad una cella al silicio policristallino con un’efficienza di conversione del 19,8%; il secondo è per una cella al silicio monocristallino con un’efficienza del 24,4%. Questi elevati valori, stabiliti in laboratorio, sono stati realizzati grazie ad una struttura a nido d’ape con cavità esagonali che riducono la riflessione della luce.

Essendo la massima efficienza teorica del silicio pari al 29%, si può affermare che un’efficienza del 24,4% è in grado di convertire in elettricità l’84% dell’energia utilizzabile.

Per informazioni:
Photovoltaics Special Research Centre (UNSW)
http://www.pv.unsw.edu.au

SHELL OIL ATTIVA NELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSA
La Shell Oil del gruppo anglo-olandese Royal Dutch/Shell Group ritiene che il settore dell’energia da biomassa potrà giocare un ruolo importante per la compagnia. La Shell Oil investe nel settore forestale fin dai primi anni ’80 e i suoi dirigenti credono sia conveniente impegnarsi anche nella produzione di energia dalla combustione di legna derivante da piantagioni destinate a tale scopo.

Le prossime attività della Shell Oil in questo campo saranno: installazione di 4 piccoli sistemi nel 1998 e 20 nel 1999; inizio della realizzazione di un progetto su larga scala nell’anno in corso; installazione di 250 MW di potenza entro il 2005.

Il Presidente della branca inglese della Shell, Mark Moody-Stuart, ha affermato recentemente che le fonti rinnovabili (solare, eolico e biomassa) potranno fornire un decimo dell’energia mondiale entro il 2020 e la metà per l’anno 2050.

POMPE SOLARI PER ALLEVIARE LA SICCITÀ IN KENIA
Una società del New Jersey, la WorldWater Corp., ha firmato un contratto di 4 milioni di dollari (oltre 7 miliardi di lire) con l’ONG keniana Northern Aid per la perforazione di pozzi e l’installazione di 28 pompe solari fotovoltaiche (“Aquasafe”) necessarie a fronteggiare la siccità che affligge presente nell’area nord-est del Kenia che sta colpendo oltre 750.000 nomadi.

Il finanziamento dell’operazione è dell’Islamic Development Bank (Arabia Saudita).

MAPPE EOLICHE GRAZIE ALLE IMMAGINI DAI SATELLITI
La società tecnologica Terra Orbit AS e l’organizzazione Nansen Group, entrambe norvegesi, hanno sviluppo un nuovo metodo per la misurazione della velocità del vento usando immagini satellitari in grado di produrre sequenze di mappe eoliche utili per installare impianti di produzione energetica da fonte eolica. Il margine di errore delle mappe è di ± 2 m/s.

La società Terra Orbit suggerisce che, per ottenere migliori risultati, le mappe dovrebbero essere accompagnate da studi locali.

Il principale vantaggio di questo sistema nel fatto che si può ottenere una massa di informazioni continua non limitata a un singolo sito.

La mappa mostra le stime del potenziale di energia (watt per metro quadrato).

Terra Orbit intende commercializzare i prodotti e l’idea sviluppata insieme al centro di ricerche Nansen.

Fonte: Dow Jones Newswires
e-mail: ar@dowjones.dk

PREMIO DI 40.000 DOLLARI “KARL W. BOER” PER L’ENERGIA SOLARE PER L’ANNO 1999
Le nomine per partecipare al premio devono essere inviate prima del 15 ottobre 1998.

I vincitori dei precedenti premi sono stati:

  • 1993 – Jimmy Carter (ex presidente americano), per aver richiamato l’attenzione mondiale sull’uso dell’energia solare;
  • 1995 – David E. Carlson, per le scoperte e lo sviluppo delle celle solari a film sottili in silicio amorfo;
  • 1997 – Adolph Goetzberger, per la sua leadership internazionale nel promuovere lo sviluppo dell’energia solare e per aver fondato l’Istituto Fraunhofer per l’energia solare.

Ulteriori informazioni per le nomine possono essere richiesta alla Segreteria di ISES ITALIA oppure a Stanley I Sandler, Executive Director, Karl W. Boer Solar Energy Medal of Merit Trust, Department of Chemical Engineering,
University of Delaware, 19716 Newark, DE, USA
tel: +1 302 8312945 fax: +1 302 8314466

NOTIZIE DA ISES ITALIA

SEMINARI DI ARCHITETTURA BIOCLIMATICA
ISES ITALIA organizza, in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza” tra la fine del mese di maggio e giugno ’98, a Roma, una serie di seminari tematici riguardanti architettura e urbanistica solare e l’uso delle energie rinnovabili in architettura.

I corsi sono rivolti a studenti, professionisti, tecnici, amministratori e a tutti coloro che siano interessati al tema della progettazione edilizia energeticamente consapevole, al risparmio energetico e all’uso delle energie rinnovabili.

I seminari, organizzati secondo giornate tematiche, si terranno presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza” dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 di sabato.

Le giornate previste al momento sono 5 e riguarderanno i seguenti temi:

30 maggio
Come si progetta l’architettura bioclimatica
6 giugno
Come riscaldare gli edifici con l’energia solare: l’uso dei sistemi solari passivi
13 giugno
Come progettare i sistemi di ventilazione naturale e i sistemi di ombreggiamento
20 giugno
Come progettare l’illuminazione naturale
27 giugno
Come riscaldare l’acqua con l’energia solare
La quota di partecipazione al singolo seminario è di lire 100.000 (80.000 per i soci ISES ITALIA).

Nella quota è compreso anche il materiale didattico.

Ogni seminario è aperto a 25-30 partecipanti.

Per informazioni: Segreteria ISES ITALIA – Arch. Patricia Ferro