N. 11 DICEMBRE 1997

Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno IV- N.11 Dicembre1997

In questo numero:

  • FINANZIARIA ’98: DETRAZIONI FISCALI PER CHI UTILIZZA ENERGIA SOLARE
  • KYOTO: ACCORDO PER RIDURRE LE EMISSIONI DEL 5,2% TRA IL 2008 E IL 2012
  • SCALDACQUA SOLARI: POSIZIONE DEGLI STATI UNITI A KYOTO
    LETTERA DEL PROF. BECKMAN A CLINTON
  • IL FUTURO DELL’EOLICO IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA LEGAMBIENTE E IVPC
  • GREEN PRICING E TARIFFE AMBIENTALI AL CENTRO DI UN INCONTRO DELLE SOCIETÀ ELETTRICHE EUROPEE PER LE RINNOVABILI
  • AGRIGENTO E LE RINNOVABILI NEL MEDITERRANEO
  • SISTEMI SOLARI PER PISCINE: SEMPLICITÀ DI FUNZIONAMENTO E RIDOTTI COSTI DI INVESTIMENTO
  • ARCHITETTI TEDESCHI PER UNA ARCHITETTURA SOSTENIBILE
  • L’ENERGIA SOLARE SU INTERNET – WIRE
  • ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
  • NOTIZIE FLASH
  • TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI
  • NOTIZIE DA ISES ITALIA

FINANZIARIA ’98: DETRAZIONI FISCALI PER CHI UTILIZZA ENERGIA SOLARE

Una grande opportunità di rilancio del settore: grazie anche all’impegno di ISES ITALIA, la legge finanziaria approvata ha disposto che il 41% delle spese sostenute per installare pannelli solari o altri impianti che utilizzano fonti rinnovabili siano deducibili dall’imposta lorda IRPEF.

È stato approvato dal Parlamento il provvedimento della finanziaria, nell’ambito degli incentivi all’edilizia, che prevede la detrazione di imposta del 41% delle spese documentate ed effettivamente rimaste a carico, fino ad un massimo delle stesse di 150 milioni di lire, per l’installazione di impianti che sfruttano le fonti di energia rinnovabili o che consentano il risparmio energetico. Si offre in questo modo un’interessante opportunità a chi, ad esempio, pensa di installare sul tetto della propria abitazione pannelli solari termici per la produzione di acqua calda. La detrazione del 41% crea, altresì, delle condizioni importanti per il rilancio del mercato del solare termico in Italia. Gli impianti che beneficeranno della detrazione possono essere realizzati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, possedute o detenute e sulle loro pertinenze. Gli sgravi fiscali sono estesi anche alla progettazione ed a tutte le prestazioni professionali ad esse connesse. La detrazione deve essere ripartita dal contribuente in quote costanti di 5 o di 10 anni nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui la spesa è sostenuta. Ad esempio, per una spesa lorda di 10.000.000, la detrazione è di 4.100.000; quindi la cifra deducibile dall’imposta lorda IRPEF da ripartire per i 5 anni successivi sarà di 820.000 annue.

Per avvalersi della detrazione di imposta del 41%, il cittadino deve trasmettere, prima dell’inizio dei lavori, al Centro Servizi delle imposte dirette e indirette, comunicazione dell’inizio dei lavori redatta su apposito modello. Inoltre, il pagamento delle spese deducibili va corrisposto mediante bonifico bancario dal quale risulti la causale del versamento.

Un aspetto, che ad oggi, non è stato ancora del tutto chiarito, tanto che ISES ITALIA ha ritenuto opportuno inviare una richiesta di chiarimenti all’ufficio competente del Ministero delle Finanze, è il seguente: gli impianti sono soggetti all’aliquota IVA del 10%? Su quest’ultimo aspetto ISES ITALIA ritiene che impianti utilizzati per la produzione e la distribuzione di acqua calda per usi igienici e sanitari domestici debbano ricadere nella classificazione contenuta nel DPR 26/10/1972, n.633 (e successivi aggiornamenti) in cui, appunto, l’IVA è stabilita al 10%.

ISES ITALIA si è impegnata in questi ultimi mesi molto attivamente su questo fronte, collaborando con alcuni gruppi parlamentari, proprio allo scopo di far inserire all’interno del provvedimento le detrazioni fiscali anche per gli impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili. Questo risultato positivo dovrà essere valorizzato da una capillare informazione sulle opportunità offerte dalla disposizione prevista dalla legge finanziaria sia per i potenziali utenti sia per gli operatori del settore. A questo scopo ISES ITALIA sta preparando, in collaborazione con l’associazione dei consumatori Adiconsum, una campagna di informazione sul provvedimento che partirà appena il Ministero delle Finanze avrà approvato il Regolamento di Applicazione.

A pagina 6 abbiamo riportato i dati dell’ESIF (European Solar Industries Federation) che evidenziano come, purtroppo, il nostro paese sia al 13° posto in Europa nell’installazione dei pannelli solari scaldacqua (3,5 m2 ogni 1000 abitanti) e come, incredibilmente, la maggior parte delle nazioni ai vertici di questa classifica si trovino nell’Europa del centro-nord.

KYOTO: ACCORDO PER RIDURRE LE EMISSIONI DEL 5,2% TRA IL 2008 E IL 2012

I 159 paesi partecipanti alla Conferenza Internazionale sul Clima organizzata a Kyoto, dopo oltre 10 giorni di discussione, sono pervenuti ad un accordo sulla riduzione delle emissioni dei sei gas ad effetto serra. La decisione finale è di ridurre del 5,2%, in media, le emissioni, tra il 2008 e il 2012, rispetto ai livelli del 1990.Grazie anche alla pressione dei paesi europei, gli Stati Uniti (il primo paese nelle emissioni di gas serra) hanno dovuto accettare di ridurre le loro emissioni del 7%. La Cina ha ottenuto l’esenzione di ogni riduzione a favore delle nazioni in via di sviluppo.

L’impegno di riduzione delle emissioni per gli europei sarà dell’8% (per l’Italia è confermata la riduzione del 7%), per il Giappone, Canada e Ungheria del 6%, l’Australia potrà, invece, aumentarle dell’8% e l’Islanda del 10%.Per la Russia e l’Ucraina è stato stabilito un obiettivo pari a zero.

Tali riduzioni sembrano, in realtà, piuttosto deboli per impedire il riscaldamento del pianeta, ma senza dubbio si può ritenere che un primo passo è stato compiuto. Questi accordi tuttavia entreranno in vigore solo se ratificati dai parlamenti nazionali dei 55 paesi responsabili di almeno il 55% delle emissioni complessive di CO2 nel 1990.

Nel nostro paese, tra i provvedimenti in programma per ridurre le emissioni, sono previsti, nei prossimi 12 anni, circa 8.000 MW di impianti alimentati con fonti di energia rinnovabili.

SCALDACQUA SOLARI: POSIZIONE DEGLI STATI UNITI A KYOTO. LETTERA DEL PROF. BECKMAN A CLINTON

Il professor Bill Beckman dell’Università del Wisconsin negli Stati Uniti, già presidente dell’ISES, membro onorario del Consiglio ISES e massimo esperto mondiale dei sistemi solari per scaldare l’acqua, ha scritto una lettera a Clinton, Gore, Pena e ai rappresentanti del Congresso del Wisconsin, per sottolineare come nella posizione degli Stati Uniti presentata a Kyoto sia stata data una considerevole importanza, allo scopo di ridurre le emissioni di gas serra, al miglioramento dell’efficienza delle autovetture, trascurando quasi del tutto il contributo derivante dall’uso degli scaldacqua solari.

Beckman fa notare come un normale scaldabagno elettrico per la produzione di 300 litri di acqua calda al giorno sia responsabile dell’emissione di oltre 9 tonnellate di CO2 all’anno, due volte l’emissione di una autovettura di medie dimensioni.

Negli Stati Uniti ci sono oltre 35 milioni di scaldabagni elettrici e ancora di più sono gli scaldacqua a gas; uno scaldabagno di questo tipo contribuisce all’emissione di 2 tonnellate di CO2 all’anno. La quantità di CO2 prodotta da tutti gli scaldacqua installati negli Stati Uniti è complessivamente pari a quella prodotta da tutte le autovetture che circolano nel paese.

La tecnologia per scaldare l’acqua con il sole è matura, competitiva e consente di ridurre significativamente le emissioni di CO2. Un tipico scaldacqua solare può contribuire a coprire il 50% del fabbisogno annuale.

Se tutte le abitazioni americane fossero dotate di scaldacqua solari, la riduzione di CO2 sarebbe pari a quella che si otterrebbe migliorando del 50% l’efficienza delle autovetture.

Quanto sostenuto dal prof. Beckman nella sua lettera a Clinton è anche il frutto di una recente approfondita analisi effettuata presso l’Università del Wisconsin sulla introduzione degli scaldabagni solari. Lo studio ha mostrato come una tale introduzione, oltre ai vantaggi ambientali, sia economicamente conveniente per i consumatori e per le società elettriche.

IL FUTURO DELL’EOLICO IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA LEGAMBIENTE E IVPC

Il 5 dicembre si è svolto a Roma un convegno dal titolo “Energia dal vento. Presente e futuro delle politiche energetiche”, organizzato da Legambiente con il contributo dell’Italian Vento Power Corporation (IVPC), società di Avellino attiva nel settore eolico (vedi scheda).

Le centrali dell'IVPC
Le centrali dell’IVPC

Nel corso del convegno, oltre ad una presentazione del ruolo che l’IVPC sta svolgendo nel settore eolico italiano e ad un intervento del Presidente di ISES ITALIA, Ing. Corvi, si è discusso a lungo sulle questioni riguardanti le politiche di sostegno dell’energia eolica in Italia. Grazie anche alla presenza del Ministero dell’Industria è stato possibile affrontare e chiarire alcuni importanti aspetti che hanno impedito o rallentato le realizzazioni di impianti eolici, come la complessità dell’iter autorizzativo, la finanziabilità dei progetti, la scarsa informazione delle popolazioni, la certificazione di aerogeneratori e relativi componenti.

Relativamente ai meccanismi di incentivazione, dopo che il governo ha sospeso il provvedimento CIP 6/92, non più adeguato ad un quadro in profondo mutamento, si è ormai vicini ad un rilancio delle incentivazioni per il settore con nuove regole che diano la priorità a soluzioni di competitività economica e che, allo stesso tempo, consentano di minimizzare gli oneri pubblici.

Il provvedimento sostitutivo del CIP 6/92, infatti, pur basandosi ancora su incentivi da erogare in funzione dell’energia prodotta per un periodo di tempo predefinito, dovrebbe introdurre elementi di competizione tramite il meccanismo delle gare tra gli operatori. Una volta determinato l’ammontare degli incentivi finanziari disponibili e la sua ripartizione per fonti rinnovabili, si tratta di bandire gare distinte per le varie fonti. L’aggiudicazione delle gare dovrebbe avvenire al ribasso, in base all’incentivazione richiesta. Si pensa di fissare un prezzo massimo di offerta per ogni fonte.

Si prevedono, inoltre, alcuni vincoli quali: l’ottenimento di un parere preventivo da parte della Regione interessata, un limite temporale entro il quale deve essere firmata la convenzione preliminare di cessione dell’energia tra proponente e soggetto acquirente e infine un limite temporale entro il quale deve essere aperto il cantiere.

LE REALIZZAZIONI DELL’ITALIAN VENTO POWER CORPORATION
La società IVPC, con sede ad Avellino, è attiva nel settore dell’eolico dal 1995. L’IVPC ha capitale americano e giapponese e installa turbine della danese Vestas da 600 kW. Alla fine di quest’anno ha installato circa 59 MW (oltre la metà del totale installato in Italia), già connessi alla rete elettrica nazionale.

Le centrali dell’IVPC

GREEN PRICING E TARIFFE AMBIENTALI AL CENTRO DI UN INCONTRO DELLE SOCIETÀ ELETTRICHE EUROPEE PER LE RINNOVABILI

Il 24 novembre si è tenuto a Firenze un workshop intitolato “Green Pricing and Environment Tariff Initiatives”, organizzato dall’EURE (European Utilities for Renewable Energies), un gruppo formato da 28 società elettriche che rappresentano oltre il 75% della generazione di elettricità in Europa. Esse intendono impegnarsi nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e in un documento strategico hanno stabilito che i programmi di “tariffe ambientali” o “verdi” possono essere un valido mezzo per la promozione delle rinnovabili soprattutto in vista della liberalizzazione del mercato.

Le tariffe ambientali, verdi o come vengono ormai da tutti definite, “green pricing”, sono un recente servizio che alcune utility hanno già attivato e che risponde alla preferenza dei consumatori di ricevere elettricità prodotta da fonti pulite come il solare, l’eolico, la biomassa o l’idroelettrico.

Attraverso il meccanismo del “green pricing” le società elettriche offrono agli utenti un programma volontario di sostegno alla elettricità generata da sistemi che utilizzano fonti rinnovabili. Gli utenti che partecipano decidono di pagare un premio che copre i costi incrementali rispetto ai costi dell’elettricità prodotta convenzionalmente.

Le società elettriche coinvolte in questo servizio ritengono che il “green pricing” sia uno strumento per rafforzare un più stretto legame con i propri utenti, diffondere le tecnologie rinnovabili tra i cittadini, espandere il giro di affari e le competenze e migliorare la comprensione del consumatore del rapporto che esiste tra prezzo e servizio.

Il workshop di Firenze ha fatto il punto sul coinvolgimento attuale e futuro delle utility europee sul “green pricing” anche alla luce della ricca esperienza accumulata negli Stati Uniti negli ultimi 5 anni. Ad oggi ci sono negli Stati Uniti 17 programmi di green pricing: 10 vendono energia elettrica da solare fotovoltaico, 2 da fotovoltaico ed eolico insieme, 3 da eolico e 2 da biomassa e idroelettrico. La società elettrica che ha aperto la strada a questo servizio è la californiana SMUD (Sacramento Municipal Utility District). La SMUD può fornire un esempio di 2 programmi-tipo, che, dopo alcune iniziative pioneristiche, sono stati lanciati nel 1996. Il primo, “PV Pioneer II”, prevede l’installazione di tetti FV connessi in rete; gli utenti che pagano un premio di 10-15$ al mese entrano in possesso dei sistemi e possono contabilizzare il saldo tra elettricità ceduta e presa dalla rete; entro la fine del 2002 avranno quasi terminato di pagare l’intero costo dell’impianto. L’altro programma, “Greenergy”, permette agli utenti dell’utility di scegliere di pagare una tariffa di 1 cent/kWh (circa 7 $ al mese per una tipica famiglia americana), in modo che la SMUD possa acquistare energia pulita da inserire nel suo portafoglio, anche costruendo impianti che producono elettricità da immettere in rete.

Secondo un’analisi illustrata da un rappresentante dell’Utility PhotoVoltaic Group (UPVG), una delle chiavi del successo dei programmi del “green pricing” è strettamente connessa all’efficacia dell’azione di marketing che l’utility promuove. Essa deve credere nel programma che presenta e spiegare, in modo chiaro, tutte le procedure necessarie alla partecipazione dei potenziali utilizzatori. A livello strategico, inoltre, è fondamentale che, in tali strategie di mercato, sia posto in evidenza il valore del servizio piuttosto che il prezzo da pagare. In effetti va enfatizzato il fatto che, per il consumatore, firmare un contratto di “green pricing” significa avere l’opportunità di sostenere in maniera attiva delle tecnologie al loro inizio e che, nel futuro, potranno contribuire ad uno sviluppo sostenibile del pianeta.

ISES ITALIA ha partecipato al workshop con un intervento del Prof. G.B. Zorzoli.

Per informazioni sugli atti del Workshop “Green Pricing and Environment Tariff Initiatives” del 24 novembre 1997 a Firenze rivolgersi alla segreteria di ISES ITALIA

Un esempio europeo di Green Pricing
Un esempio europeo di Green Pricing

AGRIGENTO E LE RINNOVABILI NEL MEDITERRANEO

Il 5 e 6 dicembre si è tenuto il convegno “Agrigento Energia ’97. Le fonti rinnovabili nel Mediterraneo e il piano energetico della provincia di Agrigento”, organizzato dall’APEA (Agenzia Provinciale Energia e Ambiente). Vi ha partecipato anche ISES ITALIA con una relazione del Prof. Zorzoli sulle barriere alla diffusione delle rinnovabili nell’area del Mediterraneo.

Secondo il piano energetico della provincia siciliana le fonti rinnovabili e assimilate consentirebbero una riduzione del 25% dei consumi dei combustibili fossili previsti nel 2010; un notevole apporto sarebbe fornito dall’eolico. Interessante è il progetto di “Eco-Isole” che consiste nel trasformare Lampedusa e Linosa nelle prime isole del Mediterraneo “a emissioni zero”.

Per informazioni: APEA – Ing. S. Castaldo
tel: 0922/23020

SISTEMI SOLARI PER PISCINE: SEMPLICITÀ DI FUNZIONAMENTO E RIDOTTI COSTI DI INVESTIMENTO

I sistemi solari per il riscaldamento dell’acqua delle piscine sono una delle applicazioni più interessanti nel mercato del solare termico. Sono impianti di facile installazione, dal semplice funzionamento e sono realizzati con materiali a basso costo. Un sistema di questo tipo, una volta ripagato (nell’arco di 2-3 anni), consente di riscaldare l’acqua per la piscina gratuitamente.

Un sistema di pannelli solari per il riscaldamento di piscine private o commerciali scoperte consente di allungare il suo utilizzo per diversi mesi ogni anno (da aprile a settembre) senza utilizzare mezzi convenzionali di riscaldamento.

L’impianto è in grado di innalzare la temperatura dell’acqua di 10-18 °C che sono sufficienti per una piscina scoperta. Il funzionamento del sistema: il collettore solare (privo di copertura vetrata e costruito in materiale plastico, in genere con polipropilene, il cui costo è dunque notevolmente più basso di quello dei pannelli vetrati) è montato sopra un tetto o a terra; colpito dai raggi del sole scalda l’acqua al suo interno e la cede alla piscina che funziona, in pratica, da serbatoio. L’impianto consente di far ricircolare l’acqua dalla vasca ai collettori e viceversa. In molti casi le pompe di filtraggio della piscina possono essere utilizzate per pompare l’acqua nei collettori, così da non richiedere ulteriori attrezzature meccaniche. Solitamente le piscine scoperte non richiedono sistemi ausiliari per scaldare l’acqua (ad esempio, generatori a gasolio) visto che vengono utilizzate principalmente nelle ore diurne. La manutenzione è minima ed è basata sull’effettiva cura della piscina e del sistema di filtraggio: in questo modo anche il sistema dei collettori solari sarà reso efficiente.

Un impianto per una piscina di 25 x 12 metri, ad esempio, richiede solitamente una superficie di collettori di 150-200 m2 con una spesa di circa 17 milioni di lire (installazione compresa). In generale, è necessaria una superficie dei collettori compresa fra il 50 e il 70% della superficie della piscina.

In Australia circa il 50% delle nuove piscine utilizzano impianti di questo tipo; negli Stati Uniti ne sono stati installati oltre 300.000; anche in Gran Bretagna esiste un interessante mercato potenziale.

ARCHITETTI TEDESCHI PER UNA ARCHITETTURA SOSTENIBILE

L’architetto tedesco Stephan Behnisch, uno dei partners dello studio Behnisch & Behnisch nel corso del convegno “Qualità dell’architettura per uno sviluppo sostenibile”, tenutosi a Roma lo scorso 6 novembre, ha presentato il lavoro svolto in questi ultimi anni dal gruppo dei giovani architetti che compongono lo studio.

Un primo esempio riguarda un edificio per uffici a Lubecca, dove una grande serra come hall d’ingresso riscalda gli uffici in inverno mentre in estate viene rinfrescata da una accurata ventilazione naturale; quest’ultima si avvale anche di una originalissima “fontana di aria fredda” che espelle l’aria proveniente dal sottosuolo e che aumenta la sua efficacia tramite un alto camino solare che ha il compito di mantenere sotto pressione la hall. Non più infissi in alluminio (materiale esauribile e di lavorazione energivora) e fissi, bensì in legno (risorsa rinnovabile e di semplice ed economica lavorazione) ed apribili per permettere all’utente di regolare il proprio microclima interno senza consumare energia per gli impianti di climatizzazione.

Il secondo progetto è l’intervento su un edificio esistente a Stoccarda realizzato in courtain wall nel quale è stata applicata una nuova “pelle trasparente”, composta da elementi lamellari di vetro regolabili, sopra quella esistente. Una doppia facciata quindi che ha consentito di migliorare il comfort interno invernale: chiudendola, oltre a fornire un buon isolamento acustico funge da serra e l’aria calda prodotta, se necessario, viene mandata tramite un sistema di ventilatori alla facciata opposta dell’edificio. L’estate invece, quando le lamelle vengono aperte, l’intero sistema funziona come una facciata ventilata.

Altri progetti sono stati realizzati da questo gruppo di architetti anche nell’ambito dei programmi di ricerca europea.

Per informazioni: Arch. Patricia Ferro
fax: 06/44249243 (ISES ITALIA)

L’ENERGIA SOLARE SU INTERNET – WIRE

WIRE – World-Wide Information System for Renewable Energy
http://wire.ises.org

WIRE è un progetto della International Solar Energy Society nato per raccogliere e offrire alla comunità che opera nel settore delle fonti rinnovabili informazioni e strumenti per documentare e sostenere le attività svolte da scienziati, politici, decision-maker, uomini di affari e da tutti gli operatori attivi in tutto il mondo.

A breve su WIRE troveremo una molteplicità di informazioni: schede di progetti, pubblicazioni, whitepaper, rapporti di ricerche, glossari, statistiche, banche dati, spazi per la ricerca di partner per progetti comunitari, per la creazione di joint-venture e per le offerte di lavoro, forum di discussione, atti di convegni, ecc.

WIRE non è solo un sito internet, poiché l’iniziativa prevede anche una serie di attività correlate, come la creazione di una rete mondiale di server, una struttura di partner (tra i quali chiaramente tutte le Sezioni Nazionali dell’ISES) che cooperino all’aggiornamento e all’inserimento di nuovi contributi, e una serie di servizi di controllo remoto delle informazioni. Per consultare WIRE non è necessario registrarsi, mentre se si desidera offrire dei contributi è richiesta la registrazione (gratuita e in pochi minuti).

WIRE rende disponibili informazioni più ricche e complete: infatti, il semplice testo potrà essere arricchito di immagini, video, suoni, link aggiuntivi e file contenenti ulteriore materiale di sostegno.

WIRE, contribuendo allo scambio di idee, risultati, esperienze e tecnologie, intende dare un sostanziale contributo alla diffusione, ricerca e sviluppo delle fonti rinnovabili e spera di riuscire a influenzare le organizzazioni e i governi ad includere queste tecnologie nelle loro politiche di sviluppo.

ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI

FINO ALL’8 APRILE LE PMI POSSONO PRESENTARE PROPOSTE DI PROGETTI DI RICERCA NEL SETTORE DELLE RINNOVABILI
La Commissione Europea ha finanziato in questi anni progetti di ricerca e innovazione tecnologica nel settore dell’energia non-nucleare, con una particolare attenzione alle fonti rinnovabili, attraverso il programma JOULE-THERMIE. Non ci saranno più bandi nell’ambito di tale programma, ma le Piccole e Medie Imprese (con meno di 500 addetti) interessate alla ricerca nel settore energetico (quindi anche per le rinnovabili) hanno ancora una possibilità di presentare proposte di progetti di ricerca alla Commissione Europea entro l’8 Aprile 1998 (ultima scadenza).

Questa è un’azione speciale, nota come “Misure di stimolazione Tecnologica per le PMI” o “CRAFT”, che la Commissione Europea ha creato per aumentare la partecipazione delle PMI ai programmi europei di ricerca. La metodologia del CRAFT è di particolare interesse per quelle PMI che dispongono di poca o nessuna capacità interna di ricerca e che intendono sviluppare prodotti, sistemi o servizi innovativi.

La Commissione Europea dà un contributo del 50% alle PMI che commissionano le loro attività di ricerca ai cosiddetti “Esecutori di Ricerca”.

Le proposte di ricerca possono essere presentate soltanto da consorzi di almeno 4 PMI di almeno 2 paesi europei diversi.

L’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) organizza su questa iniziativa un incontro dal titolo “Joule Brokerage Event” il giorno 30 Gennaio 1998 (dalle ore 9.00 alle 17.30) a Firenze, presso la sede dell’Assindustria (Via Valfonda, 9).

I lavori di questa giornata intendono creare un forum dove diverse imprese di paesi membri europei possano incontrarsi e formare partneship.

Per ulteriori informazioni:
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea)
Via Flaminia, 43 – 00196 Roma
tel.: 06/3232617 fax: 06/3232618
e-mail: apre@apre.it

42 MILIARDI DI LIRE PER I PRIMI 2 ANNI DEL PROGRAMMA ALTENER II
I Ministri dell’Energia dei paesi europei si sono accordati sullo stanziamento di 22 milioni di ECU (circa 42 miliardi di lire) per finanziare i primi due anni del programma quinquennale ALTENER II (1998-2002) che punta alla promozione dell’uso delle fonti di energia rinnovabili.

I primi 5 anni del programma ALTENER hanno avuto termine il 31 dicembre del ’97.

PROGRAMMA QUADRO DELL’UNIONE EUROPEA PER L’ENERGIA
Il V° Programma Quadro, operativo dal 1998 al 2002, prevede nell’ambito del settore energetico, un rafforzamento di tre obiettivi prioritari: sicurezza dell’approvvigionamento, competitività e ambiente.

Per i primi 5 anni di attività, viene proposta una dotazione di bilancio di 200,4 milioni di ECU (oltre 380 miliardi di lire).

Il proposto programma quadro nel settore dell’energia si basa su una combinazione di azioni orizzontali (ad esempio, analisi previsionali, monitoraggio del mercato e cooperazione internazionale in campo energetico) e programmi tematici, tra cui:

  • promozione delle fonti energetiche rinnovabili ed attuazione di una strategia e di un piano d’azione dell’Unione Europea;
  • aumento dell’efficienza energetica
  • promozione dell’impiego pulito ed efficiente del carbone;
  • sostegno al settore nucleare, in particolare in materia di sicurezza, trasporto di materiale e lotta al traffico illecito.

Il Commissario Papoutsis ha sottolineato che “il risparmio energetico e le fonti rinnovabili hanno la massima priorità per la Commissione Europea, essendo strettamente legate alla protezione dell’ambiente e ad un uso efficiente delle risorse, due grandi sfide future per tutto il mondo”.

Il varo del Programma Quadro per l’energia è condizionato da una decisione del Consiglio che stabilirà il quadro generale, la durata e i principali elementi finanziari.

OLANDA: GLI STRUMENTI FISCALI CHE INCENTIVANO IL SETTORE DELLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI
Il governo olandese sostiene il settore delle rinnovabili attraverso tasse sull’energia ed altri strumenti fiscali. Ecco alcuni esempi degli strumenti utilizzati:

Fondi Verdi
Le banche hanno creato i cosiddetti “fondi verdi” al fine di rendere disponibile capitali per le rinnovabili (anche per tutti quei progetti considerati vantaggiosi per l’ambiente) ad un tasso di interesse più basso di quello ordinario (2-3% inferiore). Il reddito ottenuto da questa tipologia di investimento è, per il privato, esente da tassazione.

Deprezzamento Accelerato su Investimenti Ambientali (VAMIL)
Lo schema VAMIL offre agli investitori il vantaggio fiscale di accelerare il deprezzamento dei beni capitali utilizzati (ad esempio le turbine eoliche).

La svalutazione dell’investimento in tempi più rapidi del normale consente di ridurre il profitto dichiarato dell’azienda e pertanto l’imposta sul reddito.

Sostegno dell’Investimento Energetico (EIA)
Investimenti nel settore delle rinnovabili possono essere compensati da una detrazione sulla dichiarazione dei redditi che varia tra il 40 e il 52% dell’ammontare investito. Questo schema può essere accoppiato con il VAMIL.

Tassa di Regolazione dell’Energia (REB)
Cittadini e Piccole e Medie imprese pagano una tassa sull’elettricità (circa 30 lire/kWh) e sul consumo di gas naturale quando il consumo supera la domanda minima.

L’IVA Verde
Gli impianti che utilizzano fonti rinnovabili sono soggette all’IVA del 6% anziché del 17,5%.

NOTIZIE FLASH

LO SVILUPPO DEL SOLARE TERMICO DI POTENZA IN CALIFORNIA
La Commissione per l’Energia della California ha recentemente fissato alcuni obiettivi prioritari per lo sviluppo delle rinnovabili, in particolare del solare termico a media e alta temperatura.

Tra questi: dimostrarne l’affidabilità, abbattere i costi di tali sistemi a livello di quelli del mercato dell’energia californiano in 5 anni, coordinare i vari fondi disponibili per ottimizzare il suo sviluppo, rimuovere le barriere non tecniche, in modo da creare nuove opportunità di applicazione, sviluppare un’industria a sostegno del settore nell’arco dei prossimi 10 anni.

Questi obiettivi sono, al momento, in fase di finalizzazione, unitamente alla allocazione delle risorse ed alla definizione dei programmi di ricerca da sottoporre all’attenzione dello Stato della California e del Department of Energy (DOE).

Fonte: Focus on Duke Solar, ottobre 1997

IDEATA UNA SEDIA A ROTELLE AD ENERGIA SOLARE
Un laboratorio greco ha realizzato una sedia a rotelle elettrica alimentata ad energia fotovoltaica. L’obiettivo era di costruire un veicolo per disabili sufficientemente economico, completamente autonomo dentro e fuori casa, facile da usare per gli spostamenti e semplice da trasportare in caso di necessità. Il motore elettrico è un comune 24V DC, con una potenza massima di 120 W; le due batterie da 12 V sono connesse in serie e consentono di fornire autonomia al veicolo fino a 5 ore giornaliere; il pannello FV utilizzato deve avere una potenza di circa 100 Wp (efficienza del 9%).

La sperimentazione della sedia a rotelle è stata realizzata nel corso dell’anno ad Atene.

Per ulteriori informazioni:
TEI – Dept. Mechanical Engineering – Laboratory of Renewable Energy Sources
250 Thevon & P. Ralli St.
12244 Aegaleo, Athens, Greece
tel: +30 1 54509518
fax: +30 1 5450952

AUMENTANO DEL 26% LE VENDITE DEL FV NEGLI STATI UNITI
Le vendite di generatori fotovoltaici isolati (stand-alone, quindi non connessi alla rete elettrica) negli Stati Uniti sono passate dal 1995 al 1996 da 5,15 a 6,05 MW per le applicazioni riguardanti le telecomunicazioni; da 0,78 a 0,98 MW per usi sanitari; da 2,7 a 3,3 MW per pompe solari; da 8,2 a 10,9 MW per le altre applicazioni.

L’incremento medio delle vendite del FV per tutte le applicazioni è stato, pertanto, del 26% circa in un anno.

RAPPORTO ILLUSTRA IL SUCCESSO DEL NFFO IN GRAN BRETAGNA
Nell’ultimo rapporto della Association of Electricity Producers inglese si afferma come, alla luce del successo dello schema del Non-Fossil Fuel Obbligation (NFFO) per il sostegno delle energie rinnovabili, sia opportuno continuare a incentivare la produzione di energia elettrica da fonte pulita.

L’Associazione ha evidenziato come il NFFO, dal 1990, abbia contribuito notevolmente a ridurre il prezzo del kWh da fonte rinnovabile: per l’eolico, ad esempio si è passati, in questi 6 anni, da 11 a 4-5 p/kWh.

Inoltre, secondo il rapporto, il NFFO ha attratto capitale privato in progetti nel settore delle rinnovabili, ha reso consapevoli gli operatori delle caratteristiche competitive di tale mercato e ha favorito una migliore comprensione delle energie pulite da parte sia delle compagnie elettriche che dei consumatori.

Nel rapporto, l’Associazione suggerisce misure governative in grado di condurre, nel medio-lungo periodo, l’industria delle fonti energetiche rinnovabili a coprire almeno il 10% della domanda elettrica in Gran Bretagna.

Per richiedere il rapporto della Association of Electricity Producers
“Renewable Energy – Building on Success” contattare: AEP
tel: +44 171 9309390
fax: +44 171 9309391

TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI

IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO IN EUROPA OCCIDENTALE (fine 1996)
IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO IN EUROPA OCCIDENTALE (fine 1996)

Fonte: ESIF (European Solar Industry Federation)

NOTIZIE DA ISES ITALIA

INSERZIONI PUBBLICITARIE
su “IlSoleatrecentosessantagradi”

Dal numero di gennaio 1998 i Soci di ISES ITALIA potranno inserire spazi pubblicitari su “IlSoleatrecentosessantagradi”.

Sono previsti anche spazi per altri inserzionisti.

Per richiedere il modulo, le tariffe e gli spazi disponibili contattare la segreteria di ISES ITALIA.