Scarica il PDF: IlSolea360gradi – Anno IV- N.10 Novembre1997
In questo numero:
- CAMBIAMENTI CLIMATICI: UNA RAGIONE IN PIÙ PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
- 8.000 MW DI IMPIANTI CON RINNOVABILI IN ITALIA PER MITIGARE L’EFFETTO SERRA
- LE INIZIATIVE PREVISTE PER I PROSSIMI ANNI
- LE PROPOSTE DI ISES ITALIA E DEGLI ALTRI OPERATORI PER UN QUADRO LEGISLATIVO FAVOREVOLE ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA RINNOVABILI
- EFFETTI OCCUPAZIONALI DEI NUOVI PROGRAMMI DI SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
- PROSEGUE IL PROGRAMMA DI ISES ITALIA “1000 CELLE FOTOVOLTAICHE PER 100 SCUOLE” I PRIMI LAVORI PRESENTATI E LE PROSSIME INIZIATIVE
- BANDO DI GARA: SISTEMI FV PER UNITÀ SANITARIE IN ERITREA
- RECENSIONI
- ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
- NOTIZIE FLASH
- TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI
- NOTIZIE DA ISES ITALIA
CAMBIAMENTI CLIMATICI: UNA RAGIONE IN PIÙ PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
Alla conferenza nazionale sui Cambiamenti Climatici sono state proposte nuove misure per ridurre le emissioni di gas serra in base all’obiettivo concordato del -7% per il 2010. Iniziative importanti dal lato della domanda e dell’offerta di energia. Il significativo ruolo delle rinnovabili.
Nei giorni 13, 14 e 15 novembre si è svolta a Roma la Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici, Energia e Trasporti, organizzata dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato, con il sostegno dell’ENEA.
Lo scopo della manifestazione, a pochi giorni dall’inizio della Conferenza delle Parti promossa dalle Nazioni Unite che si svolgerà a Kyoto, è stato quello di fare il punto sulle politiche e sui provvedimenti che il nostro paese intende adottare per affrontare l’obbligo di mitigare i cambiamenti climatici: la Seconda Comunicazione Nazionale (SCN) indica che l’Italia si impegnerà in questa direzione da qui al 2010. L’obiettivo è di ridurre le emissioni di gas serra al 2010 di almeno il 7% rispetto a quelle del 1990. L’Unione Europea, nel suo insieme, chiede che lo sforzo maggiore venga dai paesi industrializzati e si presenterà a Kyoto con la proposta di ridurre, a quella data, le emissioni del 10%, ma con la possibilità di raggiungere anche il 15%.
Il sistema energetico nel suo complesso è per il 90% responsabile, in Italia, come negli altri paesi industrializzati, delle emissioni in atmosfera dei gas serra (il 75% di questi è costituito da anidride carbonica); dunque le misure da prendere per ridurre gli impatti sul clima riguarderanno principalmente i settori del consumo e della produzione di energia.
Per l’ottenimento di questi obiettivi il governo italiano, attraverso la SCN, definisce un quadro di interventi, da attuare in tempi rapidi e che abbiano la caratteristica di richiedere i minori costi possibili per la collettività; nel contempo, si dovranno privilegiare quelle soluzioni capaci di apportare vantaggi economici e sociali e di fornire un’occasione per la modernizzazione delle infrastrutture del paese e per la crescita della competitività del settore industriale ed energetico nazionale.
Se non venisse presa alcuna misura, le emissioni di CO2 equivalenti sarebbero, al 2010, di 604 milioni di tonnellate all’anno (scenario tendenziale). Ridurle del 7% rispetto al 1990, significa prevedere interventi nel settore energetico che siano in grado di portarle a circa 500 milioni di tonnellate, ciò significa che è necessario eliminare circa 106 milioni di t/anno di gas serra (20% in meno delle emissioni prevedibili nello scenario tendenziale del 2010).
Basandosi sulla produzione di gas serra proveniente dalle varie attività produttive, le realizzazioni che consentiranno questi risultati si focalizzeranno principalmente sul settore dei trasporti (costruzione di nuove tramvie veloci, potenziamento delle ferrovie e del trasporto su mare, diffusione di veicoli a basso consumo), nell’ambito degli usi razionali dell’energia (elettrodomestici ad alta efficienza, riduzione dei consumi per il riscaldamento nel settore civile, ecc.) e, per quanto riguarda la produzione di energia, si prevede la costruzone di centrali elettriche con efficienze elevate, incrementando il consumo del metano e, non ultimo, impiegando maggiormente le tecnologie che sfruttano le fonti di energia rinnovabili.
A proposito delle misure che riguardano la diffusione delle fonti rinnovabili, che hanno ricevuto una particolare attenzione nel corso dei lavori della conferenza nazionale e dalle quale ci si aspettano, nel medio-lungo periodo, notevoli contributi alla diminuzione dei gas serra, ci soffermeremo nelle pagine 2 e 3 del numero di questo mese.
8.000 MW DI IMPIANTI CON RINNOVABILI IN ITALIA PER MITIGARE L’EFFETTO SERRA
Per il 2010 è prevista in Italia la produzione di 22 milioni di tep da fonti di energia rinnovabili. Il loro contributo consentirà di ridurre le emissioni di gas serra di 20 milioni di tonnellate di CO2, pari, da sola, a un 1/5 della quota necessaria a quella data.
Nell’ambito della Conferenza sui Cambiamenti Climatici di Roma è stato più volte ribadito che le fonti energetiche rinnovabili possono avere un ruolo rilevante per uno sviluppo sostenibile del nostro paese anche perché nel lungo periodo non sarà sufficiente migliorare la sola efficienza dei sistemi tradizionali di conversione.

I Ministeri dell’Ambiente e dell’Industria stanno elaborando, con il sostegno dell’ENEA, un programma per “La promozione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili” che sarà pronto a breve e che avrà l’obiettivo di raddoppiare per il 2010 l’apporto delle rinnovabili sul consumo totale di energia, secondo quanto indicato dal Libro Verde della Commissione Europea (vedi tabella).
I nuovi impianti previsti dal programma, tra quelli in corso di realizzazione (2.700 MW) e quelli previsti nel periodo 2000-2010 (vedi tabella), ammonteranno ad una potenza totale di 8.000 MW circa; vanno aggiunti a questi 2 milioni di tonnellate di biocombustibili e 3 milioni di m2 di collettori solari. La produzione totale sarà di circa 40 miliardi di kWh/anno. La conseguente riduzione totale delle emissioni sarebbe pari a 20 milioni di tonnellate di CO2 (in pratica 1/5 della riduzione necessaria prevista per portare i livelli di gas serra dal valore tendenziale al 2010 all’obiettivo dell’U.E. del -7%). Per il 2010 si possono prevedere, dunque, 22 Mtep/anno da fonti rinnovabili.

Fonte: ENEA
Secondo i dati del 1996, l’energia prodotta da tali fonti ammonta in Italia a 14,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep), pari all’8,4% del fabbisogno energetico primario nazionale di 172 Mtep. Ben 13,5 Mtep sono, tuttavia, da attribuire alle cosiddette “fonti energetiche rinnovabili convenzionali” (idroelettrico, geotermia e impiego tradizionale delle biomasse). Le “nuove fonti rinnovabili” (solare, eolico, moderni utilizzi della biomassa, ecc.) hanno comunque un potenziale molto interessante anche per il carattere di innovazione tecnologica che esse comportano.
A questo proposito si attende, ai fini della realizzazione di impianti per la produzione di elettricità da energia idraulica, biomassa, eolica e geotermica, la definizione di una proposta da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas sul costo di cessione dell’energia prodotta (provvedimento sostitutivo del CIP 6/92). Altre tecnologie non potranno decollare se non avranno forme di incentivazioni a loro più idonee. È il caso dei due programmi denominati “10.000 Tetti Fotovoltaici” e “Comune Solarizzato” (vedi sotto) elaborati dai Ministeri dell’Ambiente e dell’Industria.
Secondo Gianni Silvestrini del Ministero dell’Ambiente, il costo medio dell’elettricità prodotta da tutti i nuovi impianti previsti dalle iniziative dovrebbe, nel 2010, far scendere il costo medio del kWh da fonti rinnovabili a 130 lire ovvero 40-50 lire superiore a quello degli impianti termoelettrici. Uno studio presentato da Silvestrini ha, inoltre, evidenziato che il costo dell’elettricità risparmiata in una politica oculata della gestione della domanda elettrica è di circa 50 lire/kWh. In pratica con i benefici economici ottenuti sul fronte del risparmio energetico si possono compensare gli extracosti di un’introduzione consistente delle tecnologie rinnovabili.
LE INIZIATIVE PREVISTE PER I PROSSIMI ANNI
Un breve quadro delle iniziative previste dal programma per “La promozione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili” può essere già delineato (vedi tabella per il periodo 2000-2010).

Fonte: ENEA
Nel caso dell’eolico (attualmente 100 MW installati), si prevede entro il 2000 l’installazione di ulteriori 600 MW per una producibilità prevista di 1,8 miliardi di chilowattora/anno (solamente lo 0,7% della produzione elettrica nazionale a quella data). Questi progetti rientrano nella graduatoria ammessa a beneficiare degli strumenti legislativi (legge 10/91) e delle agevolazioni tariffarie previste dal CIP 6/92. In realtà, il potenziale eolico sfruttabile per il 2010 nel nostro paese può essere valutato in circa 3.200 MW (7 miliardi di kWh/anno) con una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 6 milioni di t/anno. È ovvio che una tale crescita necessita di un quadro legislativo favorevole e soprattutto chiaro.
Il fotovoltaico sarà caratterizzato dal programma “10.000 Tetti Fotovoltaici” che prevede l’installazione di 10.000 tetti FV entro il 2002 (50 MW): esso dovrebbe consentire una riduzione del costo degli impianti da 16.000 a 6.000 lire per Watt di picco installato e permettere alla nostra industria una migliore capacità sul mercato internazionale, oggi quanto mai agguerrito. Il programma, rivolto a soggetti privati e pubblici, prevede incentivi in conto capitale del 70-80%. Esiste la possibilità che il programma prosegua con ulteriori 500 MW; molto dipenderà dall’abbattimento effettivo dei costi unitari di sistema conseguiti nella prima fase.
L’iniziativa del “Comune Solarizzato” consta di una serie di iniziative nel settore del solare termico che dovrebbero consentire, nell’arco di 3 anni, di installare 65-70.000 m2 di collettori (i collettori solari installati ogni anno in Italia sono solamente 10-12.000 m2).
L’obiettivo, al 2010, per il solare termico è di installare 3 milioni di m2 di collettori.
Per il settore dell’energia da biomassa è in fase di studio uno specifico piano del Ministero dell’Agricoltura per la produzione di 8 milioni di tep/anno, con un occupazione del territorio di 250.000 ettari.
LE PROPOSTE DI ISES ITALIA E DEGLI ALTRI OPERATORI PER UN QUADRO LEGISLATIVO FAVOREVOLE ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA RINNOVABILI
Gli obiettivi di diffusione delle rinnovabili in Italia, in grado di dare un impulso deciso al settore industriale e di fornire un contributo alla riduzione di emissioni di gas serra, sono strettamente connessi al processo in corso di riordino del sistema energetico nazionale ed europeo. La Commissione Carpi ha delineato alcune linee di condotta specifiche per le rinnovabili (n.2/97 de “IlSolea360°”) che troveranno, tra l’altro, la loro sintesi in un nuovo provvedimento in sostituzione del CIP 6/92 oramai decaduto e che definiva i prezzi di cessione all’ENEL dell’elettricità prodotta da impianti di terzi alimentati con fonti rinnovabili e assimilate. Le tariffe stabilite dal CIP 6/92, che riconoscevano un incentivo in conto gestione per 8 anni all’impresa produttrice, hanno certamente assicurato un meccanismo di automaticità di pagamento e risultati positivi, ma hanno, al tempo stesso, mostrato dei limiti al sostegno delle rinnovabili, cosiddette “pure”.
Il presidente di ISES ITALIA, Corrado Corvi, intervenuto nel corso della conferenza sui Cambiamenti Climatici, ha voluto sottolineare che nelle nuove tariffe, in corso di elaborazione da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, vi debbano essere incentivi nettamente superiori per fotovoltaico, eolico, biomasse vegetali e minidraulica rispetto a quelli riconosciuti alle “assimilate” già sufficientemente competitive (separazione del provvedimento per le rinnovabili da quello, eventuale, delle assimilate). Inoltre, lo stesso Corvi, ha chiesto che il prezzo di cessione dell’energia preveda un sovrapprezzo ambientale, in modo da accreditare nella tariffa i costi sociali evitati (esternalità) e gli oneri connessi al maggiore costo di produzione dell’elettricità prodotta con fonti rinnovabili.
Risulta chiaro che lasciare decidere alle libere forze di mercato l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili è, allo stato delle cose, ancora prematuro; quindi questo processo, di rilevanza strategica per il futuro del nostro ambiente, va pilotato per rendere interessante e conveniente economicamente la produzione di energia pulita.
Alcune proposte presentate nel corso del convegno sui Cambiamenti Climatici per favorire la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Un insieme di proposte, presentate nel corso del convegno di Roma e che prendono spunto dai risultati della “Commissione Carpi”, ha visto concordi, insieme ad ISES ITALIA, molti esponenti della ricerca, dell’industria, del mondo bancario, sindacale e ambientalista. Difficile sarebbe riproporle tutte; tenteremo pertanto una sintesi che non vuole essere esauriente, ma solo indicativa e che avremo comunque occasione di approfondire nel corso dei prossimi mesi:
- utilizzare il meccanismo di gare per la selezione delle proposte (l’esempio è quello del Non-Fossil Fuel Obligation presente in Gran Bretagna); ciò favorirebbe il miglioramento degli standard di qualità degli impianti;
- stabilire incentivi per le nuove tariffe nettamente superiori per fotovoltaico, eolico, biomasse vegetali e minidraulica rispetto a quelli riconosciuti alle “assimilate”
- stabilire che gli incentivi in conto energia prodotta valgano per tutta la vita degli impianti;
- stabilire in anticipo un ammontare annuo totale di incentivi da erogare;
- creare un meccanismo di perequazione, analogo alla Cassa Conguaglio per il settore elettrico, che possa assicurare la compatibilità tra l’uniformità di tariffe da mantenere sull’intero territorio nazionale e i diversi costi a livello territoriale del servizio svolto;
- stabilire regole chiare sui tempi di allaccio alla rete elettrica dei nuovi impianti;
- cancellare dalle graduatorie, dopo un periodo di tempo prefissato, le iniziative accettate ma non realizzate;
- semplificare l’attuale iter delle autorizzazioni;
- monitorare le iniziative in corso per ripartire più correttamente, negli anni successivi, i finanziamenti fra le varie tecnologie;
- garantire la priorità di dispacciamento per gli impianti che producono energia da fonti rinnovabili;
- prevedere la possibilità per i consumatori finali di scegliere energia elettrica prodotta da rinnovabili a fronte di una maggiorazione del prezzo sulla bolletta di sovrapprezzi (green pricing o energia verde, secondo il modello già attuato in molto paesi industrializzati).
Molte di queste proposte mirano a rendere i progetti per la produzione di elettricità da rinnovabili idonei al finanziamento da parte del sistema bancario.
Visto l’elevato ammontare di capitale necessario alla realizzazione di queste centrali elettriche (nei prossimi anni verranno completati investimenti per oltre 7 mila miliardi di lire nel solo settore delle fonti rinnovabili e assimilate), le banche fanno sempre più ricorso al sistema del project financing. Perché questo tipo di operazioni possa andare a buon esito è fondamentale l’esistenza di un quadro normativo del settore certo e adeguato alla realtà del nostro paese.
EFFETTI OCCUPAZIONALI DEI NUOVI PROGRAMMI DI SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
Nel corso del convegno sui Cambiamenti Climatici si è messo in luce il ruolo strategico che le fonti rinnovabili possono avere sulla crescita dell’occupazione. Si è sottolineato, altresì, che la creazione di posti di lavoro non è immediata, ma deve essere guidata da tutte le forze in campo in modo che tale obiettivo sia ottimizzato.
Ad esempio, per la produzione delle turbine eoliche sarà fondamentale che l’industria italiana si attrezzi per la costruzione delle macchine eoliche sul nostro territorio in modo da coprire il notevole divario tecnologico che ci separa da nazioni come Danimarca, Germania e Gran Bretagna e affinché questo settore possa dispiegare concretamente i suoi effetti sull’occupazione.
I programmi sul FV e sul solare termico, di cui si è già detto, consentiranno di impiegare, anche se temporaneamente, 3.600 unità entro il 2000, con un investimento pubblico di 287 miliardi di lire.
Per la produzione di energia da biomasse si prevede la creazione di 12.500 posti di lavoro in agricoltura senza considerare l’indotto.
Nei prossimi anni, sebbene una valutazione delle ricadute occupazionale è assai difficile, si stima che potranno essere creati globalmente non meno di 20.000 posti di lavoro nel settore delle rinnovabili.
Eolico, FV e solare termico creeranno occupazione soprattutto in quelle regioni del Mezzogiorno che sapranno anche sfruttare al meglio i Programmi Operativi Plurifondo (POP).
PROSEGUE IL PROGRAMMA DI ISES ITALIA “1000 CELLE FOTOVOLTAICHE PER 100 SCUOLE” I PRIMI LAVORI PRESENTATI E LE PROSSIME INIZIATIVE
Storia del programma
Nel 1996 ISES ITALIA, in collaborazione con il Planetario di Modena e l’Eurosolare, ha lanciato il programma “1000 celle fotovoltaiche per 100 scuole” con lo scopo di stimolare l’interesse degli studenti degli istituti tecnici e delle scuole superiori nella tecnologia fotovoltaica (FV) in genere.
Il programma proponeva una serie di semplici sperimentazioni con le celle FV in modo da consentire la comprensione dei principali fenomeni alla base del loro funzionamento. Sono state assegnate 10 celle FV, gentilmente offerte dalla società Eurosolare, ad ogni classe che ne ha fatto richiesta. Sono state consegnate celle FV a 40 classi (28 scuole) per un totale di circa 400 celle.
I primi lavori realizzati dalle scuole
Alcune scuole hanno realizzato dei lavori apprezzabili sia per come sono state programmate le sperimentazioni sia per come sono stati presentati i risultati.
Una prima speciale nota di merito va data all’I.T.I.S. “Antonio Monaco” di Bisignano (CS) che, col coordinamento del prof. Cardamone, ha realizzato un CD-ROM che tratta gli aspetti principali della tecnologia fotovoltaica, distinguendosi nella qualità dei contenuti esposti e dell’impostazione grafica.
La IIIa E e la IIIa B della Media Statale “Francesco Ruini” di Sassuolo (MO) hanno invece sperimentato il funzionamento delle celle fotovoltaiche. Diverse prove di misura hanno evidenziato l’andamento dei valori di corrente e tensione delle celle al variare delle condizioni d’insolazione.
Due studenti della IVa D del Liceo Scientifico “G. Oberdan” di Trieste hanno realizzato in laboratorio un pannello fotovoltaico, del quale ci hanno inviato una minuziosa descrizione.
La IVa C dell’VIII I.T.I.S. di Napoli ha presentato un’interessante relazione sulla tecnologia fotovoltaica, che si sofferma in particolare sulla sua storia e sul principio fisico di base.
Un’altra classe dello stesso Istituto ha invece utilizzato le celle FV come fonte di energia elettrica utile a dimostrare il processo chimico dell’elettrolisi dell’acqua.
Come proseguirà l’attività
Nonostante sia stato difficile seguire per diverso tempo, come era nostro desiderio, le attività delle singole classi, queste hanno continuato ad impegnarsi producendo interessanti risultati. Proprio l’impegno mostrato dalle scuole ci ha spinto ISES ITALIA a continuare l’iniziativa, mettendo a disposizione, sin da ora, altre celle FV per le classi o scuole che ne faranno richiesta e che proporranno elementi utili di valutazione sull’uso delle stesse a fini didattici e formativi (vedere il bando del programma sul nostro sito: www.isesitalia.it).
Inoltre, abbiamo deciso di mettere a disposizione delle scuole partecipanti uno spazio sul nostro sito internet dedicato alla loro attività in corso “Linea diretta con le scuole”. Mandando le poste elettroniche a: periodici@isesitalia.it (subject: 1000 celle FV x 100 scuole) si potranno raccontare le proprie esperienze sull’utilizzo delle celle FV. Il forum sarà “moderato” selezionando gli interventi più interessanti che verranno poi presentati sulle pagine web.
La nostra newsletter mensile farà il punto del programma, presentando periodicamente alcuni dei lavori più significativi che in prospettiva vorremmo dedicare a sperimentazioni anche in settori diversi da quelli del solare fotovoltaico.
Ricordiamo che ogni classe partecipante al programma riceverà ogni mese 10 copie della nostra newsletter.
È auspicabile che tali strumenti risultino utili a facilitare i contatti tra gli studenti di diverse scuole italiane e contribuiscano ad accrescere l’interesse per il tema dell’energia solare anche attraverso lo scambio delle proprie esperienze.
BANDO DI GARA: SISTEMI FV PER UNITÀ SANITARIE IN ERITREA
Il Governo dell’Eritrea ha indetto un bando di gara (n.4285) per un progetto relativo all’installazione di sistemi fotovoltaici presso alcune unità sanitarie. Il progetto è stato identificato per un finanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo (FES).
L’ubicazione degli impianti è nella regione di Anseba. L’ente appaltatore di riferimento è il Ministero della Sanità eritreo (PO Box 212, Asmara, Eritrea – tel: +291 1 114521 fax: +291 1 122899)
La data di scadenza per la ricezione delle offerte è il 4 febbraio 1998 (ore locali 10.00).
Per informazioni sul bando di gara:
Commissione delle Comunità europee
Via Poli, 29 – 00187 Roma
tel: 06/699991 fax: 06/6791658
RECENSIONI
Il sistema elettrico e le nuove sfide tecnologiche
G.B. Zorzoli, Quaderni AIEE, Editori Riuniti
Il libro di G.B. Zorzoli sin dall’inizio affronta l’analisi dei sistemi elettrici e della loro evoluzione partendo dal lato della domanda e dei relativi cambiamenti sia spontanei sia indotti. Questo approccio consente di comprendere meglio le motivazioni per cui nel corso di un secolo certe soluzioni tecnologiche si sono affermate più di altre e il sistema elettrico è diventato sempre più complesso in tutte le sue articolazioni (generazione, trasmissione, distribuzione).
È logico pertanto che il libro dia spazio ai temi dell’uso razionale dell’energia elettrica, che in larga misura riguardano il governo della domanda. Nella stessa ottica (di risparmio energetico e di miglioramento ambientale) vengono analizzate le prospettive delle nuove tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili di energia, il cui sviluppo, secondo l’autore, sarebbe agevolato se nei costi energetici si tenesse correttamente conto dei costi ambientali. Affermazione supportata da un’analisi della recente legge istitutiva dell’Autorità per l’Energia e il Gas, che mette in evidenza le indicazioni che la stessa legge offre in tal senso. Un altro fattore che favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili è, secondo Zorzoli, il diffondersi di forme di liberalizzazione del mercato elettrico; infatti una competizione sempre più serrata porterà gli operatori a preferire soluzioni impiantistiche di dimensione ridotta e con tempi brevi di realizzazione, in quanto le più adatte a modulare tempestivamente l’offerta in funzione della domanda.
Il libro verrà presentato dallo stesso autore, il 10 dicembre (ore 18.00) a Milano, presso il Palazzo Giureconsulti (via Mercanti, 2).
Per acquistare il libro (prezzo L. 16.000)
rivolgersi a: A.I.E.E.
Associazione Italiana Economisti dell’Energia
Via G. Vasari, 4 – 00196 Roma
tel: 06/3227367
ASPETTI NORMATIVI E COMUNITARI
PROPOSTE PER THERMIE: LA SCADENZA È IL 30 GENNAIO 1998
Ricordiamo che il termine ultimo per la presentazione delle proposte relative a progetti dimostrativi nel campo dell’energia non nucleare in ambito THERMIE (dimostrazione) è il 30 gennaio 1998 (ore 12.00).
Per informazioni sul bando di gara:
GU N. C 280 del 16.9.1997, p.10. oppure
Web CORDIS: http://www.cordis.lu/calls/home.html
Per ulteriori informazioni:
Commissione Europea – DG XVII – Energia – Direttorato D
226 avenue de Tervuren, B-1150 Bruxelles
tel. +32 2 2957485; fax +32 2 2950577.
APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea)
tel.: 06 3232617 fax: 06 3232618 e-mail: apre@apre.it
RELAZIONE SULLE PROSPETTIVE DELL’ENERGIA DA BIOMASSA IN EUROPA
L’Institute for Prospective Technological Studies di Siviglia (IPTS) ha pubblicato una relazione intitolata “Prospettive dell’energia da biomassa nell’Unione Europea”. La relazione, preparata dalla francese Agence de l’Environnement et de la Maitrise de l’Energie (ADEME) su richiesta dell’IPTS, intende fornire una base per la discussione in merito alle future prospettive in questo settore.
Lo studio offre un’esauriente visione d’insieme del settore dell’energia da biomasse nell’U.E., evidenziando le opportunità e i limiti da affrontare e i possibili sviluppi per il futuro.
Attualmente la biomassa fornisce il 3,5% dell’energia consumata nei 15 paesi dell’U.E., pari a 50 milioni di tep, il 90% delle quali provenienti da risorse forestali.
Lo studio conclude che, considerate le misure in vigore attualmente, l’energia da biomassa rappresenta in prospettiva un modesto contributo alla domanda totale di energie primarie dell’U.E. all’inizio del prossimo secolo. Tuttavia, questa fonte potrebbe penetrare in misura maggiore nei mercati futuri dell’energia qualora iniziative nuove e più mirate venissero sostenute da azioni complementari di natura politica, economica e sociale. In tale contesto, si dovrebbero prevedere misure di sostegno nei settori seguenti: approvvigionamento energetico, Politica Agricola Comune, politica ambientale e azioni in favore dell’occupazione e dello sviluppo economico.
Copie della relazione (in inglese) possono essere ottenute gratuitamente presso:
IPTS – Institute for Prospective Technological Studies – CCR Siviglia
Centro di documentazione e biblioteca – World Trade Centre
Isla de la Cartuja s/n – E-41092 Sevilla (Espana)
fax: +34 5 4488339 e-mail: blanca.galmes@jrc.es
TECNOLOGIE E STRATEGIE PER IL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI NEI PAESI DELL’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE
Dal 25 al 27 maggio 1998 a Vienna (Austria) si terrà una conferenza sul tema “Tecnologie e strategie per il settore delle energie rinnovabili nei paesi dell’Europa centrale e orientale”. La conferenza, organizzata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario JOULE/THERMIE, si prefigge di stimolare la diffusione delle conoscenze in merito al progresso tecnico raggiunto nel settore delle rinnovabili e di porsi come tribuna per la discussione di questioni, prospettive e politiche in grado di permettere una più ampia applicazione delle fonti energetiche rinnovabili nei Paesi del’Europa Centrale e Orientale (PECO). Il programma della conferenza sarà imperniato sui seguenti obiettivi principali:
– valutazione dei risultati scaturiti dalle collaborazioni sostenute dai programmi JOULE/THERMIE e PECO/COPERNICUS;
– identificazione della futura attività di R&S idonea ad una più ampia applicazione delle energie rinnovabili nei PECO, inclusa l’opportunità per future attività congiunte;
– definizione e attuazione di strategie appropriate che portino ad una più ampia applicazione delle tecnologie rinnovabili.
Per informazioni:
Commissione Europea DG XII
Sig.ra Irmela Brach – DG XII/F
rue de la Loi 200 – B-1049 Bruxelles
fax: +32 2 2966882 e-mail: irmela.brach@dg12.cec.be
PASSA AL SENATO LA DETRAZIONE DEL 41% SULLE INSTALLAZIONI DI “IMPIANTI SOLARI” NEGLI EDIFICI. UN SUCCESSO DI ISES ITALIA
È stato approvato al Senato il provvedimento della finanziaria che prevede incentivi all’edilizia e che fa riferimento anche all’impiego di fonti di energia rinnovabili (ad esempio come i pannelli solari per la produzione di acqua calda).
L’articolo approvato (dovrà ora passare alla Camera) dispone quanto segue: “Ai fini dell’imposta IRPEF si detrae, dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, un importo pari al 41% delle spese sostenute sino ad un importo massimo di 150 milioni di lire ed effettivamente rimaste a carico, per la realizzazione degli interventi sulle parti comuni degli edificio residenziali, nonché sulle singole proprietà immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale possedute o detenute o sulle loro pertinenze…” (vedi art. 31 legge n.457 del 5/8/1978). Gli interventi sono rivolti anche “…al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia…”. Gli sgravi fiscali “…non si limitano alla esecuzione delle opere edilizie, ma sono estesi alla progettazione e a tutte le prestazioni professionali a esse connesse…”.
La detrazione, ed è questa la novità rispetto alla precedente versione, può essere ripartita in quote costanti di 5 o anche di 10 anni (vantaggio, quest’ultimo, per chi ha redditi bassi).
ISES ITALIA si è impegnata attivamente su questo fronte, insieme ad alcuni gruppi parlamentari, proprio allo scopo di far inserire all’interno del provvedimento le detrazioni fiscali anche per gli impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili. La nostra Associazione continua a battersi affinché nei capitolati d’appalto per edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico venga resa obbligatoria l’installazione di impianti di fonti rinnovabili.
NOTIZIE FLASH
OLANDA: INFO LINE SULL’EOLICO PER I CITTADINI
In Olanda è attivo da 3 anni un servizio di informazione al pubblico sull’energia eolica: Wind Energy Info Line; il servizio è gestito dal Dutch National Bureau for Wind Energy (LBW). La maggior parte delle chiamate proviene da persone interessate generalmente all’eolico, da società del settore energetico e da organizzazioni coinvolte nella formazione tecnica e professionale. La LBW offre risposte su come sviluppare un progetto, sullo stato dell’arte, sugli aspetti di impatto ambientale, sul mercato. Vengono inoltre distribuite una serie di brochure sull’argomento; tra queste una dal titolo significativo, “Energia eolica nel tuo quartiere”.
Per informazioni:
Wind Energy Info Line
tel.:+31 30 6917760
fax: +31 30 6923663
A CRETA PARTE LA COSTRUZIONE DELLA CENTRALE FV DA 50 MW
Nel 1998 inizierà la costruzione dei primi 5 MW dei 50 previsti della centrale fotovoltaica di Creta. La centrale sarà opera della compagnia americana Amoco/Enron Solar ed avrà uno stanziamento di circa 120 milioni di dollari (200 miliardi di lire). Entro il 2003 si prevede il suo completamento. A quell’epoca la centrale avrà una potenza 15 volte superiore a quella di Serre, in provincia di Salerno (3,5 MW), attualmente la più grande al mondo; le celle installate saranno 48 milioni e produrranno elettricità per 100.000 persone.
IN GERMANIA GOVERNO E 2 LANDER INVESTONO NELLE CELLE FV
Due impianti per la produzione di celle FV saranno costruiti in Germania grazie anche al finanziamento del governo tedesco e dei Lander della Baviera e della NordReno-Westfalia.
Un primo impianto della Pilkington Solar International e della Deutsche Shell (investimento di 30 milioni di marchi) sarà realizzato a Gelsenkirchen e avrà una capacità produttiva, dal 1999, di 25 MW. L’altro progetto prevede l’espansione della fabbrica di Alzenau in Baviera ad opera della società Angewandte Solarenergie (gruppo RWE): dall’anno 1999, la produzione passerà da 1 MW attuale a 13 MW.
Il governo federale finanzierà con 12 milioni di marchi (per i prossimi 3 anni) i progetti dei due impianti. Il governo della NordReno Westfalia contribuirà per l’impianto di Gelserkirchen con 10 milioni di marchi e quello bavarese per Alzenau, con 6 milioni di marchi.
L’obiettivo del governo è di fare della Germania la nazione leader nel settore con una capacità produttiva pari ad un terzo della domanda mondiale; al tempo stesso, le industrie tedesche sono consapevoli della grande potenzialità del mercato nei paesi in via di sviluppo.
Fonte: Financial Times
EOLICO OFFSHORE IN DANIMARCA: 4.000 MW ENTRO IL 2030
Un Action Plan appena pubblicato ha messo in evidenza che il potenziale eolico offshore sfruttabile in Danimarca è di 12.220 MW (quasi il doppio dell’attuale potenza installata nel mondo).
Il paese scandinavo dovrebbe installare i primi 4.000 MW offshore entro il 2030.
Fonte: WindStats Newsletter (vol.10, n.3)
UMBRIA: IMPIANTO ENEL PER PRODURRE BIOCOMBUSTIBILE
A Bastardo (PG) è pronto ad entrare in funzione, dall’inizio di settembre, un impianto di pirolisi per la produzione di biocombustibile. Purtroppo l’attività non è stata ancora regolarmente avviata per la mancanza, in Italia, di una concreta domanda dei biocombustibili. Si spera, in tempi brevi, in alcune commesse dall’estero.
L’impianto, nato come progetto dimostrativo nell’ambito del programma JOULE, è stato realizzato dall’ENEL con il sostegno della Regione Umbria.
L’impianto è del tipo a letto fluido circolante ed è in grado di produrre circa 500 kg di olio all’ora. Il suo potere calorifico è di 4.000 kcal/kg (circa la metà dell’olio combustibile). La biomassa utilizzata (in genere segatura) deve avere un taglio massimo di 6 mm e un contenuto di umidità dell’8%. La resa è del 70%.
Per informazioni:
Ing. Carlo Rizzi – ENEL Polo Termico
Via A. Pisano, 120 – 56122 Pisa
tel: 050/535610 fax: 050/535521
TUTTI I NUMERI DELLE RINNOVABILI

Fonte: EWEA, The Economics of Wind Energy
Come si vede dal grafico a torta la parte preponderante del costo capitale di una centrale eolica da 5 MW è relativa alle turbine.
Oggi il costo delle turbine si aggira intorno a 1.100.000-1.700.000 lire per kW di potenza. I costi di preparazione e installazione sono circa di 380.000-950.000 lire per kW. Il costo totale è dunque di circa 1.500.000-2.500.000 di lire per kW installato.
La frazione della torta relativa alla voce “Altro” riguarda: costi gestione del progetto, installazione, assicurazione, costi legali, spese bancarie, interessi per il periodo di costruzione, costi di sviluppo.
NOTIZIE DA ISES ITALIA
RICONOSCIMENTO GIURIDICO PER ISES ITALIA
ISES ITALIA ha ottenuto il 22 novembre scorso il riconoscimento giuridico (Gazzetta Ufficiale n. 2241/1997). È questo un prestigioso successo che consente alla nostra Associazione di entrare a far parte del nucleo ristretto e selezionato delle associazione legalmente riconosciute.
Il riconoscimento, rafforzando ulteriormente l’immagine associativa, permetterà a ISES ITALIA di essere ancora più presente e operativa nel mondo delle rinnovabili, per i settori di sua competenza istituzionale: promozione, informazione e formazione.